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Si lavora e si fatica per il pane e per.. Kusa

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Missione di Livello D

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con Yokai

02:11 Yokai:
  [Centro - Periferia] Era li.. immobile ad osservar quel cantiere brulicante di cittadini che anche nelle ore notturne starebbero provvedendo a rimboccarsi le maniche per aiutare le squadre di shinobi e di volontari in quelle ricostruzioni che dopo la devastante guerra erano ora necessarie. Parti d'interi quartieri, nonchè gli edifici strategici e di alta importanza, erano stati colpiti facendoli apparire come ad un ammasso informe di mere macerie. Ma facciamo un passo indietro.. a quando il ragazzo prese la decisione di partecipare alla ricostruzione di proprio quella parte di villaggio periferico.. già.. lontano dai prestigiosi palazzi e dalle parti di città già parecchio affollate di shinobi intenti a volersi mettere in mostra. Diciamo che quella scelta era stata dettata da si una questione personale.. visto che parte del suo fatiscente appartamentino era stato per metà distrutto proprio in quella parte di città.. ma anche perchè oramai quella parte di città gli cominciava a piacere e voleva cercare di aiutare quelle persone che.. in tutto quel tempo.. alla fine.. si erano fatti i fattacci propri. Una sorta di regalo che il fancazzista Ryoshu voleva donare a quei vicini di casa possiamo dire. Così.. con quel pensiero in testa.. era partito dirigendosi verso la periferia prefissata persino cercando di correre il più in fretta possibile. Le gemelle s'andavano ad alternare una dopo l'altra in modo frenetico cercando di calibrare in tutto e per tutto quella traiettoria che gli avrebbe permesso di scansare il più agevolmente possibile ogni ostacolo e persona indaffarata che si stava parando innanzi lungo il tragitto. Una chiazza nera sarebbe sembrato ad occhio distratto visto il suo completo abbigliamento color total black, costituito da quella felpa sfregiata sul davanti poche settimane addietro e più o meno riparata, da quel paio di pantaloni oramai abbastanza logori e smunti alla fine che andrebbero a coprire quel paio di scarpe oramai indossate una moltitudine di volte. Anche la sua capigliatura.. come quelle sue attente e vigili iridi che osserverebbero attente il loco.. sarebbe color pece.. quasi l'opposto di quella carnagione abbastanza pallida che si potrebbe notare in quel suo volto praticamente indifferente e con quelle palpebre lievemente abbassate. Con se, come da un po' di tempo a questa parte, quel suo porta ferraglia mezzo pieno dove Kunai e shuriken sarebbero ben rinchiusi, mentre alle mani sarebbero indossati quel paio di guanti shinobistici con lamina in ferro.

02:26 Yokai:
  [Centro - Periferia] Avanzerebbe così.. con quel busto leggermente più avanzato e con quel suo baricentro spostato in avanti per poter donare alla sua stabilità in corsa un peso maggiore al suo equilibrio in continuo mutamento. Impercettibili movimenti della muscolatura inferiore e superiore muterebbero la figura del giovane che, in quella corsa abbastanza sostenuta, andrebbe prima ad infilarsi per un paio di vicoli stretti ed abbastanza liberi.. per poi sfociare finalmente su quella stradina terziaria che in lontananza farebbe apparire finalmente quel suo obiettivo.. quella sua periferia a nord della cittadina primaria. Ad una cinquantina di metri da quel cantiere che si staglierebbe imponente su quelle macerie sparse a casaccio, eccolo cercare di rallentare sempre più sino a quando quel suo andamento muterebbe finalmente da corsa a leggera camminata. Cassa toracica che in tutto questo compirebbe più volte un paio di dilatazione maggiori per cercare d'infilare una boccata d'aria maggiore a quei suoi polmoni non molto allenati.. già.. gli sforzi fisici non sono stati mai il suo forte. Narici lievemente allargate aiuterebbero quella necessità d'aria nel contempo che quelle sue mani alzante andrebbero ad allargarsi lievemente quel colletto della felpa che cercare di raffreddare con più velocità il suo corpo parecchio surriscaldato secondo i suoi canoni. E qui finalmente torniamo all'inizio della vicenda.. visto che il giovane andrebbe a fermarsi.. immobile finalmente ad osservare quando avrebbe sotto il suo corvino sguardo. Cittadini e shinobi intenti alla ricostruzione già da giorni partita. Chi porterebbe le macerie rimanenti via e cercherebbe di posizionarle d'altra meno ingombrante parte, chi cercherebbe di ricostruire intere pareti, steccati e parti di strade dove enormi buche apparivano come piccoli laghi o trincee.. ma in tutto questo.. alla fine del suo tour visivo.. il suo sguardo ricadrebbe su un piccolo ragazzo non più grande di circa sei o sette anni.. completamente intento a spostare, in modo abbastanza precario, una carriola ricolma di calcinacci e pietre. Genin che lo fisserebbe per alcuni secondi prima di decidersi. <..Mgngmgmm..> farfuglierebbe sotto il naso cercando di mugugnare quella sua contrarietà mentale che gli stava già opponendo forza... ma.. con un enorme sospiro.. eccolo partire verso quel giovincello. Ogni passo instabile di quel bimbo era un passo più rapido del Ryoshu verso il suo obiettivo sino a che il suo braccio destroso sarebbe allungato verso la manopola della carriola. Il bimbo comincerebbe a voltarsi e.. appena appresa l'identità del genin oramai dietro le sue spalle.. ammutolirebbe serrando quelle labbra alla sola visione di quel volto in sua direzione.. già.. perchè il volto pietrificato e di stizza del genin sarebbe ora tutto un programma.

02:44 Yokai:
  [Centro - Periferia] <..dove devo portarla moccioso..> pronuncerebbe quasi con tono estremamente annoiato mentre anche la mano mancina andrebbe ad afferrare l'altra manopola della carriola e così facendo la pressione dei suoi arti superiori andrebbero a far abbassare l'arnese di lavoro per arrestare quell'andamento precario del ragazzetto. Il compagno di lavoro, rimasto probabilmente stupito ed intimorito, andrebbe solamente a voltarsi per alzare la manina ed indicare una collinetta non più alta di cinque o sei metri dove tutti i calcinacci di quel genere erano stati posti. <..Ehhh.. andiamo..> proferirebbe oramai rassegnato a quel tragitto di circa una cinquantina di metri che lo starebbe attendendo. Mano del giovane andrebbero a compiere maggiore forza in quella presa per cercare d'afferrare più saldamente quella carriola, mentre sia le braccia che gli arti inferiori comincerebbero a mutare la loro muscolatura per poter assecondare quel suo volere e far così cominciare quell'innalzamento della carriola.. ma.. appena fatto il primo passo.. ecco che un ingombrante impedimento si parerebbe proprio li innanzi.. subito per bloccare il suo passo... era il giovinotto che non si era spostato di un millimetro da quella posizione primaria. Lo sguardo del Ryoshu quindi scenderebbe ancora per osservare il bimbo mentre le sopracciglia andrebbero ad aggrottarsi <..Pfhhhhh..> sbufferebbe per mollare presa e decisione d'avanzare... rincalzata poi da un altro movimento ben sicuro e saldo. Con presa abbozzata eccolo alzare il mingherlino bimbo per cercare d'alzarlo quel tanto che basterebbe per ruotarlo su se stesso e farlo sedere sopra i calcinacci direttamente dentro la carriola. <..Zitto altrimenti ti lascio qui..> direbbe serioso cercando lo sguardo altrui.. e dopo questa frase.. eccolo riprendere con sicurezza i manici della carriola e con movimento eguale al precedente cercare così d'avanzare per quella via che sembrava più tortuosa del previsto. Deglutirebbe più volte il genin mentre quelle sue braccia leggermente flesse, come le gambe in continuo movimento con passetti piccoli che cercherebbero la stabilità ottimale, attutirebbero quelle vibrazioni e mutamenti di quota donati dal terreno tortuoso che si starebbe dipanando sempre più ad ogni passo del ragazzo. Il fiato comincerebbe a farsi più pesante a soli dieci metri dall'inizio di quel viaggio mentre ogni singolo senso sarebbe rivolto sua verso il loco.. sia verso la strada innanzi a loro.. sua verso quel bimbo che nel frattempo si era voltato di centoottanta gradi per poter osservare anche lui nella stessa direzione. [Men20-For10-Agi20-Res10]

02:57 Yokai:
  [Centro - Periferia] Forza e resistenza di sicuro non sarebbero parti integranti del giovane genin... ma di sicuro quel suo strano, e a suo modo volenteroso, modo di fare un po' burbero lo farebbe continuare senza problemi e perchè no.. anche allenandolo un po' di più. Caviglie mantenute sciolte e giunture lasciate libere nei movimenti sarebbero per ora la una opzione ottima per poter scostare e correggere in ogni frazione di quel viaggio quell'equilibrio precario, ma al contempo stabile, che gli permetterebbe di portare sia i calcinacci che il ragazzetto che per fortuna risulterebbe abbastanza magrolino. Ad ogni sussulto della carriola ecco che le braccia cambierebbero sia pressione della presa delle mani che rigidezza della muscolatura atta a far si che l'inclinazione della carriola potesse rimanere il più eguale e stabile possibile.. persino quando il bimbo comincerebbe a muoversi un po' troppo ed il peso andrebbe più verso il lato destro.. il giovane genin comincerebbe a mutar rapidamente il modo di prendere l'oggetto trasportatore con una flessione repentina delle ginocchio, uno spostamento rapido del piede destro che, allargato di circa una cinquantina di centimetri, cercherebbe di porsi a baluardo di quella posizione per controbilanciare l'intera azione di salvataggio merce. <..Ferrrr..mmoooo...> sussurrerebbe a denti stretti in modo abbastanza forte da farsi sentire da bimbo mentre il suo sguardo sorvolerebbe sui calcinacci e sul ragazzino in modo severo e corrucciato.. e proprio in quel momento.. eccolo far forza più del precedente spostamento per cercare di correggere così la traiettoria e riprendere la stabilità con una maggiore spinta della gamba destrosa precedentemente aperta ed una correzione paritaria del braccio d'egual lato ed una presa maggiore della mano. La carriola, così facendo, dovrebbe mantenere e recuperare la sua stabilità per proseguire con una maggiore spinta verso il cumulo di calcinacci che oramai n on era più distante di una manciata di metri. <..Dai.. scendi pivello..> pronuncerebbe al bimbo che, in quel frangente non avrebbe potuto far altro che voltarsi verso il genin, scendere in modo lento ed accurato dalla carriola verso il ragazzo e sgattaiolare sotto il braccio del Ryoshu che ora permarrebbe fermo ed immobile innanzi al cumulo polveroso e frastagliato di calcinacci. Appena il ragazzino sarebbe al suo lato.. eccolo compiere una flessione delle gambe per poter abbassare così leggermente la sua posizione e poter compiere quella compressione della muscolatura superiore atta a far alzare ed inclinare la carriola in avanti. Sempre più tutti i calcinacci all'interno della carriola comincerebbero a scendere per accatastarsi sul cumulo più grande e scomparire così per mimetizzarsi tra il resto della combriccola polverosa. [Men20-For10-Agi20-Res10]

03:16 Yokai:
  [Centro - Periferia] Ricomposta l'originaria posizione dell'aggeggio ferroso mantenuto sin ora in mano.. eccolo lasciarlo cadere a terra per osservare il giovane che in tutto questo era rimasto fermo e zitto <..Beh.. non vorrai che questo lo porti ancora io..> direbbe mentre il suo corpo comincerebbe a voltarsi per riprendere la strada verso l'inizio di dove aveva fatto quello strano incontro. Sapeva benissimo che quel bimbo aveva più volontà di ricostruire di lui.. ed allora perchè infrangere i suoi sogni e non farlo lavorare secondo quelle sue capacità? Beh.. sarà pur sempre un fancazzista e menefreghista a volte.. ma la testa la sa ancora usare e saprebbe carpire bene empaticamente la situazione e le altre persone. Così.. senza aspettare il suo collega della serata.. eccolo avanzare con passo frettoloso su quel sentiero dove altri, in senso contrario, andrebbero a trasportare altri calcinacci.. e proprio dietro di lui.. eccolo far la sua comparsa il piccolo kusano dalla grande volontà. Genin che ruoterebbe il capo solo a metà strada per controllare con il filo dello sguardo quello strano piccolo soggetto e quel suo impegno. Arrivato a destinazione gli impartirebbe un semplice ordine mentre le sue iridi andrebbero a viaggiare nello spazio per dirigersi più precisamente verso un gruppetto di uomini che avevano un problema con un grosso masso <..Riempi la carriola.. tra un po' arrivo..> Sguardo severo che sarebbe diretto verso il bimbo.. e solo quel quello il ragazzino andrebbe ad irrigidirsi per esternare un semplice cenno d'affermazione mentre le sue agili manine andrebbero già ad afferrare da terra alcuni calcinacci non molto pensanti. Genin invece comincerebbe a concentrarsi sulla scena precedentemente veduta.. e cioè un grosso agglomerato di pietra che bloccato nei pressi della strada andava ad ostruire il passaggio di quella che in un futuro poteva risultare una più facile via di trasmissione per gli aiuti di ricostruzione. Corpo del giovane genin che in completo silenzio andrebbe verso quel gruppetto, costituito da quattro uomini abbastanza nerboruti, che con forza pura cercavano di spostare il grosso problema. Iridi del ragazzo che, nel mentre di quell'avvicinamento, andrebbero a scandagliare il problema da cima a fondo per valutare forma, peso, posizione, inclinazione.. per passare ad una manciata di metri ad osservare al loco circostante dove palizzate, tubi di ferro, macchinari ed altri macigni costituirebbero lo scenario. <..Scusate.. ma...> pronuncerebbe appena mentre l'attenzione del quartetto si sposterebbe verso il genin. Odiava tremendamente attirare l'attenzione.. ma d'altro canto quella era una serata dedita all'aiuto.. e quindi.. poche giri mentali e più pratica. Alla fine mica doveva fare amicizia no? <..Tu..> indicando il più grosso della combriccola <..prendi quel palo di ferro ed accosta quella pietra a circa un metro.. ficca il palo al di sotto della roccia e quando ti do il via fai leva..> proferirebbe secco e senza mezze misure per poi voltare lo sguardo verso il secondo <..tu invece prendi quei pali di legno e posizionali davanti alla roccia con un intervallo di circa trenta o quaranta centimetri.. una volta fatto resta attento e al proseguo ci arriverai da solo..> eccolo poi voltarsi verso il rimanente della squadra <..Voi invece spingete il più possibile quando la pietra comincerà a rotolare..> i quattro uomini resterebbero ammutoliti per una dozzina di secondi per osservare un po' scocciati il giovane che con tanta impertinenza avrebbe dettato così ordini come se piovesse. [Men30]

Yokai tira un D10 e fa 8

03:34 Yokai:
  [Centro - Periferia] Ad alcuni attimi di sgomento e perplessità.. i quattro comincerebbero a parlottare fra di loro con voce bassa e tono stizzito mentre le loro posizioni muterebbero per porsi in fila e di fronte al giovane genin. Uno di loro andrebbe ad incrociare le mani davanti al petto per andare a proferire con voce tonante e grave "..Chi ti credi di essere moccioso.. fatti gli affari tuoi e cerca di dare una mano altrove.. qui siamo già a posto.." Appena udito ciò, il genin, eccolo alzare il sopracciglio destroso per andare ad innalzare entrambe le spalle e pronunciare un indifferente <..come volete..ma ci metterete molto più tempo facendo in altro modo..> appena terminato quel suo dire.. eccolo voltare i tacchi e dirigersi ancora una volta verso quel suo punto precedente dove.. il bimbo affaccendato starebbe ancora cercando di riempire la carriola <..Eccomi..> pronuncerebbe secco per andare a chinare l'intera sua sagoma e, allungate le braccia verso il basso, andare ad afferrare quei calcinacci che con rapidità andrebbero a riempire l'intera carriola ed occupare così gran parte della capienza.. già gran parte.. ma non tutta visto che il bimbo affaccendato si era ben preso la briga di ricavare un bel posticino all'interno della carriola.. posizione quella che oramai aveva preso come sua e che nulla al mondo avrebbe potuto annullare. <..Tskk..> un mezzo sorrisetto ironico scapperebbe da quelle labbra mantenute semi aperte del genin andando a constatare come già il ragazzino con un piccolo saltino andrebbe a prendere posizione per voltare la sua piccola testolina e andare con lo sguardo verso il cumulo più in fondo.. cumulo che apparirebbe come il loro punto d'arrivo <..comodo è?..> proferirebbe verso il ragazzo mentre la sua posizione andrebbe ad avvicinarsi alla carriola e con presa salda prederebbe stretti i manici dell'arnese per andar in seguito ad affondare le sue piante dei piedi leggermente nel terreno con quell'inclinazione del busto lievemente in avanti per far si che la sua postura potesse rimanere si con un baricentro più basso.. ma che quel suo equilibrio potesse avvantaggiarsi ancor di più e stabilire maggiormente una stabilità con quel suo movimento che comincerebbe pian piano a muoversi in avanti. Passo dopo passo ancora una volta quel suo andamento continuerebbe a mutare di volta in volta per andar ad irrigidire o sciogliere le varie parti di muscolatura interessata ad un avanzamento il più rettilineo possibile su quella stretta stradina che come un serpente s'insinuava d'altro colore in mezzo a vari ostacoli di stabile fattezza e parti integranti di quel cantiere notturno ben illuminato. Iridi che andrebbero ad osservare come sua consuetudine sempre e comunque, l'intero loco che lentamente andava a dipanarsi ad ogni passo per cercare di sciogliere eventuali errori di stabilità oppure di percorrenza su quella stradina tortuosa che, con il passare del tempo, apparirebbe all'attenzione e alla mente del ragazzo come sempre più familiare.. anche se.. man mano che il tempo passava.. e più la fatica del giovane si stava facendo sentire in quell'andirivieni.. e più praticamente dove doveva far uscire la sua forza fisica e concentrazione mentale per cercare di continuare in modo più equilibrato possibile. Arrivato a destinazione eccolo compiere i medesimi passi di prima: far scendere il giovanotto.. allentare la presa sui manici per flettere il corpo e far si che quell'inclinazione, aumentata della carriola con un sforzo fisico per lui notevole, potesse liberare il carico che andrebbe ad accatastarsi sul grande cumulo mentre una evanescente nuvoletta di polvere andrebbe a rivestire il suo corpo e quello del bimbo accanto a se che.. con fare da vero lavoratore.. attenderebbe altri ordini <..su..> Proferirebbe il Ryoshu osservare l'inevitabile azione del bimbo. [Men20-For10-Agi20-Res10]

Yokai tira un D10 e fa 10

03:48 Yokai:
  [Centro - Periferia] Respirazione più accentuata comincerebbe a comporsi in maniera più regolare ora, visto che quella fatica comincerebbe a stabilizzarsi ed a mantenere un certo ritmo che il giovane Ryoshu.. in modo lento e senza fretta stava.. stava prendendo. Passo dopo passo.. la strada precedentemente calpestata con tanta fatica, eccola ora scorrere leggera sotto quei suoi piedi che alternati sentirebbero ad ogni alternar di piedi quella fastidiosa e per lui quasi nuova stanchezza e pesantezza a quella muscolatura che sin ad ora aveva dovuto occuparsi dello spostamento di un gran bel peso. Una volta raggiunto nuovamente il punto d'inizio.. eccolo riprendere quel suo fare accompagnato dalle piccole e rapide mani di quel ragazzetto che come un bravo lavoratore andrebbe a copiare quel fare del genin che.. accucciato ancora una volta su quei calcinacci.. comincerebbe per poi continuare.. in quell'azione di riempimento della carriola.. azione però che.. dopo alcune manciate di secondi.. andrebbe ad arrestarsi visto che quelle sue iridi andrebbero nel frattempo ad osservare il restante e mutevole loco. Iridi che nel far ciò infatti avrebbero visto una piccola pala.. e tale arnese da lavoro al suo pensiero, continuamente in funzione, sarebbe stato davvero utile per quel giovanotto tanto volenteroso. Corpo che con una breve flessione delle gambe riprenderebbe la sua postura eretta per venir diretto verso quella pala e, con un'azione rapida del braccio, mossa la mano eccolo afferrare il manico individuato per portarlo vicino al corpo. Figura intera comincerebbe a voltarsi nuovamente per dirigersi con i pochi passi rimasti verso il ragazzino e.. allungato il braccio.. pronuncerebbe in sua direzione con voce calma <..Tieni.. così farai prima..> Manco gli avesse donato il sacro graal ecco che il giovane ragazzino avanzerebbe di qualche passo per osservare il volto lapidario del Ryoshu con occhioni grandi come una casa e ringraziare con gentile grazie.. quanto un rispettoso e lieve inchino del capo. Appena lasciata la pala alla mercè del suo compagno di lavoro.. ecco che la rotazione del suo capo, in direzione di quel gruppetto da cui si era allontanato pochi minuti prima, permetterebbe al suo sguardo di constatare come quegli uomini s'erano andati a fermare ancora una volta davanti a quel macigno che sino ad ora s'era mosso non più di una decina di centimetri. Per un istante il genin tenne una posizione eretta ed immobile.. almeno sino a quando quella sua figura non comincerebbe nuovamente a muoversi proprio verso il gruppetto che.. accortosi del movimento del giovane comincerebbe prima a parlottare tra se e se.. e poi ogni membro d'esso andrebbe a posizionarsi secondo le indicazioni ricevute dal ragazzo dal crine corvino. <..Ci voleva tanto?..> pronuncerebbe con aria indifferente.. quasi quelle sue parole non servissero poi a molto in direzione di quei scimmioni <..Avanti.. voi due cominciate a spingere quando sentite la leva far pressione sulla roccia.. e tu..> inclinerebbe il capo verso il quarto elemento <..Rapido con i pali di legno. Per avere una possibilità di liberare la strada dobbiamo spostarlo di circa cinque metri.. quindi la velocità dello spostamento dei pali è molto importante..> direbbe infine mentre la sua figura camminerebbe avanti ed indietro per cercare di verificare da vicino altri dettagli che gli permettessero di focalizzare il da farsi. <..Bene.. posizione..> labbra che chiuderebbero sol un attimo mentre l'intera squadra di lavoratori s'andrebbe posizionare ognuno al loro posto in attesa di quell'ordine. <..Ora..> [Men30]

Yokai tira un D5 e fa 5

04:09 Yokai:
  [Centro - Periferia] Il via sembrava essere stato impartito con una lieve autorità dal giovane genin che con quel piccolo quanto relativo incarico sembrava trovarsi più a suo agio in quella situazione che in quella di trascinatore di calcinacci messi in una carriola traballante. Il primo omone quindi comincerebbe a forzare quel palo in ferro e così facendo a far leva su quel fulcro posizionato a circa cinquanta centimetri dal macigno. La forza dell'omone di sicuro sarebbe stata notevole.. tanto che la sbarra in ferro andrebbe lievemente a piegarsi sotto la pressione all'apice di quelle possenti mani.. mentre.. i due supporti laterali andrebbero a spingere con tutte le loro forze in avanti.. con quella presa ben salda a mani e braccia aperte. D'improvviso ecco il grande masso andarsi ad inclinare prima in modo lieve ed instabile... con un leggero spostamento all'indietro.. per poi andarsi ad inclinare definitivamente nella direzione voluta dal genin <..Spingete di più.. ci vuole più forza.. e tu a destra.. cerca di far ruotare un po' l'angolatura del masso..> pronuncerebbe il ragazzo che nel frattempo inclinerebbe più volte il capo verso il basso.. seguito da quel suo busto che seguirebbe tal intento mentre le sue mani andrebbero a toccare il macigno per cercare di captare altri dettagli in modo da far continuare quello spostamento il più a lungo. Sempre più quell'inclinazione minerebbe alle fondamenta quella roccia di gigantesche proporzioni.. sino a far raggiungere a tal ingombro quel punto di non ritorno.. nel quale oramai lo stesso peso d'esso donerebbe al movimento la forza cinetica necessaria per poter rotolare quasi autonomamente <..Ora inclinatelo verso sinistra.. forza!..> direbbe spostando la sua presenza nel verso opposto con sguardo attento sull'operato della squadra <..Bene.. ora attento con i pali.. quelli già calpestati dalla roccia passali avanti in fretta..> voce compatta e sicura sarebbe quella del giovane Ryoshu che in tutto quel trambusto non si sarebbe accorto di quel gruppetto di gente che si sarebbe fermato momentaneamente per osservare quel laborioso ma funzionale spostamento. Uno dopo l'altro i pali in legno, scricchiolanti sotto il peso della fredda roccia, andrebbero ad offrire man mano un valido appoggio a quella roccia che sempre più stava macinando centimetro dopo centimetro.. sino a raggiungere il primo metro.. poi il secondo. La squadra di omoni starebbe fornendo al genin una valida e consona manodopera alla sua mente.. e tal operosità si potrebbe notare con quell'avanzar quasi leggero e facile di quella che prima stava rappresentando un ostacolo davvero difficile da superare. Terzo quarto metro sarebbero raggiunti.. quando subito dopo.. anche il quinto sarebbe ottenuto senza troppe difficoltà <..Ferma il posizionamento dei paletti.. e voi..> pronuncerebbe in direzione dei due lavoratori laterali <..Cominciate a porre resistenza per far arrestare la roccia.. qui dovrebbe andar bene..> secco il suo dire mentre i suoi passi leggeri ruoterebbero a circa un metro dal fulcro della situazione. [Men30]

04:34 Yokai:
  [Centro - Periferia] "..booommmff.." Un grosso tonfo si dovrebbe udire nell'aria del loco circostante mentre quell'enorme macigno riprendeva lentamente possesso della sua nuova sede decisamente più defilata e dedita ad un eventuale smantellamento da parte delle squadre addette. Di certo ora la strada sarebbe stata decisamente più scorrevole.. tanto che già il passaggio di alcuni mezzi sarebbe il segno di tal necessità ottenuta. <..Grazie..> pronuncerebbero quasi in coro i quattro omaccioni che rossi paonazzi e grondanti di sudore si starebbero ricomponendo un po' da quell'enorme sforzo eseguito con coralità <..Se se..> direbbe dal canto suo il giovane Ryoshu che.. come se nulla fosse.. andrebbe a dirigersi verso quel bimbo che si era arrestato in quel suo lavoro per poter guardare anche lui a quella lavorazione di straordinaria amministrazione <...E tu?..> verbierebbe con voce apparentemente scocciata verso il ragazzino che.. come risvegliato da un lungo letargo ricomincerebbe ad usare quella pala.. oramai sua amica di lavoro. Corpo che in quei frangenti precedenti si sarebbe riposato un po' in maniera fisica, sarebbe piegato su se stesso per essere accovacciato e dar ancora una volta il movimento a quelle sua braccia che con fare operoso andrebbero a spostare uno dopo l'altro quei calcinacci all'interno della carriola. Una volta terminato.. eccolo rialzarsi per cercare di riprendere come di routin ancora una volta quella carriola con presa salda e forte mentre quel ragazzino prenderebbe posto all'interno della sua postazione. Flessione degli arti inferiori e scostamento del baricentro lievemente in avanti farebbero così nuovamente far avanzare la carriola su quella stradina dove.. la fine già veduta in passato.. porterebbe a quella montagna di calcinacci che s'andrebbe ad ingrandire sempre un po' di più man mano che il tempo passava. Più volte il genin andrebbe avanti ed indietro su quella stradina, aiutato dal giovane ragazzino, e sempre più il suo lavoro di normale facchinaggio andrebbe a ristabilire nella loro zona di competenza una sorta di pulizia primaria abbozzata. Di certo non sarebbe lindo e pinto.. ma di sicuro rispetto a prima sarebbe pur sempre un bijou. La stanchezza ora.. al termine di quel suo turno s'era fatta sentire più del previsto.. e come monito di tale sensazione.. ecco che il colorito del suo pallido volto avrebbe preso persino una sfumatura rosea.. rosea quasi come le sue labbra che aperte cercherebbero in quegli istanti di catturare più ossigeno possibile mentre alcune goccioline di sudore esternerebbero quel calore eccessivo accumulato. <..Stammi bene moccioso..> pronuncerebbe con tono lievemente stanco il genin verso il bambino che.. anch'egli tremendamente sfinito ricambierebbe con un saluto gioioso della manina. A passi lenti quindi il genin andrebbe ad allontanarsi da quel luogo dove, finalmente dopo alcuni quarti d'ora, la situazione sembrava essere stata ristabilita.. se non altro per quanto riguarda la pulizia e la costruzione di quelle opere di primaria necessità. Così.. i suoi passi andrebbero a far spostare la sua immagine impolverata verso il vicoletto da quale era arrivato.. sotto gli sguardi di alcuni presenti che.. con fare curioso andrebbero a parlottare per alcuni secondi. Nessuna di quell'attenzione verso di lui sarebbe colta da giovane Ryoshu.. visto che quel suo passo.. oramai.. lo avrebbe allontanato abbastanza da farlo scomparire nelle ombre di quella notte. [End]

Ricostruzione del villaggio - Missione D