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Tombe e Fantasmi

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con Furaya, Kurako

23:29 Kurako:
  [Prateria] Un inconveniente lo ha costretto a far ritorno nel paese del fuoco, i problemi a Oto sono ben peggiori di quello che si potesse immaginare e non vuole cominciare un altra serie di battaglie con il rischio di rimanerci nuovamente immischiato per mesi e mesi. Una corsa furiosa per tornare alla pace Konoha e precisamente nelle praterie della memoria dove è situato uno dei suoi alberi preferiti, nonché uno dei più comodi che quel paese possa offrire; si ritrova, in questo modo, con la schiena attaccata all'albero, gambe incrociate con la luce della luna che ne illumina il viso, quelle poche nuvole presenti scorrono lente oscurando di tanto in tanto il paesaggio ma solo per pochi attimi e il tutto assume un che di misterioso, quasi fantastico. Gli abiti sono sempre gli stessi, maglietta grigia a maniche corte aderente al busto con tanti piccolo rombi sparsi per essa, pantaloni neri, sandali ninja neri, portaoggetti legato alla vita e posto dietro la schiena, anello giallo con kanji del sud messo sull'anulare sinistro, mantella nera con nuvolette rosse dell'Akatsuki posta sopra tutto quanto, cerniera alzata fino al naso; il busto intero, da sotto la maglia, è avvolto da delle bende bianche ricoprendo collo, braccia, mani, addome, petto mentre il viso è tenuto abbassato. Il cappello di paglia con drappi bianchi è tenuto dietro la schiena attraverso un laccetto legato intorno al collo. I pensieri del ragazzo sono molti ma per questa sera ha deciso di dedicarsi al relax più totale, difatti gli occhi sono chiusi, il respiro lento, è in procinto di addormentarsi in natura come il ragazzo di un tempo...mettere piede nella prateria vuole dire sonno e così è anche adesso, più o meno. [Chk on]

23:45 Furaya:
  [> Tombe] E' nella zona separata dal monumento ai Caduti di Konoha, dal normale Cimitero dove vengono seppelliti i Konohani morti in battaglia e non. E' il Cimitero dei Traditori, dove suo padre aveva già una Tomba pronta per lui. La data di Morte è, ovviamente, sbagliata, poiché risalente a circa dieci anni prima. Ma poco importa. Sta di fatto che, questa volta, il corpo c'è. I capelli rosei le ricadono lungo la schiena, sino a metà della stessa. Sono cresciuti molto, ma non sembra aver nessuna intenzione di tagliarli. Gli occhi azzurri si guardano attorno, ma non abbastanza. Una volta adocchiata la Tomba del fu Ryota, non guarda più altrove. Lo sguardo si focalizza su quella. Non ha fiori con sé. Quel morto non se li merita. Avrebbe potuto prenderli e lasciarli sulla tomba di Kaneko, nell'altro Cimitero, quello Civile. Invece no. E poi, la domanda che si potrebbe porre alla Nara, sarebbe: perché sta andando a far visita alla Tomba di Ryota Nara e non di Kaneko Uzumaki, sua madre? Avrebbe avuto decisamente più senso. Non lo sa. L'è venuta voglia di uscir di casa e andare a sfogarsi sulla tomba di papà. Indossa un paio di pantaloncini neri, assieme ad un paio di sandali dello stesso colore, rinforzati in metallo e alti fin sotto le rispettive ginocchia. A coprire il busto, ha un Kimono dal colore viola scuro, con il simbolo della Casata Nara tra le scapole, seppur non sia visibile per via dei capelli che vi ricadono al di sopra. Tra questi ultimi, inoltre, vi è anche il Coprifronte della Foglia, splendente come sempre. Attorno al collo, invece, la collana col simbolo del Clan Uchiha, e la fascetta rossa. Alle mani, porta un paio di guanti neri, a mezze dita, con la lamina in metallo sul dorso. Contro il fianco mancino, ha due Katane. Quella bianca e nera è tenuta più sopra, rispetto a quella rossa e nera, ancora sporca del Sangue di un Traditore. Non l'ha pulita. Non ha avuto forze né coraggio. L'ha osservata per tanto, quella lama, con le mani tremanti. Il suo più grande incubo è stato sconfitto, eppure non si sente a suo agio. Lo stomaco le si chiude, provocandole dei crampi non del tutto salutari. Lo sguardo è apatico. Non mostra alcuna emozione, esattamente come faceva tempo prima, nascondendo qualsiasi sentimento, negativo o positivo che sia. Inoltre, attorno alla coscia destrorsa, ha una Tasca Porta Kunai e Shuriken, accompagnata dalla Tasca Porta Oggetti, posta al di sopra del gluteo dal medesimo lato. Giunta innanzi a quella Tomba, cerca di mantenere la calma. <...> Di solito, ci starebbe un 'Ciao', un qualcosa, anche solo un semplice gesto per salutare il genitore o chiunque sia sotterrato lì. Invece no. Resta immobile. Le spalle sono rilassate, il capo appena chinato in avanti. <Non so neanche che ci sono venuta a fare qua.> Borbotta, digrignando i denti. Negli occhi, astio e rabbia. Non s'accorge di Kurako per pura fortuna, altrimenti potrebbe esplodere. La psiche già è quella che è, figuriamoci se si ritrova il Senjuu VIVO, dopo che le era stato detto che era morto.. per la SECONDA fottuta volta. Non ci crederebbe, comunque. [Chakra ON]

23:59 Kurako:
  [Prateria] Il sonno sta per giungere, tutto diventa nero, il silenzio scende su di lei, la pace è vicino ma per sua sfortuna ha dei sensi troppo affinati ed allenati per non accorgersi della presenza di qualcuno...finalmente trova un difetto nell'essere forti ed è in momenti come questi che vorrebbe bestemmiare in modo così violento da far rabbrividire i Kami stessi ma non lo fa, è pur sempre un ragazzo con una certa educazione alle spalle. Gli occhi si muovono da sotto le palpebre come se stessero seguendo i movimenti di quella presenza appena arrivata nella prateria anche se qualcosa non quadra; li apre lentamente, la vista è sfocata per via del mezzo sonno fatto e in lontananza riesce a scorgere una figura sostare nel cimitero dei traditori ovvero quel posto dove tutti i criminali vengono seppelliti. Richiude gli occhi, sgrana la vista per poi riaprirli riuscendo finalmente a capire di chi si tratti...Furaya è li con lui, è davanti a un centinaio di metri più o meno ma non viene avvistato, non si accorge della presenza del ragazzo in quel luogo, poco male. Un respiro profondo viene fatto dal giovane che metterebbe forza negli arti inferiori cercando di darsi una spinta verso l'alto per rialzarsi, non usa mani bensì la forza delle gambe e guarda caso, vista la sua agilità non indifferente, dovrebbe riuscirci senza problema alcuno; i pantaloni vengono sbattuti leggermente sbattuti per poi cominciare il suo passo in direzione della ragazza. Calmo e tranquillo, vorrebbe chiamarla ma vista l'ora tarda non è cosa saggia urlare a quest'ora della notte e un approccio più ravvicinato è quello migliore. Prima il destro e poi il sinistro accorcia le distanza, silenzioso in quella notte giunge alla destra della giovane guardando in direzione di quella tomba che lei stessa osserva, Ryota Nara, recentemente morto sotto i colpi di Hitomu e della jonin<Finalmente questa tomba ha un significato>commenta il giovane restando con lo sguardo fisso sulla lapide e un mezzo sorriso in viso. [Chk on]

00:16 Furaya:
  [> Tombe] Le labbra si incurvano verso il basso, mentre lo sguardo resta focalizzato su quel nome. Passa in rassegna ogni singola lettera del nome del padre, quasi come se fosse in un Genjutsu e ciò che ha davanti non sia reale. Sospira, restando ancora in piedi. <...> I pensieri ritornano al fatidico giorno, quando l'ex CapoClan dei Nara cadde sotto i colpi del Nono Hokage, per esser poi pugnalato dalla figlia. Che gran bella fine, eh? Non solo, le ha anche detto che è orgoglioso di lei. <Ma chi cazzo ti credevi di essere?> Digrigna i denti. E' normale parlare con la Tomba di un Morto quando lo si va a trovare, ma non nel suo caso. Come prima cosa, NON dovrebbe essere assolutamente lì. Per nessuna ragione al mondo. E' l'uomo che l'ha ridotta al limite della pazzia. Inarca il sopracciglio destro verso l'alto, con le dita della mano destra a stringersi, piegandosi e formando un pugno. Serra le nocche, non tanto da farle sbiancare, ma quasi. Si intravedono le vene lungo il dorso della mano. E poi.. Quella voce. Sta sognando ad occhi aperti, il ché è palese. Non può essere nuovamente un Genjutsu. L'unica soluzione logica è che il Senjuu le manchi così tanto, essendosi anche resa conto della fine che ha fatto per mano del padre, che ne senta la voce. <Toh.> Pronuncia, con l'angolo mancino delle labbra a sollevarsi verso l'alto. Forma una sorta di sogghigno, o per meglio dire un sorrisetto ironico, osservando ancora la Lapide. <Ora sento anche le voci.> Non si volta. Sembra che la voce provenga da dietro le proprie spalle, ma decide di non voltarsi ancora. <Come se non bastasse.> Un sospiro, socchiudendo per qualche istante le palpebre. Porta il braccio sinistro a sollevarsi, avvicinando la mano sul volto. La poggia al di sopra degli occhi, volendoli nascondere a qualsiasi fonte di luce vi sia nei paraggi. <Cosa potrebbe succedere di nuovo? Chi altri hai ucciso?> Non sta parlando al Senjuu, ovviamente, dato che per lei non esiste. E' una voce del tutto immaginaria, proprio perché Kurako è morto. Lo ha visto, n'è assolutamente certa. Ma già la prima volta era una puttanata, cosa le vieta di pensare che anche questa volta lo sia? L'aver visto la sua morte? Probabile. Tuttavia, si trattava pur sempre di un Genjutsu. Scuote la testa, amareggiata. Nel riabbassare la mano e il relativo braccio, però, gira il capo. Involontariamente, gira il collo proprio verso destra. Sobbalza quasi immediatamente. <COSADIAMINE!!!> E beh, trovarsi affianco un FANTASMA non è proprio una bella cosa. Volge repentinamente tutto il busto in direzione di Kurako, vedendolo lì affianco a lei. <...> Gli occhi si spostano frenetici dall'alto al basso, inquadrando la figura del ragazzo posta frontalmente ad essa, poiché adesso sta dando le spalle alla Lapide. <Sto cominciando a vedere i fantasmi o è un altro Genjutsu?> Ridacchia nervosamente, mantenendo quel sorrisetto di prima, strano da vedersi sul volto pallido di lei. Se prima non sorrideva affatto, e quando lo faceva era un sorriso sincero, questo di adesso è del tutto diverso. Ormai, ha visto di tutto. Dopo il primo impatto, poiché è normale che ci si spaventa avendo affianco un MORTO, sembra di già essersi calmata, cercando di trovare la parte razionale del proprio cervello. Teoricamente, se riesce a pensare in una maniera così razionale, non dovrebbe sentire le voci né vedere i Fantasmi. La cosa più ovvia è che sia un Genjutsu. NON può essere reale, ovviamente. Kurako, tra l'altro, potrebbe portarla direttamente in Manicomio.. Male non sarebbe(?). [Chakra ON]

00:30 Kurako:
  [Prateria] Uno spavento o quasi quello della ragazza nel vedere il Senjuu come se avesse visto un fantasma ma forse è così perchè questo emerge dalle di lei parole, questo lascia intendere la giovane con quella frase rivolta al ragazzo<Furaya?>domanda pronunciando soltanto il suo nome. Questa guerra ha decimato migliaia di persone, ha tolto la vita a famiglia intere, è normale avere qualche cedimento e quel sorriso strano ne è la prova più concreta ma definirlo addirittura fantasma<Genjutsu? Fantasmi?>domanda ancora il ragazzo in cerca di risposte che sa già di non poter ricevere molto presto. Il capo, così come il busto, si voltano a guardare dietro, cerca qualcosa o qualcuno ma è questo il punto, non c'è niente di niente in quel posto se non loro due<Che stai farneticando? Non esistono i fantasmi e...che genjutsu?>chiede ancora cercando di capire il perchè di una tale reazione da parte della giovane, non la capisce, non capisce davvero. Si volta a guardare la tomba di Ryota, la fissa strizzando gli occhi e pensando a quanto quel ninja tanto potente abbia portato così tanta morte e distruzione<Capisco che tutta questa storia ti abbia scombussolata, so che è stata dura a adesso è finita, è tutto finito Furaya...>nuovamente gli occhi vengono messi su di lei, ne guarda il viso, il corpo, gli occhi, i capelli, ogni cosa cominciando a far battere il cuore, riscopre il motivo per cui si è innamorato della Nara<...rilassati>una richiesta la sua ma davvero può essere ascoltata? Dopo tutto quello che è successo davvero può dar retta a quel consiglio? Forse si o forse no, l'unica certezza è il sorriso sul viso del Senjuu mentre le sue gambe cominciano a muoversi, calmi e pacati sono i suoi passi, le braccia si aprono così come la mani mentre cerca di avvicinarsi per darle un abbraccio in questa notte fredda; adesso è li con lei e deve dimostrarglielo con questi piccoli gesti che, seppur insignificanti, possono fare molto a una persona che ha subito tutte quelle sofferenze in così poco tempo. [Chk on]

00:51 Furaya:
  [> Tombe] Il suo nome, poi quelle continue domande. Un Fantasma non può fare così tante domande. <Certo che esistono i fantasmi! Ti ho di fronte!> E allora? Una domanda sensata che potrebbe esserle rivolta. Il tono è serio, anche se.. nervoso, come se stesse avendo un esaurimento nervoso lì, proprio davanti al Senjuu. La fronte si aggrotta, il cuore accelera i propri battiti. Le spalle si irrigidiscono, seppur la mano, prima serrata a pugno, vada rilassandosi. La gabbia toracica si alza e si abbassa, non regolarmente. Sembra avere un attacco di panico, un esaurimento. Poco ma sicuro. Potrebbe mettersi ad urlare e dire di voler diventare Hokage. In tal modo, potrebbero accorrere i Medici con la camicia di forza e portarsela in Ospedale. Sarebbe una notizia che farebbe scalpore, considerando che non passa inosservata, in quanto Consigliera. <Respira, respira.> Si dice, socchiudendo le palpebre. Le mani si portano al di sopra della fronte e degli occhi, come prima. Li nasconde, li strofina. <Non ha senso.> Digrigna i denti, stringendosi nelle spalle, come a volersi difendere con quell'innocente gesto. Le dita si intrecciano tra i capelli, arpionandoli. Non è ancora arrivata a tirarseli, ma lo stress è davvero opprimente. Riabbassa le braccia, cercando di trovare nuovamente la parte razionale. <Calmati.> Perché, giustamente, Kurako sceglie i momenti ADATTI per andarla a trovare. E non solo, le compare affianco manco fosse un Fantasma, per l'appunto. E' normale che poi si faccia i complessi, cominciando a credere di essere pronta per il Manicomio a soli diciannove anni. <N-non puoi essere reale, per il semplice m-motivo che sei..> Che è che cosa? Sgrana gli occhietti azzurro-cielo, ripensando a come veniva trattata di Ryota, a quando la denigrava dicendole quanto fosse debole. Quanto fosse inutile. Stessa cosa per la Guardia del Corpo del padre che lei ha incenerito. Non riesce a difendere le persone che ama. Tutti quelli attorno a lei muoiono. Ovvio, no? Su di lei pende quell'assurda Maledizione! Chiunque si leghi a lei è destinato a morire. E finché questo accade sul serio, vuoi per il Karma, vuoi per il Destino, non smetterà mai di crederci. <..tu sei..> Cosa? Si blocca, non riuscendo a pronunciare quella semplice parola di cinque lettere. Morto. E' morto, dannazione. Finora, è rimasta abbastanza calma. Non si è ancora messa ad urlare in preda alle visioni. Tuttavia, quando lo vede avvicinarsi a lei, nel tentativo di calmarla e abbracciarla, arretra. <Fermati.> Sembra perentoria nel tono, nonostante la voce le si incrina sull'ultima sillaba, su quel 'ti'. Si sposta di appena due passi, poiché rischia di calpestare il terreno sotto al quale si trova Ryota Nara. Male non sarebbe. Un traditore come lui merita questo ed altro. Nessuno le darebbe torto se pestasse la tomba di quel reietto. Tuttavia, non vuole farlo. Non ha sviluppato una Sindrome di Stoccolma vera e propria, ma quell'uomo era pur sempre suo padre. Vuole vederla in quest'ottica, per non odiarlo per tutta la vita. <Chiunque mi sta vicino muore..> Gli occhi sono ancora sgranati, impauriti a tratti dato che quel Fantasma sembra così reale. <..e tu sei..> Dai, diamine. Ce la può fare. <..morto.> Un sospiro, un sussurro. Abbassa lo sguardo. <Non puoi essere reale. Magari, dovrei semplicemente tentare il Rilascio Illusorio per farti sparire.> Sta parlando o no con un Fantasma, insomma? Neanche lei lo capisce più. Sta di fatto che antepone le braccia al busto, a difensiva, diremmo. Non vuole l'abbraccio di un morto. [Chakra ON]

01:12 Kurako:
  [Prateria] <Cosa?>esterrefatto da quello che viene detto, pensa davvero che lui sia un fantasma, uno spettro<Capisco quello che hai passato ma far uso di droghe non ti pare esagerato?>domanda sarcastico per smorzare un po' i toni ma riesce e vedere negli occhi di Furaya l'incredulità del momento, la paura di ciò che sta vedendo. Cerca di avvicinarsi mentre questa parla ancora, sempre più incredula, sta per dirgli qualcosa quando gli intima di fermarsi e puntualmente si ferma<Furaya ma che ti sta succedendo?>domanda, stavolta preoccupato sul serio; lo sguardo si scurisce, gli occhi diventano piccoli, sottili quasi a voler penetrare la donna con lo sguardo e poi quell'ultima e definitiva frase che lo lascia spiazzato. Una maledizione penderebbe su di lei, chi gli è vicino muore...cosa sta dicendo? Perchè queste frasi senza senso escono dalla sua bocca<Morto? Furaya guardami>si guarda egli stesso, abbassa il viso portandolo sul petto per poi sollevarlo nuovamente<Sono io, sono qui, sono vivo>come mai crede che sia morto? E' successo qualcosa durante la sua partenza? Molto probabile e forse centra Ryota con tutto questo...il Nara deve aver colpito ancora una volta<Rilascio illusorio? Pensi che sia il frutto di una qualche illusione? Furaya...davvero non mi riconosci?>chiede stupito per poi caricare il chakra negli arti inferiori, una maggiore forza viene implementata nelle gambe, i piedi sprofondano nel terreno, quello sinistro viene tenuto indietro lasciandolo leggermente alzato e quello destro permane in avanti. I pugni vengono chiusi ma non forte, solo per un impatto scenico e poi tenterebbe di scattare con tutta la forza e la velocità che ha in corpo in direzione della ragazza, corre come se non ci fosse un domani macinando quei pochi metri e, se ci fosse riuscito, si fermerebbe proprio addosso alla ragazza, le mani si posizionano sulle di lei braccia e il viso viene avvicinato al suo. La guarda negli occhi per una manciata misera di secondi e alla fine, cerca di unire le labbra alle sue tentando di darle un bacio, calmo e appassionato cercando di mettere in esso tutto il suo sentimento, gli occhi si chiudono. <Se fossi morto potrei far questo?>domanda alla ragazza una volta staccatosi nella speranza che quel gesto possa aver dissolto tutti i suoi dubbi. [Chk on]

01:33 Furaya:
  [> Tombe] <Droghe?> Eh? Più esterrefatta di prima, lo fissa senza capire. Se è un fantasma, però, dovrebbe vedervi attraverso, ma questo non accade. Quindi, si tratta di una Illusione. <Aspetta.. Lasciami spiegare..> Ma lui continua, imperterrito, tempestandola di domande. Gli squilibri mentali stanno ballando la Samba nel cervello della Nara. Cerca di raggruppare tutte quelle novità, tutte quelle domande, al fine ultimo di dargli una risposta appropriata. Può mai dargliela? In base a come sta ragionando adesso, una bella dose di Morfina e a nanna. <Aspetta!> Anche i fantasmi parlano tanto, eh? Fantastico. Inspira profondamente, preparandosi a parlare con un morto. <M-mi è stata mostrata la tua Morte.> Afferma, mantenend però lo sguardo basso, verso le mani. Le stringe, le unisce, le separa. E' troppo, troppo nervosa. Non riesce più a gestire simili situazioni. Dovrebbe pensare di andare da uno Psichiatra. Insomma, qualcuno - che non siano i Nemici - dovrebbe rimetterle la testa in ordine, essendo essa in continuo e perenne Caos. Immaginatela come un Ufficio, pieno zeppo di foglietti su ogni scaffale ivi presente. Su ogni foglietto, è presente un ricordo, un qualcosa di importante della sua vita. Ma non solo: vi sono annotate anche le cose semplici, come tutte le tecniche che conosce oppure come i disagi e gli incubi che sogna ogni notte. Ebbene, non basta immaginare questo. I foglietti, infatti, sono tutti sparsi. Alcuni a terra, altri sono posti in disordine sugli scaffali e altri ancora svolazzano per quell'Ufficio. In parole povere, è mentalmente instabile. Riesce ancora a ragionare come si deve, riesce ad articolare discorsi e a creare tattiche. Tuttavia, ciò che ora la sta frenando, la sta facendo impazzire è aver visto Kurako. Lo ha creduto morto già una volta, ma quella volta non aveva ancora subìto traumi. Adesso, è diverso. Dopo le torture, dopo tutto ciò che Ryota le ha fatto passare, dopo averlo pugnalato per metter fine alla sua deplorevole vita, viene anche a sapere che Kurako - e persino il suo fratellastro - è stato ucciso proprio dall'ex Capo Clan Nara. E' normale che chiunque, nel trovarselo davanti successivamente all'aver assistito all'episodio della di lui morte, abbia attacchi di panico o che, comunque sia, non creda a ciò che veda. <Ryota ti aveva ucciso. Durante la guerra.. è morta tanta gente, tu e mio fratello eravate tra questi.> Rammenta, mordicchiandosi il labbro inferiore, come sempre spaccato sul lato sinistro, considerando il tempo passato a morderselo per via del nervosismo che prova e che ha accumulato, giorno dopo giorno, per via dell'incessante Guerra. Guerra che, finita all'esterno, continua nella di lei mente. <Nonostante l'Hokage lo abbia sconfitto..> Sospira, alzando gli occhi verso di lui, focalizzandoli in essi. <..nonostante io gli abbia inferto il colpo decisivo.. non è bastato.> Non è bastato perché, secondo lei, è riuscito comunque ad uccidere coloro a cui lei teneva maggiormente. In seguito, accade qualcosa di impensabile, qualcosa che la Nara poteva soltanto sognarsi, avendolo considerato morto. Lui si lancia contro di lei. Quest'ultima non lo evita. Che la uccida, che faccia che vuole. Si trova in una Illusione. E' la spiegazione più razionale che può darsi. Ma quelle labbra la toccano sul serio. E ricambia quel bacio, Illusione o meno, pare volersi godere quel gesto. Tentennando, alza il braccio destro. La mano s'apre, lasciando che le dita possano toccare la pelle dell'altro. Pelle che sembra reale al tatto, così come le labbra poggiate sulle sue. Ne accarezza il volto, lentamente. Se è un Genjutsu, potrebbe finire da un momento all'altro. <E allora spiegami..> Una volta staccatasi, seppur riluttante, cosa evidenziata dalle labbra che si storcono. <..se non sei morto, perché mi hanno mostrato la tua morte? Perché hanno voluto che soffrissi ancora e ancora.. e Ancora!?> L'ultimo 'ancora' è più un ringhio, dando un'ultima occhiata alla Lapide di Ryota. Ci penserà dopo a lui. Di nuovo. [Chakra ON]

01:49 Kurako:
  [Prateria] <La mia morte?>gli hanno mostrato la sua morte? Com'è possibile una cosa del genere, chi ha il potere di fare questo e soprattutto, perchè far vedere una cosa del genere a lei, chi ha osato permettersi una cosa così. Vede i suoi occhi, percepisce il di lei disagio, l'incredulità e la paura di questa situazione, cosa è successo in questi giorni di assenza da parte del Senjuu davvero non lo sa, vuole scoprilo ma in quelle condizioni non crede sia in grado di rispondere lucidamente e come si deve. Sente ancora le sue parole che si fanno sempre più assurde<Ryota mi ha ucciso?>non solo è morto ma è morto per mano del sannin che avrebbe voluto uccidere e che, in un altra occasione, sarebbe stato un potente alleato nei suoi piani<Come può avermi ucciso Ryota se non l'ho mai incontrato? Furaya, io non ho mai incontrato Ryota di persona, non ci ho mai parlato e non ci ho mai combattuto>spiegami in fretta prima di andare a baciarla. Quel bacio avviene senza intoppi, le mani della ragazza si posano sul di lui viso, ne sente il calore, il tocco sulla pelle, la stringe forte a se, non vuole lasciarla andare da nessuna parte<Non lo so, non so perchè lo abbiano fatto ma di sicuro era un illusione. Vedi, conosco ninja in grado di sfruttare il potere delle illusioni come non mai, forse colui che ti ha fatto questo è in grado di sfruttare appieno le proprietà di un genjutsu lasciandoti vedere ciò che vuole e...se hai visto me morire per mano di tuo padre...vuol dire che è qualcuno che ti conosce bene e ti ha seguito da vicino, non c'è altra spiegazione>riflette ad alta voce cercando una possibile spiegazione a questo evento<Non so risponderti nemmeno a questo ma è chiaro che non sei al sicuro a Konoha; per quanto possa essere sicura, se sono riusciti a colpirti vuol dire che non è un posto adatto>abbassa il capo cominciando a pensare che sarebbe potuto accadere di peggio, molto peggio. Non vuole nemmeno sapere chi è stato altrimenti potrebbe cominciare una ricerca spietata per tutto il mondo ninja, una caccia all'uomo senza precedenti<Io sono vivo e sono qui con te. Ryota non ha vinto, non mi ha portato via da te, non hai alcuna maledizione. Io sono vivo e probabilmente lo è anche tuo fratello. Non ha vinto>ripete infine il ragazzo cercando di consolarla e di fugarne i vari dubbi che si presentano in essa. [Chk on]

15:09 Kurako:
  [Prateria] <La mia morte?>gli hanno mostrato la sua morte? Com'è possibile una cosa del genere, chi ha il potere di fare questo e soprattutto, perchè far vedere una cosa del genere a lei, chi ha osato permettersi una cosa così. Vede i suoi occhi, percepisce il di lei disagio, l'incredulità e la paura di questa situazione, cosa è successo in questi giorni di assenza da parte del Senjuu davvero non lo sa, vuole scoprilo ma in quelle condizioni non crede sia in grado di rispondere lucidamente e come si deve. Sente ancora le sue parole che si fanno sempre più assurde<Ryota mi ha ucciso?>non solo è morto ma è morto per mano del sannin che avrebbe voluto uccidere e che, in un altra occasione, sarebbe stato un potente alleato nei suoi piani<Come può avermi ucciso Ryota se non l'ho mai incontrato? Furaya, io non ho mai incontrato Ryota di persona, non ci ho mai parlato e non ci ho mai combattuto>spiegami in fretta prima di andare a baciarla. Quel bacio avviene senza intoppi, le mani della ragazza si posano sul di lui viso, ne sente il calore, il tocco sulla pelle, la stringe forte a se, non vuole lasciarla andare da nessuna parte<Non lo so, non so perchè lo abbiano fatto ma di sicuro era un illusione. Vedi, conosco ninja in grado di sfruttare il potere delle illusioni come non mai, forse colui che ti ha fatto questo è in grado di sfruttare appieno le proprietà di un genjutsu lasciandoti vedere ciò che vuole e...se hai visto me morire per mano di tuo padre...vuol dire che è qualcuno che ti conosce bene e ti ha seguito da vicino, non c'è altra spiegazione>riflette ad alta voce cercando una possibile spiegazione a questo evento<Non so risponderti nemmeno a questo ma è chiaro che non sei al sicuro a Konoha; per quanto possa essere sicura, se sono riusciti a colpirti vuol dire che non è un posto adatto>abbassa il capo cominciando a pensare che sarebbe potuto accadere di peggio, molto peggio. Non vuole nemmeno sapere chi è stato altrimenti potrebbe cominciare una ricerca spietata per tutto il mondo ninja, una caccia all'uomo senza precedenti<Io sono vivo e sono qui con te. Ryota non ha vinto, non mi ha portato via da te, non hai alcuna maledizione. Io sono vivo e probabilmente lo è anche tuo fratello. Non ha vinto>ripete infine il ragazzo cercando di consolarla e di fugarne i vari dubbi che si presentano in essa. [Chk on]

15:42 Furaya:
  [Prateria] Dà le spalle alla Lapide, prestando la più totale attenzione al Senjuu. Vederlo lì davanti, le sembra ancora un'Illusione o comunque frutto della sua Immaginazione. E' confusa. Lo osserva, piegando le sopracciglia. Lui stesso sembra sorpreso. In fondo, chi non lo sarebbe nella sua situazione? Non è da tutti i giorni vedere la propria ragazza che ti dice che sei morto e, quindi, sei un fantasma. <...> Non sa precisamente cosa dire, ma si lascia stringere. Poggia la guancia contro la di lui spalla, socchiudendo gli occhi. Sospira, mentre cerca di rilassarsi e di trovare la sanità mentale che ha perso nel giro di tre secondi netti. E pensare che era andata lì soltanto per salutare un'ultima volta l'ex Capo Clan dei Nara. Lentamente, solleva le braccia, piegandole e formando un angolo di circa novanta gradi. Porta gli avambracci, a superare i fianchi, stringendosi totalmente a lui subito dopo. <Q-quando ho visto.. quella scena..> Riferendosi alla presunta seconda morte del Senjuu. <..mi stava venendo un infarto.> Come minimo. Sospira per la seconda volta, ascoltando le parole che Kurako le dice subito dopo. <Si è presentato come.. la Guardia del Corpo di papà.> Spiega, riaprendo gli occhi, ma restandogli appiccicata. Non ha voglia di staccarsi proprio adesso, essendosi ormai resa conto che ciò che ha visto in quell'Illusione altro non era che quest'ultima. <Non so quanto sapesse su di me, ma credo abbastanza in base a ciò che ho visto. Mi ha detto che era l'unico dal quale avrei potuto sapere cos'ha fatto mio padre in questi dieci anni.> Spiega, sbattendo le palpebre, mentre solleva lo sguardo verso il di lui volto. Lo vede quasi.. preoccupato? Piega nuovamente le sopracciglia, assumendo un'espressione innocente, come se fosse regredita all'infanzia. Non dimostra gli anni che ha, questo è assodato. Si mordicchia nuovamente il labbro inferiore, un gesto che è diventato ormai abituale. <Konoha è sicura. Quell'uomo..> Riferendosi alla Guardia del Corpo. <..e mio padre non mi daranno alcun problema, ormai. Il primo è ridotto in cenere e il secondo è dietro le mie spalle.> Si stringe nelle spalle, rilassandosi e calmandosi. Questa volta, ci riesce maggiormente, constatando quanto sia stato insensato il suo pensiero. <Ciò non toglie che la Maledizione è vera..> Si scosta da lui, infatti, interrompendo quell'abbraccio. <Non vedo mio fratello dall'inizio della guerra. Inizialmente, era perché né io né lui eravamo mai in casa. Io controllavo che Konoha non venisse distrutta, lui presumo la stessa cosa..> Espira, alzando il braccio destro verso l'alto, scostando qualche ciocca di capelli dalla fronte e risistemandoli. <Ma non lo vedo da giorni.> Spiega, stringendosi nelle spalle. Mantiene la calma, avendola appena ritrovata, e non ha intenzione di perderla di nuovo. Ci penserà poi. Il suo fratellastro, alla fine, non accetterebbe il suo aiuto. Inoltre, potrebbe anche esser fuori dal Villaggio o in Missione. Non ha seguito tutte quelle che sono state svolte, avendo avuto decisamente altri problemi a cui far fronte. <...> Abbassa lo sguardo, rivolgendolo verso destra, come se vi fosse qualcuno. Ovviamente, non v'è nessuno oltre a loro due. Cerca solo di non pensare alla fine che gli han mostrato, relativa al secondogenito di Ryota. [Chakra ON]

16:03 Kurako:
  [Praterie] Stringe la ragazza a se, ne appoggia il mento sul capo socchiudendo gli occhi, il respiro rallenta, il battito del cuore, però, accelera maggiormente mentre ne ode le parole, la paura che quelle visioni potessero essere veritieri e toccabile anche dall'esterno, percepisce tali sentimenti con il solo suono della sua voce. Le braccia si stringono ancora di più intorno al di lei corpo, la tiene ben stretta impedendole di andarsene<Per fortuna era tutta una messa in scena, io sono qui e questo è l'importante, sono qui al tuo fianco e tu al mio>conclude cercando di rassicurarla ancora di più di quanto non abbia fatto fino ad ora. Continua ad ascoltarne le parole senza interromperla e quello che sente gli provoca un sorrisetto, non crede quasi a quello che sente, un qualcosa di impensabile<La guardie del corpo di tuo padre? Ryota Nara aveva bisogna di qualcuno che gli guardasse le spalle? Perchè? Di cosa aveva paura?...un uomo che ha tenuto testa persino a Hitomu non dovrebbe temere niente se non se stesso>un pensiero abbastanza profondo ma la domanda persiste, perchè aveva bisogno di una guardia del corpo<E quest'uomo dov'è adesso?>non fa in tempo a chiedere che la risposta arriva diretta alle sue orecchie e lo sguardo si abbassa, deluso e amareggiato<Furaya...non dovevi ucciderlo. Rifletti un attimo e se tuo padre stesse nascondendo altro? Se la sua morte non fosse altro che parte di un piano ben più ampio? Se tutto quello che è successo non fosse altro che la punta di un qualcosa ben peggiore? Per farsi seguire da una guardia del corpo significa che aveva paura di essere attaccato da qualcuno ben più potente di lui, magari il vero artefice di tutto questo...magari Ryota era solo un pedone ai comandi di un re>un piccolo aforisma rivolto agli scacchi degno di una mente brillante come quella del Senjuu<Tuo fratello?>domanda curioso. Lui sa cavarsela ma del fratello non sa niente, forse è un inetto della peggior specie ed è veramente morto o forse è talmente potente da essere riuscito ad abbattere tutti i nemici o così fortunato da essere riuscito a scappare...non lo sa<Forse è vivo, magari anche quella visione faceva parte di un illusione ben studiata...>non è per niente sicuro di quello che sta dicendo ma tutto può essere giunti a questo. [Chk on]

18:16 Furaya:
  [Prateria] Non la lascia andare via, mantenendola contro di lui. Vorrebbe allontanarsi lei, considerando la Maledizione che crede di avere addosso. La sua è semplicemente.. Sfortuna? Se non è una Maledizione, cosa potrebbe essere? Le viene ritorta contro ogni azione buona compiuta? <Già..> Replica al dire del ragazzo, ma senza voler aggiungere altro al contesto. Non lo ritiene opportuno. <Ma se la Maledizione fosse reale? Se anche tu rischiassi di morire per colpa mia?> Non alza lo sguardo, non volendolo guardare mentre dici simili cose. Alla fin fine, potrebbero essere stupidaggini, ma per lei appaiono come pensieri razionali e normali. Si è ormai convinta della Maledizione, non c'è niente da fare. <Se quell'Illusione stesse ad indicare qualcosa di futuro?> Non vuole crederci, tuttavia è questo ciò che le viene in mente. <Dovresti allontanarti da me, per non correre nessun rischio. Sono abituata a stare da sola. Non voglio che altri muoiano per me.> Esplica, alzando soltanto adesso gli occhi in sua direzione, cercando di capire la sua reazione, o di anticiparla. Per quanto riguarda la faccenda delle guardie del corpo, si stringe nelle spalle. Effettivamente, non lo sa neanche lei. <Non lo so. Potrebbero essere i suoi sottoposti più fidati.> Ribatte, non sapendo esattamente come prendere qualcosa del genere. Effettivamente, Ryota, in base a prestanza fisica ed intelligenza, non avrebbe dovuto aver bisogno, in nessuna maniera, di una guardia del corpo, poiché capace egregiamente di difendersi da solo. <Voleva scontrarsi con Hitomu per provare un brivido, un emozione.> O almeno questo è riuscita a comprendere da quanto ha sentito dire dal Nara. <C'è da dire una cosa a suo favore..> Lanciando una rapida occhiata alla Lapide dietro di lei. <Quello scontro.. è stato.. grandioso. Anche se..> Arriccia il nasino, assottigliando le palpebre. <..io sono stata semplicemente di impiccio.> Debole, non è stata in grado neanche di fermare il Drago di Lava con l'Aria Gelida. Palesemente, gli ha fatto il solletico. <Dovrebbe rigiocare per la seconda volta la carta della fasulla morte? Lo ha già fatto oltre dieci anni fa, quando finse di scontrarsi con Kuugo e morire. Se guardi la lapide..> Si gira, facendo sì che lui si giri con lei. <..puoi notare come sia.. vecchia.> Infatti, ha i vari segni degli agenti atmosferici. Muschio ai lati, arrampicatosi attorno, anche perché è poca la gente che si avvicina a quel lato del Cimitero. E' scheggiata in alcuni punti e la fotografia è ingiallita, tant'è che non si capisce più chi vi sia ritratto. <Non credo abbia in mente di fare altro. Ha speso la sua vita alla ricerca del Potere. Voleva conquistare il Villaggio e provare il brivido della Follia nel combattere contro Hitomu.> Si stringe nelle spalle, per l'ennesima volta, alquanto confusa dalla situazione appena creatasi e dalla piega che quel discorso ha preso. <Ryota non poteva mai essere un pedone. E' sempre stato il Re indiscusso. Orgoglioso com'era, non ce lo vedo affatto a farsi mettere i piedi in testa da qualcun altro.> Per niente affatto, il ché aggiunge quasi una nota positiva alle malefatte del Nara. Quasi come se lo stesse difendendo. <Tuttavia, ha fatto la fine che meritava.> Un'occhiata storta, l'ennesima, alla tomba, prima di tornare su di lui. <Non lo so.> Riferendosi al discorso finale, legato al fratello. <Lo cercherò in Ospedale, qualora fosse ricoverato. Lascerò delle Copie al Villaggio, come faccio sempre, con l'ordine di cercarlo. Ma..> Il tono che finora sembra serio, si incrina. <..se non lo trovo?> Allora, dovrebbe sul serio pensare che sia morto e che quell'Illusione, in parte, fosse vera? [Chakra ON]

18:36 Kurako:
  [Praterie] Quelle domande, quelle paranoie da parte della ragazza, scuote la testa, socchiude gli occhi e poi quell'affermazione...gli sta chiedendo di allontanarsi...non ci crede, non crede alle sue orecchie. Un qualcosa succede all'interno del giovane, il cuore batte velocemente pronto a uscire dal petto, si sta agitando ma non può perdere la calma proprio adesso, non lui che si vanta di essere una persona pacata in ogni situazione esistente<Va bene>risponde semplicemente lasciando che la faccia sbalordita della ragazza si manifesti<Va bene, non morirò per te ma questo non mi impedirà di starti vicino e poi, se guardiamo in faccia la realtà...>e qui un sorriso si manifesta sul suo viso, è ironica la situazione, molto ironica<...io sono un membro dell'Akatsuki, volente o nolente sono sempre in pericolo che stia con te o meno>non è molto rassicurante come cosa però è vero, o da solo o in compagnia, rischia sempre la vita<L'Akatsuki recluta i migliori ninja in circolazione...>e questo è per lui un vanto enorme, essere considerato uno dei migliori shinobi di queste terre<...ma per quello che facciamo non siamo mai al sicuro. Se morirò non sarà per colpa tua ma una mia scelta, io ho scelto questa via, io ho scelto di starti vicino e cambiare questo significa ritornare sui miei passi e sai che non lo faccio mai, non mi guardo mai indietro...mai>lo ribadisce con un tono abbastanza serio anche per il momento, forse anche po' duro ma è necessario. Continua ad ascoltare le di lei parole, un pizzico di ammirazione fuoriesce da quelle parole<Immagino...peccato, mi sarebbe piaciuto assistere a un tale evento. Il più grande ricercato di Konoha contro la forza portante del Kyubi, un qualcosa di incredibile>comincia a sognare ad occhi aperti, un tale combattimento può solo immaginarlo mentre la Nara lo ha visto dal vivo<Non deprimerti, hai le stesse abilità di tuo padre ma non la stessa forza, forza che acquisirai con il tempo e allora potrai essere in grado di fare qualsiasi cosa>cerca di non farla abbattere in qualche modo anche se quelle parole sono più rivolte e lui che a lei. Annuisce con la testa, forse ha ragione, uno come lui non sarebbe mai potuto diventare un pedone, una tale potenza non può essere assoggettata a un altro, è impossibile<Se non lo trovi ti aiuterò a cercarlo, tu a Konoha e io nei dintorni...anzi...>porta la destra alla bocca, indice e pollice entrano in essa e un fischio ne verrebbe fuori e improvvisamente, alle spalle del ragazzo, dalla foresta, tre ninja comparirebbero la cui potenza e pari a quella di un jonin d'elite<Loro sono 3 dei miei uomini più fidati nonchè tra i più forti e insieme formiamo una squadra impareggiabile; io, un ninjutser insieme a un genjutser, un houjutser e un taijutser>indica quei tre perchè esse sono le rispettive abilità. Si stacca dalla Nara per voltarsi in direzione di quei tre<Suo fratello è scomparso, cercatelo...dovrebbe chiamarsi Haruma se non erro>volta leggermente il viso in cerca di conferma mentre quei tre annuendo scomparirebbero nel nulla<Ecco fatto, le ricerche sono iniziate>nuovamente volta il busto verso la ragazza guardandola negli occhi<Lo troveremo, te lo prometto>avvicina il viso al suo, le labbra a quelle di lei per darle un ennesimo bacio di "consolazione" più o meno. [Chk on]

16:14 Furaya:
  [> Tombe] Permane ferma ad osservarlo. Non si scosta, ne ascolta il dire. E' sorpresa, senza dubbio, ch'egli acconsenta, seppur le spiega, subito dopo, cosa voglia effettivamente dire. Non parla, bensì ascolta. Lo lascia parlare, prima di poter dire la propria. Attualmente, sta cercando solo di comprendere cosa fare di se stessa e delle persone che le stanno accanto. Finora, coloro a cui maggiormente teneva sono già morti. Ma resta Kurako. Ed è la persona a cui maggiormente tiene. L'aver assistito due volte alla sua presunta morte, la stava uccidendo. <D'accordo..> Non controbatte, tutto sommato, poiché una parte di sé vuole ch'egli rimanga e non vada via. <Lo so che sei un valido Ninja e che sai difenderti.> Mormora, abbassando lo sguardo. L'altra parte di sé, appunto, vorrebbe che lui si allontanasse da lei, onde evitare di morire come un cane, esattamente come sono morti gli altri. Del resto, tutto è andato in declino con la scomparsa di Shisui, poiché è stata seguita poi da altre morti di persone vicine alla Nara. <E' quello il problema. Non sono abbastanza forte.> E' sempre stato quello il dannatissimo problema. Quello e nessun altro. <L'Hokage ha fatto tutto da solo. Io ce l'avevo di fronte, quasi in fin di vita. E mi tremavano lo stesso le gambe.> Le duole ammetterlo, ma la prima cosa per migliorarsi è ammettere le proprie incapacità. In tal modo, si parte col migliorare quelle, per poi progredire e rafforzare il resto. <Ciò che ho fatto io è stato pugnalarlo a morte quando ormai non poteva più difendersi.> Il ché le sembra riduttivo e anche una cosa da vigliacchi. Sospira, lasciando cadere il discorso, preoccupandosi di quello successivo, riguardante suo fratello scomparso. O ucciso. Non sa esattamente quale sorte gli sia toccata, sta di fatto che non lo vede da giorni. Adocchia i tre Ninja che Kurako ha appena chiamato, squadrandoli. In fondo, non si fida minimamente, se non fosse che sembrano assecondare il Senjuu. <Haruma, sì.> Deglutisce, sbattendo le ciglia. <Capelli e occhi scuri, un po' più alto di lui.> Indicando Kurako. Effettivamente, il fratellastro era un bel po' alto. Anche se sarebbe corretto dire che è la Nara ad essere bassa. <Okay.> In un sospiro, come a volersi calmare. Le ricerche sono iniziate. Ma se non lo trovano? Dovrà aggiungere un'altra Tomba a quelle di famiglia? Lo aveva ritrovato da poco. La casa, adesso, sembra tremendamente vuota. Ricambia quel bacio ch'egli le dà, ma, una volta staccatasi, la domanda è ovvia. <Vieni al Villaggio?> Le Praterie non sono molto distanti, del resto. [Chakra ON]

16:36 Kurako:
  [Praterie] L'ha convinta, fin troppo facile ma con lei non ha bisogno di impegnarsi troppo, ha una mente abbastanza ristretta per gli standard del Senjuu, non può pretendere molto. Ne ascolta ancora il dire senza controbattere o interromperla<Furaya, è normale, è un uomo che ha segnato la tua vita in modo non indifferente, che tu abbia paura lo posso capire ma...>abbassa il capo perchè è in disaccordo su un solo punto a cui tiene particolarmente<...se non poteva difendersi dovevi lasciarlo vivere. So che è un pericolo ma uccidere un uomo indifesa non è giusto. Avrò molti difetti ma quando si parla di sfide e ci si trova davanti un avversario degno di rispetto...>perchè, alla fine, Ryota è un uomo che in battaglia va rispettato per le sue abilità<...bisogna muoversi con regole precise. La morte, si ma solo durante il combattimento non dopo che è stato sconfitto perchè, comunque, la superiorità è già stata dimostrata>questo è il suo pensiero su quel particolare punto, l'onore fa preservato a chiunque. I tre ninja fuggono via subito dopo aver ascoltato i due ragazzi parlare<Più alto di me...>si sente basso nel sentire tale frase, come è possibile, proprio lui che un altezza di tutto rispetto. Il busto viene voltato in direzione di Furaya, gli occhi incrociano i suoi per dargli quel bacio che, una volta avvenuto ne ode il dire della Nara<Certo, finalmente possiamo stare un po' insieme senza che nessuno ci disturbi. Siamo in pace, sfruttiamola>un sorriso sul suo viso mentre va ad abbracciare la giovane ma ora non ha più bisogno di fare niente, ha tutto ciò che occorre e il resto spetta solo e soltanto a lei. [END]

16:46 Furaya:
  [> Tombe] Aggrotta le sopracciglia, sorpresa altresì dal dire del giovane. Non avrebbe dovuto finirlo? <Lasciarlo vivere?> Lo guarda come se volesse dirgli che lì il pazzo, probabilmente, è lui. E non lei. <E fare lo stesso errore fatto con Kuugo? Lo abbiamo lasciato vivere e riusciva a creare problemi anche da dietro le sbarre!> Esclama, seria. Mai stata così seria prima d'ora. <Lo so che forse è stato un atto di vigliaccheria. Tuttavia, se lo meritava. Avevo giurato che l'avrei ucciso, che avrei almeno voluto che fossi io ad infliggergli il colpo di grazia.> In parole povere, il suo discorso può essere riassunto con un "Non mi dispiace di ciò che ho fatto e lo rifarei altre mille volte". <Non m'importa. Ciò che m'interessa è che questa Guerra, in un modo o nell'altro, sia finita.> Non ha potuto indugiare. Se l'avesse fatto, suo padre avrebbe anche potuto tentare il tutto per tutto, con le ultime forze che gli rimanevano. Non può saperlo con certezza, ma chi le confermerebbe il contrario? Prima di andare via, deve fare una cosa. <Aspetta un attimo.> Intima in direzione del Senjuu, spostandosi e avvicinandosi maggiormente alla Lapide. Il braccio destro va a piegarsi in direzione del fodero dove tiene la seconda Katana, sul fianco mancino. La mano sinistra, intanto, ne solleva la guardia con un "Tlack", così da offrire l'elsa all'arto destrorso. Le dita si serrano attorno alla stessa, tirandola verso l'alto. La lama striscia contro il cuoio, ma quando viene estratta, si può notar la punta, fin quasi a metà, macchiata ancora di sangue, ormai rappreso. Non è da lei tenere una lama sporca in quella maniera. Tuttavia, ha qualcosa da fare con la stessa. Infatti, una volta estratta, la impugna con entrambe le mani. Le braccia si irrigidiscono, mentre la gira, mettendola frontale a lei, con l'elsa rivolta verso l'alto, stretta con entrambe le mani, e la lama rivolta verso il terreno. Si sposta alla sua destra, ossia alla sinistra della lapide del padre. Così facendo, alza maggiormente le braccia, raddrizzando la colonna vertebrale. Divarica appena le gambe, per poi lasciar andare le spalle verso il basso, con una lieve inclinazione del busto. Lascia che la Spada, dunque, si infilzi nel terreno, fin più o meno, a dove è sporca di sangue. Libera l'elsa, allontanandosi. La lascia lì come a simboleggiare qualcosa, che forse comprenderà soltanto lei. Non la vuole usare in battaglia, quell'arma. Come ha appena finito di pronunciare il giovane, ha ucciso un uomo che non poteva difendersi. In quanto tale, dunque, sarebbe un disonore, per lei, ma forse neanche tanto a dire il vero, utilizzare quella stessa Katana. <E' per segnare la fine di un Capitolo e l'inizio di uno nuovo. Questa Guerra è finita.> Le ultime parole che, probabilmente, rivolgerà a quella tomba. Lascia, dunque, la propria Katana lì, infilzata nel terreno, accanto alla tomba del fu Ryota Nara, ex Capo Clan dei Nara, Ninja dalle grandi doti. Qui, finisce la sua Epoca e ne comincia una nuova. S'avvia, quindi, in direzione di Konohagakure, assieme al Senjuu. Non gli rivolge un sorriso di rimando, bensì cammina, replicando soltanto con un.. <Già.> [END]

Furaya va a far visita alla tomba di Ryota Nara. Nel momento in cui comincia a dialogare con la Tomba, sente una voce familiare dietro le proprie spalle. Si rivela essere Kurako, il quale viene inizialmente riconosciuto dalla Consigliera come un Fantasma, considerando l'ultima Illusione subita dalla donna, nella quale le veniva mostrata la morte del Senjuu, per mano del padre. Dopo vari tentativi atti a convincerla che lui sia viva, cominciando a discutere del più e del meno.