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Prima dei giorni dell'ira

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con Azrael, Mekura

23:31 Mekura:
  [stanza mekura - sede centrale] Ormai è entrata da diverso tempo li dentro, abbastanza da rendersi conto che qualcuno ha guardato nelle sue tracce, nella bacheca, in tutte le sue ricerche e anche nella sua camera per cercare qualcosa. Si trova li sotto, all'interno della camera seduta in mezzo, al centro della stanza con in mano parte dei resti della bacheca che aveva creato. La stanza è un macello: è come se qualcuno avesse cercato di far esplodere una bomba tutto intorno, il suo cambio di abiti, i suoi effetti personali sparsi ovunque. Ha già le mani, letteralmente, nei capelli mentre osserva quella scena. giorni di indagini andate distrutte e la mappa perduta, la cosa più importante ora come ora. Indosso porterebbe parte degli abiti che di solito porta sotto la divisa Akatsuki. Mancherebbe l'armatura di cuoio completa ed avrebbe addosso la maglia blu scura con il collo alto, i manicotti grigio scuro, i pantaloni aderenti bianchi ed i sopra pantaloni in cuoio, mentre ai piedi porterebbe i soliti stivali ninja di colore nero. Sembra quasi che lei sia seduta sui talloni in mezzo ad un campo fiorito, solo che a differenza di fiori e rugiada ci sono carte varie e la propria biancheria mentre cerca di capacitarsi chi sia stato..anche se, a dire il vero, lo saprebbe già. La mappa è scomparsa e sa chi ce l'ha, l'unico problema è che non sa dove sia al momento [ch on ]

23:54 Azrael:
 Non è che avesse particolari impegni per la serata, nessuno ha ascoltato il suo principio iniziale di tenere unito il gruppo per uno scopo comune, partendo da Yukio, che però aveva tutte le sue buone e ragionevoli ragioni per scappare da quel posto in quel modo, arrivando a tutti gli altri, che prima o poi gli passeranno sotto mano in modo che la paghino nelle maniere più opportune per il loro menefreghismo. Sfumata la rabbia passeggera del momento si era messo a meditare, riposare nella sua stanza, di fatti al momento è disteso sul letto dell’alloggio corrispondente al proprio anello, il mantello dell’Akatsuki perfettamente piegato e posto ai piedi del letto, il torso è nudo e le gambe coperte unicamente da un pantalone color sabbia, piuttosto consumato dall’evidente uso frequente di quel capo d’abbigliamento. Gli occhi sono chiusi e la mente è lontana dal piano terrestre, immersa nel mondo dei sogni, almeno finché non risuona forte un campanello d’allarme sul retro del suo cervelletto. Scatta seduto, gli occhi sbarrati, sibilando un < Cazzo. > tra i denti. Senza prendere il mantello esce di corsa dalla propria camera, oltre ai pantaloni l’unica cosa che ha addosso è l’anello rosso cremisi all’anulare destro. Si precipita nella stanza della ragazza per poi trovare quel pietoso spettacolo dinanzi agli occhi. La reazione è piuttosto confusa a primo impatto, tant’è che anche volendo concentrarsi sul sigillo dell’empatia per capire cosa è successo, non riuscirebbe perfettamente. È fermo sull’uscio, le mani tremano leggermente per il modo improvviso in cui tutto quello è avvenuto < Che cosa è successo. > scandisce le parole una per una, le narici si gonfiano e si sgonfiano rilasciando una serie di rumorosi sospiri, i tratti del volto sono rigidi, diciamo quasi che facendo attenzione si può notare il vecchio Azrael irascibile e distruttivo che fa a botte per sfondare la maschera di neutralità che anni e anni di duro lavoro hanno generato. [c on]

00:07 Mekura:
  [stanza mekura - sede centrale] Mekura rimane così ancora un po': dovrebbe rendersi conto che non può rimanere li ancora, insomma c'è un sacco di lavoro da fare e tra l'altro è seduta in mezzo alla sua stanza da circa cinque minuti buoni. Ma ancora è sconcertata da tutto questo <forse...forse dovrei fare un thé...> corruga la fronte guardando il vuoto con gli occhi spiazzati <e rimanere seduta qui ancora un po'> se non piange per la disperazione è perché è troppo stanca per lasciarsi andare..sopratutto sa che messaggio ha appena mandato al suo compagno. Si gira verso Azrael, per nulla sorpresa di vederlo li, con quella espressione. <...ho seguito le tue indicazioni: sono stata li fino a quando non si è ripreso, gli ho chiesto le informazioni che ci servivano, sono andata a cercare gli altri per fare una sorta di...bacheca degli indizi che avevamo, una cosa per tutti quelli che devono pensare alla ricerca..> stringe i denti e le mani mentre stropiccia uno dei pezzi di carta <ho chiesto agli altri informazioni..mi mancava solo Katsumi prima di farti rapporto...> abbassa lo sguardo affranta mentre spiega in modo meccanico <ed adesso, tutto quello che ho fatto è stato distrutto...le informazioni di Yukio, quello che mi ha detto Kimi, Yukio e Kurako..è tutto andato e la mappa è scomparsa> si porta la mano sulla fronte piegando la schiena in avanti <quella mappa era vitale, siamo in pericolo senza> [ch on]

00:29 Azrael:
 Avanza lentamente nella stanza, molto lentamente. Piccolissimi passi quelli che verrebbero mossi, la mente ancora annebbiata da quanto sta succedendo lì dentro, dove ogni sensazione provata sia da egli stesso che dalla compagna sono amplificate e confuse, oltre a dover mantenere sempre una costante concentrazione per tenere a bada quelle di Katsumi, giacché gli aveva promesso di stare quanto più fuori possibile dalla sua mente ed una promessa è un vincolo sacro. Giunto ad un metro di distanza dalla ragazza metterebbe le mani avanti, come un addestratore che si avvicina ad un animale selvatico per non farlo scappare. < Stai tranquilla, va tutto bene. > gli sfugge dalle labbra quasi automaticamente. Avanza di quel metro che c'è ancora tra loro per poi abbassarsi ed inginocchiarsi di fronte a lei, avanzerebbe le mani per prendere quelle della Hyuga e stringerle nelle proprie affettuosamente < Possiamo recuperare tutte le informazioni anche se le hai dimenticate, sono ancora nella tua testa. > per cui di preoccupazioni riguardo alla mappa non ce ne sono dato che può essere riprodotta in qualunque momento in maniera piuttosto semplice sia con l'aiuto del sigillo dell'empatia, sia con l'ausilio delle particolari capacità di Katsumi. < Come ha fatto a sparire? > chiede infine, il tono è calmo e appena sussurrato, per trasmetterle un pochino di calma, gli occhi sono fissi sul suo volto, che se volesse potrebbe guardarlo a trovare una fonte di sicurezza, di cui al momento ha evidente bisogno. [c on]

00:54 Mekura:
  [stanza mekura - sede centrale] Si fa afferrare le mani stringendo le dita prendendo veloci ma profondi respiri. <...> piega la testa di lato ascoltandolo ma è ancora non sembra tranquilla. Non è il fatto di averle perse, quelle informazioni, non le ha perse, lo sa che sono nella sua testa..La preoccupa il fatto che a causa sua ha perso quelle informazioni. <...> sospira scuotendo la testa <è comunque un lavoro distrutto, ci ho messo il mio tempo per cercarli, parlargli e scrivere quella bacheca...come hanno osato> stringe i denti e le unghie arpionando la pelle di Azrael innervosita <come ha osato, anche la mia stanza, LE MIE COSE> trema, visibilmente, prendendo un lungo respiro prima di lasciarsi sfuggire un gemito e guardando Azrael poggerebbe la testa sullo sterno del Nara <...Kurako mi ha mandato un messaggio, lo cercavo da un po' per avere altre informazioni su quella sera visto che ci siamo sparpagliati....mi ha detto quello che sa, davvero poco, comunque, c'è stato un cambio di informazioni ed un paio di congetture sulla soglia, qualcosa che è stata chiusa tempo fa ma a quanto pare qualcuno l'ha riaperta, su quei ragni..quando gli ho parlato della mappa che Yukio ha fatto per evitare precisi posti, lui è impazzito, voleva parlare con te subito. Lo stavo guidando ma ad un certo punto mi ha preceduto ..quindi sono quasi più che certa che sia stato lui a fare questo macello mentre non c'era nessuno> è stata rapida a parlare, ce ne sarebbe da dire ma al momento questo è quello che Azrael può sapere a voce, per il resto il sigillo della empatia li aiuterebbe a dare più informazioni. <...glielo ho detto io..come potevo immaginare che potesse fare una azione così beota...è da beota!> ripete sentendosi a sua volta una sciocca <neanche quando si parla di Akendo ci si può fidare di lui> [ch on]

01:09 Azrael:
 Non scosta le mani nemmeno di un millimetro da quelle della Hyuga anche se ci stanno scavando dentro con le unghie, smosse dalla rabbia di quanto ha appena accaduto, considerando soprattutto che ci sono effetti molto personali sparsi lì in giro. < È preso altro? > si guarda in giro, dato quel che si sta scoprendo del Senjuu non sarebbe cosa nuova se fosse sparito anche qualche intimo capo di biancheria. Abbraccia la Hyuga quando questa si posa sul suo petto, prendendo ad accarezzarle lentamente la nuca fino alla schiena e poi a risalire. < Kurako... > ripete il nome del colpevole o di quello che al momento è l'unico sospettato e che comunque è sparito ed andato chissà dove, per cui è da ricercare a prescindere da quanto appena successo. < Quante volte ti ho ripetuto che non devi fidarti di lui? > alza gli occhi al cielo e sbuffa, stringendo gli occhi ad una sottilissima fessura, dietro quelle palpebre le iridi nere bruciano di rabbia contenuta a stento. < Se vuole parlare con me allora dovrà tornare qui, giusto? > domanda, prima di posarle un tenero bacio tra i capelli e continuare a coccolarla come se oltre a calmare lei la cosa servisse a calmare prima di tutto se stesso < Di Yukio invece che sai dirmi? È tranquillo? Che gli è successo? > domanda infine, magari lui sa anche che fine ha fatto un altro membro dell'Alba. [c on]

01:20 Mekura:
  [stanza mekura - sede centrale] Non risponde neppure, si sente dispiaciuta di quanto è successo, s vede chiaramente. Ma per una volta sperava che non ci fosse qualche malizia di sorta, del resto lui era quello del "Akatsuki prima di tutto, gruppo prima di tutto", non dovrebbe essere sorpresa da tale delusione, ma era preoccupata dal motivo per il quale l'aveva chiamata lui. Chiude gli occhi e si lascia coccolare sapendo che ne ha bisogno <no, non credo almeno, se tutto qui è sparso in giro credo che sia solo perché ha davvero guardato ovunque> quindi anche li dentro. Quando sente il nome di Yukio la ragazza apre gli occhi in una fessura leggera, li richiude e sospira <...sta bene...a detta sua> commenta lei per poi guardarlo <sappiano entrambi che non è mai del tutto vero: la soglia lo preoccupa e lo preoccupa anche il fatto di aver perso il controllo in quel modo, non è normale ed ha detto che dovrà sottoporsi ad una cura..mentre rimarrà barricato a Kusa per un secondo problema imminente, ha espressamente chiesto di non mandare messi o animali per comunicare con lui, anzi, l'unico modo è attraverso il sigillo> mostra il pacchetto di sigarette che ha lasciato <ha espressamente detto che in vista di creature simili a quei ragni di affrontarle se necessario ma non inseguirle, ci sono anche le informazioni sulla sua visione, il significato della soglia..ed ha parlato di una certa Baba, una donna> solleva lo sguardo verso Azrael. Rimane li fissarlo e dopo un po' sospira affranta <perdonami...ho cercato di fare quello che potevo e alla fine ho fallito> tradita dal compagno di corporazione.[ch on]

00:16 Mekura:
  [de-freeze] [stanza mekura - sede centrale] Non risponde neppure, si sente dispiaciuta di quanto è successo, s vede chiaramente. Ma per una volta sperava che non ci fosse qualche malizia di sorta, del resto lui era quello del "Akatsuki prima di tutto, gruppo prima di tutto", non dovrebbe essere sorpresa da tale delusione, ma era preoccupata dal motivo per il quale l'aveva chiamata lui. Chiude gli occhi e si lascia coccolare sapendo che ne ha bisogno <no, non credo almeno, se tutto qui è sparso in giro credo che sia solo perché ha davvero guardato ovunque> quindi anche li dentro. Quando sente il nome di Yukio la ragazza apre gli occhi in una fessura leggera, li richiude e sospira <...sta bene...a detta sua> commenta lei per poi guardarlo <sappiano entrambi che non è mai del tutto vero: la soglia lo preoccupa e lo preoccupa anche il fatto di aver perso il controllo in quel modo, non è normale ed ha detto che dovrà sottoporsi ad una cura..mentre rimarrà barricato a Kusa per un secondo problema imminente, ha espressamente chiesto di non mandare messi o animali per comunicare con lui, anzi, l'unico modo è attraverso il sigillo> mostra il pacchetto di sigarette che ha lasciato <ha espressamente detto che in vista di creature simili a quei ragni di affrontarle se necessario ma non inseguirle, ci sono anche le informazioni sulla sua visione, il significato della soglia..ed ha parlato di una certa Baba, una donna> solleva lo sguardo verso Azrael. Rimane li fissarlo e dopo un po' sospira affranta <perdonami...ho cercato di fare quello che potevo e alla fine ho fallito> tradita dal compagno di corporazione.[ch on]

00:43 Azrael:
 Ne ha un po’ da pensare, arrivati a questo punto, pensando che Kurako è andato semplicemente via senza soluzione di tornare nemmeno per parlare. Potrebbe ritrovarlo con uno sforzo nemmeno eccessivo, ma se lo facesse adesso plausibilmente gli staccherebbe la testa dal collo e non è una cosa che sarebbe opportuna in questo momento. Accarezza la Hyuga lentamente, con leggerissimi movimenti circolari di polpastrelli e unghie sulla sua pelle, una sorta di movimento ipnotico come se volesse addormentarla. < Non so se devo o meno agire in maniera violenta contro di lui. > Scuote debolmente la testa, evidentemente non convinto che questa possa essere la soluzione adatta < Credo che la Soglia dovrebbe preoccupare tutti, ma a quanto pare qui non interessa nulla a nessuno. Kimi è con Yukio, Kurako agisce solo per se stesso, Katsumi forse è l’unico con cui posso ragionare oltre a te. > Sospira sonoramente, irritato dal solo pensiero che non hanno seguito il suo consiglio di parlarsi ed unire il gruppo in maniera che sia coeso e non diviso < Baba? > Si blocca qualche istante a recuperare pezzi di memoria che lo rimandano a quel nome < È una tatuatrice, devo aver scritto da qualche parte informazioni sulla sua ubicazione, ma nulla di troppo preciso. > Conclude, riprendendo quel po’ di fiato perso mentre era bloccato dalla sorpresa di ascoltare quel nome e di battere una pista che potrebbe essere più o meno precisa, ma che comunque va intrapresa. < Tu sei stata bravissima e io sono fiero di te. > aggiunge in un sottilissimo soffio, mentre gli occhi si socchiudono come se stesse quasi per iniziare a meditare, ma che in realtà è un tentativo di mantenere la calma. [c on]

00:54 Mekura:
 Rimane li ad ascoltare, concentrandosi sulle coccole che il compagno le dona, chiudendo gli occhi come un gattino soporifero e tutto accucciato di peso contro il Nara. <Kurako è follemente convinto che solo la sua visione delle cose sia quella corretta> commenta lei seriamente ritornando seria per un attimo e dare un lungo sospiro <magari potessi fregarmene anche io, sarebbe tutto molto più semplice vivere la vita come tutti e aspettare la propria morte> chiude di nuovo gli occhi <ma, ho visto troppo, ho vissuto troppo per poter ignorare..il che mi porta forse ad essere una paladina delle cause perse, credo che tu mi capisca perfettamente> Commenta lei prima di gonfiare il petto e sollevare la testa guardando Azrael come se avesse ritrovato la speranza <quindi sai chi è? cioè davvero? allora abbiamo una pista! è più di quello che mi serve per andare affondo a questa storia> afferma la Mekura poliziotta che riemerge con violenza dal suo io interiore. Quando si congratula con lei, sostenendola, Mekura mostra un timido sorriso sollevando le spalle, per poi ironizzare cercando di fare fronte a quello che stanno affrontando <bhe, per vivere una vita insieme dobbiamo essere in due no? e la soglia riduce un po' troppo questi numeri a 0, quindi è meglio fermarla>

23:12 Mekura:
  [stanza] Rimane li ad ascoltare, concentrandosi sulle coccole che il compagno le dona, chiudendo gli occhi come un gattino soporifero e tutto accucciato di peso contro il Nara. <Kurako è follemente convinto che solo la sua visione delle cose sia quella corretta> commenta lei seriamente ritornando seria per un attimo e dare un lungo sospiro <magari potessi fregarmene anche io, sarebbe tutto molto più semplice vivere la vita come tutti e aspettare la propria morte> chiude di nuovo gli occhi <ma, ho visto troppo, ho vissuto troppo per poter ignorare..il che mi porta forse ad essere una paladina delle cause perse, credo che tu mi capisca perfettamente> Commenta lei prima di gonfiare il petto e sollevare la testa guardando Azrael come se avesse ritrovato la speranza <quindi sai chi è? cioè davvero? allora abbiamo una pista! è più di quello che mi serve per andare affondo a questa storia> afferma la Mekura poliziotta che riemerge con violenza dal suo io interiore. Quando si congratula con lei, sostenendola, Mekura mostra un timido sorriso sollevando le spalle, per poi ironizzare cercando di fare fronte a quello che stanno affrontando <bhe, per vivere una vita insieme dobbiamo essere in due no? e la soglia riduce un po' troppo questi numeri a 0, quindi è meglio fermarla>

23:40 Azrael:
 Sospira, si scosta un po' da quel legame che li unisce fisicamente e si allontana di un passo, risollevandosi dritto sulla propria schiena per passare la mancina tra i capelli e scombinarli disordinatamente dietro le orecchie < Ho imparato in tutti questi anni che imporre la propria visione della vita e della giustizia è sbagliato, ma necessario a volte. > Scuote la testa, le sopracciglia aggrottate e lo sguardo profondamente infastidito non sono avvisaglie di nulla di particolarmente buono < Io sono stufo, stufo marcio di idioti che intralciano la via e la vita degli altri per la loro convinzione di essere nel giusto. > stringe i denti in un sibilo di rabbia che gli coinvolge tutti i muscoli facciali < Sono > stringe la destrorsa a pugno e carica il braccio all'indietro, facendo arrivare la mano quasi fino all'orecchio, il gomito piegato così tanto da risultare quasi innaturale < stufo! > rilascia il braccio per impattare con le nocche contro il muro della stanzetta, restando lì anche dopo l'impatto ed il rumore che avrà generato data la discreta forza di cui dispone il Nara. < Baba-sama > continua poi, riprendendo fiato, con lo sforzo nel restare calmo e tranquillo dipinto in faccia < tatuatrice che opera nel centro e nella periferia di Suna. Dovrei avere l'indirizzo del suo studio o qualcosa del genere in casa. Ma se Kurako è alla ricerca di questa pista ci sarà già arrivato. > Rilascia il braccio a peso morto lungo il fianco, le nocche leggermente arrossate, sebbene non stia mostrando segni di dolore o che. [C on]

23:54 Mekura:
 Lo ascolta in silenzio, percependo, forse, cosa sarebbe successo da li a poco. Infatti il discorso finisce con un un pugno sul muro della sua stanza prima di tornare calmo. Indubbiamente è migliorato molto, riesce a nascondere bene la sua frustrazione, ma appunto è come una mina pronta ad esplodere. Una volta conclusa si avvicina cercando di bloccare la strada al Nara e di "incentivarlo ad appoggiarsi direttamente al muro. <così?> domanda lei cercando di togliergli le vie di "fuga". <..in effetti hai ragione, alcune volte ci si deve imporre sulla persona che affronti per dimostrare le tue ragioni e credo, ma impara cosa hai fatto insieme a Akendo...lo sai bene che è lui che deve occuparsi di Kurako> gli ricorda gentilmente fino ad appoggiarsi di peso per non muoverlo da li <fammi vedere a mano> chiede la ragazza cercando di intercettarla in "aria" aspettando una riposta concreta. <e anche se e li, abbiamo una traccia da seguire è sarà più facile trovarlo anzi, mandare lui in avanti ci permette i preoccuparci di meno trappole. .

00:16 Azrael:
 Uno sguardo serio ed anche abbastanza tagliente le viene rivolto nel momento in cui ribadisce che è compito del possessore del rinnegan l'occuparsi di Kurako < Al momento Akendo ha problemi ben più importanti rispetto al badare ai deliri di onnipotenza di quel ... > si ferma, passa il palmo della mancina ad asciugare il sudore che gli imperla la fronte, praticamente causato unicamente dalla rabbia che cerca sfogo attraverso i fori della pelle < Mi spiace pensare a tante potenzialità sprecate dietro una mente così instabile e vacillante. Tutto qui. > Porta la mano con cui ha sferrato il pugno a mezz'aria, in direzione della ragazza, rivelando la pelle leggermente escoriata, ma nulla di più < Non mi sono fatto niente, sono piuttosto coriaceo. > Abbozza un sorriso alquanto divertito a quella sua stessa affermazione < A Suna credo di poter arrivare con la dislocazione, posso portarti con me, ma non voglio in alcun modo che tu abbia altri contatti con lui. Non è possibile che io mi distragga un attimo e lui ti metta a soqquadro la stanza! > la vena al centro della fronte si rigonfia di nuovo a causa dell'ira contenuta a stento < Così come non è possibile che io giri un attimo gli occhi ed uno che qualche anno fa mi chiamava "capo" e "maestro" ci provi con te. > chi ha orecchie per intendere intenda, insomma. Il volto torna nella più completa neutralità, ora che ha da ricordare tutto quello che sa su Baba, sebbene non può fare chissà molto se prima non va a guardare qualcuno dei documenti che ha a casa, nella residenza di Konoha. < In ogni caso, prepara le valigie, andiamo dopo che ti sarai ripresa da tutto questo. E... > sospira sconfortato anche al solo pensiero < Dobbiamo recuperare Yukio, la figliastra acida e il suo consorte. > [c on]

00:04 Mekura:
  [de-freeze] Lascia ondeggiare le braccia, mentre lo ascolta seriamente. Appena mostra le nocche la giovane prende un lungo sospiro e si avvicina di un passo cercano di afferrare la mano lesa e tesa verso lei con entrambe le mani, per poi dare un bacio sulla ferita, umido e leggero. Lei affronta la rabbia in vari fasi: sorpresa, isteria, delusione e ogni tentativo possibile di dimostrarsi affettuosa con chi lo merita, come se volesse ricordare a se stessa chi sia prima con chi lo merita, per poi passare alla fase di rabbia galoppante. Tuttavia quando lo sente parlare di tali preoccupazioni, la cosa la comprende solo a metà <d’accordo, farò il viaggio da sola, nel deserto, la lunga camminata della vita> afferma facendo un po’ di scena per poi cercare di avvicinarsi e quindi abbracciarlo <sono il cavaliere della valle solitaria in attesa di accozzarmi di nuovo allo scoglio che prende a botte muri innocenti, guardalo, se lo prendevi a schiaffoni ci lasciavi le impronte digitali> afferma lei mentre cercherebbe di accoccolarsi contro il suo petto <…certo…> sospira <lo farò subito..> aggiunge <ma tra cinque minuti, cinque splendidi minuti così…posso averli?> chiede cortesemente verso il suo compagno cercando di guardarlo di sfuggita. [ch on]

00:21 Azrael:
 Sospira lungamente, cercando di rilasciare tutta l'ira e la rabbia che può aver provato fino a quel momento dopo quel bacio sulle nocche. Si era ripromesso di stare tranquillo, di riflettere di più sulle sue azioni, non ammetterebbe mai di ripassare sui suoi errori che hanno tormentato un passato fatto di incertezze e bruttissimi ricordi. < Da sola? No, non ti lascerei da sola mai e poi mai, te l'ho promesso più di una volta. > è un po' criptico in ciò che ha detto, ma in fondo metodi per seguirla pur non essendo fisicamente con lei ne ha, sebbene vadano quasi al limite dello stalking. < La camminata della vita è un qualcosa che voglio intraprendere con te, per cui non vedo come tu possa liberarti di me così facilmente. > abbozza quello che potrebbe vagamente ricordare un sorriso, abbastanza goffo a dirla tutta. Le poggia la mano sulla schiena, accarezzandola dolcemente dalla nuca sino al fondo per poi risalire < Sai cosa? Possiamo fare tutto quel che dobbiamo fare domattina e prenderci una notte intera, piuttosto che cinque semplici minuti. > Le posa un bacio tra i capelli, si potrà sentire che le sue parole sono accompagnate da un sorriso stavolta più disteso, a dirla tutta anche un po' allusivo, per chi lo conosce bene. < Voglio sperare che queste porte abbiano anche una chiave. > Termina infine, senza poi bisogno di aggiungere altro. [c on]

00:37 Mekura:
 Scuote la testa, sorridendo, e quindi la giovane sente le parole di Azrael solleva lo sguardo e sorride, riconoscendo quel tono allusivo. Quindi abbassa il capo e si appoggia con la testa sulla spalla sinistra del Nara permettendo a questo di darle un bacio sui capelli. <ci comporteremo da irresponsabili se facessimo una cosa del genere> afferma la ragazza cinguettando appena. La porta sarebbe visibilmente aperta al momento e Mekura la guarda di sfuggita combattendo con l'idea, allettata, eppure forse è meglio iniziare subito..dove tuttavia? le informazioni sono perdute <forse hai ragione..e poi è da un po' che non dormiamo insieme> commenta lei cercando di sollevarsi sulle punte e dare un bacio leggero sulle labbra del moro, chiudendo gli occhi e prendendo un lungo respiro annusando l'aria. < e poi...anche se non si chiudessero a chiave? non passa nessuno di qui: Katsumi men che meno, Kimi? Kimi è con Yukio che sta compiendo la sua operazione e....Kurako è a Suna. Trovo che oggi sia molto improbabile che qualcuno arrivi e che sia necessario che noi chiudiamo la porta> sorride di nuovo allusiva aspettndo la risposta in silenzio. [ch on]

01:05 Azrael:
 Affila il sorriso da ragazzino dispettoso a quelle prime parole, certe abitudini non le ha perse, le ha solo rese più sane rispetto alla sregolatezza che lo dominava in passato < Mi preferisci stile monaco di clausura? > Scosta il viso pur senza smettere di tenerla tra le braccia, ben stretta < Va bene, allora pigiamino e dritti a letto, domani all'alba partiamo. > Sembra quasi serio, finché le sue labbra non vengono premute leggermente contro quelle della Hyuga. Il fiato gli manca per un istante, il petto sussulta come fosse il loro primo bacio, il cuore manca i battiti che gli occorrono per essere regolare < Preferivo un po' di intimità, ma d'altronde... > si china sulle ginocchia, per avvolgere col braccio il retro delle ginocchia della Hyuga e potersi rialzare tenendola in braccio, le mani a tenerla salda una oltre le spalle e una oltre le gambe, in maniera che non rischi mai di cadere, sempre che lei non mostri di volere il contrario < ... non vorrei essere nei panni di chi vorrà interromperci proprio stanotte. > avanza qualche passo verso il letto, dove andrà a poggiare la ragazza con cura e delicatezza, per poi distendersi accanto a lei, come a voler creare una alcova in cui loro sono gli unici abitanti del mondo. Magari potesse essere così. [per me end]

Storie di una serata e di un lavoro distrutto.