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La fatica.. aguzza l'ingegno

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Missione di Livello D

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con Yokai

21:48 Yokai:
  [Mura Esterne - Est] Questa volta eccolo li.. alle prese con la ricostruzione delle mura esterne. Non che sia per lui un lavoro gratificante.. sia chiaro.. ma di certo qualcuno dovrà pur farlo no? Come lui infatti ci sarebbero altri shinobi che, intenti ognuno in quelle sue specifiche mansioni, cercherebbero di portare a termine assieme a parte della popolazione volontaria l'incarico affidatogli. Mani in pasta per il giovane Ryoshu che in quel frangente andrebbe letteralmente ad eseguire prettamente un lavoro praticamente odiato e di stile manuale: creare malta da distribuire ai vari cantieri uno vicino all'altro che starebbero seguendo uno per volta porzioni ben distinte di muraglia. Così eccolo li.. attorniato sin sopra la testa di sacchi di sabbia.. sacchi grandi il doppio di cemento.. e barili e barili d'acqua. Con lui.. a fargli compagnia per ora.. una semplice e striminzita pala che.. ad ogni pressione più energica.. avrebbe quel manico che sempre più andrebbe a scricchiolare. Con se i suoi semplici vestiti color pece.. d'egual colore alla sua capigliatura scompigliata e leggermente persino sporca di cemento.. già.. piccole goccioline solidificate di cemento che erano schizzate fuori da quel catino atto a contenere la brodaglia prodotta con tanta fatica. Immancabile in tutto quel suo vestiario semplice che andrebbe a prevedere solo una semplice maglietta rattoppata al livello dell'addome, un semplice paio di pantaloni logori e consunti, un paio di calzature semplici shinobistiche e quel paio di guanti con lamina in metallo oramai quasi inseparabili. Con se questa volta avrebbe portato anche la sua misera ferraglia che comprenderebbe tre shuriken e tre kunai posti alla bene e meglio all'interno di quel porta kunai fermo al livello della sua coscia destrosa. Sua figura che in tutto quel contesto chiassoso e formicolante di persone che andrebbero a muoversi con precisi indirizzi comparirebbe quindi praticamente in disparte e quasi completamente sommersa da quei sacchi che in un futuro sarebbero divenuti il collante per quella difesa materiale d'enorme entità. Curva la sua postura risiederebbe più o meno stabile o se non altro la sua libertà di movimento sarebbe ben limitata a non più di cinque o sei passi mentre quelle braccia già affaticate di suo andrebbero a piegarsi e rilassarsi di volta in volta che la pala.. con quel carico prezioso di sabbia.. di cemento.. di calce.. andrebbe a fluttuare nell'aria grazie al giovane. Flessione delle giunture inferiori andrebbero a facilitare lievemente quell'ingrato compito alleviando la fatica che nel frattempo le braccia.. ed anche quella schiena leggermente ricurva.. stavano affrontando.[Agi20-For10-Res10-Men20]

22:07 Yokai:
  [Mura Esterne - Est] Pala posata per un attimo accanto a quell'enorme cumulo di sacchi di sabbia sarebbe la chiave per la libertà momentanea del giovane che con fare apparentemente scazzato ed innervosito si starebbe cimentando con quel trasporto di un secchio ricolmo d'acqua. Lenti e calibrati i suoi passi andrebbero a seguire quel breve ma impervio percorso.. seminato di buche e piccoli calcinacci arrivati da chissà dove. Sarebbe per quello che quel suo sguardo corvino sarebbe rivolto prettamente verso il basso.. e più precisamente verso i suolo imminente a quel suo calpestio che lo andrebbe a condurre sempre più vicino al catino pieno di composto cementizio. Movimento delle braccia all'unisono andrebbe ad innalzare verticalmente quel secchio mantenuto con ferma presa da entrambe le mani per poi.. inclinando sempre più il secchio.. rovesciare in modo lento ed accurato.. l'acqua appena portata. Come un fiume straripante ecco che il liquido portato andrebbe ad irrorare il composto sino a questo momento mantenuto secco e senza potere collante. Appena posato a terra l'arnese trasportatore d'acqua.. ecco che il giovane Ryoshu andrebbe a voltarsi lievemente e.. con fare lamentoso.. andar a prendere quel badile posato poc'anzi per poi cercare d'andare a mescolare il nuovo composto in via di trasformazione. Lento e calibrato quel movimento circolare andrebbe a mescolare sempre più il pastone che ora ne salterebbe fuori.. finche il ragazzo dall'intento serioso non s'andrebbe ulteriormente a fermare. Il perchè? beh.. per un composto eseguito a regola d'arte l'acqua va messa un po' per volta.. altrimenti ne risulterebbe un materiale pieno di grumi e di poca stabilità. Almeno era quello che aveva sentito dire dal suo caposquadra.. lo stesso che alla fine lo aveva lasciato li da solo visto il fare assolutamente non collaborativo del ragazzo dal crine corvino con il resto della squadra. Una sorta di castigo quello insomma.. per cercare di fargli capire che se non collaborava con tutti gli altri componenti.. per lui.. in quel mondo.. sarebbe stata davvero dura.. se non impossibile. Ma.. infondo.. a lui poco fregava.. come poco gli era fregato di quegli altri genin compagni di squadra. Braccio sinistro andrebbe a prendere il secchio posto poc'anzi nei pressi delle sue gambe per poi sollevarlo ed appena inclinato far fuoriuscire altro liquido che gli avrebbe permesso di ottenere una grana decisamente più lavorabile e meno grumosa. Secchio posato e pala ripresa darebbero il via ancora a quel movimento circolare che il giovane andrebbe a fare con quel badile mentre l'intero suo corpo cercava di assecondare quel movimento necessario con brevi e sciolti movimenti della sua muscolatura oltre che a piegare in modo consono le giunture atte al movimento primario. Presa del manico della pala sarebbe a tratti forzato e a tratti rilasciato.. in continuo movimento quindi.. seguendo un ritmo quasi predefinito da quei movimenti che sarebbero serviti per mescolare un composto che sempre più.. con l'andar del tempo.. divenire sempre più solido e consistente. <..Pronto!!..> direbbe a voce alta in modo innervosito e contrariato mentre altra acqua ed altro mescolamento energico all'interno del catino si sarebbero alternati sino a che tutta l'acqua non fosse finita. [Agi20-For10-Res10-Men20]

22:27 Yokai:
  [Mura Esterne - Est] Schizzi di malta sempre meno granulosa andrebbe a colorare quei suoi indumenti color pece, di tanto in tanto, facendolo proprio assomigliare ad un negativo di un dalmata. Si potrebbe benissimo pensare.. ora.. a quella sua già innervosita faccia che, assumendo sfumature d'odio nel constatare quella sua vena artistica poco conveniente, muterebbe in peggio con quel mugugno per fortuna indecifrabile e vietato ai minori di diciotto anni <..Mggnm$%%$... ##@#]=/&...&%#@£$!=^ç#..> Fine della frase proferita dal giovane a labbra strette però sarebbe udita nel terminare da quel suo caposquadra che con fare tronfio, ed attorniato da quei suoi collaboratori armati di secchio, comincerebbe dalla distanza di poco più di cinque metri a verbiare una ramanzina santa come se piovesse... <..e questi sarebbero poi i giovani che rimpolpano le nuove fila di Kusa? Ahh.. dove andremo a finire!!! Yokai.. fai più in fretta e brontola di meno.. perchè qui non si può aspettare il tuo estro e la tua fiacca..> logicamente a quelle parole un paio di risatine ironiche seguirebbero sparse un po' qua e un po' la tra i presenti. Genin che con fare lapidario ed in completo silenzio comincerebbe in seguito a ripiegare quella sua figura.. chinare entrambe le ginocchia flettendo così le gambe ed impostare la sua muscolatura per cercare d'afferrare tra le mani quel catino. Peso.. forma.. contenuto.. ogni sorta di particolare sarebbe soppesato dalle corvine iridi prima di poter trarre verso se con molta fatica quell'oggetto in legno.. tanto che il pallido volto del Ryoshu dovrebbe apparire come un colorito e paonazzo peperone <..Ngghnnn..> solo questo gli scapperebbe mentre lo sforzo per lui immane comincerebbe lo metterebbe davvero in grosse difficoltà. Schizzi di malta prenderebbero ad uscire e ad impattare contro il terreno per essere sprecata in quel modo proprio sotto gli occhi del caposquadra... che.. senza muovere un muscolo osserverebbe la scena in silenzio per poi movimentare la sua mano sinistra verso l'alto e dar in quel modo l'ordine di caricare le svariate mastelle di quel contenuto preparato dal giovane. Una dopo l'altra.. finalmente.. le varie mastelle sarebbero caricate andando così ad alleggerire il carico di quel catino.. carico che comunque a volte sarebbe sparso sempre meno a terra sino a quell'ultima mastello da riempire. già.. quella del caposquadra che.. con imprecisione porrebbe il suo oggetto vuoto sotto il catino del giovane Ryoshu. Malta rimasta andrebbe a colare lungo il fianco preposto allo scivolamento del materiale con più fatica del resto.. visto la sua consistenza oramai abbastanza fissa e collosa. Scossoni eseguiti dal genin per rendere più agevole e rapido il riempimento del mastello, oramai lo andrebbero quasi del tutto a sfinire fisicamente.. soprattutto nella parte superiore del corpo.. dove.. l'ormai rovente muscolatura delle braccia cominciava a dolere. <..Preparati per la prossima richiesta di malta...> proferirebbe secco il caposquadra mentre ruoterebbe il suo corpo per ricominciare il suo percorso verso le mura in costruzione. [Agi20-For10-Res10-Men20]

22:45 Yokai:
  [Mura Esterne - Est] <..mmmhhhh.. fffhhhhhh..> una grande inspirazione.. allargando quella sua cassa toracica.. ed una grandissima espirazione.. per riportare il suo corpo alla normalità mentre appoggerebbe il catino in legno oramai quasi del tutto vuoto. Braccio destroso che con fare stanco andrebbe ad elevarsi quasi nutrito di vita propria per poter passare l'avambraccio lungo la sua gocciolante fronte. Lavoro tedioso ed abbastanza monotono il suo.. ma alla fine era pur sempre lavoro.. ed era quello per cui era stato, tra virgolette, scelto a fare. Così.. Con un breve inarcamento della schiena verso dietro, cercando di passare entrambe le mani nella zona lombare.. eccolo ricominciare da capo dell'usurante, per lui, lavoro puramente fisico. Non poteva andare avanti così.. non lo poteva sopportare.. sia per quello che oramai gli restava come forze.. sia perchè quel lavoro da soma non gli era mai piaciuto e rappresentava una delle innumerevoli punizioni per cercare di farlo rigare dritto. Fu allora.. che in quei momenti dove altri sacchi di cemento trasportati ed aperti.. seguiti da altri sacchi di sabbia trasportati ed aperti.. seguiti da altri secchi d'acqua trasportati e versati per amalgamare i due composti.. seguiti da altro cemento.. altra sabbia.. altra acqua.. la sua mente comincerebbe a vagare invece libera in quei suoi pensieri e macchinazioni. Le iridi comincerebbero a vagare di tanto in tanto nel loco circostante.. quasi senza oramai osservare quel che il suo fisico, in modo meccanico, aveva preso a compiere. Distanze degli oggetti, pesi e forme d'essi.. azioni, movimenti.. una faticosa ed estenuante routine che oramai aveva prevalso su tutto.. o quasi. Il chiasso delle altre persone intente nei loro lavori.. sferraglia e cigolii dei macchinari di cantiere.. trambusto dei macigni e delle pietre che lentamente e pesantemente verrebbero spostate sino alla loro nuova sede.. nessuno di codesti suoni sarebbe udito distintamente dal giovane.. no.. perchè tale sarebbe la sua estraniazione a tali fatti.. che ora l'intera sua attenzione dovrebbe ricadere in quelle macchinazioni mentali che il giovane starebbe elaborando in quella sua attiva mente. Posizione dell'acqua contenuta nella cisterna poco distante da lui, sede stabile e pesante di quei sacchi accatastati di cemento.. appaiata con quelli colmi di sabbia, alcune tubazioni poste su un lato di un semplice e sgangherato carro con bande alte, all'incirca grande un quattro metri per due, posto nei pressi di un lato del cantiere.. non più distante di una decina di metri dai vari arnesi da lavoro lasciati in disparte ed accantonati momentaneamente. Pochi ragionamenti rapidi con quelle sinapsi scatenate, andrebbero a fornire varie soluzioni.. sia strampalate che effettivamente realizzabili.. che messe a votazione andrebbero ad eleggere quella più fruibile e che avvantaggerebbe più di tutte il genin.. mentre.. orami quel pastone eguale al precedente dovrebbe essere pronto all'interno di quel catino già adoperato sino a quel momento. Pala mantenuta e manovrata da quella sua stretta delle mani sarebbe quindi ora appoggiata con non curanza a quella trave che il Ryoshu potrebbe avere alla sua destra.. più o meno ad una manciata di metri. [Agi20-For10-Res10-Men30]

23:12 Yokai:
  [Mura Esterne - Est] Il capo andrebbe a ruotare prima a destra.. lasciando che il suo sguardo potesse andare a ricomporre quei suoi pensieri e quel suo ragionamento già più volte scandagliato e rimuginato in quella sua testolina.. mentre oramai libero e decisamente affaticato quel suo corpo comincerebbe a muoversi verso quegli arnesi ed oggetti veduti. Ne constaterebbe le principali caratteristiche fisiche nonche quelle che il suo ragionamento aveva veduto in loro. <..Ehhii.. Come siamo presi con quella malta!!..> vociare altrui imperverserebbe su tutto quel chiasso in direzione del giovane per richiamarlo ed in qualche modo destarlo da quella sua estraniazione momentanea <..Prontaa!!..> proferirebbe ad alta voce muovendo il suo corpo e ruotandolo in direzione del gruppetto intento in quel suo lavoro <..Che palle..> sbufferebbe il giovane per arrestare però improvvisamente quel suo passo che starebbe per compiere per tornare alla sua infelice posizione. La malta alla fine era stata fatta.. perchè non potevano arrangiarsi per una volta? Infondo lui aveva altro da fare in quel momento.. e ciò avrebbe fatto decisamente aumentare la sua produzione attenuando drasticamente la sua fatica.. almeno doveva provare. Ruota la sua figura ancora una volta per compiere nuovamente quei suoi passi lenti mentre le sue corvine iridi andrebbero nuovamente a sorvolare sul loco ed il suo capo volgerebbe a destra e sinistra. <..Allora.. battiamo la fiacca genin?..> pronuncerebbe il caposquadra appena arrivato e constatando come il Ryoshu fosse fuori dal suo principale perimetro di lavoro <..Forza.. vieni a versare altra malta nei secchi.. ti sembra ora di andartene?..> voce del tutto irritante quella percepita dall'animo del genin che farebbe arrestare il passo del giovane che senza voltarsi farebbe uscire del verbo piatto e più neutro possibile.. intento almeno di cercare di non apparire scontroso e poco collaborativo <..Mi scusi ma.. non vi potreste arrangiare per una volta? Ho alcune cose da fare.. se mi lascerete vi do la mia parola che non ve pentirete..> direbbe mentre sol ora il suo corpo andrebbe a voltarsi per cercare con lo sguardo quel caposquadra e quella sua mano andrebbe ad elevarsi per cercare di portarsi alcune ciocche di capelli impertinenti da davanti la fronte. Rimarrebbe li.. immobile ed in attesa del proseguo.. sperando solamente che quella risposta fosse per lui positiva. In caso contrario? Beh.. avrebbe soppesato ogni minima parte positiva e negativa del fatto di disubbidire o meno ad una risposta del genere. [Agi20-For10-Res10-Men30]

Yokai tira un D10 e fa 2

23:33 Yokai:
  [Mura Esterne - Est] Per fortuna sua la contrarietà da parte del caposquadra non era così elevata.. anzi, si potrebbe dire che oramai avrebbe perso ogni speranza.. e quindi.. Eccolo prender subito il via alla realizzazione della sua idea e visione. Lento il suo incedere percorrerebbe lo spazio che lo separerebbe dal carro in disuso.. ed una volta raggiunto.. andrebbe a portare in alto le mani per cercare d'accarezzare il legno innanzi a se e constatare con precisione le effettive condizioni di quel carro con bande laterali che ai suoi occhi appariva non come un rottame.. ma come un enorme recipiente. Braccia messe in movimento andrebbero a dirigersi veloci verso il timone dove, le mani lievemente provate andrebbero ad afferrare salde il pezzo e posizionate in modo fermo comincerebbe a cercar di far muovere quel grandissimo malconcio carro. Per fortuna le ruote cigolanti andrebbero a svolgere il loro lavoro in modo ottimale ad ogni spinta del giovane genin che ad ogni passo affondato nel terreno sottostante avrebbe cercato di far avanzare centimetro dopo centimetro l'oggetto trasportato per farlo arrivare nel loco prefissato e farlo posizionare appena sotto a quella grande cisterna. Occhiate rapide a quelle che subito dopo sarebbero diventati i suoi strumenti di lavoro. Passo accelerato andrebbe uno dopo l'altro a portarlo sempre più verso i sacchi di sabbia. Salda presa d'entrambe le mani andrebbe ad afferrare due sacchi di fine roccia macinata in anni ed anni d'erosione per cercare di trascinarli con un po' di fatica verso il carro appena posizionato. Dopo averli lasciati cadere.. eccolo andar a brandire con forza uno dei due sacchi.. innalzarlo e consecutivamente andare a gettarlo all'interno del carro. Anche l'altro sacco farebbe quella fine.. assieme a quella altra manciata di simili che, portati due alla volta andrebbero a riempire per un terzo quello spazio rialzato e dalle sponde legnose. Altra strada compirebbe la figura del Ryoshu che con fare volenteroso e rimpolpato di quelle energie che sempre più, pochi istanti prima aveva perduto, andavano pian piano a rinvigorire il suo corpo. Il motivo? Beh.. quel realizzare una cosa pensata e che lo avrebbe avvantaggiato nel suo lavoro sarebbe stato senz'altro un motivo ottimale per pensare positivo e dalla carica rinnovata. Stessa sorte quindi spetterebbe a quei sacchi di cemento.. che.. uno per volta questa volta andrebbero ammassati all'interno del carro per cercare di riempire un altro po' del capiente carro.... mentre.. alla fine.. l'ultimo ingrediente sarebbe portato a veloci secchiate. Secchio dopo secchio eccolo innondare la parte restante del carro per creare così delle piccole isolette all'interno dello spazio elevato. <..Ehhh...> emetterebbe mentre le sue iridi andrebbero ad osservare quello strano e confusionario materiale. Con un piccolo accovacciamento ecco che il Ryoshu andrebbe ora a togliersi le scarpe.. posizionarle a lato del carro.. ed avvicinarsi con cautela ad una sponda. Mano sinistra che lieve andrebbe quindi ad appoggiarsi alla sponda prescelta per, in seguito, essere accompagnata da quella flessione delle gambe che.. dopo alcuni istanti.. precederebbe quel piccolo saltino che lo catapulterebbe all'interno del carro dove l'acqua ed i sacchi ancora chiusi lo accoglierebbero. Agile movimento del braccio destro permetterebbe alla mano destrosa d'andare a brandire quindi uno dei suoi Kunai.. ed appena estratto.. eccolo venir usato su quei sacchi che.. uno ad uno.. sarebbero aperti in modo calibrato e conciso.. senza che troppa acqua andasse a muoversi. Uno alla volta i sacchi vuoti sarebbero gettati fuori dal carro per essere accatastati alla bene e meglio in un angolino.. mentre.. quel giovane Ryoshu.. non farebbe altro che cominciare a camminare in mezzo a quella che sempre più sembrava divenire un liquido dalla consistenza pastosa e grumosa. [Agi20-For10-Res10-Men30]

23:51 Yokai:
  [Mura Esterne - Est] Piedi all'interno dell'improbabile impasto andrebbero a schiacciare, con l'intero peso del corpo, la poltiglia che si formerebbe sempre più sul fondo del grande carro.. o sarebbe meglio chiamarlo recipiente. Già.. infatti era quello che il giovane genin aveva veduto appena aveva visto quel malconcio rottame. Di sicuro la fantasia non gli mancherebbe.. e quella infatti gli avrebbe permesso di potenziare di gran lunga quella produzione di malta. Uno dopo l'altro ecco che quel suo avanzare in circolo andrebbe a mescolare il composto melmoso per andarlo a solidificare man mano che il tempo passava e quel suo passo, che sarebbe divenuto sempre più difficoltoso, andava a pigiare e a mescolare quella brodaglia. <..Yokai!!..> si sentirebbe tuonare nell'aria e a quel richiamo.. eccolo andar rispondere con voce leggermente provata dalla fatica e da un certo fiatone che gli comincerebbe a crescere visto la fatica sempre più accentuata in quel suoi movimenti. Persino il bacino ed il busto sarebbero usati per cercar di far avanzare la sua figura un passo dopo l'altro.. con quel movimento delle braccia a mutare ed equilibrare al meglio il baricentro e l'equilibrio. <..Prroohhh....proohnnnthooo!..> terminerebbe quasi senza fiato mentre pian piano le sue terga sarebbero lentamente poggiate su un lato di quelle sponde che ora per una dozzina di centimetri emergerebbero dal composto. Gomiti poggiati sulle ginocchia e busto incassato in avanti permetterebbero di far riposare il genin almeno per un attimo.. attimo che purtroppo terminerebbe quasi subito visto quell'arrivo della squadra lavori <..Ma che cavolo hai combinato!!.. Ti sembra l'ora di riposare!?.. E.. e poi dov'è la nostra malta.. non possiamo star qui ad aspettare i tuoi piagnistei!!..> tuonerebbe il caposquadra verso quel Ryoshu che non avrebbe nemmeno più fiato per rispondere. Alle parole farebbe seguire i fatti invece: Kunai precedentemente usato ed ancora mantenuto in mano sino a quel momento sarebbe innalzato in aria per far si che quella mano destrosa lo andasse ad impugnare saldamente al contrario.. e con un movimento all'indietro.. eccolo cercare di portare un colpo ben assestato a quella sponda in legno sottostante... e.. l'incontro con la dura e ferrosa punta del kunai andrebbe a procurare in un primo momento un sonoro e secco "Stok".. mentre in seguito.. una volta tolto.. un copioso zampillo di malta comincerebbe a traboccare con colando verso il basso <..ecco qui.. penso ne abbiate abbastanza..> pronuncerebbe il genin mentre il Kunai sarebbe ora riposto al suo posto ed il suo corpo riprenderebbe una postura eretta. andrebbe a voltarsi in modo dannatamente stanco e sfibrato verso i suoi compagni d'avventura mentre quelle sue labbra accompagnerebbero la sua rotazione <..vi consiglio di fare in fretta altrimenti.. beh.. sono cavoli vostri.. io non ce la faccio più..> Appena terminato di proferir verbo.. eccolo saltar giù dal carro colmo di malta e raggiungere una posizione defilata mentre l'intera squadra dovrebbe andar a rifornirsi in modo molto più rapido mettendo, questa volta, la fretta sulle loro spalle. Un lieve borbottio si potrebbe udire dal caposquadra prima di un tuonante <..Cosa aspettate.. forza.. più in fretta!!> rivolto a tutti quei lavoratori intenti al rifornimento. Il Ryoshu? Beh.. andrebbe prima di tutto a lavarsi entrambi i piedi con un po' d'acqua.. andrebbe a rimettersi le calzature ninja ai piedi e con molta flemma.. beh.. andrebbe a stravaccarsi su alcuni sacchi di sabbia per far sprofondare le sue membra su quel morbido ed improvvisato giaciglio sino al termine dei lavori di quel suo reparto [End]

Ricostruzione Kusa - Missione D - Mura esterne