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con Kurako, Raion

Fai la prima, sei nelle cucine della magione, stai cucinando un piatto per i consiglieri di Kusa, degli onigiri per l'esattezza. Questa mattina una lettera è pervenuta alla tua abitazione in cui il tuo datore di lavoro ha detto di voler esaminare finalmente le tue capacità culinarie presso le cucine del consiglio di Kusa. In quelle cucina non sei da solo ma, ovviamente, con te vi sono gli altri addetti ai fornelli.

22:40 Raion:
  [cucine] Non sa neppure perché è li...dopo aver gettato anima e corpo nel lavoro dimenticando quasi se stesso, annichilendosi come persona e come ninja non vede ancora la chiglia, la luce infondo al tunnel. Non vede e non sente nulla, diciamo che ultimamente è stato più propenso ad esercitare sensi come il tatto, il gusto e l'olfatto oltre a porsi sotto una ferrea disciplina. E come ha ricevuto la lettera, non sa neppure con quale impulso si è mosso sulle sue gambe ma eccoli li, nelle cucine della magione a preparare un semplice piatto comune: onigiri. Non ha neppure idea di che cosa si aspettano da lui: deve fare qualcosa di spettacolare? deve attenersi alla tradizione? deve essere innovativo? oppure deve solo fare un piatto come gli hanno insegnato di fare? Onigiri...non è neppure qualcosa che si presta a grandi raffinatezze anzi è un cibo di strada ed antico. Si è fatto un sacco di domande camminando verso la cucina mentre si preparava: maniche rivoltate indietro in modo da mostrare il braccio dalla mano fino al gomito libero. La pulizia è importante e vi dedica il suo tempo anche per rilassare il cervello. Prende lunghi respiri mentre indossa il grembiule a cucina tenendo in nodo in avanti e coprendo la testa in modo che nulla contamini il cibo per i consiglieri.
Quindi a questo punto la scelta dei prodotti. Il riso è una parte essenziale e lo sceglierebbe con cura in modo che il risultato finale non sia troppo colloso ne troppo friabile. Ne prenderebbe una certa quantità lasciandola vicino al ripiano di lavoro insieme ad un colino a trama fitta ed un'altro contenitore libero. Sciacquerebbe più volte il riso in modo da potergli togliere l'amido in eccesso e almeno dopo la decima volta lo inserirebbe all'interno di una pentola unta con dell'olio di semi e vi aggiungerebbe l'acqua lasciandola in ebollizione. [ch off]

Raion lavora come sempre in una cucina pronto a fare del suo meglio per evitare di essere sgridato, insomma, un povero sguattero ma forse le cose stanno per cambiare. Lo ha chiamato per lavorare nelle cucine del consiglio di Kusa, un grande onore ma la domanda da porsi è: perchè proprio lui, un semplice apprendista? Chi lo sa o meglio, lui non lo sa perchè, dalla porta che porta fino alle sale del consiglio entra niente che poco di meno lo chef capo di quell'organizzazione di cuochi. Il suo passo è lento, indossa il copri capo tipico dei cuochi e anche le vesti sono tipiche di chi fa quel lavoro; osserva tutti quelli che lavorano in quella cucina ma gli occhi si posano su Raion ed è proprio verso di lui che si dirige per poi fermarsi a poco più di un metro da lui<Raion Seiun>pronuncia il suo nome senza distogliere gli occhi di dosso<Mi hanno detto che sei un ragazzo esemplare sempre dedito al lavoro e da quello che vedo...>abbassa per un attimo lo sguardo su ciò che sta facendo<...hanno ragione>alza lo sguardo esibendo un mezzo sorriso<Allora ragazzo, sei pronto per fare un salto di qualità e abbandonare per sempre quelle luride cucine a cui ti hanno abituato?>una domandona incredibile ma la risposta? [Ambient]

23:09 Raion:
  [cucine] Il lavoro è priorità: devi compiere un lavoro esemplare ed in poco tempo, risparmiare forze ed energie, spazio e materiali eppure da loro e da te stesso devi chiedere tutto. Cucinare è come una magia e la magia ha sempre un costo, ogni piatto ti prende un piccolo pezzo di te. Prende un piccolo respiro lasciando in cottura il riso ma tenendolo sempre d'occhio: è infido il riso, richiede la perfezione <la perfezione> borbotta Raion continuando a lavorare andando a prendere delle bacinelle: una per l'acqua, una per il sale, una per le alghe da tagliare ancora, e l'altra per il ripieno ovvero salmone. Sta per tagliare il foglio di alga secca, preparando il coltello e controllando che sia in filo ma quando sente chiamare il suo nome rapidamente quasi in automatico cambierebbe la presa del coltello in modo che anche se si fosse girato di scatto non l'avesse puntato contro uno dei cuochi. Quindi solleva l braccio ancora rivolto verso il ripiano e poggiandolo orizzontale sopra il tagliere alla fine il ragazzone di due metri si gira verso la voce verso di lui, lo osserva riconoscendolo subito come un superiore e s presta in un inchino, tanto formale e sentito quanto evidente che quel ragazzo è stato piegato nella volontà a comportarsi in modo servizievole <grazie signore, cerco solo di fare il mio lavoro al meglio> e rimane così per un po' fino a quando non sente quella domanda a quel punto solleva lo sguardo incontrando quello del cuoco davanti a lui e quasi la voce trema <...d-davvero vuole che..> cerca di ricomporsi schiarendosi la voce <si signore, mi dica cosa devo fare> è quasi una richiesta disperata, come uno che affoga che è disposto a tutto ad aggrapparsi al suo scoglio, a inseguire quella luce infondo al tunnel.[ch off]

Sente l'emozione del ragazzo come se la stesse provando lui stesso, lo guarda negli occhi per poi andare a rispondere<Semplice, venire a lavorare qui. Ho chiesto io al tuo datore di lavoro di farti venire qui per diventare un cuoco, un vero cuoco>la mano si alza andando a dargli una pacca sulla spalla con una forza non indifferente<So che sei in gamba perciò, adesso, qui ti promuovo a cuoco a tutti gli effetti e in più voglio insegnarti un piccolo trucchetto del mestiere...consideralo un mio regalo per la tua carriera>un altro sorriso si forma sul viso dell'uomo. Quest'ultimo va dietro i fornelli insieme al genin tirando fuori un pesce palla<Questo è un pesce molto velenoso, abbastanza nocivo per l'uomo e, se non lo si sa cucinare, beh, sai già cosa succede>direbbe per poi tirare fuori altra roba tra cui pentole, condimenti, coltelli, mestoli, forchette, insomma, ogni genere di cosa che possa servire a un cuoco provetto<Come facciamo a far mangiare una cosa del genere ai nostri clienti? E' velenoso, certo ma un vero cuoco è in grado di renderlo salutare e appetibile e soprattutto, mangiabile senza correre rischi di alcun genere. Ti faccio vedere>comincia a trafficare con il pesce, lo scuoia togliendo alcune ghiandole dall'interno, vi mette i condimenti, lo taglia, fa tutto ciò che è necessario per poi dire<Infine, dopo tutto questo, è importante la cottura. Va cotto al punto giusto, ricordatelo perchè è molto importante>conclude il cuoco andando a tirar fuori un altro pesce palle<Fammi vedere se hai capito Raion>e con questo si sposta leggermente lasciando lo spazio al giovane. [Ambient]

23:50 Raion:
 Quando sente la risposta Raion si illumina <...> letteralmente è come se quel cuoco dicendo questo gli avesse ridato almeno un litro di sangue, il sorriso tenue si manifesta e si trasforma in un vero e proprio sorriso con tanto di denti bianchi <ah! si certo> gli viene anche da ridacchiare per l'incredulità <si signore, sono qui apposta> Rimane ad osservare seguendolo dietro i fornelli dove tira fuori un pesce palla <...> sbianca un po': si tratta di un piatto piuttosto complicato, molto differente da un onigiri qualunque. Si prende coraggio e osservando l'insegnante all'opera annuisce <si, credo di aver capito> Rimane in ascolto ed osserva il cuoco all'opera cercando di capire i tagli da fare e come farli, guarderebbe anche la lama che usa e la preparazione essenziale insieme al condimento..nulla di troppo invasivo comunque come sapore. Guarda il nuovo pesce palla tirato fuori e un po' in panico osserva il "sensei" <come prova, c'è da dire che siamo andati sul tranquillo con il rischio di avvelenare i propri clienti> ironizza a bassa voce mangiandosi subito la lingua <chiedo scusa, mi, mi metto all'opera> afferma prima di mettersi di fronte al suo pesce palla afferrando un coltello per la filettatura <ci sono due cose da tenere conto che non vanno servite ai clienti: la pelle del pesce palla e le interiora dove si trovano le ghiandole velenifere, è importante sviscerarle con cura e precisione, altrimenti le ghiandole si spaccheranno e contamineranno la carne> sembra d fare una operazione chirurgica, non della cucina. Cerca di tenere la mano salda mente provocherebbe delle leggere incisioni in modo da poterlo spellare interamente. Lo girerebbe e lo rigirerebbe di lato prendendosi un attimo di pausa <uuh....ok...ok ci sono...la cottura serve per poter eliminare delle tossine in eccesso, ma non garantisce la completa eliminazione anzi, questo tipo di pietanza è comunque pericolosa e la preparazione...deve essere impeccabile> continua a parlare mentre cerca di ricordare il modo in cui ha tolto le ghiandole. Aprirebbe con quello che sembra più un bisturi che un coltello da cucina e lentamente ma con attenzione inizierebbe a togliere le viscere ed a posizionarle dentro un contenitore a parte, farebbe attenzione a non recidere nessuna ghiandola e quindi un po' affaticato taglierebbe le pinne, aprendolo di più sulla coda. A quel punto taglierebbe la carne cercando di comporre delle fette sottili come se fossero dei petali. A Questo punto il condimento per ultimo e poi la cottura ove metterebbe la cane all'interno di un contenitore di Bamboo per il vapore componendo il tutto come se fosse un fiore e lo lascerebbe per il tempo necessario in cottura, come richiesto <il vapore permette di non sciogliere una carne già tenera e sottile, in più la tiene calda e lucida permettendo ai condimenti di esaltare la carne...c-credo di aver finito> poi lo guarda come se stesse domandando: ho finito? intanto la mente ritorna al riso <...devo controllare il riso>

Segue i movimenti del ragazzo con estrema attenzione ascoltando ogni sua parola, le orecchie ben tese, sa che il giovane è attento ma all'improvviso lo chef griderebbe<Bula bula>proprio di fianco al genin come a volerlo mettere alla prova. Tolto questo piccolo particolare di scherzo, il capo cuoco andrebbe a parlare con tono serio<Giusto, hai capito alla perfezione ciò che volevo dire ragazzo, sapevo che avevi del talento fin troppo nascosto>un altro sorriso si manifesta sul volto dell'uomo<Bene, è deciso, sarai uno dei miei cuochi in questa cucina. Comici ufficialmente domani alle 8, non fare tardi o li detraggo dal tuo stipendio che, per la cronaca, è appena raddoppiato>e con questo lascia il giovane da solo alle prese con il proprio fornello, la serata non è finita ma lui deve lavorare ancora e ancora finchè non arriva l'ora di staccare. Una bella giornata si può dire per il genin che oggi ha dato una svolta alla propria carriera avanzando di livello. [END][Fai l'end <3]

00:13 Raion:
 Non Doveva farlo <AH! CHE COSA? DOVE? CHI? ODDIO LA PALLA, L'HO UCCISA MALE> si agita come una femminuccia gesticolando con le mani mentre gli batte il cuore a mille guardando furiosamente il cuoco e il pesce, il pesce ed il cuoco. Per inciso guarda la testa del pesce morto che con la sua espressione vacua è come se gli dicesse "ma cosa vuoi che ne sappia io scusa? sono un pesce e sono anche morto, che vuoi?" si rigira verso il cuoco che intanto gli dice che ha talento ma non riesce a smettere di pensare alla cosa <s-sI? o-ok! cucina, cuochi...sono onoratissimo> riguarda il pesce che ormai anche nella morte sembra esasperato <ma ho fatto bene? cosa era Bula bula?dove va? aspetti> c'è una breve pausa quando sente che lo stipendio è raddoppiato <ahhh ma davvero?> afferma con un sorriso ebete sulla faccia <ma l'onigirii? era una trappola?> non lo sa...sa solo che se non si sbriga quel cibo è da buttare. Così rimarrebbe ancora li per un po' finirebbe la preparazione di diverse porzioni di onigiri e le confezionerebbe come da piani: uno semplice, naturale accompagnato con una salsa di soia e zenzero a parte, uno con semi tostati sui bordi e l'interno in salmone e l'ultimo gigliato nella salsa agrodolce. In pratica un triss di onigiri per piatto. E così continuerebbe a lavorare rendendosi conto che alla fine ha visto la sua luce. DOpo tanto tempo Raion può dire di tornare a casa, in quella casa che tanto detesta con il sorriso sulle labbra e lo spirito a mille: finalmente una consolazione, il suo impegno ripagato.[end]

Raion viene convocato nelle cucine del consiglio per sostenere una prova culinaria. Superata la prova viene nominato cuoco e impara un nuovo metodo per cucinare.

Note: ambient finalizzato alla crescita lavorativa del pg, niente exp