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[Fabbro] Commissione Hiashi, Parte Terza.

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con Yurashin

19:19 Yurashin:
  [Fucina] Ed ecco il decisivo giorno, quello in cui completerà quell'incarico, quell'ordine consistente in tre gabbie, di differenta grandezza, tutte destinate al cacciatore di Konoha. Silenziosamente, senza perdere ulteriormente tempo, andrebbe ad osservarsi attorno, in quella fucina in cui si ritroverebbe. Utensili pronti all'utilizzo ben disposti sul piano di lavoro, un bancone di un materiale resistente, in quanto dovrà ospitare su di esso oggetti roventi e sicuramente non potrà crollare, cedere, vittima di questi corpi incandescenti. Sprovvisto di camicia a velarne il busto, si limiterebbe ad avere un semplice pantalone, scuro e dal tessuto elasticizzante; infine dei semplici calzari, tipici degli Shinobi. Capigliatura ripiegata all'indietro, non infastidendo la percezione visiva del giovane. Intanto il forno sarebbe già in funzione, emettendo un alone di calore notevole in quell'ambiente, in una stanza secondaria, differente da quella in cui i clienti verrebbero accolti. Sarebbe tempo di prendere in carico quanto è stato commissionato e terminare il tutto.

19:31 Yurashin:
  [Fucina] Sguardo argentato, simili a due lune piene, che andrebbero a porgersi su una pentola, ove verrebbe versato inserito del metallo, in modo tale che l'estrema temperatura raggiunta all'interno di quella cappa, di quel forno immenso, possa liquidificarlo con semplicità. Dovrebbe essere sufficientemente paziente per versare poi quel miscuglio su una lunga ed immensa lastra rettangolare, con l'intenzione di spargere tutto quel composto per tutta la superficie orizzontale, in modo omogeneo, e formare, se fosse possibile, uno strato compatto, del metallo selezionato. Sarà quella, una volta raffreddata, la base della gabbia maggiore. Infatti, dopo aver svolto quel piccolo passaggio, andrebbe a riporre il tutto in un'altra cappa, atto a raffreddare e permettere un miglior lavoro in un secondo momento. Così facente, si preoccuperebbe di inserire un alto numero di sbarre di ferro, di due differenti tipi: metà molto lunghi e l'altra poco più corti. Queste serviranno per il reticolato che dovrà sigillare poi la creatura catturata.

19:43 Yurashin:
  [Fucina] Nell'attesa che il riquadro rettangolare vada a raffreddarsi completamente, senza spaccarsi, il fabbro andrebbe a portarsi verso la fonte di quel calore ed inizierebbe a catturare le prime sbarre, aiutandosi con la mancina mano, impegnata ad impugnare una pinsa particolare, utilizzata per maneggiare con maggior facilità ogni vittima di quel calore così persuasivo. La destra invece andrebbe a cattuare un martello, di modeste dimensioni, lasciando che l'intero arto possa mobilitarsi a sufficienza, quasi per prendere confidenza con quell'oggetto, seppur sia da tempo un arma del mestiere spesso utilizzato. Braccio che dunque andrebbe ad innalzarsi, come un'ascia innalzata dal boia, e, come una vera sentenza, scatterebbe verso il basso in un movimento a frusta, a colpire decisamente forte quell'insieme di metalli che andrebbero ad incrociarsi in modo perpendicolare, formulando così un buon reticolato, ove ogni striscia possa ritrovarsi equidistante dalla gemella. Piccherebbe così forte, affinché la propria intenzione possa tramutarsi in realtà, in quella creatura che gradualmente prenderebbe forma.

20:03 Yurashin:
  [Fucina] La propria forza di volontà che lo spingerebbe a non demordere, seppur inizi ad avvertire sempre più quel dolore che incrementerebbe, che sarebbe pronta a dilaniare le carni. La maledizione dei Kokketsu che si propagherebbe per quell'organismo maschile, corrodendo all'interno di quel corpo. Eppure il Chuunin si impegnerebbe a non cedere, a ricostruire ciò che la malattia, se possiamo definirla così, distrugge. Un dualismo che si manterrebbe attivo, anche in quel momento in cui la propria mano trattenga il martello con cui colpirebbe il metallo sotto se stesso. Deciso, mai incerto, mentre plasmerebbe quanto desiderato, dando quasi vita all'opera che attualmente prenderebbe sempre più forma. Una serie di linee intrecciate che darebbero sempre più quella sensazione di prigionia, di cattura. Quasi come fosse quello il principale perno a far comprendere alla bestia situata dentro che è rinchiusa e non avrebbe possibilità di fuggire altrove. Condannata a quel destino malefico. Ed il giovane? Semplice puntino di quel ciclo così dannoso; eppure cosciente che il Konohano non abbia cattive intenzioni, in tutto ciò. Che stia salvando od uccidendo un animale? Incosciente di ciò, fortunatamente.

20:17 Yurashin:
  [Fucina] Ed una volta che sarebbe stato costruito il reticolato, andrebbe a colpire le estremità di quelll'intreccio, di ogni sbarra, affinché la punta non fosse direzionata verso l'esterno, ma verso il basso, creando così, rapidamente, le quattro pareti della gabbia. Solamente ora, potrebbe riprendere quella lastra di metallo prima costruita e tenterebbe d'unirla con i filamenti fino ad ora lavorati, in modo tale che la gabbia, seppur in modo alquanto grezzo, possa prendere effettivamente forma. Andrebbe a curarla maggiormente nei dettagli, nelle rifiniture, con l'intenzione di rendere il prodotto con un risultato migliore. Compiuto ciò, come sua consuetudine, andrebbe ad effettuare l'implementazione dell'ingranaggio che forza il sistema di chiusura di una delle quattro pareti della gabbia, senza ferire in alcun modo l'utilizzatore di quella trappola. Un sistema che impianterebbe la sua efficacia su dei principi di pressione esercitata all'interno della struttura oramai completata. Se fosse riuscito in tale impresa, non dovrebbe far altro che testarla e non ci vorrà molto per farlo.

20:40 Yurashin:
  [Fucina] Andrebbe semplicemente a posare la pinsa e lasciar che sia il martello ad esser cavia di quell'ingranaggio appena installato. Non farebbe altro che distanziarsi a sufficienza e lanciare, ad una gittata non superiore ad un metro, un martello all'interno, al centro di quella gabbia. E, se fosse andato tutto correttamente nella costruzione della trappola e nel sistema di chiusura forzata, dovrebbe constatare come l'efficienza di quanto costruito sia decisamente positiva. Un sorriso che si presenterebbe su quel volto maschile, mentre andrebbe ad asciugare, con un panno pulito, le proprie mani. Dopo si preoccuperà di porre il tutto al loro posto, ripristiando l'intera stanza alla situazione originaria, prima che le proprie mani potessero mettersi in funzione. Infine, si vestirà nuovamente, con la propria camicia a fasciarne il torso, e si congederà dall'officina in cui avrebbe fino ad ora lavorato. Avrebbe bisogno di liberare la mente ed, ovviamente, cercare il committente di quelle tre creature che oramai attendono d'esser solamente prelevate dal nuovo proprietario. Si spera che gradisca tutto quell'elaborato. [END]

Yurashin conclude il lavoro commissionato da Hiashi, a riguardo di tre Gabbie/Trappole, di tre dimensioni differenti.

Oggi forgia quella Grande, con un ingranaggio che permette la chiusura forzata della gabbia appena l'animale è al suo interno.

E con tale giocata, la commissione andrebbe a completarsi, in attesa della giocata del pagamento.