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Allenamento Innata Nara!

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con Furaya, Takasugi

23:58 Furaya:
  [Magione Nara] La Luna illumina la Magione, riflettendo su di essa i propri raggi. La giovane, allontanatasi, a fine giornata, dalla Magione dell'Hokage, si è diretta verso la Magione del proprio Clan. Ha lasciato, a guardia della prima, una delle sue copie. Un'altra, invece, si trova al centro del Villaggio, così da tenere sotto controllo la situazione e aiutare gli Anbu che potrebbero aver bisogno d'aiuto. Una terza, inoltre, si trova alle Mura di cinta, così da tenere sotto controllo anche quelle, qualora arrivi qualcuno a far visita. Si stiracchia, muovendo il collo a destra e a sinistra, lentamente, ma facendo sì che i muscoli dello stesso e delle spalle si stirino e si rilassino. Indossa un paio di pantaloncini neri, un paio di sandali dello stesso colore, alti fin sotto le rispettive ginocchia e rinforzati in metallo. A coprire il busto, ha un kimono dal colore violaceo, con il simbolo del Clan Nara, in bianco, tra le scapole. Si assicura SEMPRE che il tessuto copra interamente le spalle, soprattutto al centro, tra le due scapole. Ha un marchio a fuoco che le dà fastidio. Un marchio che recita un nome che vuol cancellare dalla faccia della terra. La battaglia sta giungendo all'epilogo.. Forse. Suo padre non è ancora sceso in campo, ma quanto gli ci vorrà per farlo? In fondo, finora, non ha fatto altro che muovere e tessere altri fili. Gli occhi azzurri della Nara vengono portati verso il cielo notturno, osservando 'Sorella Luna', la quale, secondo il fratellastro, li guiderà e li aiuterà ogni qualvolta ve ne sia la necessità. Ma sarà veramente così come dice? Non ha particolari armi con sé, comunque sia, almeno non visibili. Difatti, le Armi - da una parte - Peggiori sono rinchiuse nei rispettivi Fuda: Falce a destra, Zanbato a sinistra; entrambe avvelenate. Contro il fianco mancino, si può intravedere la Katana, una soltanto, chiusa nell'apposito fodero completamente nero. La gamba destra è fasciata da una Tasca Porta Kunai e Shuriken, accompagnata dalla Tasca Porta Oggetti dal medesimo lato, sul gluteo. Il Coprifronte vien tenuto tra i capelli, ma comunque ben visibile. Coi riflessi della Luna, splende al collo il ciondolo con il Ventaglio Uchiha. Riabbassa lo sguardo, focalizzandolo sulla figura di Takasugi, il quale dovrebbe trovarsi altresì in quel luogo, per poter seguire degli allenamenti riguardanti la di lui Innata, recentemente scoperta. <Come stai, Takasugi?> Chiede, piegando un poco la testolina verso sinistra. Non pronuncia verbo successivamente, lasciando ch'egli attivi il Chakra e l'Innata. Lei, dal canto proprio, ha già attivato il Chakra in precedenza. Invero.. Non lo disattiva mai. Lo attiva al mattino e lo disattiva alla sera. Semplicemente. [Chakra ON]

00:15 Takasugi:
  [Magione Nara] [ Magione Nara ] Da quanto è diventato a tutti gli effetti un membro del clan Nara risvegliando un potere sopito le sue prospettive sono cambiate. Sembra banale eppure il peso delle responsabilità ha iniziato a gravare sulle sue spalle, ora adulte, non più quelle di un ragazzino. Se prima guardava a Shinobi del calibro di Shikamaru con una sorta di ludica stima, di fascino per le abilità dimostrate, ora guarda loro come esempio, come faro che indica un percorso da dover percorrere per via del nome che possiede. Il senso di elitarietà nell'essere fra i fortunati a godere di un potere speciale non provoca autocompiacimento, ma la consapevolezza che un potere comporta un dovere, in questo caso verso la Foglia e verso il suo Clan, già tradito e bistrattato da indegni, come l'autore della nuova guerra. Quella voglia di misurarsi, di mettere alla prova le sue capacità intelletive e di mettere in pratica gli studi bellici compiuti non è più fine a se stesso, non c'è più solo una ricerca del divertimento, quanto quella figlia della volontà di diventare forte e utile per le persone che lo circondano, anche se quel lato del carattere non lo abbandonerà. Ed infatti lo aiuta a fare quello che fa, ad applicarsi, a studiare e a restare concentrato come ora, intento nel primario atto di ogni ninja: il richiamo del Chakra. Le palpebre sono abbassate e le mani unite nel sigillo della capra mentre la mente visualizza e "sente" l'energia psichica con sede nella testa, e quella fisica con sede nell'addome. Le spingerebbe a incontrarsi all'altezza addominale lasciandole fondere in un abbraccio come l'acqua di un'estuario che arriva nel corso principale, vorticando ed irradiando poi tutto il corpo con un getto forte e limpido per il sistema circolatorio, attraverso ogni Tsubo. La luce azzurrina che lo animerebbe dall'interno si espanderebbe fino ad accarezzare ogni membra, ed il dolce torpore fautore d'energiche sensazioni dimostrerebbe la corretta esecuzione dell'impasto. Apre gli occhi mentre il vento soffia sulla sua veste smanicata rossa, unico vestiario oltre ai pantaloni ed al borsello contenente dei Kunai ed un filo conduttore, trovando così dinanzi a sè colei che l'ha introdotto. <Mai stato meglio> sorride rispondendo ciò, in riferimento anche alle sensazioni che gli dona evocare il Chakra, mentre la luna lo bacia e le torcie nell'ambiente aiutano a proiettare le ombre dei due, migliori amiche, sul terreno. Guarda proprio questa sul terreno, riconoscendola sempre più come tale, tornando su Furaya. < Ho scoperto grazie a te di avere un'amica che mi accompagna sempre...è strano pensando che non potrò mai essere solo, a me che piaceva ogni tanto stare per le mie> la sua Kage.

00:42 Furaya:
  [Magione Nara] Non parla. Resta in silenzio. Tante son le cose che le frullano nel cervello, ma preferisce non dirle. Che senso avrebbe? Le spalle si rilassano, portando però le braccia a piegarsi al di sotto del seno. Le gambe sono lievemente divaricate, mentre gli occhietti azzurri restano focalizzati sull'altrui figura. Egli attiva il Chakra e solo quando replica alla di lei domande, riprende la parola. <Meglio così, dai.> Un sorrisetto sincero vien rivolto in sua direzione, continuando a sentir le di lui parole in merito all'argomento. <La Kagemane ci è sempre d'aiuto. Per noi Nara, è una Alleata su cui contare sempre. C'è da dire che non sempre la si può utilizzare in solitaria, però.> Le Innate hanno sempre un punto debole e uno di forza, senza dubbio. <Ma è forte. Come già sai, bloccando i movimenti dell'avversario..> Scrolla un poco le spalle. <..quell'avversario è alla tua mercé. Puoi far di lui ciò che vuoi con la tua Ombra. Deve avere una forza notevole per liberarsi.> Il tono vien tenuto serio, ma perfettamente tranquillo. Come sempre, utilizza la sua ''meditazione'' interiore, affinché possa tener sotto controllo il calore costante, la fiammella sopita ma sempre accesa, come un vulcano dormiente che può attivarsi da un momento all'altro.. in altre parole, lo Yoton. <Immagina che la tua Ombra sia una prolungazione di te, come effettivamente è.> Per quanto riguarda la questione della Solitudine e di voler star soli. Lei non la pensa in quel modo. Odia star sola, odia esser abbandonata da coloro in cui ripone fiducia. E' stata fin troppo tempo da sola; è cresciuta senza nessuno che potesse badare a lei. No... Per niente, la Solitudine non le piace. Ad ogni modo, svicola anche questi pensieri, poiché vi è ben altro a cui dover pensare, in questo preciso istante. <Attiva l'Innata.> Afferma in sua direzione, categorica. Non vuole apparire come un Generale che comanda, senza pensare alle conseguenze, le sue truppe. Difatti, come a voler cancellare il tono appena usato, abbozza nuovamente un piccolo sorrisetto. <Devi allenarla ancora, del resto. E io posso aiutarti.> Nuovamente, esattamente come lo ha aiutato a scoprirla. [Chakra ON]

01:46 Takasugi:
  [Magione Nara] Ascolta la Nara confermare le sue parole, annuendo sereno, tuttavia dubbioso in un punto. <Non l'hai mai utilizzata da sola? Intendi forse, per la posizione scoperta che bisogna assumere?> curioso e appassionato di strategia non può non volere scandagliare a fondo ogni aspetto dell'innata del suo clan, seppur potrebbe già averci azzeccato con la sua deduzione. <La curiosità è tanta, non vedo l'ora di poter scoprire in prima persona questi effetti di cui parli> il volto torna a palesare dunque un'espressione seria mentre le palpebre si abbasano nuovamente, negando ora Furaya alla vista ed offrendole l'udito. L'ombra come prolungazione...parole che rieccheggiano e che portano subito all'azione. Le percezioni verrebbero infatti acutizzate in prossimità dei piedi, passando per le gambe leggermente flesse e divaricate, e di conseguenza quasi involontariamente iniziando a convogliare il Chakra proprio verso le piante dei piedi...il tutto dopo la formazione del sigillo del Ratto con le dita destre strette intorno a indice e medio sinistri, all'altezza dell esterno. Dalle suole dei piedi visualizzerebbe nella mente la posizione dell'ombra, dove l'ha vista prima, quasi immaginando di "sentirla", di sentirla materialmente con i piedi, di sentirla divenir estensione degli arti, una parte del suo corpo se non un nuovo senso, e da questa visualizzazione il Chakra convogliato nelle leve inferiori andrebbe a scendere fino a penetrare nell'ombra, amalgamando tutte le particelle di luce che le compongono, cingendole d'energia e provocando così una variazione nel colore. Da quel nero sfocato diventerebbe un nero forte, quasi ruggente, e l'ombra andrebbe anche ad ingrandirsi un pochetto, oscillando per ora in maniera leggera. Ora gli occhi s'aprirebbero puntando Furaya, mentre l'attenzione sarebbe massima ed il respiro profondo per far fronte alla fatica. [ Attivazione Hijutsu Nara liv. 1 Chakra 9/10]

02:15 Furaya:
  [Magione Nara] Ascolta le di lui domande, con estrema attenzione. Sposta il peso corporeo dalla gamba destra alla mancina, replicando con assoluta calma: <Qualche volta, sì. Ma devi essere veloce nel suo utilizzo. Caso contrario, il nemico la può schivare facilmente. Ma, ovviamente..> Porta la mano destra a sollevarsi, avvicinandosi alla tempia corrispondente. <..ti basta usare questo.> Indicando, per l'appunto, il cervello, una delle peculiarità di tutti i Nara, viventi e trapassati. <Le strategie, in combattimento, servono a questo, del resto.> Scrolla lievemente le spalle, portando il braccio, precedentemente alzato, a riabbassarsi verso il basso. <Ad ogni modo.. Puoi ampliare anche la tua Ombra. Lei rispecchia te stesso. Tutto ciò che è a te collegato, viene ripetuto alla perfezione da lei. E' la tua compagna, la tua alleata.> Deglutisce, cedendogli infine la parola, qualora abbia altro da dirle a tal proposito. Nel frattempo, Takasugi stesso la attiva, permettendo alla stessa Ombra di divenir spessa, più scura, tant'è che il terreno sotto di essa non si vedrà più. Le Tenebre avanzano. Le Ombre possono essere definite, infatti, come tali. Dei pezzi di Tenebra che si legano ai nemici, distruggendoli.. Una volta attivata, la Consigliera lo osserva. Sposta gli occhi dalla Kagemane al di lui volto. <Cerca di allungarla, come hai fatto la prima volta.> Spiega, mantenendosi, come prima, perfettamente calma. <Spingerla in avanti, ormai, non dovrebbe essere un problema.. ma potremmo creare anche un percorso.> Ripensa a ciò che vide fare a suo fratello. Il suo, ovviamente, era un allenamento strano, differente dagli altri a cui ha assistito. Cercava di formare delle lettere, delle parole, seppur poi fossero quasi del tutto incomprensibili. <Se hai qualche idea in merito, dilla pure. In fondo, sei tu quello che deve allenarla. Io sono qui per darti una mano, in caso di bisogno, e seguirti.> Lascia, dunque, che sia lui a decidere, o comunque a dir qualcosa, affinché quell'allenamento cominci nel vero senso della parola. [Chakra ON]

02:38 Takasugi:
  [Magione Nara] Mantenendo alta la concentrazione ma senza cadere nella "tensione", nell'agitazione e vittima dei sentimenti, nonostante lo sforzo mentale è proiettato sul mantenere viva quell'ombra le parole della Nara vengono ben recepite. <Per fortuna...mi piace usarlo> probabilmente è un fatto genetico, o il caso, ma un Nara sempre cervello non può fare molto. Predestinato, dai suoi geni, ma il destino ce lo si costruisce da soli e con l'impegno. Annuisce sull'ampliamento dell'ombra, questo gli è già chiaro, ed ascolta poi le ultime parole. <Le idee verranno provando> ora non le ha, ma forse dopo si. L'unica cosa che ha in testa è il dover allungare quell'ombra. E la immagina muoversi come se egli stesso si stesse muovendo, anche se in realtà è fermo. La immagina, intrista di Chakra, strisciare come un serpente, ghermire il terreno, attaccare le sue molecole con quelle dell'ombra, come se da luce fosse ormai materia, irridendo in realtà la stessa luce visto che l'atto stesso che sta compiendo è una sovversione dell'ordine naturale, un'ombra che diviene soggetto e non più attributo, protagonista e non più imitatrice, un'ombra che diventa essenza capace di agire. Il flusso di Chakra dal corpo ai piedi prosegue dunque, e dai piedi all'immagine oscura di lui non più riflettente al 100% la sua posizione, e da quell'immagine, l'ombra, in avanti, come se volesse distendere una superficie elastica e come se volesse fonderla sempre più col suolo, sfruttando lo stesso per permettere l'avanzamento. Andrebbe allungandosi questa col tentativo di sfilare alla sinistra di Furaya, macinando metri: 1...3....5, al sesto gli arti inizierebbero leggermente a tremare mentre una goccia di sudore discende dal capo. Un sospiro profondo, mente che torna a svuotarsi e chakra che il moro tenta ancora di mantenere ben intriso nella Kage. <Posso andare avanti...lo so> quasi fra sè, ma riferendosi anche a lei. <Ma quanto avanti potrò andare?> ci sarà un limite, ma i limiti...si possono battere? E come? Per il momento in ogni caso deve raggiungerlo, prima di poter sbirciare oltre. [ Hijutsu Nara lv. 1 Chakra 8/10]

03:04 Furaya:
 Un cenno di assenso viene diretto verso Takasugi, la cui osservazione è senz'altro corretta. In silenzio, però, lascia che si concentri. Non emette verbo, non dice nulla né spiega altro per quanto riguarda l'Hijutsu Nara. Il capo si sposta, portando gli occhi a rimirar l'ombra del ragazzo. Questa dovrebbe cominciare a muoversi, seppur a fatica. <Non avere fretta.> Lo ammonisce, ma non con cattiveria. Vuole seguirlo passo passo. <Incanala lentamente il Chakra nell'ombra.. Deformala. Fa sì che abbia una forma che ti aggrada.> Sarebbe uno dei tanti allenamenti a cui potrebbe sottoporlo per apprendere il funzionamento della stessa Innata. <Hai un limite. Dipende dalle tue capacità. Io, inizialmente..> Se proprio vogliamo fare un termine di paragone, ovviamente. <..riuscivo ad allungarla di una decina di metri o poco meno. Non sforzarti troppo.> Nota come egli, invece, lo stia facendo, volendosi spingere al massimo delle proprie capacità. <Continua ad incanalare Chakra nell'ombra.> Prosegue, volendogli dare manforte. È lì per quello, d'altro canto. Guidarlo, aiutarlo, sostenerlo. <Spingi ancora in avanti. Ti accorgerai di essere arrivato al tuo limite da solo.> Stanchezza, soprattutto, essendo uno dei suoi primi allenamenti seri, riguardanti la Tecnica stessa. La Nara, ad ogni modo, compie dei piccoli passetti indietro. Si sposta verso la propria destra, quindi la sinistra di Takasugi. Piega appena le gambe, con la schiena diritta. Le braccia vengono sciolte, posate lungo i propri fianchi. <Aumentiamo la difficoltà.> Non possono fermarsi adesso. La distanza che li separa non è elevatissima. Sono, più o meno, sei metri. <Io mi sposto e tu devi cercare di indirizzare la Kagemane verso di me.> Ne cerca l'intesa, pur se fosse un singolo cenno del capo o il semplice spostarsi dell'Ombra proprio nella direzione da lei intrapresa. Poggia entrambi i piedi a terra, giunta alla destinazione prefissatasi, portando ancora gli occhi di lui. Vuole capire cosa farà e se, soprattutto, ci riuscirà. Gli lascia completa autonomia, ma può sempre fermarsi e riprendere fiato. [Chakra On]

23:56 Takasugi:
  [Magione Nara] La mente è in stretta connessione con l'azione. Pensiero e volontà diventano esecuzione e così le parole di Furaya non passano tramite una rielaborazione cognitiva, ma diventano consigli messi in pratica immantinente. L'ordine di non avere fretta combacia con un'ulteriore distensione muscolare ed un respiro che si fa più profondo, quello di dare una forma all'ombra con la traslazione dell'immagine mentale rappresentante l'obbiettivo che desidera raggiungere nell'ombra stessa. Il cuore batte, pulsa, dettando un ritmo, un "Tum Tum" che ha quasi una funzione ipnotica e trascendentale tale dal distogliere la mente da pensieri superflui. Le percezioni così son quasi totalmente scollegate dal corpo e focalizzate sull'ombra, come se solo i recettori del Chakra fossero attivi e di quelli si nutrisse il Genin, divenuto la sua ombra in tutto e per tutto, un'ombra al servizio del corpo che sosta su di essa. Passivamente quasi riceve dunque l'informazione sensoriale dello spostamento della Jonin, ed in maniera attiva risponde cercando di spingere il chakra nella sua ombra a sinistra, quasi come se fosse in stretta connessione con l'Essere della Kagemane, in una maniera indescrittibile dalle parole ed ineffabile pertanto, ma diretta, così come muoviamoi i muscoli dei nostri corpi ed agiamo coi nostri sensi. L'ombra, larga il normale ed allungata sui 5 metri, andrebbe dunque a rimanere retta roteando attorno alla base dei piedi dello shinobi ora perno, simile al movimento compiuto dalle lancette di un orologio che si muove in senso opposto alla sua normalità. Ed una volta che punterebbe Furaya andrebbe a distendersi, quasi distendendo gli atomi che la compongono e diminuendo ancora seppur leggermente in larghezza, macinando un ulteriore metro e portando così la proiezione della testa del Nara sotto i piedi della Nara. Non si tratta solo di spostare ma di dare una forma, ed è qui che sarebbe focalizzato lo sforzo maggiore, perchè quella testa verrebbe quasi tirata dai due vertici in basso a destra e a sinistra verso indietro, ovvero verso i piedi di Takasugi, tanto che si deformerebbe formando un triangolo, che col trongo disegnerà sul terreno una freccia il cui vertice combacia con l'ombra di Furaya. Il ritmo del respiro non cambia, in trance il Genin continua il suo operato, abbandonando quasi il Conscio e divenendo Uno con il Chakra. [ Hijutsu Nara lv 1 Chakra 7/10]

00:25 Furaya:
  [Magione Nara] Gli occhi della Consigliera osservano. Tengono la situazione sotto controllo, affinché possa capire se vi siano errori o meno. Takasugi si concentra allo stremo, senza badare a quanto detto dalla Nara. Lei, dal canto proprio, giunta alla propria destra, si ferma. Non gli dà limiti di tempo. Ha tutti i minuti che vuole per mettere in pratica ciò che ha imparato e che è riuscito ad acquisire. Le braccia di lei permangono ancora lungo i rispettivi fianchi, con la colonna vertebrale ben diritta. Lo sguardo, invece, non è rivolto verso Takasugi, bensì verso la di lui Ombra. Quest'ultima, infatti, viene spinta in avanti, tramite l'incanalamento del Chakra nella stessa. Si deforma, si allunga, si amplia. Il colore nero delle Tenebre si mescola a quello della notte. Il capo di lei compie un movimento dall'alto al basso. Un secondo. Niente di più se non un accenno, un annuire. <..continua così.> Un sussurro il suo, poiché non vuole deconcentrarlo ora che sembra aver trovato il giusto equilibrio. Dunque, non appena l'Ombra di lui sarà arrivata a poca distanza da lei, senza bloccarla - non è ovviamente ancora in grado di farlo -, la donna si sposterebbe celermente verso la direzione opposta. Se prima si è diretta a destra, questa volta va a sinistra, il ché equivale alla destra di Takasugi. La distanza è sempre la stessa, poiché andrebbe a spostarsi in linea retta, da un punto ad un altro. L'alternar delle leve inferiori, però, viene rallentato rispetto alla velocità originale. In altri casi, qualora corresse alla massima velocità che il suo corpo le consente di fare, potrebbe persino apparire invisibile ad occhi poco allenati. <Ora, di qui.> Questa volta, il tono s'alza un poco, poiché deve farsi udire. Divarica lievemente le gambe, mantenendo, come prima, il tronco diritto e le spalle rilassate. Esattamente come prima, ancora, non gli dà un limite di tempo nel quale riuscirci né gli mette pressione. Attende con pazienza che Takasugi possa muovere, nuovamente, la Kagemane in tutt'altra direzione. Comprende benissimo come lo sforzo sia immane, la prima volta. C'è passata anche lei, così come tutti gli altri Nara che sono riusciti a risvegliare l'Innata. Ebbene.. La palla passa nuovamente nelle mani del Genin. [Chakra ON]

00:54 Takasugi:
  [Magione Nara] [ Magionre Nara ] Riprende in un certo senso coscienza quando nota d'aver adempiuto al compito richiesto. Annuisce di ricambo alla Jonin, senza tuttavia crogiolarsi ma rimanendo concentrato, mentre la stretta della mandritta sulla sinistra si fa più forte tanto da far sbiancare leggermente la pelle dell'indice e del medio mancini. Attende che Furaya si muove dunque ed è allora che tenterebbe di replicare quanto fatto in precedenza. Le gambe restano flesse, questa volta anche più di prima con una distanza di circa mezzo metro fra i due piedi, il busto ben dritto, il petto in fuori e l'addome in dentro, intento in ritmici e ipnotici movimenti dovuto al respiro ampio. Nonostante la fatica inizia a sentirsi sa di poter resistere molto più di così e sa di doverlo fare: orgoglioso com'è di se stesso non potrebbe mai accettare un fallimento, vuole dimostrare invece di poter essere un Nara nonostante fino ad ora è stato quasi un reietto del Clan. Sa di saper dominare le sue emozioni, sa di essere sveglio per comprendere una spiegazione, e dunque è consapevole di potercela fare. Determinato oltre che attento seguirà quanto fatto prima, con quella Volontà che proietterà la sua ombra a traslare sul terreno,quasi arrampicandosi su di esso, con questa forma retta che seguirà ora un percorso orario similmente al movimento di un compasso. Da una lancetta che puntava alle 10 diverrà una lancetta che punta le 2 grazie alla rotazione a dritta che vedrebbe la freccia disegnata dall'ombra finire per congiungersi nuovamente coi piedi di Furaya, rimanendo uguale nella forma e dunque in lunghezza e in larghezza rispetto a prima. <Sensei..> si appella così ora a lei, con una voce però quasi soffocata. <Voglio arrivare al limite> quella decina di metri, deve sapere qual è...ignorare i propri limiti vuol dire incorrere nella sconfitta.

00:55 Takasugi:
  [EDIT] [ Hijutsu Nara lv 1 Chakra 6/10]

01:40 Furaya:
  [Magione Nara] L'Ombra di lui viene spinta nella direzione opposta. Ancor irrorata di Chakra, mantiene la stessa forma di prima, dirigendosi verso i piedi della Consigliera. <...> Un sospiro più lungo del normale, cercando di riprendere subito dopo aria pulita, riempiendo i polmoni. Riesce a compiere anche questo movimento, il ché rende vano un altro tentativo simile. <Ho capito.> Recepisce, infatti, il dire altrui. Vuole capire questo suo limite. Sette metri sono ancora pochi. Indietreggia di altri cinque, arrivando ad una distanza totale di ben dodici metri. Rivolgerebbe la schiena all'indietro, ma il busto ad egli. Le inferiori leve si piegano, si alternano, costringendola ad una ennesima corsa. Come prima, però, non eccede nella velocità stessa. Poggia il piede destro, seguito dal sinistro, e poi nuovamente dal primo. Raggiunta la posizione, si troverebbe frontalmente a Takasugi. <Mi sono allontanata ulteriormente.> Lei riesce ad arrivare ad una distanza massima di trenta metri, ma è pur sempre una Jonin e allena la sua Innata da anni. Takasugi, invece, lo fa solo da pochi giorni e deve ancora capire fin dove essa possa spingersi. Si rimette nella posizione precedentemente assunta, ossia gambe divaricate, colonna vertebrale diritta, braccia piegate al di sotto del seno. Il capo viene piegato verso la spalla mancina, incuriosita, osservando ancora la di lui Kagemane. <Spingiti al limite. Non so quale sia il tuo, ma possiamo scoprirlo. Mi allontanerò ogni volta di cinque metri, finché non lo capirai da te.> E' la soluzione più semplice che le viene, al momento. Lo sforzo è immane e ha già consumato un bel po' di Chakra. Un'altra peculiarità dell'Hijutsu Nara, in fondo, è anche questa: alto consumo di Chakra. Magari non con l'Innata in sé, bensì con le tecniche ad essa correlate, le quali sono anche fin troppo utili in battaglia.. se usate con l'ingegno. Com'è giusto che sia, d'altro canto. A Takasugi, nuovamente, tocca continuare l'allenamento. Non un alito di vento, non un fiato. Gli lascia la completa concentrazione. [Chakra ON]

01:59 Takasugi:
  [EDIT] [ Magione Nara ] Il silenzio permea il luogo sotto la luce degli astri che benevoli sorridono ai due shinobi, infatti quasi immobili visto che oltre ai movimenti della Jonin l'unica cosa che si muove e l'ombra, intangibile e silenziosa come un fantasma. Silenzio che vien rotto però anche dalle parole della Nara, ricambiate da un'occhiata del moro, un'occhiata quanto mai determinata. La osserva ora, togliendo gli occhi dall'ombra, indietreggiare fino ad una posizione relativamente distante. <Bene...sono pronto> semplicemente risponde mostrando un sorriso e donandole un occhiolino, a stemperare la tensione. Ma questa c'è perchè il momento è catartico: fin'ora è tutta una scoperta, un aumento costante della consapevolezza delle proprie abilità, un guadagno continuo...eppure questo miglioramento deve passare al riconoscimento di un limite, mai facile da accettare. Quale sarà il suo? Ha, e non ha, intenzione di scoprirlo presto. La testa si alza verso l'alto mentre le palpebre si abbassano come a favorire una concentrazione ancora più profonda, mentre l'ombra inizierebbe a venir mossa in modo ondulatorio, da sinistra a destra, quasi come se fosse un muscolo intento a riscaldarsi. Un modo dle Genin per sentire farsi maggiore la sua presa sulla kage, un modo per prepararsi all'estensione longitudinale, considerando che questa per ora rimane costante di 7 metri, ma in realtà anche un modo per propiziare l'ultimo affondo. Infatti il modo ondulatorio non vedrà l'area della macchia nera rimanere fisso, bensì aumentare via via lateralmente, col totale aggiunto che equivale ai metri massimi che potrà aggiungere a quanti già percorsi. Gli occhi si riaprono, puntando verso i piedi di Furaya, ed è ora che l'ombra, prima ingrassata, diventerà smilza tutto d'un tratto, e le parti nere accumulate prima in larghezza spariranno andando a permettere un allungamento della stessa rapido e subitaneo in avanti, quasi seguendo il motto "via il dente via il dolore", un movimento a strappo, che il Genin ha pensato essere utile per macinare quanti più metri possibili senza soffrire troppo la stanchezza che si fa pressante. E l'ombra dunque si proietterebbe in avanti ma, a una certa...si bloccherebbe come davanti a un muro, tornando indietro di 10 centimetri e poi riprovando due, tre, quattro volte, ad avanzare, senza riuscirsi, come muscolo che cerca di superare le sue capacità distensive dovendo però vedersi costretto a bloccarsi. Il sudore aumenta, i denti sono ingrignati ed infine le gambe si piegano ancora di più, con i tentativi che si fermano e l'ombra che rimane allungata per soli 10 metri, distante due da Furaya. <N-Non....riesco...> a denti stretti, preso dallo sforzo. [ Hijutsu lv 1 chakra 5/10]

02:17 Furaya:
  [Magione Nara] Le labbra son socchiuse, ma distese. Non un sorriso o un musone. I lineamenti del volto si mantengono rilassati come il resto del proprio corpo. Alla fin fine, quella non è una battaglia. Può permettersi il lusso di rilassar la muscolatura e i nervi del proprio corpo, sempre così tesi per via della tensione a cui è sottoposta. Giorno dopo giorno, mentre questa guerra avanza.. senza aver ancora trovato una fine. Porta gli occhi a guardare l'Ombra di Takasugi, la quale, una volta direzionata verso di lei, non riesce a percorrere tutti e dodici i metri, bensì soltanto dieci. Due di essi sono scoperti. Vede la Kagemane tornare indietro, per poi essere spinta in avanti, ancora e ancora. Tra la donna e l'Ombra altrui sembra frapporsi un muro, un qualcosa di invisibile, che non la fa andare avanti. <Credo che..> Rialza gli occhietti verso l'alto, cercando quelli di lui. <..questo sia il tuo limite. Ma..> E mette subito le mani avanti, come a volergli dare una chance. <..i limiti possono essere superati, surclassati. Migliorerai. Per essere la tua prima volta..> Vuole incoraggiarlo. Difatti, si avvicina, evitando l'Ombra altrui, la quale dovrebbe essere altresì disattivata, dato lo sforzo fisico immane che sta subendo. <Per questa sera, basta così. Hai bisogno di riposo.> E, infatti, si avvierà altrove, così come lo stesso Genin. [END per entrambi]

Takasugi allena la propria Innata, venendo seguito da Furaya.


Per l'Up dell'Affinità ci penso io (Y)