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con Shinsui, Ruri

21:48 Shinsui:
 Non ha la minima intenzione di starsene chiuso in casa l'Inuzuka di star chiuso fra quattro mura, per ovvi motivi, tra i quali alcuni di questi motivi, sembrino riguardare anche la sua amica d'infanzia. Senza togliere che non ha neanche voglia di dirle il perché del viso segnato, seppur sia solo quello, ma nuovamente la schiena la cui maglia sotto di nuovo è attaccata alla pelle del ragazzo. Seppur abbia fastdio lungo la schiena il giovane è sdraiato su una delle panchine della piazza del centro, sotto alcuni alberi che si affacciano verso l'ovest della medesima. Il braccio destro viene usato come sorta di cuscino sotto la nuca, mentre la mancina è occupata ad accarezare la testolina di Kuro, che è li con lui comodo sul suo addome, che a modo suo " coccola " e " consola " il suo padroncino, godendosi anche le coccoline sotto forma di alcuni grattini. Gli occhi lentamente vengono chiusi, per nascondere alla sua vista il cielo nuvoloso. Già non è del migliore degli umori, figuriamoci anche la vista del cielo nuvoloso, cosa può comportare al suo umore, oltre ad umentarlo negativamente. Quindi cerca di evitare di avere lo sguardo su questo, anche per tener tranquillo Kuro che percepisce l'umore del ragazzo, vista la stretta sintonia che sembra legarli. Sospira profondamente continuanfo ad accarezzare il soffice manto nero pece del piccolo, che sorride seppur questo sembri più il fantasma di un sorriso, che un sorriso vero e proprio. Dettagli, ultimamente è un pò così, presto o tardi si riprenderà ne ha quasi la certezza, troverà un modo di riprendersi. L'ha sempre fatto e sempre si è ripreso. La pelle viene accarezzata dalla brezza serale che accompagna Konoha e nel mentre lascia andare un piccolo sospiro. Ciò che indossa è i solito giubbino di pelle nera, lasciato completamente aperto, in modo che il proprio calore aderisca con quello del cucciolo acciambellato sul suo addome, legato al bicipite sinistro ha il coprifronte della foglia. Sotto al giubbino indossa una maglia grigia chiara, con il colletto a v. Le gambe sono fasciate dai jeans a vita bassa scuri, cosi come le scarpe che porta ai piedi. I capelli sono come sempre ribelli e arruffati. [ Coprifronte: on | Kuro: on ]

22:13 Ruri:
 Le nuvole costernano il cielo del villaggio della foglia, ma nonostante ciò quella suddetta sera la giovane rosea cammina a passo trotterellante per le vie del centro. Dopo aver consumato un veloce pasto presso un chiosco, dove ha ordinato del caldo ramen, invece di tornare a casa ha proseguito verso la zona sud per sgranchire un po’ le gambe dopo aver riempito il pancino. Sbadiglia appena, portandosi la mano dinanzi al volto per celare le labbra che si schiudono in una piccola “o”. E’ un po’ stanca, ma non le va di tornare a casa in quanto se si mettesse al letto penserebbe. La sua mente vagherebbe per luoghi sconfinati, che riguardano ciò che attualmente la circonda, quindi non le sembra proprio caso di andare a riposare prima del tempo. Aggrotta la fronte, pensando che deve ringraziare che oggi sia libera, giacché negli ultimi tempi ha dovuto svolgere parecchie missioni, che le hanno portato via gran parte del tempo. Se non fosse stato per un tempestivo intervento del fratello, in una ci avrebbe lasciato le penne. Anzi, si è slanciata addirittura in un abbraccio per ringraziarlo. Un gesto dovuto al fatto che il giovane consanguineo le abbia ricordato il suo vecchio amico d’infanzia, nonché coinquilino, Shinsui, che è stato l’unico sino ad ora ad occuparsi della sua persona. Sospira, scuotendo appena il capo. Qualche mese fa è accaduto qualcosa di particolare tra i due, e da allora non è stato più ripreso l’argomento. Un po’ perché non ce ne è stata l’occasiona, anche se i due giovani risiedono sotto lo stesso tetto, un po’ perché la giovane ha preferito non parlarne in quanto crede che sia stato solo un giusto inconsulto del giovane, che è rinomato per cambiare spesso fanciulla. Soffia dalle narici, mordendosi appena il labbro inferiore, infastidita al pensiero che Shin possa trovarsi in compagnia di un’altra ragazza che non sia lei. Non le importa il perché lo pensi, desidera solamente non vederlo in giro con altri fanciulle aventi la sua stessa età. Quella sera indossa i soliti abiti: un paio di shorts, che le lasciano scoperte le affusolate gambe, una maglia a maniche lunghe bianca e un paio di stivaletti comodi e pratichi. Tiene i capelli sciolti e le unghie sono laccate rigorosamente di rosso. Mentre cammina con la coda dell’occhio scorge per caso, seduta su una panchina, una persona a lei molto familiare. Aggrotta la fronte, arrestando istintivamente il suo passo e deviando direzione. < Sera rosso > saluterebbe con nonchalance, umettando le labbra, passandogli accanto e mollandogli un buffetto sulla fronte. [Coprifronte: on]

22:34 Shinsui:
 Figuriamoci se il rosso abbia per la testa altre se non lei, da quando l'ha baciata sta evitando qualsiasi forma di sesso femminile, che cerchi di attrerre la sua attenzione. In un altro momento e con altro nella testa sicuramente non si sarebbe porto chissà che problemi, ha tentato in tutti i modi possibili per togliersi Ruri dalla testa. Tant'è che ha adoperato il consueto chiodo scaccia chiodo con scarsi risultati, per giunta! Seppur non l'ha mai dato a vedere standosene a distanza, era parecchio infastidito nel vederla ricervere altre attenzioni, da ragazzi che non erano lui. Sbuffa scuotendo appena il capo, storcendo le labbra in una smorfia. A quella smorfia il cucciolo alza la capocetta, posando gli occhietti dorati sul viso del padroncino, che avvicinandosi di pochissimi centimetri allungherebbe il muso, per lasciargli una leccatina fra il mento e parte del collo. Un leggero sorriso di fa strada sulle labbra del genin, che continua ad accarezzare il manto del cucciolo di cane - lupo < è tutto ok Kuro > cerca di tranquillizzare il piccolo, con tono che appare seppur falsamente tranquillo e rilassato. < riposati un pochino su > accenna verso il compagno a quattro zampe, che torna ad acciambellarsi ora. La voce viene schiarita appena, continuando a tenere gli occhi chiusi, sino a quando non giunge quel buffetto alla fronte, al saluto di Ruri apre solamente l'occhio sinistro che va a posarsi lungo la sua figura, scrutandola in silenzio e lentamente, limitandosi anche con un semplice movimento di iride, per accettarsi se sia in compagnia o meno. E' da sola. < che vuoi? > una semplice domanda, con tono piatto e distaccato, aprendo anche l'occhio destro i quali Ruri noterà che non hanno la solita luce, ma appaiono spenti. Le iridi vengono poi posate su Kuro che ha il muso alzato in direzione della ragazza, osservandola con la capoccetta inclinata e orecchiette dritte come i lupi. [ Coprifronte: on | Kuro: on ]

22:56 Ruri:
 < Hai mangiato ramen e simpatia per cena? > domanda con ironia, inarcando un cipiglio alla domanda fredda del giovane. Lo scruta con le iridi scarlatte, intuendo che vi sia qualcosa che non vada. Il giovane ha sempre avuto un carattere del tutto discutibile, ma in quei giorni parecchie cose non quadrano. Shinsui si comporta in modo parecchio strano e emergono cose di cui la giovane rosea non sarebbe andata nemmeno all’idea. < Oppure hai fatto cilecca con qualche tua fiamma? > domanda saccente, mentre allunga la sua mano all’interno della tasca posteriore da cui fuoriesce immediatamente un pacchetto di sigarette un accendino. Con gesti spicci scoperchia la scatoletta e con le labbra ne tira una fuori, per poi togliere la parte superiore dello zippo e far passare il dito sulla rotellina così da far venir fuori la fiamma cui avvicina la sigaretta, che inizia a divenire incandescente a contatto con il fuoco. Dà un primo tiro e successivamente, reggendo l’oggetto tra l’indice e il pollice della mano destra, la allontana dalle sue labbra. Allunga l’arto sinistro verso il cucciolo per accarezzargli con le sue dita affusolate la testolina se il canide glielo permettesse e si facesse toccare. < Ora mi spiego il perché mi hai portato a casa questo mocciosetto > dichiara, alludendo palesemente al clan Inuzuka. E’ sicuro che lui capirà l’implicito riferimento. Non è un allocco. Non fa ulteriori commenti, in quanto non vuole intromettersi nelle sue faccende. Shin appare già di umore nero, chiedergli qualcosa sarebbe come gettare della benzina sul fuoco e causare un’esplosione di tutto rispetto. < Dimmi la verità >, su un’altra cosa pretende delle spiegazioni, < sei stato da tuo padre > sentenzia, riducendo gli occhi a due fessure, mentre dà un altro tiro alla sigaretta, < vero? > chiede retoricamente per conferma. Non appena ha visto quei lividi ha avuto il sospetto che il giovane fosse andato a fare una capatina presso la vecchia casa, il suo umore nuvoloso gliene dà, purtroppo, la conferma. < E dimmi la verità, per favore > dichiara in tono che non ammette repliche. < Di str****te ne ho piene le ovaie > afferma, arrabbiata al pensiero che possa essere andato a vere un confronto con il padre. [Coprifronte: on]

23:16 Shinsui:
 Continua ancora ad osservare il cucciolo, mentre ascolta le domande della ragazza < primo non ho cenato > sposta le dorate sulla figura di Ruri < secondo le mie fiamme sono sempre più che soddisfatte a letto > alcun sorriso, ma un semplice ghigno che scompare subito dopo, tornando con l'attenzione su Kuro. Sospira quando lei accende la sigaretta, mentre il piccolo si lascia accarezzare la capoccetta è un gran coccolone! < mh? > alterna lo sguardo fra lei e Kuro, soffermandosi sul cucciolo. < è una novità > si limita ad un accenno di spalluccie, mentre con entrambe la mani prende il piccolo per poterlo poggiare a sedere sul terreno, mentre con movienti abbastanza lenti si porta a sedere, così se Ruri vorrà potrà sedersi. Non accenna altro riguardo a Kuro che torna ad osservarlo mentre si pulisce il musetto con la zampezza. Con la coda dell'occhio osserva la giovane e sospira < facciamo che io abbia fatto una capatina > allude alla visita a casa, alla quale risiede il violento padre, nonché ex ninja. Che bell'esempio per un figlio. < a te cosa interessa? > la osserva perpelsso mentre va ad alzarsi, il giusto per poter sgranchire le gambe. Scute il capo osservandola nuovamente < hai il ragazzo e pensi a come stia un'altro? pensa a lui invece che a me.. > le accenna un lieve quanto amaro sorriso. Solleva piano le braccia verso il cielo, seppur queste si fermino a metà, non riuscendo ad alzarle come vorrebbe, per via della maglia completamente attaccata alla pelle del giovane Inuzuka. Ascolta il guaito del piccolo Kuro < più di così non vanno > afferma al cucciolo, sandogli spiegazioni perché sia fermo con le braccia a mezz'aria, riabbassandole lungo i fianchi. L'attenzione torna su Ruri, scrutandola ancora da capo a piedi, in silenzio. [ Coprifronte: on | Kuro: on ]

23:56 Ruri:
 < Ovviamente > risponde lei, scuotendo appena il capo e lasciando andare il capo del piccolo Kuro, per poi sedersi accanto al rosso, che le ha fatto appena spazio. Continua a dilettarsi con la sigaretta, osservando un punto impreciso dinanzi a sé. < Nulla > risponde, scostando il tabacco arrotolato dalle sue labbra e puntando l’oggetto verso il vuoto cosicché la cena possa cadere la cenere e attecchire al suolo. < Non mi frega nulla di te > dichiara con la voce pregna d’ironia, mentre alza gli occhi al cielo, parecchio seccata. < Non m’interessa minimamente che tu sia ridotto in questo stato > continua con la tiritera mantenendo un tono scocciato e annoiato. < Sei davvero un idiota > commenta, tirando via la sigaretta con un gesto secco per poi portare le gambe sulla panchina e incrociarle. Trasalisce alla sua affermazione, fissandolo dubbiosa. < Quale ragazzo? > domanda, non capendo ciò che Shin voglia dire. < Da quando ho un ragazzo? > chiede, non immaginando minimamente a cosa il ragazzo possa alludere, giacché non si è mai fatta vedere in presenza di fanciulli. Ha avuto diverse relazioni, ma ne ha sempre tenuto Shin all’oscuro e inoltre non recentemente, quindi qualcosa non quadra. < Io sinceramente non lo sapevo > afferma, allibita e facendo spallucce. < Se poi ho memoria corta è un altro discorso > aggiunge, sbadigliando per la seconda volta nell’arco della serata e coprendo di nuovo la bocca con la mano, pur essendo solo in presenza del coinquilino. < Davvero… > prosegue, scuotendo appena il capo, chiedendosi se il rosso stia iniziando ad essere leggermente paranoico, cosa che non sarebbe strana, giacché ha sempre avuto un carattere molto particolare, ma questo sarebbe davvero il colmo. < Shin, secondo me tu scambi lucciole per lanterne > dichiara annoiata, per poi appoggiargli delicatamente la mano sulla schiena. < Ti fa male? >. [Coprifronte: on]

21:11 Shinsui:
 coso di si prende troppa confidenza u.u <3


Il sopracciglio destro s'inarca appena al suo dire, senza risponderle, si limita semplicemente ad osservarla, ancora per brevi istanti. Gli occhi si posano sul cucciolo, che automaticamente alza il musetto verso l'Inuzuka al quale però accenna un sorriso, che scompare nel momento esatto in cui torna con l'attenzione su Ruri. Sospira o per meglio dire, sbuffa annoiato. < infatti non dovrebbe >
intaressarsi a lui. Inclina il capo, scrutandola ancora da capo a piedi, avvicinandosi a lei, dimezzando di granlunga la dstanza, osservandola serio negli occhi rosso sangue < torniamo al perido di quando eri all'oscuro di tutto mh? > un fugace occhiolino, indietreggiando nuovamente di qualche passo, si e no, due o tre passi. Fregandosene al momento di quella sorta di offesa. Entrambe le sopracciglia si sollevano appena, fra il perplesso e l'ironico, scuotendo il capo. < non sono io l'individuo che ha osservato dal suo " alto " > mima le virgolette, in quanto il Nara decisamente più basso dell'Inuzuka < in basso di un ca**o di snob > le accenna un sorriso truffaldino, sospira scuotendo poi il capo < non sapevo che ti piacessero simili individui > continua a mantenere su quel sorriso, gelosia portami via! Facendo poi lievemente spalluccie, scostandosi al tocco della sua mano, quando lei appoggia delicatamente la mano sulla schiena, rabbrividice spontaneo al suo tocco, seppur non lascia trapelare alcuna espressione su quel viso sfrontato da schiffi. Si limita unicamente di schiarire la voce < sto bene > le risponde piatto, distante, con sguardo ancora spento < e bene.. dopo aver preso la mia dose di " insulti " > anche qui mima le virigolette, con indice e medio di ambo le mani < giornalieri, direi che andrò a mangiare qualcosa > la osserva ancora spostandosi con lo sguardo verso Kuro, riposando di nuovo le dorate sul viso di lei scrutandola da capo a piedi, nuovamente < considerato che appari annoiata o assonnata, faresti prima a tornare a casa > un fugace occhiolino, dandole le spalle con l'intento di incamminarsi, che non sia del migliore degli umori è palese. [ Coprifronte: on | Kuro: on ]

21:50 Ruri:
 Osserva il “teatrino” messo su dal giovane con un sopracciglio inarcato, sfoggiando un’espressione dalle sfumature alquanto allibite. Umetta appena le labbra, scostando la gamba destra da quella sinistra, per poi attrarre a sé gli arti inferiori e incrociarli sulla panchina così da assumere una posizione, a suo modesto parere, molto più comoda. Batte le palpebre un paio di volte, alzando gli occhi al cielo, come se volesse comunicare qualcosa per vie oculari ai Kami, alludendo ovviamente al comportamento di Shinsui e al suo dire, che alle sue orecchie risuona del tutto strano e parecchio bizzarro. < A chi ti stai riferendo? > domanda, assumendo un’aria leggermente contrita e dubbiosa. Il giovane non ha fatto nessun nome, ma un minuscolo dubbio ha appena invaso la psiche della rosea, che inizia ad avere qualche idea sulla persona cui fa riferimento il rosso. Sbuffa, udendo le sue ultime risposte, incrociando le braccia al petto e facendo roteare le iridi scarlatte come il sangue che le pulsa nelle vene. < Aspettami > gli comunica, slacciando la presa delle gambe, ritornando in posizione composta. Fa aderire la pianta dei piedi contro il terreno, per poi flettere appena le ginocchia e darsi la giusta spinta per alzarsi dalla panca, su cui è attualmente seduta. Si erige in piedi, per poi muoversi verso la figura del genin. < Vengo con te > comunica con una nota di svogliatezza. Da un lato è infastidita dal comportamento del giovane, ma è cosciente di non potere lasciare il giovane da solo, non dopo gli ultimi avvenimenti. < Non sono stanca > taglia corto, emettendo un breve sospiro. [Coprifronte: on]

22:11 Shinsui:
 Comincia a incamminarsi con o senza la ragazza al seguito, seppur repentino la osserva con la coda dell'occhio ricadendo su Kuro, che a sua volta alterna gli occhietti dorati fra lui e la rosata, mentre va a affiancare il padrone. Quest'ultimo si stringe nelle spalle come volendo dire al cucciolo di non guardarlo così. Le mani anch'esse sbucciate dalla sera prima in quella brusca frenata attuata sia dagli arti inferiori che superiori, vengono portante con cautela all'interno delle tasche del giubbino di pelle nera, per evitare una eventuale fuori uscita del sangue. Non che al momento la schiena stia meglio, ma lui in ospedale piede non vuole assolutamente metterlo. Lascerà che le ferite ' passino ' da sole. Come ha sempre fatto il più delle volte o meglio, come ha sempre fatto, prima di essersi visto costretto a dire tutto a Ruri tempo addietro. Sospira silente al suo dire, mentre cerca di drizzarsi meglio con la schiena, seppur ancora dolorante, per via degli sforzi fatti la sera prima. Il sopracciglio destro s'inarca appena < sei abbastanza sveglia Ruri > si limita a dirle. Con la coda dell'occhio la osserva nuovamente, ascoltando quel tono svogliato < non ho bisogno di compagnia > arresta il passo di colpo, per voltarsi in direzione dell'amica d'infanzia. Inclina il capo, scrutandola ancora da capo a piedi con estrema attenzione, come se la volesse studiare. Ma no, non è così, la sta semplicemente osservando dandosi anche mentalmente dell'idiota per come le sta rispondendo e la sta trattando. Stupido orgoglio, stupida gelosia. Lentamente sposta gli occhi verso Kuro, accertandosi che sia li con loro. Difatti il cucciolo di cane lupo è proprio lì, in mezzo fra i due che osserva curioso, inclinando appena la capoccetta. Nell'osservare il piccolo solleva appena le sopracciglia, accennandogli un piccolo sorriso, che tende a scemere quando torna ad osservare Ruri < perché vuoi venire con me? > le domanda, con quel tono piatto e distante della voce. [ Coprifronte: on | Kuro: on ]