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L'Armatura Degli Antenati. [3/3]

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con Yurashin

19:00 Yurashin:
  [Officina] Un respiro, poi un altro. Ed eccolo sorgere nuovamente in quella stanza ampia, in quella fucina ove si avvertirebbe il pieno calore dato dal fuoco intenzionato a plasmare i metalli. Silenzio che circonderebbe il tutto, quell'officina, mentre il proprio superiore si preoccuperebbe di rimanere nella stanza adiacente, quella più vicina all'uscita, in quanto proprietario della struttura. Fuoriuscito da poco tempo dall'ospedale, sarebbe già ritornato lì, intenzionato a completare quanto prima la commissione che gli sarebbe stata richiesta dall'Hokage, mediante un rotolo; ed ecco che prossimamente sarà lui a partire, od almeno questo sarebbe quanto previsto, dato il messaggio che ha inoltrato al consiglio di Kusa. Osserverebbe, sotto quello sguardo argentato, la propria creatura, quell'armatura che oramai sarebbe quasi completata, lasciando che quest'ultimo incontro sia caratterizzato dal rifinirla, dall'implementar degli ultimi accessori. L'acciaio che si accompagnerebbe al miscuglio lavico, raffinato direttamente dal giovane, mediante i propri geni innati. Intanto il vestiario sarebbe costituito dal suo solito: una camicia bianca, leggermente sbottonata, al di sotto di una giacca nera smanicata; inferiormente un paio di pantaloni neri, larghi e comodi, e quei calzari, tipici degli Shinobi, scuri. Non mancherebbe del proprio equipaggiamento, completo: seppur sia vero che la battaglia sia oramai terminata, la propria guardia non si arresterebbe ed ogni momento potrebbe essere utilizzato da qualche gruppo superstite del nemico. [Chakra Off][Equip.Scheda]

19:10 Yurashin:
  [Officina] Braccia che si innalzerebbero dunque dinanzi al proprio petto, con l'intenzione di formulare il sigillo caprino. Elemento fondamentale, necessario, affinché possa richiamare a sé le proprie energie fisiche e quelle psichiche, in quella zona del proprio organismo, lungo il plesso solare. Da una parte l'energia fisica e dall'altra quella psichica, mentre andrebbero a confluire, rispettivamente, in due sfere colme d'energia. Queste inizierebbero dunque a roteare su un asse immaginario, affinché si sfiorino, si tocchino e si convegano, l'un con l'altro, in un impasto decisivo. Quello che produrebbe la linfa vitale di ogni Shinobi: il chakra. Un miscuglio grezzo, non lavorato in quanto non predisposto ad atti medici, che andrebbe ad esser trasmesso nel corpo maschile. Un flusso energetico che donerebbe una sensazione di maggior vitalità, un tepore che si presenterebbe nella zona in cui il chakra verrebbe procreato. Intanto il proprio corpo si muoverebbe appena, intenzionato ad agguantare un paio di utensili, utili per conferire una forma più idonea, in modo tale che l'utilizzatore si senta completamente protetto da quell'oggetto e che non sia, in qualche modo, un ostacolo. Andrebbe a correggere, se vi fossero, delle imperfezioni strutturali e si preoccuperebbe di rendere quanto meglio possibile la superficie sia esterna che interna, per non far sì che qualche lama possa spezzarla con troppa facilità. Concentrato, in quest'ultima sessione di lavoro. Manca davvero poco. [Chakra On: 25/25][Equip.Scheda]

19:32 Yurashin:
  [Officina] Il martello che verrebbe agguantato dalla mano destra, la quale si preoccuperebbe di stringere con maggior intensità un paio di volte, quasi a saggiarne saggiamente il materiale da cui sarebbe composto quell'accessorio, a gustarne appena il peso d'esso, in modo tale da riuscire a massimizzare il suo utilizzo nei migliori dei modi. E da qui, lasciar avvenire qualche semplice tocco, preciso, in punti determinati dell'armatura per poterla definire. L'occhio scrutatore dell'apprendista, mentre noterebbe anche quella doppia pelle che sarebbe riuscito ad applicare: da una parte il metallo e dall'altra parte una lastra di chakra lavico, oramai condensato, solidificato. <Chissà se potrà realmente piacergli questa piccola modifica. Non dovrebbe pesare più del dovuto e dovrebbe proteggere accuratamente.> Un sorrisetto semplice, basilare, che si porrebbe su quel visto maschile. Ed ecco come il proprio istruttore sembrerebbe, da lontano, per qualche secondo, osservare quanto sia stato fatto dopo tanto impegno e determinazione del giovane. Un complimento, senza esporsi troppo, a gratificare tutti gli sforzi di lui. <Presto partirò e la consegnerò personalmente a chi l'ha richiesta.> Lasciando sottintendere che il mittente di ciò non sia d'origine Kusana. Fortunatamente all'ultimo evento molti d'altri villaggi erano proprio nel villaggio in cui si troverebbe il Genin e questo ha conseguito una miglior fama, seppur debole, dell'apprendista fabbro. Ma questo sarà solo il primo passo, un'esperienza. [Chakra On: 25/25][Equip.Scheda]

19:43 Yurashin:
  [Officina] La discussione, la breve argomentazione con il superiore, lasciando che quest'ultimo possa tornare a lavorare per conto personale, senza essere disturbato. Intanto il giovane andrebbe a richiamare un'ulteriore scintilla all'interno del proprio organismo. Già vivo quel flusso di chakra che scorrerebbe impetuoso, andrebbe ad attingere dai propri geni innati la propria duplice affinità elementale: sia col Doton e sia col Katon, lasciando che il secondo plasmi il primo, lo abbracci, fino ad un impasto intenso, che dovrebbe dar vita al chakra lavico. Una caratteristica particolare, unica nel proprio genere: un clan che si degnerebbe di avere pochi discendenti legittimi, se non uno solo, lo stesso figlio di Kiri lì presente. Come un vulcano in eruzione, il proprio corpo andrebbe ad assumere un drastico aumento della propria temperatura corporea, lasciando che il calore lì presente sia ora più sopportabile, nettamente. Energie laviche che percorrerebbero l'intero sistema circolatorio, fino alla sua naturale fuoriuscita dai punti di fuga. Intenso. Accarezzerebbe dunque l'armatura, a notare ipotetiche reazioni ad un contatto così caldo, ma non sufficiente a ledere la stessa. Curioso, no? Ed ancora la mano destra che andrebbe a colpire in delle zone precise, come suo solito; picchietterebbe appena, ma con cura. [Chakra ON: 24/25][Equip.Scheda][Arte Della Fusione I]

19:58 Yurashin:
  [Officina] Ed ecco che man mano il tutto verrebbe completato, come giusto che sia, per poi lasciar sì che la domanda cruciale venga posizionata: <Credo di non poterlo sigillare, è troppo grande.> Dunque andrebbe a guardarsi attorno, lasciare che possa trovare dunque una particolare cassa, sufficientemente grande, di un color grigio. La mano sinistra che ne accarezzerebbe la superficie, mentre la destra, oramai spoglia del martello, controllerebbe meglio quanto sia grande. <Se potessi trovare anche delle funi, o qualcosa di simile, per poterla portare come uno zaino, sarebbe perfetto.> Ed il tutto non mancherebbe di apparire, dopo una breve ricerca, lasciando che l'oggetto venga immesso in quella cassa e quest'ultima verrebbe accessoriata di quelle funi, resistenti. <Mi prenderò in prestito questo, per portare il tutto.> Avviserà la controparte che non manca di concordare la scelta del giovane. <Credo che partirò immediatamente, non voglio attendere molto altro tempo.> Sussurrerebbe, sistemando ogni cosa al punto giusto: si preoccuperebbe anche di mettere nuovamente in ordine il tutto, ripulirebbe la stanza e si avvicinerebbe verso l'esterno: <A presto.> Un cenno del capo, quasi riconoscente verso il proprio superiore che, con un paio di parole, gli augurerebbe di eseguir un buon viaggio e di tornare quanto prima, in quanto sarà presto vittima degli insegnamenti altrui; il momento sarebbe oramai giunto, quello di apprendere qualcosa in più su quella nobile arte. [Chakra ON: 23/25][Equip.Scheda][Arte Della Fusione I]

20:03 Yurashin:
  [Officina] Fuoriuscirebbe da quell'officina, innescando un movimento delle proprie gambe, le quali, ad ampie falcate, tenterebbe di far avvicinare il Genin alla propria residenza, affinché possa eseguire una doccia ed una lauta cena, prima di poter partire concretamente per Konoha. Ovviamente sarà suo impegno anche prendersi uno zaino, ove inserirà ogni cosa di cui necessita. Dopotutto starebbe per compiere un viaggio decisamente stancante, data la percorrenza da compiere: la prima volta che si distanzierebbe, da solo, senza la presenza dei propri genitori, dal nuovo villaggio in cui sarebbe cresciuto. Silente, senza emettere fonema alcuno dalla cavità orale, sarà presto impegnato ad attraversare tutto il confine e raggiungere il villaggio adiacente, limitrofo, giungendo all'entrata ovest di Konohagakure no Sato. In particolare modo, non si dimenticherebbe dei dovuti documenti da presentare sia all'uscita che all'entrata; vitali, in questo caso, dato gli ultimi scontri a cui si è assistiti ultimamente. E così che scomparirebbe, al di sotto di un firmamento appena scuro, accennato. Attento ad ogni particolare, con una guardia elevata. Pericoli? Potrebbero sempre comparire. [Chakra On: 22/25][Equip. Scheda][Arte Della Fusione I]

Giocata di Lavoro 3/3 per la Commissione ottenuta.

Si evidenzia la partenza da Kusagakure no Sato, per giungere a Konohagakure no Sato.