Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Esame Genin Akuma - Pratico

Quest

0
0
con Kurako, Chie

Convocato nel cortile dell'accademia per svolgere la seconda parte dell'esame per diventare genin, non vi è ancora nessuno. Impastare il chakra

16:01 Chie:
  [Giardino] E come per tutti, il grande momento è arrivato anche per il silenzioso deshi di Oto. Il capo ritto tra le spalle, rimane in un portamento perennemente rigido e composto. I capelli argentei corti come al solito in lingue che paion raggi di luna discordanti, adorabilmente disordinati, ricadono a coprire le orecchie e parte delle guance. A vestirlo un haori aperto e lasciato a penzolare sotto il vento carico d'acqua piovana, che batte, incessante, bagnandolo di gocce nuove poco a poco. Si disegnano come una trama naturale sulle spalle compatte, gocce piccole; s'allargano minuto dopo minuto. E in un batter di ciglia, ecco che ambo gli spallacci di quel capo son pregni d'acqua. Ma non sembrano infastidirlo in ogni caso. D'un colore rosso, sfumato nel nero, nell'oro, nel bianco. Si disegnano delle carpe come motivo che risalgon la schiena ed il fianco. Com'è triste viver ad Oto. Non che si sarebbe aspettato qualcosa di più divertente e vivace, non è nel suo carattere -sebbene lo incuriosisca-. Ma Otogakure è così rude che--persino lui, soffre delle rovine rimaste nella guerra. Le osserva, con silenzioso sguardo, al di la del muro dell'accademia polverosa e ancora cigolante. Che sian fuori perchè dentro è inagibile? Una chefia gli copre le bocca, mentre le spalle ricurve rimangono tanto molli, da dargli un aspetto patetico e torvo, anche ora, ora che sembra un corvo bianco. Gli occhi dorati che suggeriscono un gene passivo Yakushi, i signori d'Oto, illuminano come raggi di sole, corone dorate, il grigiume di questo luogo nefasto. Non una parola. Non un rumore. Slitta con perpetua disattenzione, a destra, ed a sinistra. Lasciando che dalle labbra esca una nuvoletta filtrata dalla chefia che gli copre il collo e la parte bassa del muso. Sotto l'haori, in vista, una blusa tipica giapponese incrociata, d'un tipico nero opaco basilare. Così come lo sono i pantaloni del medesimo colore, arricciati appena sopra il polpaccio, a far capolino ad un paio d'anfibi rovinati, ma chiusi per tutti e dieci i passanti. Davvero un deshi, si presenta al combattimento senza armi di alcun tipo? Le mani che si alzano impostandosi in modo pigro, mentre gli occhi socchiusi, perennemente socchiusi -forse tanto sottili, da non dar modo a nessuno di veder oltre- si lasciano trasportare dall'immaginazione che vede quel sistema linfatico sopito e spento. Come un insegna polverosa, di qualche negozio sotto le festività natalizie. E quel bilanciarsi di forze opposte, come due sfere posizionate rispettivamente al centro del plesso solare l'una, e appena sopra lo stomaco l'altro. Di due colori differenti. Forti. Calde. Le scioglie andandole a collegare tra loro, trovandosi a immaginare un po d'una nell'altra, poichè solo assieme posson funzionare davvero. Le mischia, le collega, ed il sigillo caprino si chiude come la chiave necessaria ad aprir le porte agli tsubo che ne riversano fuori la corretta quantità per irradiarne i muscoli, scaldarli, e donar lui il completo possesso d'un corpo da shinobi. Non tanto per abusarne come un ninjuster, tramutando quell'essenza in tecniche. Tanto per aver abilità e forza maggiore in ogni movimento. <Nff-> [Tentato impasto]

Una nuova giornata in quel di Otogakure o villaggio del suono, un posto distrutto dalle battaglie, le case sono in rovino e le ricostruzioni proseguono a rilento, milioni e milioni di macerie persistono su tutto il territorio, il morale della gente è più basso che mai. Ogni singola persona di quel villaggio cammina con la testa rivolta verso il basso, occhi tristi per tutto ciò che è costretta a vedere, fisico provato per tutto ciò ciò che è costretta a fare; due guerre in un lasso del tempo praticamente nullo...troppo per questo povero popolo che in anni e anni ha patito realmente di tutto, che sia il segno della fine del villaggio del suono? Non si sa ma forse è meglio così, abbandonare un villaggio per aiutarlo a crescere più in la quando la pace sarà più duratura. Come se non bastasse il tempo non collabora, piove a dirotto, l'acqua si abbatte sulla terra con grande forza, lampi e tuoni squarciano il cielo ricoperto da grossi nuvoloni grigi che oscurano il sole non permettendo il passaggio dei raggi solari, l'oscurità regna sovrana oggi, le tenebre si sono impossessate del villaggio. In data odierna, però, l'accademia ha deciso comunque di procedere con l'istruzione dei novellini come il giovane Akuma il quale viene convocato nel cortile della struttura dove lo attende la seconda parte del suo esame per divenire un ninja a tutti gli effetti, un qualcuno che può rendersi utile e aiutare Oto a ritornare al suo antico splendore. Non c'è ancora nessuno, è praticamente da solo come un cane, nessuna figura all'orizzonte, niente di niente che possa richiamare la sua attenzione...almeno fino a quel momento. Una nuvoletta di fumo va a crearsi a 10 metri dal ragazzo da cui ne esce un ragazzino con capelli marroni lunghi, occhialetti messi sopra la testa, occhi neri, maglietta bianca, giacca arancione, pantaloncini verdi, scarponi neri e il copri fronte di Oto legato al collo. I suoi passi sono lenti e tranquilli mentre si avvicina al giovane<Oto è in rovina, noi tutti siamo in rovina Akuma Doku>pronuncia il suo nome, lo conosce, lo fissa negli occhi fino a giungere a 5 metri da lui<Io sono la tua sfida ninja di Oto, dimostra quanto vali>e con questo il guanto viene buttato a terra, sfida lanciata e Akuma ha l'iniziativa. [Esame genin][5 metri la distanza][PNG http://moonshine.altervista.org/sfondi/ken/Bart%20bambino%20-%20Ken%20il%20guerriero%20-%20Hokuto%20no%20Ken%20-%20ilghandi.jpg]

17:01 Chie:
  [Giardino] Akuma e il suo silenzio immobile, rimane li, con quell'espressione che pare costantemente serafica, immobile, con gli occhi ridotti in una strisciolina dove è impossibile intravedere oltre. Non ha importanza rimanere soli, non ha alcuna importanza che il sensei ritardi. O il suo sfidante. Pare, per certi versi, una di quelle persone che potrebbe attendere a vita l'arrivo di qualcosa, o l'arrivo d'un momento specifico. Ma finalmente qualcuno si palesa in sua direzione, da una nuvoletta grigia che diramandosi, lascia che l'esecutore venga alla luce. O meglio, all'ombra. Il capo si muove verso di lui, lento, ascoltando quanto ha da dire come lo farebbe una statua senza sentimenti e pensieri. Il capo si abbassa, leggero, in un cenno che fa capir all'altro che quanto detto è stato recepito. Le mani che si sciolgono dal sigillo, lasciando che il chakra ne investa nervi e muscolatura, creando un sistema perfetto, che lo ricopre in tutto e per tutto, come una membrana protettiva. I palmi si aprono verso l'alto, con una flemma disarmante, che parrebbe quasi un'invito ad iniziar pure, dando all'altro il vantaggio dell'iniziativa. Un istante spaccato, il tempo di far capire all'interlocutore il mutismo di Akuma. Per un agilità incredibile, se indossata da un deshi. Il busto s'inclina in avanti, in direzione del terreno, formando tra gambe-busto un'angolo ottuso del ventipercento in paragone ad una retta. Le braccia lasciate dislivellate oltre la schiena, ad aumentare la dinamicità dello scatto. Il piè destro fa il primo passo, quello che compie l'atto di far leva sul terreno per dar "slancio" al corpo tutto, ove i muscoli della coscia s'irrigidiscono, ma non rimangono tali per tutta la corsa, quanto più per dar maggiore stacco allo scatto in avanti. Gli è stato detto di agire, no? E sta agendo, come meglio crede. L'attacco è la miglior difesa. Contando di poter far dieci metri in due quarti, cinque quarti dovrebbe raggiungerli in meno tempo, forse un battito di ciglia, a discrezione della mente dell'avversario. Si dirige al lato sinistro dell'avversario, nel tentativo di raggiunger una vicinanza degna per il corpo-a-corpo, posizionandosi al lato sinistro -dalla visuale di Akuma- quindi destro, per l'avversario. La spalla lasciata rilassata, per non subire strappi, porta il bicipite ad issarsi verso l'interno del corpo, fino a tanger il mento del Doku. Si issa e ritira verso l'interno in una frazione di secondo, per poi rigettarsi in una linea curva verso l'esterno, con violenza, atta a colpire la tempia -o la guancia. La schiena ricurvata nel colpo per azzerare -o quasi- la differenza d'altezza che lo porterebbe altrimenti a menar le mani nel vuoto. Movimento incatenato al secondo, a dir il vero, nel ritirarsi del braccio -dopo la gomitata che per tanto è, la mossa più proficua per chi non ha elevata forza fisica-, andrebbe a contrarre lievemente il muscolo che ricopre il retro della spalla, mentre la scapola del braccio destro ne esce appena, oziosa. Nel tragitto del primo attacco semplice, si suppone che il gomito bypassando il capo colpito, vada ritirandosi oltre la normale chiusura del braccio e dunque segua avambraccio e mano. La man dritta, irrigidita dall'incontrarsi delle dita strette tra loro -quindi tutte a contatto l'un l'altre- segue di lato il movimento, tentando una violenta scesa sulla parte superiore del setto nasale. Dal lato del mignolo, dunque, s'abbasserebbe di seguito alla gomitata, sulla parte che congiunge OSSO e CARTILAGINE del naso, seguendo a ruota il braccio nello distaccarsi verso l'esterno del corpo. Il braccio sinistro, in tutto questo tempo--non è andato in vacanza alle hawaii. Riman ripiegato appena verso l'interno del petto. Con il bicipite distaccato dal costato e lievemente alzato -di due centimetri circa- in modo da avere una copertura sul petto e--il viso. [CK ON][Agi 20][Tai 20][For 10][1/4 finta iniziativa ceduta][1/4 5mt][1/4 gomitata alla tempia][1/4 manata sul setto nasale(?)]

La sfida ha inizio, i due ragazzi si squadrano per capire le reali abilità dell'altro ma improvvisamente vede il Doku muovere la mano come a volergli dare l'iniziativa del combattimento e cosa succede? Le mani si portano all'altezza del plesso solare per iniziare la formazione dei sigilli appositi però Akuma scatta verso di lui sfruttando la sua elevata agilità per essere un semplice deshi, un agilità degna di un vero genin ma non solo, anche i suoi colpi sono portati con una certe precisione nei movimenti. Messosi al lato sinistro, quindi alla destra avversaria, va ad abbassare il braccio dando una gomitata alla tempia del suo avversario, un attacco che va a segno per l'effetto sorpresa della mossa precedente provocando in lui, oltre a un certo danno, anche un po' di rimbambimento permettendo ad Akuma di assestare anche la sferzata sul naso ma questa volta tutto non va come pensato. Il ragazzino è abbastanza resistente da resistere a quel colpo senza troppe cerimonie, di fatti viene colpito, gli occhi si chiudono per poi scattare all'indietro e quindi allontanarsi dal deshi di ben 10 metri<Cavolo, fai paura>commenta con un sorrisetto eccitato, è pronto a sfogare tutte le sue abilità ed è per questo che nuovamente porta le mani all'altezza del plesso solare per formare dei sigilli nel modo più rapido che può<Ora evita questo>tono di sfida pronuncia quelle parole per poi allargare le braccia, palmi aperti e successivamente riunirli in un battimani a dir poco potente scatenando un attacco sonoro contro il giovane Doku. L'attacco è veloce ma per fortuna la sua mente è abbastanza abile da sentirne l'arrivo e vedere un attacco che si espande a cono dal suo utilizzatore ma il tempo per evitarlo è poco vedendo la velocità con cui arriva ed è qui che si possono vedere le abilità di un vero ninja. Cosa farà Akuma adesso? Solo il tempo può dirlo. [Esame genin][Nemico a 10 metri][1/4 per la difesa, i restanti 3/4 sono liberi][Celere]

18:12 Chie:
  [Giardino] Gli occhi del ragazzo che rimangono da sotto le ciglia argentee a fissare la "preda" come un moscerino per una bestia, ossessionato dall'arrivare a prenderla. Si spostano, lo seguono nell'indietreggiare furente del ragazzino e nel suo comporre con le mani dei sigilli. Li ha già visti. Potrebbe collegarli a qualche tecnica? Il busto slanciato in avanti, presagendo un continuo moto poichè in una realistica versione di un presunto corpo a corpo, una persona non si ferma se qualcosa gli sfugge dalle mani. Ben più contando se questo è un abile maestro nelle arti marziali, del resto. Ci vuole dinamicità, i corpi si bilanciano, si inseguono. Avesse proseguito su quella linea, ogni volta che il corpo del nemico curva a destra, quello d'Akuma avrebbe curvato a sinistra, proseguendo come uno specchio. E questo dovrebbe toglier lui un paio di metri scarsi, o almeno, il tempo di vederlo comporre i sigilli e il liberarsi di quell'attacco ad onda d'urto. Con la fluidità dei movimenti che da una corsa -come nel salto in lungo-, curverebbe appena il corpo, flettendo le ginocchia usate come molle a sollevarne il peso. Ma non è rigido, anzi, v'è della grazia nei movimenti. A stento il terriccio bagnato, fa rumore. Un movimento tanto facile, il saltare, quanto poco osservato. Ma non per lui, del resto, ci vuole attenzione maniacale per sfruttare il proprio corpo al meglio, no? Il ventre nel contrarsi di quella molla, s'abbassa. Così come le spalle; le ginocchia si piegano e--in uno scatto, lo rilasciano verso l'alto, dove ritira a se le gambe raggiungendo in (1/4) una distanza di un metro da terra -ancora in tragitto verso il sollevarsi- dove l'onda d'urto dovrebbe passar e soffiare sotto di lui, sotto i suoi piedi, spostando i fili d'erba e dandogli al massimo, un ulteriore spinta verso l'alto. Gli occhi si socchiudono appena, aprendo uno spiraglio di quell'oro scintillante, prende di mira il ninjuster, curvando il corpo all'altezza di due metri, in direzione del ragazzino. Contando un effetto a parabola (2/4 = 2 metri effetto parabola 3mt). Si lascerebbe crollare, tenendo le gambe flesse verso l'alto, il busto inclinato in avanti e le spalle compattate verso l'esterno, per aver una figura più allungata e-- veloce, ovviamente. Uno sprint dal salto, quando rovinosamente le punte dei piedi fanno da ammortizzatori alla caduta, dove non si mantiene rigido. Anzi, abbassa lievemente le ginocchia, trasportando il peso verso terra e alleggerendolo pian piano che si sposta in avanti. Come una macchina dopo un salto nel vuoto, con i legamenti sciolti e scaldati dal chakra, s'imposterebbe come in precedenza -tendendo avvantaggiato poichè mai, s'è fermato fino ad ora- tenterebbe di sfruttar ulteriori cinque metri (1/4), per portarsi ad un complessivo di nove metri dal punto di partenza, o almeno provandoci contando la lunghezza d'un salto in moto -mai in linea retta con il terreno- e la parabola di discesa del corpo, più il fatto che pur nel quarto utilizzato dal nemico per indietreggiare non ha fatto soste. Solo in prossimità del nemico, stopperebbe con violenza il piè sinistro usato al momento come perno; la punta degli anfibi che s'infossa a terra, innalzata, mentre il corpo -busto, fianchi, spalle,- rimane mollemente affidato alla dinamica della corsa stessa. Un po come quando un masso rotola da una montagna: intontrando una "deviazione" sicuramente farà un balzo e si sposterà dalla parte in cui lo sospinge la forza d'attrazione. Quindi facendo perno sul piede, il corpo tutto compie una rotazione in cui di sicuro, Akuma non rimane fermo. A cinquanta gradi di rotazione il ginocchio destro s'alza fino a toccar la milza con la coscia contratta, mentre ad ottanta si allunga nuovamente, di poco, innalzando il polpaccio e quindi la tibbia. Ed a centopercento di rotazione contando il divario delle altezze, dovrebbe esser riuscito a colpir il nemico appena sopra il diaframma, al fine di provocare notevoli dolori, e uno scompenso nel sistema respiratorio. [CK ON][Agi 20][Tai 20][For 10 + Forza d'attrazione in moto di caduta][Men 10][1/4 1mt salto][1/4 proseguimento a 2mt in MOTO][1/4 discesa a parabola in ingaggio][1/4 attacco calcio di tibbia sul diaframma]

Akuma comincia con la sua difesa per evitare quell'attacco diretto che può benissimo mettere fine alla sua esistenza in un colpo solo ma andiamo a vedere cosa effettivamente fa il ragazzo per salvarsi la pellaccia. Notando l'estensione a cono della tecnica provvede a far funzionare il cervello e in questo modo un salto verso l'alto viene effettuato, un metro per la precisione e sotto di se può sentire il sonoro toccargli letteralmente il sedere, un po' di bruciore e infiammazione dovuta alla velocità dell'attacco ma niente di grave alla fine. Ritornando al salto, il ragazzo lo esegue in diagonale continuando a salire fino a raggiungere i 2 metri finali a cui può ambire per poi, con un semplice movimento a parabola, scendere in direzione del nemico percorrendo i metri che lo separano fino a giungere a un metro di distanza dal giovane<Oh cielo>commenta aprendo letteralmente gli occhi nel vederlo li difronte a se in quel lasso di tempo praticamente nullo<Sei veloce Doku, accidenti>non fa in tempo a dire quella frase che un calcio gli arriva al diaframma; mossa a dir poco potente che provoca non pochi dolori al giovane. Quest'ultimo inizia a indietreggiare piano tenendosi lo stomaco per l'attacco subito, gli occhi sono chiusi, cerca di riprendere coscienza di se, non può perdere proprio adesso<Maledetto>lo impreca per la rabbia mentre la mano destra va a infilarsi nella tasca porta kunai e shuriken estraendo un semplice shuriken<Questo sarà la tua fine Doku>detto questo si rimette diritto a fatica, la destra viene piegata verso l'interno per poi essere rilasciata in avanti lanciando lo shuriken ai danni del ragazzo ma non finisce qui, per un ninjutser è una mossa troppo semplice. Dopo aver effettuato il lancio le mani si portano all'altezza del plesso solare iniziando a comporre altri sigilli nel modo più rapido possibile per poi creare tre copie dello shuriken appena lanciato; in questo modo Akuma si ritrova con 4 shuriken davanti che stanno per colpirlo perchè l'obiettivo e la gola del deshi, un chiaro gesto omicida da parte del nemico. Gli shuriken sono messi in orizzontale, quindi uno di fianco all'altro. [Esame genin][2 metri dal nemico][1/4 per la difesa, i restanti 3/4 sono liberi][Celere]

18:56 Chie:
  [Giardino] Non ci si arresta alla dinamicità dei gesti, contando l'indietreggiare del ragazzetto dalle potenzialità ibride, e la stamina in continuo consumo che potrebbe spossare il giovane, un nuovo salto sarebbe abbastanza per schivare il colpo. Ma lo sforzo non attento dei muscoli, potrebbe ledergli e non poco. Arresta la continua corsa, contando che il lancio mira alla gola di Akuma, esso si lascia crollare sulle ginocchia in un istante, compiendo un movimento fluido e completo. Le ginocchia toccano a terra, tendendo la punta dei piedi in tensione, mentre il lato superiore del busto, compie un inarcarsi in direzione dei polpacci di fatto contratti. Indietreggia la schiena, andando a diminuire di un quarto la propria altezza. La mano destra che piglia il polso sinistro, andando ad avvicinare e contrarre le scapole in una figura piatta e compatta. Il fischio degli shuriken che passano appena sopra, dovrebbe esser un avvertimento bello e buono alla sua salute, fa il filo alla chefia, che lì per li, non par esser toccata, ma nel seguente quarto, quando la schiena si ri-alza dalla posizione presa in precedenza -contando che l'agilità è tanto velocità quanto prestanza fisica a certe mosse-, il capo si china in avanti come una molla sotto tensione, andando a rilassar le parti che prima erano contratte in modo del tutto innato. La chefia cade in terra, mostrando qualcosa di raccapricciante; Le labbra, il lato inferiore del muso, rivela la natura del Doku. Umana senza dubbio. Ma vi son stati degli errori nel suo codice genetico. Un motivo che si staglia a spezzoni sulle labbra, e s'allunga in una coda che par disegnare su di lui un ghigno, v'è pelle di salamandra, opaca, adattata a quella umana, con una pigmentazione che tende al verde pino, scuro. Non è squamata, certo. Ne resistente. O viscosa. E' semplice pelle umana "sbagliata" dal colore verde, che si arriccia sulla guancia destra. Si curva impercettibile verso il basso, in un cenno di pieno disappunto, come se ora-- ora gli fosse stato mosso un vero torto. I piedi che spingono in alternanza verso il basso, rialzando per la forza imprezza, una zolla di terra umida. Fa attenzione a come si muove. A come gli anfibi puntino in terra, per non scivolare. E divora, letteralmente, quei due metri rimanenti. [1/4 schivata 1/4 movimento] Si porta a qualche centimetro DOPO il ragazzo e come in precedenza, la mano si compatta avvicinando le dita tra loro, in un modo rigido, come la pietra. Ritira l'avambraccio a ridosso del petto, mira più in basso. Si ritira, alza il gomito fino a far gonfiare il bicipite per la vicinanza all'avambraccio, sferrando un primo colpo, netto, ad altezza della nuca del ragazzino, così da colpire i primi anelli della colonna vertebrale -la cervicale-. E sempre incatenato al primo, viene il secondo colpo: Il gomito nuovamente flesso porta l'avambraccio a chiudersi verso l'interno. Data la parte più "forte" in una fisionomia asciutta, sfrutta il punto per portarsi sotto il mento del ragazzino. Ma non lo colpisce. Come un montante menato con il gomito, compie un tragitto ad "u", dal basso, verso il mento del giovane; Si beh, ora mira più ad ucciderlo che a vincere. [CK ON][Agi 20][For 10][Tai 20][1/4 schivata][1/4 movimento][1/4 Manata sulla cervicale][1/4 gomitata montante]

18:58 Chie:
  [Giardino] Edit: Le labbra di Akuma https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/236x/d3/09/f7/d309f7804be92de8319eb0ce620c8c1e.jpg

Nuovamente il ragazzo si ritrova a di nuovo a difendersi contro gli attacchi del nemico che questa volta si fanno molto più prepotenti. La schiena viene piegata indietro alla matrix facendosi sorpassare dagli shuriken che passano proprio a filo del ragazzo, i suoi occhi possono vedere come essi viaggiano, quel nero che avrebbe potuto ucciderlo invece lo evita. Si salva anche questa volta ma ora passa all'attacco omicida, viaggia verso l'avversario arrivandogli praticamente di fianco e con la mano assestare un manata sulla cervicale che lo porta a spostarsi in avanti, gli occhi sembrano uscire dalle orbite e poi quella gomitata fatale che, per fortuna, viene interrotta. La figura di un sensei si materializza nel momento più opportuno bloccando l'attacco di Akuma con la mano<Basta così, vi siete pestati abbastanza>severo e abbastanza incazzato il chunin si rivolge a entrambi<Dovevate combattere non uccidervi>e con forza spinge Akuma indietro<Vattene via, saprai l'esito del tuo esame prossimamente>ordina il chunin mentre si prende in groppa il ragazzino sparendo alla vista del deshi, ora da solo dopo il guaio da lui fatto anzi, fatto da entrambi. Il giorno è passato, ora bisogna aspettare i risultati, saranno fruttuosi? [END]

Akuma sostiene il suo esame genin in cui affronta un genin riuscendo a batterlo.

Note: Niente da segnalare, ottima role, buone strategie anche se, capire il taijutsu è sempre difficile. Comunque, detto questo, per me puoi essere promossa ma la decisione finale la lascio al CV.