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Controllo dell'Ombra

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con Furaya, Takasugi

15:53 Takasugi:
  [Magione] La brezza fresca che solletica la pelle, il profumo dei fiori di ciliegio che circondano la magione, il sole che timidamente estende i suoi baci su tutto ciò che guarda, il silenzio figlio della regalità del posto, non un crocevia ma una dimora accogliente capace di divenire estensione della mente, di sussurrare a chi si sporge ad essa pur senza aver bisogno di parlare, non alle orecchie ma all'anima grazie ai ricordi e a quella memoria collettiva insita nelle pietre e nel legno che la compongono. Si sente così, si sente...diverso, il Nara, quando si trova lì, ormai abituale del posto. Solo direbbero molti, forse solingo è più corretto. Gli piace poter ascoltare i suoi pensieri, poter assaporare l'essenza delle cose e della Natura senza la frenesia della società, poter mettersi in contatto con il suo Spirito, vivo da quando è stato ridestato tramite il Chakra. I capelli corvini dalle punte rosse coprono in parte il volto, un mezzokimono smanicato rosso accarezza il derma lasciando libere le braccia, il cemento dei gradini invece sosta sotto le natiche, parte della schiena e del gomito ed il braccio impugna un libro, di poesie. Sfoglia un'altra pagina con leggerezza mentre dalle labbra fa capolino la bolla di una chewing-gum cno cui gioca, un suo vizio, e poi, dopo i secondi che passano ma che paiono eterni visto il loco apparentemente avulso dal tempo in cui sosta, il libro viene posato ai suoi piedi, chiuso, mentre gli occhi si estendono davanti sul praticello. Osservano il verde delle foglie, prima, e dopo l'ombra che si arrampica sui gradini, senza dir nulla <...>, senza pensare nulla attivamente, ma in dialogo con il suo inconscio che quasi gli suggerisce cosa fare, come se si trattasse di qualcosa di cui non può più fare a meno. Il busto si inarca in avanti ora e le mani si uniscono a formare il Sigillo della Capra, mentre gli occhi scelgono di negarsi la bella vista del quartiere per osservare qualcosa di più prezioso. Luci leggere, sottili, ma pregne in potenza di vita, opposte ma uguali, lontano ma volenterose d'avvicinarsi e di cingersi nel caldo abbraccio dello Yin e dello Yang. L'Energia psichica che discende cal capo, quella fisica che sale dal bacino, il loro incontro all'altezza del ventre e la perfetta amalgama generante pura energia. Un fiume che scorre in tutto il corpo, in tutto il sistema circolatorio ed attraverso ogni tsubo e che poi che fuoriesce fino ad accarezzare la pelle ed ogni membra, ma soprattutto il cuore e l'anima, invigoriti. Apre le palpebre dunque sciogliendo il sigillo, beandosi solo di quella sensazione divenuta ormai uno standard per lui, di quell'amico che è il Chakra, capace di acuire tutte le percezioni ed alterare la realtà ch'è così ancor più calorosa e viva, come se fosse in perfetta comunione con la Natura ora. Attende, ma non attende nulla, vive l'attimo e basta, in quella sorta di meditazione non-meditazione, di lasciar scorrere il divenire. [ Chakra 10/10]

16:29 Furaya:
  [Magione] Il soffiar del vento tra le foglie degli alberi, il fruscio delle stesse che, sospinte, circolano nell'aere, fino a finire ai piedi della Consigliera. Una foglia, il simbolo del Villaggio di Konohagakure, il quale sta passando un periodo che, di florido, non ha assolutamente nulla. Guerra. Nient'altro che questa. Sentimenti negativi nei cuori di ognuno, i quali però son stracolmi anche di Speranza. Speranza per il Villaggio, per gli abitanti dello stesso, affinché nessuno perda la vita in questa Lotta al Potere. Gli occhi della Nara son posati sulla figura in avvicinamento di Takasugi. Le braccia si piegano al di sotto del seno, con le unghie a ticchettar sugli avambracci opposti. Le spalle rilassate, la schiena ben diritta; il peso corporeo viene suddiviso tra una gamba e l'altra, così da mantenere un buon equilibrio. Gli abiti indossati son formati da pantaloncini neri, con sandali ninja, rinforzati in metallo al polpaccio, alti fin sotto le rispettive ginocchia. A coprire il busto, invece, ha una t-shirt grigia, a maniche corte, con il giubbotto da Jonin, tendente al nero, lasciato aperto. Attorno alle mani, invece, ha un paio di guanti, anch'essi scuri, a mezze dita, sul cui dorso vi sono delle placche metalliche. Contro la coscia destra, opposta alla Katana tenuta contro il fianco mancino, vi è una Tasca Porta Kunai e Shuriken - stracolma di questi ultimi - accompagnata da una Tasca Porta Oggetti sul gluteo, dallo stesso lato. I capelli sono raccolti in una coda di cavallo. Tra gli stessi, però, vi è anche il Coprifronte della Foglia, dal quale mai si separa; esattamente come le collane che porta attorno al collo (una fascetta rossa e una collana con il Ventaglio del Clan Uchiha), sempre in bella mostra. <Takasugi..> Lo richiama, sorridendo. <..come stai?> Solita domanda di rito, affinché possa assicurarsi delle condizioni fisiche e psichiche dell'altro. <L'ultima volta, ho notato che con l'Innata sei arrivato a buon punto. Vogliamo provare qualcosa di nuovo?> Sorride, non accennando ancora a cosa o come. Vuole incuriosirlo e sentir anche un di lui pensiero in merito. Tace, dunque, scendendo i primi scalini. Il Chakra, ovviamente, è di già attivo in lei. Non lo disattiva mai, a meno che non dorma, ovviamente. [Chakra ON]

16:50 Takasugi:
  [Magione] Dopo che è il chakra ha preso a scorrere con impeto all'interno del corpo del Nara le palpebre vengono alzate riportando la luce a contatto con le iridi scure. La Luce e la sua Assenza, come la sagoma nera che frastagliata discende gli scalini, quasi desiderosa di raggiungere il prato, di abbandonare la pietra bollente per l'amore viscerale del sole e di trovare la frescura del Verde, Vita, la sola cosa che può allietare un'ombra, destinata all'assenza della luce ma non al contatto con i suoi figli pur, purtroppo, potendo solo portare oscurità su di essi, potendo solo farli suoi con i suoi abbracci strappandoli dalla Madre, e condannandoli ad un'uguale esistenza. E la vita appartiene all'ombra del Nara, ci appartiene proprio per le capacità del genin che, quasi in contatto con la sua migliore amica, è spesso mosso dal desiderio di unirsi a lei tramite il legame del Chakra, un dono che può farle e che sempre le farà. L'indice e medio mancini vengono tesi verso l'alto, la mano destra vi si avvolge ed il chakra prende, quasi canalizzato, a fluire verso il basso quasi rapito dalla forza di gravità che invero non può tangerlo, forse più in questo caso dalla Forza creata dal Desio d'Amore o dal soffio vitale, fino ad abbandonare le suole delle scarpe andando ad accumularsi in quella sagoma scura che diviene sempre più nera, quasi spessa, quasi dotata di materia ora, ruggente, pronta a muoversi e capace di raggiungere l'agognato praticello. Ma non lo farà ora perchè delle parole catturano l'attenzione del Nara che alza gli occhi, notando Furaya, ed alzandosi di conseguenza mantenendo però il sigillo del Ratto e viva l'innata. <Furaya....bene in un certo senso, d'altra parte annoiato. Eppure...avevo voglia di vedere la mia ombra, la considero quasi un amica, mi piace l'idea di rendere viva una cosa prima...inanimata> risposta che supera i classici convenevoli, e silenzio che sopraggiunge per ascoltar le novelle parole proferite. <Non posso che esserne contento, di che si tratta?. [ Attivazione Innata Nara Lv. 1 Chakra [19/20]

17:32 Furaya:
  [Magione] Scende anche gli ultimi due o tre scalini. Lo osserva portar le mani al petto e formare il sigillo del Ratto, indicante l'attivazione della loro Hijutsu. L'ombra ai di lui piedi, d'altro canto, diviene di un colore più scuro, coprendo il terreno sotto i di lui piedi. <Vediamo se con la Lezione..> Per così dire. <..di oggi, ti annoierai di meno.> Piega nuovamente le rosee labbra, sorridendogli. <Sei diventato, come ti dicevo prima, abbastanza abile con la tua Ombra. E' ora di insegnarti una delle tecniche basilari del nostro Clan.> Si fa più seria, districando le braccia e lasciando ch'esse ricadano lungo i rispettivi fianchi. <Il Controllo dell'Ombra. La nostra Hijutsu, presa singolarmente, non serve a nulla.> Se non a fare venire gli infarti a gente come Datsu, ovviamente.. <Combinata, però, con le nostre Tecniche.. Diventa quasi di spettacolare.> Glielo assicura, poiché lei stessa conosce le loro Arti. Alcune sono relativamente forti e fantastiche, le quali l'hanno sempre aiutata durante le battaglie. Riprende fiato, lanciando una rapida occhiata attorno. Non sembrano esserci problemi di sorta, tant'è che le Copie, sparse per il Villaggio, non le danno nessun presagio, nessun avviso. Sospira, tornando su Takasugi. <Come ti stavo dicendo, il Controllo dell'Ombra viene utilizzato per poter bloccare le Ombre Nemiche. Hai fatto bene ad attivare di già l'Hijutsu..> Indicandola con un cenno del capo. <Mantieni il Sigillo del Ratto ed incanala il Chakra nell'Ombra. Se prima il Chakra veniva incanalato al fine di allungare l'Ombra e dargli una forma, questa volta dovrai cercare di raggiungere la mia.> L'Ombra, intende, ovviamente. <Continua a far circolare in essa il Chakra, cosicché possa legarsi ed unirsi alla mia.> Espira, toccando il suolo, a circa un paio di metri di distanza dal corpo del Nara. <Bisogna avere una forza piuttosto elevata per sottrarsi alla Kagemane, oppure un'alta velocità, cosicché l'Ombra non raggiunga quella avversaria.> Spiega, sbattendo le palpebre. <Inoltre, se riesci ad intrappolare il nemico, unendo le due ombre..> Solito Modus, insomma. <..potrai rilasciare il Sigillo e far compiere, al nemico stesso, i movimenti che preferisci.> Il capo viene piegato verso la spalla mancina. <Che te ne pare?> Ha ultimato la spiegazione, d'altro canto. <Vuoi provarci?> Ulteriore domande, per rimaner poi in silenzio. [Chakra ON]

18:13 Takasugi:
  [Magione] Non ha tanto da dire inizialmente, d'altronde è meglio tacere che parlare a vanvera, soprattutto se è l'interlocutore a parlare. E presta dunque le sue orecchie esimendosi dai commenti di sorta, interessato a voler carpire ogni dettaglio, abituato a viaggiare sulla mente e all'associare visualizzazioni mentali al verbo udito, come a voler anticipare ciò che verrà oltre a godersi solamente il ciò che è. Così come ricorda qualche sera prima, lo scherzo a Datsu, senza concordare tuttavia col giudizio di valore della Jonin. L'utilità è relativa, può essere di tipo finalistico, come valutata in merito all'aiuto che una cosa può dare per ottenere un risultato, eppure non vi sono solo risultati pratici. Anche dare un'emozione è qualcosa di non banale e gradito, anche spaventare, che sia per vezzo personale o per un fine più alto, anche distrarre. L'Ombra è una sua amica, e come tale mai sarà considerata "inutile", ma anzi, portatrice di consigli e di ispirazione. Tuttavia uno come lui, pur detto ciò, non può che accendersi alla presentazione della tecnica già a lui nominata: il Controllo. Questa volta il verbo non porta seco immagini mentali ma azioni, movimenti del corpo e atti volitivi che collaborano immantinente per condurre all'esecuzione degli ordini di Furaya. E dunque le mani rinsaldano la presa sul sigillo del Ratto,, la Mente proietta il Chakra a continuare quel flusso discendente ma in maniera ancora più tumultuosa per quanto controllata, lasciando che l'onda blu fluisce fino agli arti inferiori e poi dai piedi all'ombra, sempre più nera e vivia. E come già ha imparato a fare, quel chakra andrebbe accumulandosi nell'estremita della macchia scura, quella rappresentante la sagome del capo del Genin, portandola ad allungarsi in avanti superando le pietre e giungendo sull'erbetta sulla quale si trova la Jonin, come se l'IO del Nara si trovasse ora in quella stessa ombra e non più nel suo corpo, e come se potesse "vedere" l'obbiettivo, l'ombra ai piedi della superiore. La Kage dunque s'estende abbastanza, macinando in fretta quel paio di metri fino a portarsi con l'estremità superiore sopra l'estremità dell'ombra di Furaya, quella rappresentante la sua testa. E qua viene fermata, senza venir mossa ulteriormente, lasciando che non vi siano ulteriori variazioni, ulteriori atti di troppo. Il Non Fare, perchè tutto scorre. Ed infatti scorre il Chakra e solo di questo si tratta, di continuare quel flusso dal corpo ai piedi, all'ombra, attraverso l'ombra e nella zona di contatto. E poi lasciare scorrere come un fiume che infrange una diga, che spazza gli ostacoli e che si sparge nei canali vicini. È l'ombra di Furaya il canale ed è questa che verrebbe intrista del Chakra del Genin come prima era impressa la sua stessa ombra, come se si creasse un legame saldo e indissolubile fra le due, come se da due divenissero Uno, strette da un caldo, o freddo, perchè non v'è Luce nel mondo delle Ombre, abbraccio. Un congiungersi di corpi, perchè dalle braccia strette, da quelle ombre attaccate, il Chakra proseguirebbe il suo cammino fino a pervadere totalmente l'assenza di luce sotto Furaya fino al contatto con i di lei stessi piedi, ed il di lei corpo. Non scioglie il sigillo, in attesa di vedere se l'atto tentato è andato a compimento, se anche lei verrà portata ad assumere la postura del Nara. [ Innata Nara Lv. 1 + Tentativo Attivazione Controllo dell'Ombra Chakra [ 13/20]

19:07 Furaya:
 Permette lui di concentrarsi, restando in silenzio. Solo il fruscio delle fronde degli alberi continua a farsi udire. Gli occhi azzurro cielo di lei, nel frattempo, mantengono sotto controllo la di lui ombra. È lenta. Potrebbe evitarla con un semplice passettino di lato, alla sua massima velocità. Lui non la vedrebbe neppure. Tuttavia, è lì per aiutarlo a capire come usare la Kagemane, non per dar sfoggio delle proprie abilità. Non è neanche da lei. Sposta lo sguardo verso il suo viso, ancora in silenzio. Successivamente, quando la Kagemane comincia a muoversi, lei resta immobile. La guarda. Un conto è guardar la propria, sforzandosi e incanalando il Chakra nella stessa. Un altro.. è aiutare un giovane Nara alle prime armi. Non è mai stata intrappolata in una Kagemane. C'è da dire anche questo. Per questa ragione, lascia che l'ombra di lui si avvicini alla propria, unendosi e divenendo un tutt'uno. In base a forza, potrebbe muoversi e liberarsi. Tuttavia, come già detto anche prima, non ne ha intenzione. Automaticamente, dovrebbe assumere la stessa posizione del ragazzo che ha di fronte. <Prova a compiere dei movimenti.> Quantomeno, l'ombra non le limita di parlare e DJ aiutarlo almeno con quelle. Le gambe di lei sarebbero lievemente divaricate, ma il corpo non si muove, a meno che non sia Takasugi a farglielo fare. Non oppone nessuna resistenza, ma lascia a lui il da farsi. Ogni fibra del corpo è totalmente rilassata. [Chakra On]

19:41 Takasugi:
  [Magione] È una sensazione nuova, diversa quella che prova ora. Non gli è certo nuovo l'essere in connessione totale col Chakra, seguire il suo percorso come se fosse esso stesso una parte del suo essere, e percepire poi l'ombra come un'estensione dei propri arti. Tuttavia ora anche quella di Furaya rientra nell'insieme degli arti e dei sensi del Nara, e così, in parte, la ragazza, trasformata quasi in uno specchio. Uno specchio che non riflette la tua immagine, ma che riflette i tuoi intenti. Uno specchio che non riflette Luce, ma riflette l'Ombra, la sua assenza. Vedrebbe dunque la Jonin imitare i suoi movimenti, ad esempio il sigillo del Ratto che è ancora formato, ed in seguito, quasi con timidezza, il Genin andrebbe a distendere maggiormente le gambe portandosi in una posizione rilassata, sciogliendo il sigillo come prima detto e portando le braccia lungo i fianchi, per vedere lei fare lo stesso. Il volto mostra stupore, la mente corre all'impazzata elaborando tutte le potenzialità offerta da una simile atto. Come un bambino che affronta i suoi primi passi, con un'incertezza che diminuisce passetto dopo passetto, la gamba destra si allunga e viene seguita dalla sinistra riducendo di un metro la distanza fra i due. <Giura....che non stai facendo nulla> vuole accertarsene, seppur non dubita delle sue parole. E sa che è vero, perchè sente un senso di fatica maggiore, come se il Chakra stesse venendo drenato via, e lo sente fluire nell'ombra della Nara, e lo percepisce accalcarsi sotto i di lei piedi. Quasi in trance, sospeso fra lo stupore e l'incredulità, ma anche fra la convinzione e la determinazione, continuerebbe a muoversi, ruotando di 90° a dritta e compiendo un passettino verso tale direzione, cosa che porterebbe la Jonin a fare lo stesso con i due che s'offrirebbero brevemente le spalle. Poi nuovamente il dietrofront, la posizione frontale, il braccio destro che si muove lentamente nell'aria come farebbe una persona dinanzi alla sua immagine riflessa ma senza conoscere tale fenomeno fisico, come forse hanno fatto gli antichi davanti alle sorgenti d'acqua quando si sono visti il volto per la prima volta. Il sorriso ora lascia il posto ad un'espressione maggiormente seria, ed un bagliore guizza dallo sguardo. In lui vede immagini di guerra, si vede bloccare il suo nemico, si vede lanciare deigli shuriken tenuti in una posizione originale per non rischiare che anch'egli gli abbia, o si vede appoggiare una carta bomba al rivale. Si vede tener fermo il nemico per i suoi compagni, si immagina di portarlo a cadere in una trappola...potenzialità infinite. Ma può la Volontà umana cedere a una tale costrizione? Si può trasformare qualcuno in un burattino infrangendo lo stesso istinto di sopravvivenza? L'orgoglio? La dignità? Qual potere è questo, capace di tutto questo, capace di ergere il possessore a burattino, a manovratore, a giocattolaio....giocoliere non solo coi corpi, ma con le anime, coi cuori, con le emozioni. Si, tale Potere...può, e le responsabilità che traina con sè sono immense, difficili da reggere. Eppur lui le reggerà, per rendere onore al suo Nome e al suo Villaggio, a se stesso e ai propri obbiettivi, che veri obbiettivi non sono perchè è il Cuore a muoverlo, l'Animo ad ispirarlo. Ma prima deve vedere, deve cadere nell'Inferno, deve infrangere quella responsabilità, deve studiare i suoi mezzi...deve spingersi oltre, oltre il limite che un uomo non può e non deve infrangere, deve stuprare per un momento la Volontà di un'Amica, solo...per poter possedere in maniera totale il suo potere innato, solo per poter rispondere alle sue domande e capire. Capire dove spingersi, mettersi un limite, sapere quando e dove fermarsi. Ma deve Vedere, deve....saltare, oltre il punto di non ritorno. Oppure, forse, ma forse, perchè solo un malizioso potrebbe pensare una banalità del genere da una mente così brillante...voleva semplicemente togliersi quello sfizio, da diversi giorni. Dopo che la distanza dai due sarebbe ridotta a mezzo metro, grazie a un altro passo, il braccio destro lentamente andrebbe ad alzarsi, piegato, fino a portare il palmo destro, aperto, frontale al seno sinistro della Jonin. Lì il braccio si distenderà leggermente, fino a dare vita all'inatteso e inaspettabile contatto. [ Popi ] Sorride, arrossendo, e puntando gli occhi su quelli di Furaya. [ Tentativo Controllo Ombra + Hijutsu lv. 1 Chakra 10/20]

22:03 Furaya:
 <Ti giuro che non sto facendo niente.> Afferma, restando immobile. Ne copia ogni movimento, il ché gli farà capire che effettivamente lei non si sta muovendo di sua spontanea volontà. Quando egli cammina, lei ne ripete le stesse ed identiche mosse. Non dice nulla, resta silente. Anzi.. Abbassa lo sguardo, onde evitare di incappare in qualcosa che rischi di farla rovinare al suolo. Può liberarsi quanto vuole, ma semplicemente non lo fa. Un sospiro quando torna a fermarsi. È una sensazione tutta nuova quella che ora sta sperimentando. Non sente più il corpo esser proprio. <È quasi una bella sensazione..> Quella di muoversi, ma senza volerlo realmente, quasi come se il proprio corpo fosse sorretto da alcuni fili, venendo mosso come una marionetta. <..ma ti auguro e mi auguro che non succeda mai in battaglia.> Parlare, del resto, è l'unica cosa che può fare. Nel frattempo, si riporta frontalmente a lui, guardandolo. Ne nota il braccio che si alza, portandosi verso la sinistra. Ancora non intuisce cosa Takasugi abbia in mente di fare. Tuttavia, la mano di lei si avvicina al proprio.. Seno. Arrossisce, rendendosi conto di ciò che vuol fare. Oppone, in tal caso, forza, tutta quella che possiede, al potere dell'altro. Il braccio viene spinto in direzione opposta al seno, poiché cerca di riportarlo nella giusta posizione. Stringe le nocche, rendendo altresì difficoltoso il controllo dell'altro. <Q-questa..> Si nota lo sforzo anche in lei. <..me la paghi!> Esclama, seppur non sia affatto arrabbiata come si penserebbe. Al termine, dunque, dovrebbe riuscire a riportare il braccio lontano dal petto, abbassandolo, con un sospiro. Così facendo, quindi, il Controllo di Takasugi dovrebbe altresì interrompersi totalmente. <Comincia a correre.> Un sorriso che, di minaccioso, tutto sommato, non ha un bel niente. Prende a compiere dei passi in avanti, ora che sarebbe libera di compiere ogni movimento. Meglio per Takasugi che scappi da quella zona! Ha osato fare uno scherzone alla Consigliera (?). Ad ogni modo.. È sempre un bene vedere che, durante la guerra, ci si riesce ancora a divertire, una volta tanto. [Forza: 35][Chakra ON][END]

Takasugi e Furaya si incontrano presso la Magione Nara dove la seconda insegna un'importante tecnica di Clan al primo. Taka però proverà a fare il furbo, fallendo.