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L'Armatura Degli Antenati. [1/3]

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con Yurashin

21:16 Yurashin:
  [Officina] Sarebbe oramai sera inoltrata, ove il firmamento scuro ha già preso posto nell'alto firmamento che si estende al di sopra dei territori di Kusagakure no Sato. Ancora precaria sarebbe la condizione in cui si riverserbbe l'intero paese, a causa delle continue battaglie che impegnano la maggior parte degli Shinobi, dal gradino più basso quali i Genin fino a quelli più elevati; tutti riuniti con l'unico scopo di proteggere l'ideale di pace che oramai alberga negli animi di molti. Eppure questa sera, il Genin è dovuto accorrere altrove, verso l'officina ove avrebbe preso servizio qualche mese addietro, in quanto gli sarebbe giunto un rotolo importante, da una figura di spicco al di fuori del confine, che ha richiesto un oggetto ben particolare. Avrebbe studiato, avrebbe raccolto qualche dato indicativo sulla composizione fisica dell'elaborato che dovrà gradualmente eseguire; perché non sarà sicuramente facile, soprattutto per un esponente che sarebbe ancora ai primi passi come fabbro. Silente, senza esprimere singolo fonema da quella cavità, si preoccuperebbe di notare la situazione all'interno della struttura, per accertarsi che il tutto sia ben disposto nell'atto di poter lavorare il materiale con maggior semplicità. Il forno oramai già acceso, quasi continuamente, dovrebbe ben riscaldare l'intero ambiente circostante. <Iniziamo a creare la struttura principale, poi la completo. Ed infine rifinisco il tutto.> Sussurrerebbe appena, schiudendo leggermente le labbra ed evocando una minuscola mole di ossigeno, atto a far vibrare le corde vocali proprie. Il vestiario intanto sarebbe composto da una semplice camicia bianca, non completamente abbottonata, su cui vigerebbe una giacca smanicata color nero; inferiormente un pantalone dello stesso oscuro colore, ma adeguatamente comodo da permettere movimenti larghi senza alcun problema. Non sarebbe sprovvisto del proprio equipaggiamento completo, tra cui le tasche posizionate posteriormente al proprio bacino, in cui ci sarebbero una varietà di strumenti, e quelle placche che coprirebbero gli arti, a concedergli una maggior resistenza. Dopotutto, essendo sotto allerta il villaggio, non si preoccuperebbe di mantenersi sempre cauto e pronto ad uno scontro improvviso con unità nemiche. Per tale motivo, andrebbe ad avvicinare dunque ambedue le mani dinanzi al proprio petto, per formulare il sigillo caprino e far sì che possa ben fungere il processo che avrebbe intenzione di procreare. La mente che si libererebbe dai pensieri futili, affinché l'attenzione propria possa slanciarsi all'interno del proprio corpo, verso il plesso solare, dove andrebbe a radunare due sfere di energia: da una parte quella fisica, spinta dalla propria determinazione ed imponenza; dall'altra quella psichica, dettata dalla saggezza e dalla forza di volontà. Un connubio che andrebbe ad essere assorbita in queste due circonferenze, le quali, gradualmente, andrebbero a mobilitarsi in una rotazione rispetto ad un asse che accuma le energie richiamate. E così che le due energie si mescolerebbero, con cura, in un impasto neutrale, grezzo, che darebbe un briciolo di vitalità all'interno organismo maschile. Ne gioverebbe infatti, dato il sistema circolatorio che spingerebbe quel nuovo fluido ad essere iniettato con prepotenza fino alla sua naturale fuoriuscita mediante i punti di fuga. Un processo lento, accurato, che dovrebbe permettere il giovane di disporre di qualità superiori alla norma; il punto cruciale per cui può essere definito una pedina del Kage e non un semplice abitante. Energia che incrementerebbe, facendo contrarre i muscoli delle braccia un paio di volte, quasi a tastare quell'incentivo di potere appena richiamato. Intanto le iridi argentate si inoltrerebbero su quel ferro che, mediante un arnese, viene immesso all'interno della cupola: questo per permettere una migliore lavorazione, sfruttando le qualità di quel metallo. Ed ora dovrebbe solo attendere qualche minuto, prima di posizionarsi sul banco di lavoro ed iniziare concretamente quel prodotto. [Se Chakra On: 25/25][Equip. Scheda]

21:42 Yurashin:
  [Officina] Calore? Una notevole temperatura che si aggirerebbe in quella stanza, quasi insopportabile per chiunque non fosse abituato o per chiunque non abbia una discreta resistenza fisica. Ma questo ragazzo come può davvero fuggire da questa insopportabile situazione? Un sorrisetto, quasi complice del potere che risiederebbe al suo interno, mentre le energie andrebbero ad esser richiamate, affinché quell'impasto possa ruotare nuovamente vorticosamente, ove il flusso circolatorio sarebbe già in atto. Ed ecco aggiungere in quel composto due nuove spezie, due ingredienti che dovrebbero portare il miscuglio a deformarsi. Il Katon ed il Doton, mediante i geni innati che risiederebbero nel figlio di Kiri, andrebbero a mescolarsi con cura, lasciando che le due essenze possano condurre il chakra ad un nuovo stadio, a trasformarsi nel chakra lavico. Il sorriso dunque che scomparirebbe improvvisamente, facendo sì che quel nuovo potere potesse avere tutta la concentrazione possibile, in modo tale che sia ben gestito e coordinato perfettamente. Una particolare sfumatura, quasi leggendaria dato che il giovane sembrerebbe essere l'unico legittimo ereditario, che andrebbe a scoppiare, ad espandersi in quel corpo umano, come se fosse un vulcano intenzionato ad eruttare. Infatti ora anche la temperatura corporea andrebbe ad essere deformata: un incremento notevole che potrebbe dunque allegerire quella pressione che prima assaggiava, come se ora facesse un po' più freschetto. Si guarderebbe attorno, notando che il proprio tutore sia oramai distante da quella zona. Prenderebbe dunque le prime sbarre di ferro e le poggerebbe su un bel ripiano atto a modellare la parte ancora lucente, escandescente, di quel materiale scuro, bloccato dalla mancina mano. La destra invece andrebbe ad agguantare un martello, stringendo con forza, e facendo sì che il braccio, come una frusta, possa cominciarsi a muovere, dall'alto verso il basso, in dei colpi decisi, quasi ritmici, per poter assegnare una giusta forma, quella desiderata. Sguardo che dunque si focalizzerebbe precisamente nel punto in cui vorrebbe colpire, lasciando che la propria forza possa essere implementata alla forza di gravità, tentando di maneggiare al meglio quell'arnese. Colpisce più e più volte, finché non completa quel piccolo segmento; e poi? Continuerebbe sul prossimo pezzetto di ferro, senza perdersi d'animo, non volendo far raffreddare il pezzo facilmente. Il busto che contribuirebbe al movimento complessivo, tentando inutili sforzi e di perdere energie fin troppo facilmente. Sarà un lavoro complesso, la sua prima commissione, ma la voglia di riuscire in quel progetto è davvero elevata; sopratutto perché il mittente non è un semplice passante, ma una delle figure politiche più importanti ed influenti attualmente esistenti. Questo potrebbe essere decisamente un punto di svolta, un trampolino da lancio, per il suo impiego. [Se Chakra On: 24/25][Equip. Scheda][Arte Della Fusione I]

22:43 Yurashin:
  [Officina] Avanza centimetro dopo centimetro, lasciando che il martello colpisca più volte sullo stesso punto, per avanzare poi al prossimo, lasciando che la propria mente possa già prematuramente ottenere una linea mentale su come procedere. Farebbe ben attenzione a curvarla leggermente ove necessario, affinché possa ottenere una forma ben delineata e comoda, dato che si tratterebbe comunque di un prodotto che verrà poi indossato, soprattutto in occasioni particolari tra cui qualche combattimento aspro e duro. Tenacia che manterrebbe viva la forza maschile, nel colpire ancora un paio di volte, per poi notare come il ferro sia oramai troppo freddo per essere ancora lavorato. Prenderebbe nuovamente dunque quell'arnese prima utilizzato, per immergere nuovametne il materiale nella fucina e lasciare che il metallo possa ritornare nuovamente duttile per il proprio creatore. Ne agguanterebbe invece un altro che era già riposto al caldo, in modo tale che possa alternarsi più volte e far sì che l'elaborato proceda ad una velocità sicuramente più comoda. La mano sinistra che ancora una volta andrebbe a circondare una delle estremità della sbarra, lasciando quella luminosa, viva, dall'atra parte dell'oggetto. Mano destra che andrebbe a riprendere invece il martello per far sì che una nuova serie di colpi vengono immessi con grinta, sfruttando anche quel potenziale all'interno di se stesso come fonte di energia. Colpi forti, rigidi, lasciando un ticchettio quasi fastidioso; seppur il Kusano si sia oramai abituato a quel rumore assordante. Respiri che dunque verrebbero coordinati al proprio esercizio fisico: rapidi e corti, in un buon alternarsi tra inspirazione nasale ed espirazione mediante la bocca. Un movimento del braccio oramai ripetuto numerose volte, lasciando che sia la presa della mano sinistra a gestire la zona ove colpire mentre la destra si impegnerebbe nello scandire un colpo deciso, ma non troppo rigido per non spezzare quel ferro così momentaneamente debole. Energia che verrebbe così concretizzata, adoperata, ove solo le prime gocce di sudore verrebbero a palesarsi sulla fronte del Genin, sicuramente più accaldato rispetto al normale. Sforzo continuo, senza arrestarsi, non calando la concentrazione verso la propria prestazione, dato che il cliente sicuramente noterà ogni imperfezione, dato anche l'importanza figurativa che potrebbe essere impressa in tale oggetto. Andrebbe così a delineare solo una parte dello scheletro d'armatura che si sarebbe prefissato mentalmente, mentre si appresterebbe ad effettuare il prossimo cambio di sbarra che servirà per unire poi le precedenti lavorate. Si muoverebbe con cura, danzando quasi in un luogo che oramai saprebbe a memoria. <Dovrei ricordarmi di farne una struttura simile anche per la zona posteriore.> Commenterebbe tra sé, desideroso di concludere almeno il primo passaggio. <Ci sono anche delle spalliere e protezioni alle braccia.> Starebbe lentamente cercando di immaginare l'obiettivo finale e come procedere per avvicinarsi sempre più a ciò. Ma quel suo proferire attirerebbe anche l'attenzione del proprietario dell'officina che si limiterebbe ad osservare il Genin per qualche secondo e poi incitarlo a continuare, con un semplice pollice alzato. Un piegar del capo leggero, che fungerebbe da gentile accoglimento di quel supporto morale avanzato, seppur il proprio volto non mostrerebbe altro che dei lineamenti neutrali, senza alcuna espressione di felicità. Duramente impegnato, serio. [Se Chakra On: 23/25][Equip. Scheda][Arte Della Fusione I]

23:07 Yurashin:
  [Officina] Quasi provato da una leggera stanchezza, non demorderebbe nel proprio compito, lasciando che le mani, attualmente libere, possano armarsi di una lunga pinsa, nell'intenzione di raccogliere una terza sbarra di ferro ed inoltrarla sul proprio banco di lavoro, prestando attenzione a non farsi male con quel metallo incandescente, facilmente malleabile. Ed ecco che la sinistra ritornerebbe nel proprio compito di stringere una parte poco più raffreddata, sfruttando proprio il potenziale Yoton che risiede all'interno del proprio organismo, affinché possa avvertire meno la differenza e giostrare perfettamente quell'oggetto come se fosse un fabbro esperto, che non ha più bisogno di un guanto di protezione. La destra dunque andrebbe a ricercare il manico del mertallo, saggiarne quasi il peso, prima di stringerlo meravigliosamente, in un contatto intenso. <Ed ancora!> Esplicherebbe, riaprendo nuovamente quella danza personale, quel ritmo che verrebbe nuovamente innescato, lasciando che il braccio destro si innalzi appena e poi venga spinto verso il basso, facilitando la forza di gravità, affinché colpisca duramente quel metallo che, come se fosse magia, andrebbe a raccogliere l'urto piegandosi come se fosse semplice plastichina appena modellata. I colpi si ripeterebbero incessantemente, ad una frequenza regolare di battiti. Un movimento lesto di quell'arto, affinché non perda un singolo istante andando a confermare quella traiettoria su cui starebbe lavorando. Sopo dopo una manciata di minuti, andrebbe a notare come il metallo sia ritornato nella sua condizione naturale e che dunque deve agire ora in differente modo. <Perché limitarsi ad un semplice materiale?> Sussurrerebbe fra sé, osservando se il proprietario lo stesse guardando. Dopo essersi accertato di essere momentaneamente senza controllo, andrebbe a prelevare anche le sbarre prima modellate, per avvicinarle in modo tale da comporre quello che dovrebbe essere lo scheletro dell'armatura, od una sua semplice facciata. Le mani dunque che andrebbero a saettare con rapidità dinanzi al proprio corpo, in una sequenza di sigilli espressi con cura: Drago, Serpente, Cinghiale, Topo. Ed ecco che l'energia Yoton verrebbe dunque ad esser richiamata all'interno del proprio organismo, affinché un abbondante composto di chakra lavico venga slittato verso le ghiandole salivari. Il calore che ne comporterebbe sarebbe ovviamente sopportato dal giovane, affinché il proprio intento potrebbe soddisfarlo. Non emtterebbe subito all'esterno, lasciando che il composto possa esser ben metabolizzato e gestito meravigliosamente dal Genin. Qualche secondo prima di esprimere all'esterno la propria lava, sfruttandola per rinforzare le giunture tra le varie sbarre, rendendo molto più solido e resistente lo stesso oggetto. Sarebbe proprio il controllo della solidificazione lavica a dovergli garantire un'operazione precisa, oltre al fatto che sfrutterebbe il proprio gene innato per curarne la forma da fargli assumere, facilitando, e non poco, la lavorazione di quell'armatura. Almeno in questo modo, potrà essere orgoglioso del proprio prodotto, totalmente personale ed unico nel suo genere: chi è che non vorrebbe un pezzo unico? [Se Chakra On: 19/25][Equip. Scheda][Arte Della Fusione I][Forgia Yoton]

00:00 Yurashin:
  [Officina] Un consumo di Chakra notevole, un dispendio di energie che ora si farebbe ben notare sul volto del giovane, palesemente stanco, mediante quelle goccioline di acqua che lentamente si formulerebbero. Per tale motivo, sarebbe costretto  a prendersi qualche secondo per ripristinare le proprie forze, lasciando che i polmoni possano catturare una maggior quantità di ossigeno e far si che il circolo di aria possa rinnovarsi con successo. Eppure guardeebbe quanto appena scandito ed in parte si sentirebbe compiaciuto, cosciente di quanto ha appena eseguito. Una modifica che probabilmente il proprio superiore non avrebbe apprezzato a dovere o che non avrebbe minimamente compreso il motivo che abbia spinto lo Yoton a muoversi in questa curiosa via. Come se avesse appena impresso un marchio di fabbrica, lascerebbe che le proprie mani possano aprirsi e chiudersi un paio di volte, nell'intenzione di constatare la sensibilità delle stesse. Le guarderebbe, mentre il corpo proprio disporrebbe ancora di quel calore che circola a pieno vigore. Scrollate appena le spalle, andrebbe nuovamente ad immergersi dinanzi a quel banco di lavoro, per perfezionare quanto abbia appena creato. E così ripetere bhe,  ancora una volta, per comporre un nuovo scheletro di armatura che dovrà poi costituire la facciata posteriore. Solo dopo di ciò, si dovrà preoccupare di unire le due metà affinché possa completare la prima fase del proprio lavoro. Ritornerebbe a colpire nuovamente il ferro, con intensità, cosciente che presto potrà ritornare a casa per poter riposare. Braccio destro che ancora andrebbe ad impugnare il martello, mentre il sinistro dirige il metallo, lo ruota e lo inclinerebbe a seconda della forma da intraprendere. Durante il proprio colpire, non si bloccherà nell'innalzare momentaneamente un braccio per potersi asciugare il sudore che inizerebbe a farsi man mano sempre più presente quanto fastidioso. Starebbe raggiungendo il limite della propria forza fisica e lo si intuirebbe dal fatto che ogni singola contrazione muscolare, ogni movimento scandito, acquisti un nuovo parametro di tempo, dannatamente più lungo. Ma ricordiamoci sempre che il Genin non sia un esperto fabbro e dunque la resistenza in quella stanza è decisamente minore. Difatti potrebbe cogliere la voce dell'altro, che rimbomba all'interno dell'officina sprovvista di clienti. Una voce confidenziale che lo inviterebbe a smetterla, espresso non con atteggiamento perfido ma amichevole. <Ho quasi completato.> Risponderebbe quasi a tono, in un pronunciare quieto e senza pretese. Comprende che quel consiglio non è atto a ledere ma per non farlo sforzare piu del dovuto, rovinando conseguentemente il prodotto su cui lavorerebbe da numerose ore. [Se Chakra On: 18/25][Equip. Scheda][Arte Della Fusione I]

00:26 Yurashin:
  [Officina] Ultimi colpi emessi con una forza appena sufficiente a concretizzare quanto desiderava per completare la struttura completa dell'armatura richiesta. Si volterebbe dunque verso il proprietario della struttura mentre le mani si liberano dagli utensili che ha utilizzato in queste ultime ore. Le gambe che andrebbero appena a mobilitarsi in delle piccole falcate per raggiungere l'altrui presenza. <Ho completato per questa sera. Domani dovrò tentare di creare delle placche da incastrare, come carne che avvolge lo scheletro umano.> Esprimerebbe mentre la risposta non tarderebbe a giungere e si concretizzerebbe in un ulteriore incentivo a migliorarsi sempre più e che gradiva come stesse lavorando duramente e che presto avrebbe ottenuto anche le prime lezioni teoriche su quella nobile arte. Un legger cenno di assenso col capo prima di volgere altrove, verso l'esterno mentre ancora una flebile voce si farebbe udire. <A domani.> Ultimerebbe in quel modo il dialogo, congedandosi dell'officina e diretto quanto prima verso la propria residenza, non eccessivamente distante. Ed una volta all'esterno, non farebbe altro che proseguire per una delle vie principali, notando ancora fluire qualcuno, ignaro se sia un semplice cittadino intenzionato ad una passeggiata notturna o degli Shinobi, atti a compiere delle continue ronde, per aumentare la sicurezza del plesso cittadino. Impiegherà semplicemente qualche minuto dunque, ad un passo stranamente rapido e calzante, incentivato probabilmente dall'estrema voglia di rientrare nella propria dimora. Solo una volta superata la porta, si impegnerà  nel mangiar qualcosa dopo un bagno caldo;  e poi immergersi nel fodero del proprio letto e lasciar che Morfeo possa catturare la sua stanchezza e trasportare Yurashin nel meraviglioso mondo del riposo. [Chakra Off][Equip. Scheda]