Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

(医) Cure per Hiashi

Quest

0
0
con Hana, Hiashi

14:13 Hiashi :
  [Stanza] [Stanza] E per la gioia di medici ed infermieri, uno dei clienti abituali dell'Ospedale è nuovamente tra loro, forse solo un po meno a pezzi del solito. Poteva andargli molto, ma molto peggio dopo lo scontro che ha sostenuto contro il Chunin di Ryota, uno scontro forse al di sopra delle proprie capacità ma che lo ha comunque visto uscirne vincitore in un modo o in un altro. E' passato ormai qualche giorno ed il genin si trova in ospedale chiaramente, gli è stata data una stanza singola perchè... beh perchè anche Hiashi sa essere rompiscatole quando ci si mette. Al momento indossa solo dei pantaloni in stile pigiama ed è a petto nudo, l'ustione sul petto in fin dei conti fa male e da fastidio con gli abiti addosso. Dà le spalle alla porta, è di fronte alla finestra a piedi scalzi a guardare il Villaggio attraverso il vetro che lo separa dal mondo esterno bisognoso di dover essere visitato senza dubbio, ma tutto sommato abbastanza in forze per aver affrontato un chunin <Ne voglio un altro> si un altro avversario, uno che gli possa dare una sfida altrettanto ardita quanto quella sostenuta qualche giorno prima, qualcuno che lo costringa a spingersi oltre i propri limiti

A predominare, l’odore sterile ma a tratti frastornante dell’anestetico. Stantuffi che volano da una sala all’altra con l’unico intento di servire mani esperte prodigate in opere di chirurgia estrema, millimetrica, a tratti addirittura miracolosa. La guerra miete vittime, dona due naturali conseguenze entrambe affiancate dal “riempire”: l’una le tombe, l’altra le sale operatorie. Il bianco della struttura è forse un pugno negli occhi di chi non ne è abituato, paranormale per chi è avvezzo a guardarsi intorno e riscoprirne i colori; alla stessa maniera sembra quasi riflettersi nel bianco in parte perlaceo degli occhi dello Hyuga che per la quinta volta lascia sgusciar via una semplice infermiera con tanto di cartella clinica e divisa simboleggiante il reparto medico e per tanto con un enorme kanji stampato sulla schiena ad etichettarla. < Cortesemente si sieda ad attendere il medico, per quanto superficiali siano le ferite non possiamo lasciare che un paziente faccia sforzi eccessivi!> forse l’ingente mole di pazienti meno resistenti e suscettibili a ferite ed ustioni di entità grave hanno rinforzato il comportamento premuroso della tirocinante che già precedentemente avrà invitato Hiashi ad accomodarsi e quindi non sforzare il corpo per alzarsi né per avvicinarsi alla finestra dalla quale tuttavia potrà scorgere lembi di una pace e di una tranquillità che soltanto adesso riesce a raggiungere Konoha: a sforzare l’udito, anche le assordanti risate in tenue lontananza dei bambini potranno riempirgli le orecchie sebbene vi sia di fondo la consapevolezza che l’appartenenza di quei suoni sia attribuita a quelli che ormai sono diventati orfani, trattenuti dall’ospedale solo per il numero eccessivo di bambini dell’orfanotrofio di Konoha. Tornando invece alla tirocinante che avrà accolto Hiashi, si potrebbe dire di lei che nonostante l’agitazione abbia la capacità di rilevare qualcosa da semplici occhiate: quelle che la ragazza compie, con una semplice occhiata nei confronti di Hiashi, sono constatazioni in modo tale da riuscire a redigere una cartella clinica sufficiente per poter informare il < Dottore! > ormai sull’uscio della porta, sventola la mano verso l’alto facendosi notare da uno dei medici affermati che con un semplice sguardo né richiamerà sì, l’attenzione, ma d’altro canto parrà quasi rimproverarla per il frastuono tant’è che la stessa ragazza verrà ammutolita. L’uomo, sufficientemente anziano e forse membro fondamentale dell’organizzazione medica, si appresterà a raccogliere sulla porta la cartella clinica e leggendola facilmente si rivolgerà a chi ha di fianco < Sembra ci sia un lavoro per te, Himiko.> borbotterà, lasciando sbucare dalla sua schiena una ragazza che s’appresterà ad entrare nella stanza di Hiashi al suono di un semplice < Buon pomeriggio >. All’apparenza risulterà sì, timida e allo stesso tempo in soggezione: a guardarla le si potrebbero dare quaranta-cinquanta anni, armata delle giuste rughe la si potrebbe chiamare quasi “madre” o “nonna” eppure… < Coff-coff> tossirà, lasciando intravedere uno strascico dei suoi acciacchi. < Lei è… Hiashi Hyuga, sì?> borbotterà, avendo letto di striscio il nome sulla cartella. <Per favore –coff.> tossisce < può scoprire la zona lesa?> lo invita a scoprire l’ustione. [ Cure ]

14:41 Hiashi :
  [Stanza] Sorride quando qualcuno gli passa di sforzi eccessivi per il suo corpo ferito, per qualcuno che ha la metà del volto sfigurato ed il braccio destro completamente sostituito da una protesi biosintiteca in grado di far circolare addirittura il chakra, una ustione al petto è cosa da ben poco. Torna comunque verso il proprio letto e si siede lungo uno dei lati rimanendo con i piedi a terra e con il capo voltato verso la porta <Buon pomeriggio a tutti voi> Lo sguardo però si concentra sulla donna incaricata per occuparsi delle proprie cure e dato il suo tossire nella testa del genin si forma l'idea che forse la prima ad aver bisogno di cure è lei stessa <Si sono Hiashi Hyuga> conferma alla donna e dopo aver voltato il volto mettendo in mostro la parte destra deturpata <Non è questa la zona lesa> mostra poi la mano destra <non è questa> infine con l'indice destro si indica il petto ustionato <è questa> e tutti quanti potranno vederla senza problemi dato che il ragazzo è a petto nudo. Si, dato il punto dove si trova l'ustione indossare un qualsiasi indumento gli causa fastidio per cui preferisce non farlo

Con meticolosa ed estrema lentezza, lo sguardo della donna etichettata dai più come “ragazzina” ancora calca la zona lesa dello Hyuga, inumidendo di poco le labbra e avvicinandosi al ragazzo quasi zoppicando. < Himiko-san, la trovo in forma oggi.> quello che potrebbe quasi sembrare uno scherzo di pessimo gusto passa per la giurisdizione della donna per la più candida verità < Hai, hai > annuisce ignorando quasi ogni stimolo esterno e concentrandosi sul semplice scorrere del proprio chakra precedentemente impastato poiché consapevole che dalle parole del dottore sarebbe dovuta intervenire lei. La stessa energia vitale par fluire dalle aperture del corpo e alla stessa maniera irrorare non soltanto parti di cute bensì l’intero epidermide pronto ad avvolgere tendini e dita, polpastrelli e quindi l’intero palmo delle mani – entrambe – che s’avvarranno della consistenza flessibile e poco annunciata del chakra visibile mediante la patina verdastra che ne investe gli arti. La futilità nel comporre sigilli per una tecnica del genere, capace di farne delle sue mani un paio di mani terapeutiche, le eviterà il dispendio di ulteriori movimenti se non quello finalizzato a portare i palmi – aperti a poca distanza l’uno dall’altro e dispiegati in direzione dell’ustione di cui è afflitto il corpo del ragazzo – in prossimità della zona lesa. Pian piano lo stesso Hiashi potrà avvertirne gli effetti benefici diramarsi ed espandersi, quasi per osmosi, dal corpo della donna al proprio con la finalità di cancellare parte del dolore e del bruciore provocato dall’ustione. Lembi di pelle sembrano quasi prodigarsi nella rigenerazione di piastrine e di una nuova pelle più resistente e non superficiale a protezione degli organi ( + 5 pt ). Il dispendio di energia altrui sarà tuttavia accusato dalle spalle della donna benchè incoraggiata dai commenti come < Migliora ogni giorno di più!> che possono sembrare non poco strani alle orecchie di un “estraneo”, specie se a curare è una donna apparentemente “oltre” il fiore dei suoi anni e che riesce a raggiungere appena il grado chuunin per la qualità delle sue cure quando, esperienza parlando, dovrebbe superarle ampiamente. < Ho quasi finito > pigolerà la donna, soltanto in ultimo voltando il capo verso destra e tossendo per evitare che eventuale saliva fluisca in direzione del ragazzo. [ Cure ]

15:24 Hiashi :
  [Stanza] Sentire che una donna come quella che lo sta curando è definita in forma nonostante tossisca vistosamente e pare pure zoppirare, venga giudicata particolarmente in forma quest'oggi lo fa dubitare delle sue effettive capacità fisiche e tecniche nell'uso particolare del chakra medico che solamente pochi sono capaci di controllare a dovere ed unendolo alle loro conoscenze mediche riuscir in tal modo a riparare il danno tissutale che l'epidermide del ragazzo ha subito a causa della palla di fuoco che si è ritrovato ad affrontare ed alla quale è sfuggito per il rotto della cuffia come si dice. Il fastidio che sente per via della accelerata rigenerazione della parte lesa sotto l'influsso del chakra medico lo porta istintivamente ed innvolontariamente a contrarre la muscolatura del tronco e lo si potrà notare soprattutto nella parte addominale dove la pelle comincerà a tendersi maggiormente sottolineando quelli che sono i suoi muscoli: poco prominenti segno di una forza non certamente disumana ma ben delineati ad indicare il duro allenamento cui si è sottoposto lo Hyuga. Padroneggiare determinate tecniche richiede anche l'adeguata capacità fisica di sostenerne lo sforzo e tra queste rientra sicuramente anche il Juken, lo stile di lotta tipico della sua casata che fino ad ora è stato usato solamente in allenamento e niente di più

Lì dove tutti gli occhi del caso vengono puntati specie sugli infermi, malati, coloro che necessitano di ausilio, non può passare inosservata la minima contrazione muscolare sottoposta alla visione di ben due specialisti ed una tirocinante. Himiko non storce il naso, è abituata alla diffidenza e alla scarsa fiducia di chi si sottopone alle sue cure benchè il risultato paia sempre sorprendente. D’altro canto il medico lì presente, da specialista, si sente in dovere di schermare con la destra parte del sorriso ironico smontato subito dopo dalle parole nei riguardi dello Hyuga < Non preoccuparti ragazzo, Himiko-san è uno dei pupilli di questo posto.> assurdo. Assurdo pensare come una donna del genere possa essere considerata anche parte del “fiore all’occhiello” di questo posto. Assurdo pensare come una donna del genere possa anche solo destreggiarsi per bene con il chakra e i relativi jutsu medici. Assurdo pensare come, una donna così cagionevole di salute, possa anche solo pensare di curare quella altrui e non la propria. < Fidati delle sue mani: adesso puoi vederle paradossalmente ghermite da grinze ed inesperienza, ma giorno dopo giorno diventano sempre più precise, giovani e decise.> non dona al ragazzo una diagnosi tanto accurata sulla stramba personalità che ha di fronte, ma gli darà modo di pensare che giorno dopo giorno ci sia qualcosa che induca Himiko a rigenerarsi, irrobustirsi… sì, ringiovanire. Un corso inverso. Donando poche ed essenziali frasi, spera vivamente di placare ogni tremore mentre le mani della donna elargiscono nuovi benefici al corpo di Hiashi che potrà vedere l’ustione scomparire, rimarginarsi come la chiazza d’acqua asciugata dal sole e quindi evaporata lasciando l’epidermide privo di grinze ( + 5 pt ). < Abbiamo finito > pigola la tirocinante mentre la donna si concede a qualche piccolo cenno di spossatezza. < Arrivederci. > semplice, lineare, com’è entrata nella stanza così se ne esce in compagnia del medico che riserverà un’occhiata ad Hiashi ed un paio di parole < Mi raccomando, si riguardi. E la prossima volta dovrà dividere la stanza con qualcuno!> giusto. Entrambi sembrano defilarsi, lasciando semplicemente la ragazza in compagnia di Hiashi sano come un pesce. < Ha capito? La prossima volta non potrà averne “un’altra”, io gliel’avevo detto!> perché sì, non ha effettivamente compreso cosa volesse inizialmente il ragazzo con “ne voglio un altro”: per lei passa semplicemente come il capriccio di chi vuole un’altra stanza. < E comunque, firmi questo!> gli porgerà la cartella clinica < così può essere dimesso.> e allo stesso tempo, dopo aver apposto eventualmente la firma, lo Hyuga verrà scortato fuori dalla struttura medica pronto a cercarne “un altro” di chuunin. [ Cure ] { e n d }

15:45 Hiashi :
  [Stanza] Il genin fatica non poco prima a capire e poi a credere alle parole che vengono pronunciate dal medico ed ulteriori dubbi, domande ed interrogativi nascono nella sua mente, ma questi vengono abbandonati poco dopo perchè non gli importa poi più di tanto quello che fanno gli altri. La sua mente è già altrove a quello che dovrà fare il prima possibile ed ai nemici che potrebbe trovarsi davanti <grazie!> risponde secco alla donna responsabile delle cure che gli sono state prestate. Si alza dal letto e comincia a prendere le proprie cose, gli abiti e l'equipaggiamento che ha dovuto mettere da parte nel momento in cui ha messo piede in ospedale <ah si...> prende la cartella che gli viene passata apponendo in fondo la propria firma <e della prossima volta ce ne occuperemo quando sarà il momento> non usa il "se" come se a propria volta sapesse che ci sarà molto presto una sua nuova visita in ospedale per qualche altra ferita derivante da un nuovo scontro o da un attacco a sorpresa o dovuta più semplicemente alla propria sbadataggine. Si passa la mano sulla zona dove prima c'era l'ustione e non sente più alcun dolore per cui cerca di rivestirsi per abbandonare il prima possibile la struttura ospedalira <end>

Giocata di cura per Hiashi.
+10 pt ripristinati, ustione guarita.
0 px poichè è una giocata di cura.