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Guarda che ti concio per le feste

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con Kurako, Mekura

13:21 Mekura:
  [centro villaggio] La guerra è ormai finita da un'anno e Mekura si aggira per il villaggio come un anima in pena con tanto di fogli per cercare lavoro. Potrebbe tornare alla polizia in qualunque momento, il suo capo le manca, ma con la sua situazione nella Akatsuki preferisce trovare qualcosa che effettivamente possa aiutare tutti: se stessa, la polizia, la sua famiglia e anche l'akatsuki. L'idea è venuta fuori così mentre ripensava a Yukio quando parlavano di vari progetti da mettere in atto dopo la guerra, progetti non destinati ad avverarsi. Prende un lunghissimo respiro piegando il foglio dopo che avrebbe trovato l'indirizzo segnalato nella richiesta di personale guardandosi intorno mentre raggiungerebbe la porta del laboratorio. Indosso porterebbe una semplice maglia nera a collo alto e dei pantaloni marroncino cachi insieme ad un paio di scarpe basse grigie. I capelli sono posti in modo ordinato e nervosa va a toccarsi le dita in modo assiduo. Rimane stranita quando non sente più l'anello di quello che fu quasi suo marito nell'indice della mano destra e rimane li per un po' come se volesse cercarlo per poi arrendersi in un sospiro grave e con un minimo di coraggio addosso cercherebbe d guardare al di la della porta e se fosse chiusa di dare due colpi con le nocche prima di accedervi alla ricerca di qualcuno con cui potesse parlare dell'annuncio. [ch on]

Il sole splende in tutto il paese del fuoco, quella sfera gialla brilla alta nel cielo senza nuvole e completamente azzurro, siamo nel pieno della primavera e l'estate sta arrivando, il caldo comincia a farsi sentire sempre di più ma il vero picco deve ancora giungere. Quest'oggi Mekura ha deciso di trovarsi un nuovo impiego, un lavoro che possa soddisfarla più del lavoro di poliziotta ma non è facile ma fortunatamente vi sono molti posti liberi dopo la guerra, per forza, son quasi tutti schiattati. Si reca davanti alla porta di un laboratorio di conciatori che chiede del personale per mandare avanti la baracca essendo solo con tanto lavoro da fare; un uomo barbuto si avvicina alla suddetta porta andando ad aprirla e notando la figura della Hyuga all'ingresso. Squadra la ragazza dalla testa ai piedi essendo abbastanza alto come uomo, gli occhi stanchi e infossati con tanto di occhiaie, non dorme da giorni per il troppo lavoro e si regge in piedi a fatica<Buongiorno...>saluta cortesemente la ragazza per poi domandare<Ha bisogno di qualcosa?>spera vivamente che non sia un altra commissione, ci rischia la pelle continuando in questo modo e di solito le pelli è lui che dovrebbe conciarle. [Ambient]

13:35 Mekura:
 Quando lo sente parlare per un po' rimane ad osservare quella figura alta con tanto di occhiaie, le riconosce bene, anche nella polizia lei si sfiniva di lavoro con i turni. < Buongiorno> saluta lei rispettosamente mentre tirerebbe fuori il foglio dell'annuncio <sono qui per il posto di lavoro> chiede quasi timidamente mentre aspetta in consenso del uomo in questione davanti a lei, Continuando a mostrare l'annuncio aspetterebbe un paio di secondi prima di poter aggiungere una richiesta <posso entrare?> chiede dato che del resto è ancora davanti alla porta. <mi chiamo Mekura Hyuga in ogni caso, piacere di conoscervi> afferma questa con un rispettoso inchino verso a figura: doveva fare in modo di farsi ammettere all'interno, doveva lavorare non solo per una questione di soldi ma perché ne sente il bisogno fisico, doveva smettere di vegetare e rammaricarsi come ha fatto fin ora. [ch on]

<Oh si, l'annuncio...>fissa il foglio di carta mostrando tutto il suo sonno e la stanchezza che ha in corpo<...prego, entri e le chiedo scusa per il disordine>direbbe facendosi da parte permettendo l'ingresso alla ragazza. La stanza si mostra come un posto pieno di pelli di ogni tipo, macchinari per lavorarle al meglio, vari attrezzi, un banco da lavoro e nient'altro, un completo laboratorio<Piacere, io mi chiama Sosuke Zenigata>si presenta cordialmente facendo un cenno con la testa. Mette le distanze dalla ragazza andando a sedersi su un sedia, è sfinito, fa fatica a reggersi in piedi e questo piccolo colloquio è quello che gli serve per riposare un po' il corpo dal duro lavoro quotidiano<Allora, questo è un lavoro pesante che ha bisogno di una presenza pressoché infinita, non vi sono pausa, non vi sono vacanze, questo perchè gli ordini dei clienti aumentano di giorno in giorno e soprattutto non è un lavoro che possono realmente fare tutti, maschi o femmine che siano>non vuole scoraggiarla ma soltanto avvertirla di quello che va in contro<Ora, molti dei miei colleghi fanno fare delle prove pratiche ma io non sono d'accordo in quanto preferisco il dialogo, perciò...perchè ha scelto questa professione?>mera curiosità. [Ambient]

14:39 Mekura:
 Annuisce entrando all'interno mentre guarda la bottega e effettivamente il disordine nella stanza, un sacco di lavoro che si accumula. <non si preoccupi> commenta la ragazza rimanendo di fronte a questo mentre metterebbe via l'annuncio e si schiarirebbe la gola ascoltando quello che ha da dire il maestro della bottega: un lavoraccio insomma <comprendo> afferma lei mentre un vago sentore di dubbio trapela, dubbio che verrebbe scacciato con una scrollata di testa. <tempo fa lavoravo per la polizia, quindi capisco il senso del duro lavoro infinito, ma a me sta bene, non sarebbe la prima volta> a quel punto rimane in silenzio cercando le parole per rispondere alle domande successive <perché questa professione?> ripete <io vado spesso in missione ed ho visto che le qualità delle armature sono buone, ma ancora obsolete, detta così sembra molto arrogante ma voglio mettere in campo le mie esperienze per imparare quest'arte e saperne ricavare qualcosa di nuovo, qualcosa che possa essere utile a me quanto agli altri> sospira <è un motivo molto personale, diciamo pure egoista, non le voglio mentire, ma credo che sarei molto più utile qui che altrove..sempre ammesso che mi prenda ovvio> azzarda un sorriso la ragazza, la quale ha deciso di essere sincera quasi al 100% sul motivo. <e poi sono una madre da sola e lavorare mi serve> [ch on]

Ascolta silente le parole della chunin senza interromperla minimamente, i motivi sono anche giusti e la voglia non le manca specialmente per un ex-poliziotta che vuole mettersi in gioco per rendere più facile la vita dei ninja<Concordo, ammetto che non sempre ciò che esce da questo laboratorio è al massimo della sua forma e me ne rammarico ma essendo da solo con una montagna di lavoro che cresce giorno dopo giorno, non ho il tempo di rivedere ogni singola cosa da me creata, non ci riesco proprio con il tempo che non basta mai>ammette tranquillamente, da soli è impossibile svolgere un lavoro del genere però ci riesce e questo è encomiabile<Madre single?>una domanda retorica, ha capito benissimo<Brutta faccenda>commenta abbassando il capo guardando per terra lo sporco che si lascia dietro<Un ultima domanda prima di decidere>si schiarisce la voce, ha capita che la ragazza è una shinobi a ciò che sta per andare a chiederle è legittimo, specialmente per un lavoro del genere<Come pensa di far conciliare la vita da ninja con il lavoro? Entrambi richiedono una quantità di tempo immenso, come intende fare?>lo vuole sapere perchè al laboratorio vi è bisogno di tanto aiuto e non ha tempo di badare a una ragazza che scompare per fare l'eroina. [Ambient]

14:55 Mekura:
 Una legittima domanda quello che l'uomo le chiede e che la lascia a pensarci un po' tanto da mordersi il labbro cosa che fa di solito quando pensa <è vero entrambi richiedono molto tempo ma sono disposta a lavorare anche a casa se necessario, in più può capitare che in certe circostanze le sia richiesto di compiere consegne impegnative, consegne che possono essere pericolose tanto da richiedere una squadra ninja e quindi risparmiare denaro, io potrei risolvere direttamente a questo problema ed aiutarvi ad accedere a commissioni a lungo termine per la polizia oltre che a portarvi diversi altri clienti> prende un lungo respiro e poi si porge di nuovo in un inchino <lo so che non sarà un lavoro facile, che anzi sarà un lavoro faticoso, ma le chiedo, no, la prego di assumermi per aiutarla e rendermi utile in qualsiasi modo> spera che accetti e rimarrebbe così in segno di rispetto fino a quando non avrebbe sentito una risposta [ch on]

<Assunta>dice soltanto questo dopo aver ascoltato le di lei parole, è stata convincente quanto basta per procurarsi un posto di lavoro sicuro<Domani alle 6 la voglio qui davanti alla mia porta, si metta della roba vecchia che non usa più e si prepari le mani, le verranno dei calli immensi perciò o usa dei guanti oppure si terrà le mani da campagnolo>dice un po' di roba prima di avvicinarsi alla porta aprendola per lasciar uscire la ragazza<Adesso vada per favore, devo finire troppe cose, ci vediamo domattina>e con questo la congeda per tornare al lavoro e continuare questa tortura infinita chiamata conciatore. [END]