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Giocata di Clan

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con Azrael, Hanae

Lezione per un Deshi. Impasta il chakra e attiva bene l'innata mi rccmnd. Hai ricevuto una missiva da un anziano del clan in cui sei stato invitato al bosco in nottata per apprendere una tecnica di clan.

No scherzo non impastare il chakra, solo se mi assicuri di saperlo impastare però.

00:08 Azrael:
 Ma da quanto tempo non fa una lezione? Probabilmente troppo. Certo, avrebbe potuto benissimo andare al tempio, raccattare due rotoli e imparare ciò di cui aveva bisogna, ma effettivamente l'uomo è un animale sociale e ha bisogno di rapportarsi ad altri, fosse anche solo per ricordarsi di esistere. Per questo motivo è al bosco, in attesa di un anziano del proprio clan che condivida con lui la sapienza necessaria ad apprendere alcune delle tecniche più devastanti del clan delle ombre. Giunge sul luogo a piedi, accompagnato unicamente dal flebile soffio del vento che gli smuove le vesti. Vesti che, a proposito, sono in linea con l'ambientazione ove ha trascorso gli ultimi tre anni della sua esistenza. Una base grigio chiaro, maglietta e pantaloni leggermente consunti dai numerosi usi, in alcuni punti sembra quasi che la stoffa possa cedere, seppur senza essere strappata. Poggiato sulle spalle, invece, vi è una mantellina dai diversi toni della sabbia, con un moto a V che dallo scollo prosegue fino alle ginocchia. Le scarpe sono chiuse, come se dovesse camminare sulle rosse dune di Suna. Lo sguardo è fiero, carico, ma il viso non tradisce emozione alcuna, fisso in una neutralità ed un'indifferenza che potrebbe lasciar pensare che non gliene freghi nulla del mondo. Mai pensiero sarebbe più errato. Il chakra è naturalmente già impastato, lo ha aiutato a non stancarsi nell'arrivare in quel luogo a piedi e quindi senza l'ausilio di mezzi di trasporto. Si guarda attorno, è quasi sospetto nello stringere gli occhi a fessura per focalizzare per bene l'ambiente circostante, tuttavia dopo aver dato una breve occhiata al bosco di Shukosato, riporta lo sguardo avanti a sé, socchiudendo gli occhi e portando le mani al petto nel sigillo del ratto. Dal centro del keirakukei vari impulsi di chakra si muoverebbero attraverso dotti appositi lungo le gambe del giovane Nara, raggiungerebbero svelte i piedi ove gli tsubo lascerebbero passare tale energia come fosse liquida, sino ad andare a ricoprire il disco d'ombra che lui, come ogni altro corpo interrompa i raggi solari, proietta a terra. Non vi sarebbe luogo di quel circoscritto cerchio in cui il chakra ha densità differente, più o meno accentuata. Solo quando sarà sicuro di aver ricoperto la zona con cura, aprirebbe gli occhi onde unire il chakra con l'ombra, per creare un legame che porterebbe quest'ultima a diventare più spessa, un paio di millimetri sollevata dal terreno, più nera e viva, pronta al movimento impresso dalla mente di chi ha appena attivato l'Hijutsu. [C: 116/120] [Hijutsu Nara 4]

L'innata del nara viene attivata con successo e senza problema alcuno, un'operazione di routine..no? Quest'oggi è stato richiamato da uno dei pochi anziani del clan Nara che ancora hanno qualcosa da insegnargli. Azrael, riesci a sentire quel lievissimo suono di fogliame? Intorno ai 30 metri da te..qualcosa gira attorno, a considerare l'entità del suono potrebbe essere una persona, ma se si avvicinasse potresti sentire senza problemi il passo, e ci sono abbastanza alberi da impedire un attacco diretto alla tua persona. Sei praticamente in una zona naturalmente avvolta da difesa. Ma non importa. Dinnanzi a te adesso farebbe comparsa la forma umana di un'ombra, leggermente deformata nelle dimensioni e visibile grazie alle poche zone dove l'ombra non vige sovrana, illuminate dalla luce della luna che di notte in notte va crescendo. A seguire di tale ombra, una figura, poco piu' bassa di te, avvolta in cupe vesti che quasi sembrano far si' che possa sparire nel buio della notte. Braccia incrociate all'altezza del petto nascoste in due larghe maniche della veste indossata. < Azrael? > Chiama il dainin, lasciando trascorrere pochi istanti. < Non mi fermerò a introduzioni. Sono qui perchè penso che tu possa ereditare il titolo di miglior Nara mai esistito. Blablabla..discorso commovente e pieno di responsabilità. > Un anziano piuttosto euforico, sempre ammesso che si nasconda una figura come la immaginiamo sotto quelle vesti nere. < Allora..questa tecnica non è nient'altro che un piccolo supporto mentre si ricerca un bersaglio singolo. Avrai sentito la presenza di qualcuno, no? > Rimandandolo al suono precedentemente sentito. < Sigilli del drago, del cavallo, e del topo mantenuto per un breve istante in piu' rispetto agli altri sigilli. Potrai espandere l'ombra nel normale raggio permesso, dopo di che dovrai collegarla a quella del tuo obiettivo. Grazie ai sigilli e al piu' che mediocre accumulo di chakra inviato dal terreno sarai in grado di plasmare un numero incontabile di mani d'ombra che solleveranno e bloccheranno il tuo obiettivo ad un metro dal terreno. E insomma, dopo ciò gli puoi far provare qual si voglia emozione. > Retorico. Adesso, esattamente a 32 metri alla tua sinistra, sulla tua linea visiva, vedrai l'ombra di qualcuno ferma, in attesa di chissà cosa. < mh. > lo osserva, attende. [ lezione per il deshi ]

00:50 Azrael:
 Qualche istante passa prima che la natura attorno a sé si muova per stimoli non appartenenti ad essa, ma esterni. Attimi dopo si sente chiamare. Il volto ruota in quella direzione, china il capo in segno di rispetto assoluto verso chi è più anziano di lui. < Da grandi poteri derivano grandi responsabilità, signore. > pronuncia in tutta risposta al discorso - non proprio discorso - dell'uomo. Poi si silenzia ed ascolta, ascolta attentamente le sue parole e poi quei rumori di fogliame che si sposta. Inspira profondamente < Sarà fatto. > chiosa e null'altro andrà a dire prima di unire le mani al petto nei sigilli appena enunciati dall'anziano: drago, cavallo e ratto. Mantiene quest'ultimo, necessario per ogni jutsu del clan delle ombre, mentre la mente impone al disco scuro sotto di sé di allargarsi a macchia d'olio attorno l'area interessata. Quaranta metri di raggio, per il suo livello di innata. Dunque fissa la propria attenzione sul bersaglio, tentando di coinvolgerlo nel raggio della propria ombra. Dopodiché legherebbe la propria con quella del bersaglio, come farebbe per un normale controllo dell'ombra, ma successivamente cercherebbe di incanalare il proprio chakra in quella connessione, in modo che le ombre circostanti si innalzino dal terreno, verrebbero sfilacciate in modo che le loro estremità assomiglino a mani con cinque dita ciascuno, dita che andrebbero ad avvolgere l'obiettivo e a sollevarlo da terra, afferrandolo saldamente in ogni punto del corpo, dai piedi alla gola. Come un bozzolo di ombre starebbe lì ad avvolgere il suo bersaglio, sguardo puntato su di esso per non mancare mai di concentrazione, solo le parole arriverebbero all'orecchio di chi gli ha appena spiegato la tecnica < È così che va eseguita? > domanda, senza mai sciogliere il sigillo senza prima avere la conferma che tutto abbia funzionato come si deve. [Tentativo Mille mani] [C on]

Niente di difficile dopotutto. La tecnica andrà ad impattare su un corpo, si potrà ben vedere quella presa avvolgere il corpo, sollevarlo da terra. Il tutto in mezzo al buio. < Suggestivooo. > Un commento del sensei che farebbe seguire lo scomporsi di quel corpo in una lieve nebbia che sparisce in nulla. < No..hai fallito. > Risponde cosi' alla domanda del Nara, scuotendo il capo. < Ah, questi deshi... > Balza via, letteralmente. Ti abbandona alla tua solitudine nel bosco. E' chiaro che la tecnica abbia funzionato, eh.[END]

Apprendimento "Mille mani d'ombra"