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Tra fiori e origami

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con Miko

10:40 Miko:
  [Prati fioriti] La giovane stamane, approfittando della mancanza di servizi urgenti da svolgere, si lascia un po' di tempo per se stessa e per l'allenamento della propria innata, volgendo il passo verso il prato fiorito, zona che lei adora per la tranquillità e per la bellezza del luogo, dove trova la somma gratificazione spirituale nel volgere lo sguardo a quella distesa fiorita. Occhi dalle iridi arancioni, come i piccoli viorellini selvatici, che decorando quel cereo viso, pallido come le margheritine selvatice, e il tutto incorniciato da una capigliatura a caschetto violacea, come le violette in lontananza, delicate e protette da un piccolo arbusto. Si sente in questi casi la shinobi stessa parte della natura, immedesimandosi con quella tranquillità e divenendo ella stessa elemento di quiete in quel prato. Il suo corpo è vestito da una lunga tunica nera, dall'alto colletto, che ne impedisce di vedere il viso se non vi è posti dinanzi a lei, e larghe maniche, dalle quali escono sottili e aggraziate mani, che solo ora, quando è giunta in uno spazio in cui non molti fiori rischian di esser calpestati, la giovane si ferma, prende in un grande respiro tutta l'aria che le è permesso e espira tutto insieme, per poi, con decisione, iniziare l'allenamento.

10:41 Miko:
  [Prati fioriti] Le mani verrebbero portate nel sigillo caprino, chiudendo gli occhi e rilassando corpo e mente, ritrovando una pace e un distaccamento dal mondo materiale, che le permetterebbe la raffigurazione mentale del proprio corpo e del proprio sistema circolatorio energetico, in modo da poter visualizzare, e aiutandosi con la visualizzazione stessa, le due energie presenti nel suo corpo, quella mentale, rappresentata come una sfera bianca nella testa, e una nera, all'altezza dello stomaco, rappresentante l'energia fisica, le queli, in seguito, lentamente, rilascerebbero un filamento di energia, dalla densità del fumo, che con un movimento spiroidale in senso orario, come il verso della cute della shinobi, andrebbero ad avanzare l'una verso l'altra, fino a quando le sue energie si fonderebbero nel ventre alla creazione di una nuova sfera di energia dal grigio colore e dalla dimensione somma delle due precedentemente esistenti. Se questa fase fosse completata correttamente, dalla nuova e unica sfera si diramerebbero centinaia di filamenti di energia che, immessi nel sistema circolatorio del chakra, andrebbero, con il loro passaggio, ad attivare tutti gli tsubo del corpo, così da energizzare tutto il corpo della shinobi e renderla capace di fare ciò che prima non sarebbe mai stata in grado di fare. Questa è la prima fase per iniziare l'allenamento, perchè, senza il chakra, non vi è la minima possibilità di poter utilizzare la propria innata...[se c on][c 30/30]

10:48 Miko:
  [Prati fioriti] Avendo richiamato il chakra, la giovane ora prova, per la prima volta, ad utilizzare l'innata. La mano destra tenderebbe in avanti, uscendo maggiormente dalla larga manica della nera tunica, cercando ora di proiettare un flusso di chakra, dalla massa fondamentale del chakra, alla bocca dello stomaco, fino alla mano stessa, facendo attraversare all'energia tutti i canali del sistema circolatorio del chakra del petto, attraverso i quali il chakra salirebbe, per poi intraprendere la spalla, il braccio destro, per poi scendere dritto vorse la mano, dove, incanalata l'energia di neutra fattura, la giovane si concentrerebbe per far staccare dalla sua cute un piccolo fogliettino, basta poco per cominciare...le basta un piccolo fogliettino rilasciato dalla cute del dorso della mano.[c on]

10:59 Miko:
  [Prati fioriti] Alcun foglietto viene espulso, ma una piccola pellicina viene a sorgere sulla mano della giovane, come un piccolo angolino, ma che rapidamente viene riassorbito, nella sua microscopica misura, dalla pelle stessa. Gli occhi della giovane rimangono sulla mano, che guarda l'estremità del proprio arto superiore destro con occhi di sfida, ma anche con una sorta di occhio clinico, avendo capito solo ora fondamentalmente il come l'innata si palesa ad occhio altrui. Nuovamente un flusso di chakra viene richiamato dalla massa fondamentale presenta all'altezza della bocca dello stomaco, per far percorrere nuovamente gli stessi canali del sistema circolatorio del chakra utilizzati durante il tentativo precedente, ovvero, risalire lungo il petto, per poi andar verso la spalla, scendere lungo il braccio e giungere alla mano. Alla mano il chakra verrebbe gestito in modo differente, ovvero, questa volta il chakra agirebbe sulla pelle, cercando di attivare, almeno per ora, l'innata solamente su di questa, cercando, come prima, di espellere almeno un foglietto di candica bianca carta...[c on]

11:10 Miko:
  [Prati fioriti] La giovane, dopo il tentativo, andrebbe a controllare il risultato e questi sono...nulli. se non fosse che sul dorso nella mano vi presenta sun rettandolo, come un mattone solitario in un muso affrascato, ma questo non si stacca, anzi, rapido il contorno va a colmarsi e la pelle della mano riprende omogeneità, portando il fallimento come esito a questo allenamento. L'allenamento non è fisicamente scancante ma la concentrazione e lo sforzo della manipolazione del chakra, per una genin che non ne ha mai fatto un uso del genere, porta la Ishiba al desiderio di interrompere l'allenamento, riportando il braccio lungo il fianco e ritornando a guardare quello spettacolo naturale che le si ripalesa avanti gli occhi, ma dopo un respiro profondo, riprende la strada di casa, dove andrà a riposarsi prima di essere eventualmente chiamata[end]

La giovane si dirige ai prati fioriti dove andrebbe ad allenare per la prima volta la propria innata, giungendo alla conclusione, alla fine dell'allenamento, che non ha ancora lo studio necessario e la capacità di plasmar il chakra necessarie al perfetto utilizzo della propria innata.