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Incontri in città e Innata

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con Furaya, Takasugi, Datsu

00:38 Takasugi:
  [tetto - Centro di Konoha] [ Tetto ] L'Empireo brilla forte nel cielo limpido sopra il Villaggio della Foglia, sferzando il buio con la luce dei suoi astri ed illuminando le vie ed i ciottolati, i tetti e le mura, il fiume che divide in due il villaggio e le rovine che han preso posto del Monte degli Hokage. Illumina anche un ragazzo, un novello Genin, in piedi appunto sul tetto di un piccolo palazzo che si trova in una delle vie. La fredda brezza soffia muovendo i lembi del suo vestiario composto da una tuta nera e da una maglia smanicata rossa, oltre che le ciocche dei capelli corvini, ma le palpebre sono invece abbassate allontanando gli occhi dalla luce. Dinanzi al petto è formato il sigillo caprino, le gambe sono leggermente flesso, e presto sopraggiunge un silenzio ancor più forte dell'innatural quiete che domina la città a causa della guerra e del coprifuoco che quasi tutti si impongono. Figlio della concentrazione. Il buio però viene sconfitto da due forze luminose, una blu all'altezza della testa ed una rossa sul ventre, rappresentazioni dell'energia psichica e fisica rispettivamente, che verrebbero spinte a cercarsi dirigendosi l'una contro l'altra, atto non solo d'immaginazione ma reale visto che entrambe le energie andrebbero ad abbracciarsi all'altezza del ventre. Qui inizierebbe un vorticar antiorario che permetterà l'amalgama di entrambe, fino alla formazione di un nuovo composto azzurrino, il Chakra, fonte vitale, che da lì prenderebbe a percorrere tutto il sistema circolatorio del Genin attraversando tutti i punti di fuga. Dolce sarà il leggero tepore che verrebbe percepito da tutti i muscoli, ancor più dolce quello accompagnato al solletichio della pelle a causa della fuoriuscita del Chakra addirittura esternamente, fino a circondar tutte le membra del Nara. Gli occhi si riaprono, ora è pronto...a far cosa dipende anche dalle circostante, perchè si sa, il fato a volte è benevolo. [ Impasto Chakra 10/10]

00:41 Furaya:
  [Centro] Di nuovo di pattuglia. Non che sia una novità ormai.. Il suo compito principale è quello di assicurarsi che il Villaggio abbia una copertura tale da poter venir difeso dagli attacchi di suo Padre e Company. I passi della donna non sono celeri, ma neanche troppo lenti. Ad ogni singolo passo, lancia delle rapide occhiate tutt'attorno, così da avere la situazione sotto controllo. Indossa un paio di pantaloncini neri, assieme ad un paio di sandali del medesimo colore. Questi ultimi le arrivano fin sotto le rispettive ginocchia e son rinforzati in metallo. A coprire il busto, invece, ha una t-shirt grigia, a mezza manica. Tuttavia, a coprire il resto, vi è una mantella color sabbia, la quale è aperta però sul davanti. Il cappuccio è calato oltre le spalle, poiché inutile da indossare. Non ha bisogno di nascondersi. Contro il fianco mancino, ha una Katana chiusa nell'apposito fodero. Attorno alla coscia destrorsa, invece, vi è una Tasca Porta Kunai e Shuriken, accompagnata dalla Tasca Porta Oggetti, la quale viene tenuta sul gluteo dal medesimo lato. I capelli rosei son raccolti in una coda alta. Al di sopra, vi è anche il Coprifronte della Foglia, sempre in bella mostra. Le mani son coperte da un paio di guanti neri, a mezze dita, con lamina in metallo sul dorso. Contro i rispettivi polsi, porta, infine, due Fuda, all'interno dei quali ha sigillato la Falce - a destra - e la Zanbato - a sinistra. Entrambe le armi sono avvelenate. Gli occhi azzurro-cielo, assottigliati, seri, continuano a guardare di qua e di là. Non è tantissima la gente che s'appresta ad uscir di notte, soprattutto ora che si è in tempi di guerra. <...> Le labbra restano socchiuse, rivolte verso il basso. Non è affatto contenta di vivere in un clima di totale terrore per gli abitanti del Villaggio stesso. Non s'accorge né di Takasugi né di Datsu, per il momento, ma in realtà non è neanche molto distante dai due giovani. I pensieri son diretti in tutt'altra direzione, anche per far calmare ogni sorta di sentimento negativo che potrebbe albergare in lei. Silenzio, semplicemente. Il Chakra, come da prassi, è di già attivo, cosicché possa usarlo non appena se ne presenta la necessità. Come al solito, inoltre, ha lasciato delle copie di se stessa tra le vie di Konohagakure, affinché possa dar man forte ai Jonin posti di guardia. [Chakra ON]

00:54 Datsu:
  [Centro di Konoha - Vie] Beh, d'altronde c'è la guerra, cosa ti aspetti mio caro biondo? Feste di paese e gente che danza per le strade al ritmo di musica? Saltimbanchi e mangiafuoco che allietano le serate? No. Per le strade solo il silenzio rotto dalla palpabile paura e dal poco, anzi pochissimo rumore causato dalle guardie del villaggio intente a difendere gli scansafatiche come lui da morte certa. Ma lui è troppo stupido per pensarci, troppo distratto e forse abbastanza incosciente da non preoccuparsi della guerra in atto. Ah come sembra lontana la guerra a coloro che non la provano direttamente, triste sarà il loro destino quando ci si troveranno invischiati! Fortuna che non è quello il momento, per ora, il ragazzo può approfittare di una serenità che placida riempie quella figura <...Un mortorio vero...> Un ultima scrocchiata di ossa ed eccolo nuovamente abbassare le braccia dopo essersi stiracchiato con tutta calma, andando a chinarsi in avanti poggiando i gomiti sulle cosce e la testa sopra le mani <...Chissà se il chiosco è aperto...> Il chiosco? In tutto questo casino tu pensi al chiosco? <...Uno spuntino di mezzanotte me lo farei volentieri...> E' quasi comica come scena, vista nell'insieme. Da una parte Takasugi, novello genin che si muove nell'ombra e di cui siamo all'oscuro dei piani, dall'altra Furaya intenta con serietà e zelo a tenere al sicuro quel paese, mentre al centro vi è questo pirla che pensa ad uno spuntino di mezzanotte. Se Konoha dovesse affidarsi a Datsu per rimanere al sicuro sarebbe veramente in buone mani. Certo. Sta di fatto che non nota Takasugi, sopra i tetti, ma gli occhi cerchiati d'oro vanno a notare a colpo sicuro la Furaya di pattuglia che si avvicina nella sua direzione <...Ah, allora non son solo in giro...> Un ghigno divertito osservando la donna avanzare, incuriosito, senza schiodarsi ancora da quel muretto dove sta seduto...

01:37 Takasugi:
  [tetto - Centro di Konoha] [ Tetto - Via ] Rimane qualche attimo fermo sul tetto lasciando che lo sguardo punto innanzi, godendo della sensazione del Chakra che scorre senza freni e sentendo una nuova energia animare il corpo. Sempre più abile, è conscio che il suo controllo su esso migliora sempre più e che ha un compito da fare, sempre relativo al "controllo". I passi lo portano ad avvicinarsi al bordo del tetto ed è qui, sporgendo lo sguardo in basso sulla via, che nota un ragazzo sul muretto poco sotto intento a parlottare da solo. <Umh...> mugugna inginocchiandosi subito, quasi come fosse uno Shinobi in missione...e lo Shinobi lo è, tenendo gli occhi con fare circospetto sul ragazzo. Un'idea gli sovviene e con fare lesto la mano destra si posa sull'orlo del tetto mentre i piedi spingono in avanti con le gambe che prendono a deflettersi solo a mezz'aria. La gravità farebbe il suo attirando il corpo del Genin verso il terreno, e la mano lascerebbe solo alla fine il tetto con lo scopo di accompagnare quanto più possibile la caduta. <Op...> un piccolo verso, quasi un sospiro, all'atterraggio coincidente con la flessione di ambedue le leve inferiori. Si troverebbe ora schiena al muro con alla destra dei barili, uno sopra l'altro in grado di occulatare la sua figura, per quanto dalle fessure fra essi è in grado di spiare il Deshi, sui 5 metri oltre i barili. Non potrà ancora notare Furaya che arriva dal lato del Deshi, e dunque attenderà per ora in quella posizione, cercando di rimanere occultato, pronto a dare vita alla sua idea. [ Chakra On Dissimulazione]

freeze.

16:09 Furaya:
  [Centro] Passo dopo passo, continua in quel che sta facendo: sorvegliare il Villaggio. Occhi chiari che guizzano da una strada all'altra, da un palazzo all'altro. Scruta attentamente ogni anfratto, con l'ansia che le cresce dentro. E' sempre stata una tipa problematica, ansiosa fin nei minimi termini. Con la guerra che ha già distrutto buona parte del Villaggio, non ci si scherza. La zona, però, dato l'orario tardivo, è semi deserta. Son poche le persone che decidono di gironzolar di notte per il Villaggio, nonostante vi siano Anbu a guardia dello stesso. Non s'accorge di Takasugi, per il momento, anche perché vi è Datsu che attira la di lei attenzione. Il busto vien ruotato in direzione del muretto sul quale questi siede. Gli occhi lo scrutano, partendo dall'alto, dai capelli biondi, fino a scendere verso il basso. No, senza dubbio non lo ha mai visto prima d'ora. <Buonasera.> Un saluto cordiale, mentre non distoglie ancor lo sguardo da lui. <Come mai sei in giro a quest'ora? E' piuttosto tardi.> Stessa cosa si potrebbe dir di lei, eh. Alla fine, tramite il semplice guardarla non può riconoscerla come la Consigliera del Villaggio di Konohagakure. <Qual è il tuo nome?> Le solite domande di rito. Domande che pone ad ogni persona non conosciuta che incontra durante le sue ronde. Non le pare un tipo sospetto, ma ha imparato a diffidare dalle apparenze. Le hanno raccontato storie alle quali ha creduto, ritrovandosi poi a dover rispondere alla verità.. verità che neanche immaginava. S'appresta a compiere altri piccoli passi in sua direzione, non volendo però apparire minacciosa in alcun modo. I lineamenti del volto, però, restano seri, ma al contempo rilassati. Le braccia ricadono lungo i fianchi: solo il gomito e l'avambraccio, involontariamente, sfiorano l'elsa della Katana. La mano, però, n'è lontana, proprio per far intendere al ragazzino che non ha nessuna intenzione negativa nei di lui confronti. Ne attende, ordunque, delle semplici risposte, qualora sia disposto a dargliele. Quello di lei non è altro che il suo lavoro. [Chakra ON]

16:19 Datsu:
  [Konoha - Centro] D'altronde il compito della Furaya è quello di sorvegliare il villaggio al momento, ragionevole dunque che voglia indagare su quel solitario giovanotto che gira da solo per le strade del villaggio. E ragionevole è anche la sorpresa del biondo, quella faccia da "No, Agente, non ho fatto niente". Seduto su quel muretto osserva la ragazza avvicinarsi fino al momento topico in cui quelle domande vengon dirette verso l'allievo dell'accademia <...Ehm... io... buonasera> Si sente colpevole come se avesse fatto una rapina o ammazzato qualcuno quando in realtà sta semplicemente facendo un giretto approfittandone della frizzante aria notturna, come ogni sera d'altronde <...E-ehm...> Schiarisce la voce ritrovando la calma <...Stavo facendo un giretto, come ogni sera...> Fa spallucce tirando fuori quella che in realtà una sua abitudine. Un'abitudine potenzialmente pericolosa vista la presenza in quelle strade di un certo uomo che ha intenti per nulla amorevoli verso Datsu <...Non riesco a dormire se vado a letto troppo presto, quindi di solito mi faccio una passeggiata per le strade prima di tornare...> Pare strano poi sentire lui, un pigrone di prima categoria, che non riesce a prender sonno la sera. Eppure è così. Sarà che ormai il suo orologio biologico si è abituato così? <...Comunque, sono Datsu...> Sarà pure un villaggio ma non tutti si conoscono, soprattutto è impossibile riconoscere un ragazzino tra i tanti, ragionevole il fatto che non sia stato riconosciuto dalla Furaya. Non dice null'altro, lascia la parola alla donna in caso abbia qualche altro interrogativo. Un po' di preoccupazione gli è rimasta nella paura di aver fatto qualcosa di sbagliato, dunque non vuole indispettire oltre la donna.

17:03 Takasugi:
  [Centro] Permane celato in quella posizione semi-accucciata dietro i barili, mentre gli occhi ora vanno levandosi dalle fessure degli stessi andando a perdersi sul terreno, fissando il vuoto. Ben rappresenta questo gesto il fatto che il giovane Shinobi si sta concentrando, astraendosi com'è tipico per lui da ciò che lo circonda e proiettando la sua mente al suo mondo interiore, nel suo animo,e nel suo chakra che già scorre vigoroso in lui. Come ha imparato a fare con la sua Volontà cerca di spingere quest'energia verso il basso, aggloramendola man mano nelle Inferiori come un fiume che scorre limpido senza ostacoli. Qui andrà ad eseguire ciò che invece sta imparando, perchè quel tepore, quel solletichio leggero che sentirà nelle gambe non è il fine ma un mezzo nel senso più stretto del termine, il frutto di un mero passaggio così come si cammina su un ponte per poi abbandonarlo. E dunque il Chakra, prima accumulatosi nei piedi, andrà man mano ma in maniera più lenta a fluire verso il terreno concentrandosi prima nelle piante dei piedi e poi verso l'ombra, come un ferro attirato dal magnete. Quel pallido nero diventerà via via sempre più scuro, come se l'ombra dall'esser una mera assenza di luce ricalcante la sagoma del Genin, diventasse a tutti gli effetti qualcosa di materiale, dotato di un'essenza, rivitalizzato dal Chakra che scorre in essa. Ed ora, quando il Nara percepirà la riuscita del richiamo della sua Hijutsu, gli occhi torneranno a vedere la luce nella semi oscurità di quel vicolo di Konoha, guardando i barili. La concentrazione ora è alta per mantenere l'innata attiva, grazie al sigillo del Ratto formato già prima della chiusura degli occhi, ma il capo si scosta leggermente di lato per permettere al Genin di spiare in una fessura tra i barili notando che il ragazzo non è più solo, ma in compagnia..di Furaya-Sensei. Sorride, per la casualità della cosa, tornando serio per mantenersi focalizzato sul suo operato, ed ora la sua volontà tornerebbe a far distendere la Kage lungo terra, facendola passare nello spazio fra i due barili, al contempo restringendola. Come un filo questa dovrebbe apparire, stretta e allungata, puntante subito a destra, sotto il muretto, in maniera da raggiungere l'ombra priettata dello stesso, seppur un occhio attento potrebbe notare la differenza di gradazione fra quest'ultima e quella del Nara. E, mentre il respiro si fa profondo per combattere contro la sensazione di stanchezza che subito si fa sentire, seppur ora leggera, gli occhietti continuerebbero a spiare, fino a quando l'ombra avrà raggiunto l'altezza della posizione dove siede Datsu, rimanendo ancora quasi nascosta nel vertice fra pavimento e muro e dall'ombra stessa del muretto. Cosa vuole fare apparirà più chiaro dopo, ha già scoperto il suo limite d'altronde e di metri ne ha fatti compiere 5 alla kagemane.[ Hujitsu nara lv 1 chakra 9/10]

17:42 Furaya:
  [Centro] Sposta il peso corporeo dalla gamba mancina alla destrorsa. Solleva entrambe le sopracciglia verso l'alto, incuriosita dal modo di fare del giovane. Questi, infatti, balbetta, forse spaventato dall'avventatezza della Nara nei di lui confronti. <Uhm..> Ci pensa su, restando assolutamente tranquilla e rilassata. Il capo, subito dopo, vien mosso dall'alto al basso, in un semplice annuire. <Ho capito.> Si stringe nelle spalle. <Stai attento quando giri per le strade.> Lo ammonisce, cercando di apparire ancora cordiale, come prima. L'hanno sempre sgridata per i suoi modi, inizialmente, prima ancora di diventar Consigliera, troppo scorbutici oppure acidi. <Siamo pur sempre in tempo di Guerra..> Papà Ryota vuole distruggere il Villaggio, vuole uccidere lei e chiunque gli si pari innanzi. Tutta l'Alleanza Ninja è in pericolo, è bene avvisare, quindi, anche chi ancora non conosce colui con il quale tutti stanno combattendo. Quell'uomo avido di potere che manovra, finora, soltanto i fili della Guerra, che resta nascosto nell'Ombra.. come un ottimo Nara, quale è. <Ad ogni modo, per qualsiasi cosa.. puoi sempre contare sulle guardie.> Ve ne sono sparse un po' ovunque, sulle torrette, in veste Anbu. <Io sono Furaya, piacere.> Distende il braccio destro in avanti, aprendo la mano stessa, rivestita dal guanto ninja a mezze dita. E' educata, del resto. Vuol soltanto stringergli la mano. Il suo nome è quello più conosciuto, decisamente più del viso. Ragion per cui, qualora conosca i vertici che compongono Konohagakure, Datsu stesso potrò capire chi ha di fronte. <Mi dispiace di..> Ci pensa su, mentre solleva gli angoli delle labbra in un piccolo sorrisetto. <..esser apparsa minacciosa.> Successivamente all'avergli stretto la mano, qualora questo sia avvenuto sul serio, la coda dell'occhio capta un movimento, a terra, vicino i piedi di Datsu. Un filo nero che si muove, con lentezza date le doti di Takasugi attuali, da chi ha una vista piuttosto allenata, è di facile comprensione. <Mmh..?> Di certo non può essere Ryota. Qualora avesse usato la Kagemane, li avrebbe intrappolati senza stupidi giochetti. Azrael? Nah, impossibile. Per quale ragione dovrebbe fare qualcosa del genere. Tuttavia, le viene in mente di far qualcosa di sensato. Conoscendo alla perfezione la propria Innata, sa anche come questa possa venir bloccata. Per questa ragione, non s'avvale dell'utilizzo della Katana, poiché la larghezza della stessa potrebbe non essere sufficiente. Perciò, porta la mano in direzione del polso sinistro. Il Chakra verrebbe incanalato dal centro del petto, sino a giungere in prossimità del braccio, della mano, delle due dita che son poggiate contro il Fuda. Incanalando il medesimo al suo interno, opta per l'Arte del Fuuinjutsu inversa. Anziché, sigillare, estrae. E, difatti, dovrebbe riuscire, senza nessun intoppo, ad estrarre dal Fuda la sua Zanbato. Verrebbe afferrata dapprima con la mano destra, seguita a ruota dalla gemella. Compie un piccolo passo indietro, mentre la Spada verrebbe spinta verso il basso. La punta andrebbe a conficcarsi nel terreno proprio laddove l'Ombra stessa si sta muovendo. I sessanta centimetri della Zanbato dovrebbero coprire la superficie dell'Ombra altrui, bloccandone il passaggio. La lama della stessa ne segna un solco sul terreno, tuttavia lei ancora non la ritrae, lasciandola ivi conficcata. <..dunque?> Come a voler dire: "esci fuori tu o vengo io?". [Chakra: 99.5/100][Estrazione Zanbato (0/4) + Infilzamento(?) dell'Ombra 1/4][Mente 100 | Houjutsu: 55]

17:57 Datsu:
  [Konoha - Centro] Non nota quell'ombra fulminea, preso a parlare con Furaya, impegnato com'è ad ascoltarne le parole <...Si, lo so... è un po' problematica la situazione...> Almeno ne è consapevole. E' consapevole anche dei maniaci omicidi per le strade ma non tira fuori quella storia. Se mai succederà qualcosa vorrebbe occuparsi lui di quel suo nemico giurato. Ma che poi perché è il suo nemico giurato neppure lui riesce a capacitarsene <...E' anche uno dei motivi per cui mi è difficile prendere sonno, mi distrae quel pensiero...> Non tanto la preoccupazione che ancora non fa parte dei pensieri del biondo, quanto piuttosto le eventualità di quella guerra, cosa succederà, come finirà, se lui ci sarà in mezzo oppure no <...Sissignora, qualunque cosa succede non mi farò scrupoli ad avvertire...> Finalmente torna quel ghigno su quel volto mentre la sinistra va a grattarsi la nuca in quella sua classica posizione. La destra si distende dunque andando a rispondere al gesto della donna, senza ripetere nuovamente il suo nome, cosa già fatta <...Piacere mio Furaya-Sama...> China leggermente il capo, mostrando quel rispetto che in realtà un po' di paraculaggine. Non vuole avere problemi quindi tira fuori quel poco di educazione che gli hanno insegnato <...Non è un problema, comunque...> Scrolla il capo con nonchalance <...E' il vostro compito...> ma ecco che qualcosa di inaspettato succede. E bada bim e bada bam ed ecco la Furaya tirar fuori armi e bagagli e menar le mani contro il terreno in un'esplosione di inaspettata agitazione. Una situazione che non lascia il biondo inalterato che in un sobbalzo perde l'equilibrio scivolando all'indietro e rovesciandosi praticamente all'indietro di quel muretto dov'era seduto. Non ci vuole troppo prima che riprenda l'equilibrio, facendo sbucare solo la testa da dietro quell'ammasso di mattoncini regolari <...C-che succede?>

18:26 Takasugi:
  [Centro] Piano piano lascia proseguire l'ombra in avanti come pianificato ma poi qualcosa lo desta, proiettando la sua attenzione sugli avvenimenti esterni e non più solo e unicamente sulla tecnica che sta eseguendo. <?> mugugn quasi sottovoce, alzando il sopracciglio, quasi sbalordito sia dalla rapidita con cui la ninja richiama la sua spada, sia dalla stessa, per non parlare di quando lei conficca la spada nel terreno prendendo a riferirsi a lui. <Gulp> singhiozza, preoccupato, essendo già stato scoperto e ritraendosi subito dietro i barili, per tentare di occulatarsi. Determinato a proseguire però non vuole cedere e tornare sui suoi passi, e quasi tornando a "fondersi" spiritualmente con l'ombra, sempre intrisa di Chakra, andrebbe a ripetere quanto fatto per allungarla...tuttavia, la sensazione provata sarà la stessa di quanto con un braccio si spinge un muro. <Ma allora..> la Zanbato sta bloccando l'estremità dell'ombra e questa non può proseguire, d'istinto quindi la lascerebbe ritrarre retrocedendo di qualche centimetro, bloccandosi quindi a una certa distanza dall'arma e dalla crepa. Sospira, visto che è ancora più difficile eseguire la tecnica in una situazione di stress e preso dalle emozioni, è abituato però a ragionare ed elaborare, e vede ciò che sta accadendo come una piccola sfida, un preludio di quelle che dovrà affrontare realmente. Nella mente resta la visione del muro e della spada quasi adiacente ad esso, e ad essa consegue l'intenzione di far passare l'ombra in quel piccolo spazio. Troppo piccolo, probabilmente, ma è pensando qualcosa di errato che incorrerà nello scoprire qualcosa di nuovo. L'ombra viene proiettata leggermente verso destra ora, con l'intenzione di farla restringere il più possibile nell'angolino fra suolo e muro, ma è qui che il Genin percepirà la sensazione che l'ombra sta continuando ad allungarsi invece, come se non vi fosse ostacolo. Non potrà esimersi dallo sporgere la testa di lato, oltre i barili, notando che la Kage è salita per 30 cm sopra il muretto, in perpendicolare. <Wow....> commenta sorridente per la scoperta, quasi dimentiche degli intenti stealth che lo muovevano, ed infatti d'istinto punterà gli occhi verso Furaya che ormai potrà vederlo, notando anche che Datsu è caduto dall'altra parte del muretto. Le mani formanti il sigillo del ratto vengono portata vicino alle labbra, come a dire " Shhhh" vista la posizione di indice e medio, e subito dopo il Nara tornerà col capo dietro i barili, desideroso di far proseguire la sua ombra in modo da avvicinarsi a Datsu e compiere ciò che si è ripromesso. [ Hijutsu lv 1 chakra 8/10]

00:44 Furaya:
  [Centro] Datsu, alla fin fine, ha i suoi stessi '' problemi '', per così dire. <Immagino.> Pronuncia, però, soltanto. Non ha intenzione di dilungarsi ulteriormente su questo discorso. Lei stessa ha cominciato a soffrire di Insonnia dall'inizio della guerra, o forse addirittura prima. Si può dire che sia stata una cosa degenerativa. Le prime volte, appena salvata dal Laboratorio in cui ha acquisito il Potere dello Yoton, si addormentava, ma si svegliava nel cuore della notte, in preda agli incubi.. Man mano che il tempo è passato e la guerra ha preso inizio, ha cominciato a dormire massimo quattro o cinque ore per notte, poiché ha il continuo senso del dovere a dirle che deve controllare il Villaggio. <Purtroppo, sì, la situazione non è delle migliori. Tuttavia, stiamo facendo del nostro meglio per tenere il Villaggio al sicuro.> Esordisce, dandogli una spiegazione che, al contempo, vuol essere un modo per rassicurare l'altro. <Già..> Pronuncia, al termine, quando questi le fa presente che quello è solo il suo lavoro. Giustamente. Non c'entra nulla col senso di colpa che l'assale, per via del fatto che non è riuscita a fermare Papà Ryota prima che tutto ciò accadesse. Per niente, proprio.. E' semplicemente il suo Lavoro. Nel frattempo, volge il capo verso quei barili, dai quali l'Ombra sembra provenire. La mano sinistra resta poggiata sull'elsa della Zanbato, cosicché possa estrarla dal terreno nel minor tempo possibile, qualora ve ne sia nuovamente la necessità. Riesce a bloccare l'altrui Ombra, dunque, il cui Controllore è costretto a richiamarla, per far sì che prenda un'altra via. <Mh..?> S'accorge, quindi, di Takasugi, il quale sembra essere intento ad allenarsi, nuovamente, con la propria Hijutsu. Un sorriso compiaciuto le compare sul volto, divertita dal di lui modo di fare. Nonostante la guerra, nonostante il periodo lugubre nel quale il Villaggio vive, c'è ancora gente desiderosa di imparare, di migliorarsi, e di scherzare. <Niente di che.> Scrolla le spalle. <Mi sembrava di aver visto qualcosa muoversi.> Vuol reggere il gioco di Takasugi, ovviamente. D'altro canto, non sta facendo niente di male. Allenare l'Innata è qualcosa di cui ha estremamente bisogno. C'è da dire che è sulla retta via per usarla al cento percento. <Tu stai bene, Datsu?> E' caduto dall'altra parte del muretto, non vorrebbe che si sia fatto male. <Scusami se ti ho spaventato.> E beh.. Non è mica da tutti cacciare una Spada di due metri di lunghezza e sessanta centimetri di larghezza con un semplice "PUFF", per poi piantarla al suolo.. Come se fosse del tutto una cosa normalissima(?). [Chakra ON]

00:54 Datsu:
  [Centro] Con molta probabilità gli è preso un'infarto quando la donna ha tirato fuori lo spadone e si è messa all'opera. Di certo in tutta quella confusione e con la poca luce notturna non ha per nulla notato le ombre smosse dal Nara, il quale come un novello artista ha iniziato a plasmare le sue prime ombre. Se non ci fosse stata tutta quella confusione avrebbe notato anche il ragazzo nascosto dietro ai barili, ma un pizzico di fortuna aiuta il genin che non viene notato dal biondo, preso com'è a riprendere posizione ed a chiacchierare amabilmente con Furaya <...Niente di che?> La parte inferiore della bocca allargata mentre la stessa è semiaperta in un'espressione di totale sconcerto <...Sembrava pronta ad ammazzare qualunque cosa ci fosse nel raggio di trecento metri, ho genuinamente avuto paura per la mia vita...> Un pizzico di ironia in quest'ultima frase mentre pian piano riprende la calma, rassicurato in realtà dal comportamento di quella donna. D'altronde sta eseguendo il suo dovere, difendere gli abitanti del villaggio come lui, coloro che ancora non sono in grado di difendersi da soli da calamità come la guerra. Le mani tornano a poggiarsi sul muretto mentre aiutandosi con le leve inferiori andrebbe ad issarsi nuovamente su, spingendo le gambe in avanti in modo da superare la piccola costruzione e poggiare le chiappe sul suo bordo, andando poi ad incrociare le gambe. Un monaco in meditazione su di un muretto. Uguale proprio, guarda <...Comunque tutto a posto, ci vuole ben altro per togliermi di mezzo!> Un sorriso tronfio e pieno d'orgoglio su quel volto, come se lui fosse il grande eroe e Furaya la donzella in pericolo. Certo. Perché è stato lui a tirar fuori due metri di spada per difenderla e lei a cadere come un baccalà da quel muro, ah-ah. Certo.

01:12 Takasugi:
  [Centro] Attimi d'apprensione quelli in cui la Jonin incrocia gli occhi col giovane Nara, risolti dall'accondiscendenza di lei, d'altronde giustamente positiva riguardo la voglia di allenarsi del Neo Genin. Muove il capo annuendo, forse più rivolto a se stesso che a lei, scomparendo bene dietro i barili e lanciando un'occhiatina nello spiraglio fra di essi, per poter tenere ancora sott'occhio la scena: soprattutto la posizione della sua ombra e quella di Datsu. Analizza il campo di "battaglia", memore della provenienza del bagliore lunare e confermando il ricordo grazie alle posizioni delle ombre naturali di Furaya e Datsu, le quali si stendono al suolo puntando in direzione opposta al muretto. Il biondo dunque potrebbe vedere la propria ombra ai suoi piedi, così come in parte la vede il Nara, e l'attenzioe torna dunque su quella da egli stesso controllata, ancora leggermente arrampicata sul muetto. Il Focus torna lì, come se il suo Essere si stesse trasferendo insieme al flusso continuo del Chakra lungo il suo corpo in maniera discendente, passando per i piedi e giungendo dunque nella Kagemane, distesa circa 5 metri, ripercorrendo quel percorso stretto fra i barili e giungendo nel muretto all'altezza della Zanbato ficcata al suolo. Ora è di nuovo la Volontà ad operare, in uno stato di massima concentrazione, con l'ombra che si muoverebbe lungo il muretto puntando a sinistra e parallelamente al suolo per poche decine di centimetri, fino a poi tornare in basso attirata dal terreno. In poche parole avrebbe disegnato una sorta di quadrato, sfruttando il muro come novello percorso per aggirare l'ostacolo creato dalla spada di Furaya sul terreno e trovarsi poi nuovamente sullo stesso, nascosta nell'ombra proiettata del muretto. Nonostante quella sensazione quasi di Trance prosegue, ampliata dalla profondità dei respiri scanditi dal ritmo cardiaco, le iridi scure non mollano la presa guardando quasi con passività l'ombra continuare il suo avanzamento, muovendosi lungo il terreno e sopra l'ombra di Datsu che si estende ai piedi del biondo. Ora, il suo malefico (?) piano potrà prendere forma, ciò che ha sapientemente architettato, a cui manca solo...la parte più complicata. Sangue che scorre come il Chakra sempre più velocemente, la mandritta stringe quasi d'istinto l'indice ed il medio sinistri lasciando sbiancare la pelle delle dita quasi a ribadire la posizione del Ratto, e ciò che andrebbe a fare ora il Genin è un atto che aveva compiuto quasi inconsciamente durante il risveglio della sua innata. Sul lato destro dell'ombra di Datsu guardando terra, dovrebbe comparire una protuberanza. La Kage del Genin infatti andrà a macinare circa 70 centimetri ulteriori sul suolo, con una larghezza di 30 ma da semplice disegno grazie al dividersi dell'ombra in parti più piccole, un paio, che andranno a rielaborarsi l'una con l'altra, verrà formato il disegno di un braccio armato di coltello, uscente dalla spalla della figura proiettata di Datsu, ed anche la pallida forma di una testa e della spalla che la congiunge al detto braccio: in pratica, ciò che il Nara è andato a creare è una rappresentazione, un'ombra che suggerirebbe a chi guarderà lì, che dietro Datsu c'è una persona e che questa persona sta per accoltellarlo...esattamente come fece un famoso Mukenin vestito da donna accanendosi su una giovane donzella in doccia, squarciando le tendine (?). Silenzio totale, concentrazione massima, cuore che batte. [ Hijutsu Nara lv 1 Chakra 7/10]

01:50 Furaya:
  [Centro] Alle parole di Datsu, replica con un alzarsi e abbassarsi delle spalle. <Buon per me, in quel caso. E' ciò che voglio sembrare. Ho un dovere da portare a termine, ossia difendere questo Villaggio..> E aridaje con la stessa tiritera. Lo sa mezza Alleanza che vuol difendere Konohagakure anche a costo dell vita. Le piace, forse, ripeterlo. <Comunque sia..> Che? Sei contro la Violenza? Non dirlo neanche per scherzo, poiché a giudicare da ciò che ha appena compiuto si potrebbe dire TUTTO, tranne che sia contro la Violenza. <..io non ammazzo nessuno, a meno che non mi stia attaccando.> Teoricamente, va sempre così. Se è costretta ad uccidere, allora lo fa. Caso contrario, non attacca mai per prima. Predica la Pace, come sempre metto in chiaro. <In quel caso..> Riprendendo il discorso bloccato. <..mi difendo, semplicemente.> E se nel difendersi uccide.. Beh, son problemi di chi ha osato attaccarla. <Non ti avrei fatto del male.> Ribatte alla di lui ironia, avendo ancora problemi a capirla, a farla, soprattutto. Al termine, però, alza gli occhi verso il cielo notturno. Cerca di non guardar troppo in direzione dei barili o verso il terreno, laddove l'Ombra continua ad avanzare, venendo irrorata di Chakra. Sale lungo il muretto, deformandosi, ampliandosi. Man mano, assume una forma diversa dal normale. Perché non ha mai pensato di allenarsi lei stessa in quella maniera? Era una ragazzina senza pretese alcune quando scoprì di riuscire ad attivare la Kagemane. Era consapevole d'essere una Nara, poiché in famiglia non aveva altri che il Capo Clan dei Nara di Vent'anni prima. Non avendola mai risvegliata, aspettava soltanto che qualcuno l'aiutasse. Solo dopo anni, ha capito e compreso che chi fa da sé fa per tre. E' per questo che non ricerca l'aiuto in nessuno. E' testarda, ha la testa dura come un muro. Si farebbe uccidere a costo di non darla vinta a qualcuno che si prodiga per aiutarla. Ed è anche uno dei motivi, per via dei quali, l'Hokage le ha messo alle calcagna un Anbu che la segue ovunque vada. Anche adesso, chissà dove, quest'ultimo la sta tenendo sotto controllo, così da intervenire qualora vi siano situazioni che mettano a repentaglio la sua vita. Nell'abbassar lo sguardo, notando quel mutar dell'Ombra, divenendo quella di un braccio che brandisce il coltello, sgrana gli occhi. Cerca di apparire sorpresa, spaventata, mentre stringe l'elsa della Zanbato stessa. <Cosa diamine..!> Al contempo, sta cercando di reggere il gioco di Takasugi, avendo compreso quale fosse il suo piano. Perciò, con quell'esclamazione, aiutata dagli occhi azzurri esageratamente sgranati ad osservar quell'ombra dipingersi sul muretto, quasi fosse la tela di un pittore, tenta anche di far cagare in mano il biondino(?). La scena a seguirsi.. Chissà, potrebbe essere piuttosto divertente. [Chakra ON]

02:02 Datsu:
 Tra burloni in vena di scherzi, capitani coraggiosi (Seh, e quando mai?) e zelanti ninja qui abbiamo un quadretto completo. Mancano solo il mangione e la bella ragazza frignona e stiamo a posto, abbiamo completato il team per una commedia piena zeppa di risate! <...Non vedo l'ora di superare l'esame...> Ed ora un sorriso speranzoso sbuca su quel volto. Sicuro che lo supererai l'esame mio caro? <...Così magari che anche io potrò dare il mio contributo al villaggio come lei e gli altri date al momento, mi sento così inutile al momento...> Scrolla lentamente il capo, abbassando lo sguardo per un momento. Istanti in cui non dice niente, risvegliato soltanto dalle successive parole della donna <...Non ho mica detto che è un'assassina, sto solo dicendo che sembrava pronta ad ogni cosa...> Un sorrisetto imbarazzato quando comprende di non esser stato capito mentre la destra va a grattarsi la nuca, come se ciò potesse portar via quell'imbarazzo in quel gesto ricorrente che spesso e volentieri si trova a fare. Lo sguardo intanto vaga nei dintorni fino a notare una cosa: un'ombra. E' la sua ombra, si, ma vicino c'è qualcosa di molto più inquietante, un'altra sagoma. Qualcuno è dietro di lui. Qualcuno è armato alle sue spalle e pronto a fargli la pelle. Gli occhi si sgranano in quella frazione di secondi in cui si accorge della cosa mentre la bocca si spalanca stupita. Un rivolo di sudore freddo cala dalla tempia del ragazzo mentre la stessa reazione della donna amplifica la sua tensione. Ci vuole un attimo prima che caracolli in avanti, giù da quel muretto, gettandosi in avanti fino a finire a terra, voltandosi rapidamente alle sue spalle nel momento in cui si ritrova chiappe a terra. E ciò che vede lo lascia impietrito. Cosa ci sarà mai di così terribile? No, non posso rivelarvelo, non posso dirvi cosa c'è perché... non c'è niente. Nulla. Nessuno alle sue spalle, niente di niente. Lentamente si rialza, sgranando gli occhi con stupore <...Ehm... io... avevo visto qualcosa... ma dev'esser stata la mia immaginazione...> Il cuore che va a mille mentre in realtà si sta ancora cagando sotto per la cosa <...Mi sa che è il momento che me ne torni a casa, questo è il mio cervello che mi dice che è ora di dormire!> Sempre più imbarazzato su quel volto mentre in realtà il sangue è ancora gelato nelle vene, naturalmente non ha ancora notato Takasugi, il amchiavellico autore di questo scherzo <...E' stato un piacere, magari ci ribecchiamo in giro!> Quel formalismo accennato che aveva prima se ne va tirato via dall'ansia <...Arrivederci!!> Un gesto quasi affrettato mentre ruota sul posto e corre letteralmente via, attraversando quelle strade ed allontanandosi da lì diretto proprio verso casa.... //

02:17 Takasugi:
  [Centro] E realizzata la sua opera non potrà che rilassarsi leggermente spostando l'attenzione sul Deshi, dopo aver appurato che anche Furaya ha contribuito allo scherzo. Il volto pare impietrito ed il tutto è seguito da una caduta decisamente ilare, che porterà poi il biondo ad andarsene. Il Chakra che scorre viene mantenuto ancora per degli istanti e solo quando lui avrà lasciato la scena verrà disperso con l'ombra che rapidamente, come una molla prima in tensione e poi lasciata libera, schizzerà verso i piedi del Genin, tornando nella sua forma naturale e perdendo il colorito. Da rampante macchia nera, quasi dotata di reale materia, ora è nuovamente il semplice frutto dell'assenza di luce, una proiezione della figura rannicchiata del moro, ma sempre, sua amica. Le mani sciolgono il sigillo e le leve inferiori si distendono lasciando uscire la sua figura da oltre i barili, mentre il busto si sporge innanzi con un gesto di stanchezza ed il respiro si palesa affannato. <Anf...Anf> come avesse fatto una rapida corsa, una sensazione a cui deve abituarsi, d'altronde ha consumanto buona parte del suo Chakra. Gli occhi dal suolo vanno dunque su Furaya ed il posarsi della mandritta sui barili aiuta il Nara a scavalcarli con un elegante salto, portando le gambe oltre ad essi e poi trovandosi seduto lì. Sorride, facendo un occhiolino alla Jonin. <Ahhh i giovani d'oggi, bisogna temprarne l'animo!> fa un po' il verso, ironico, mentre si gode la sensazione di rilassatezza. <Devo dire che...l'ombra la sento sempre più mia, risponde ai comandi, è come...un mio arto. Ad ogni modo> sguardo alle stelle per qualche istante, mentre anche l'altra mano raggiunge il barile aumentando la comodità della postura. <Ottima interpretazione, non sapevo insegnassero anche la recitazione ai Ninja del Villaggio. Dovrò prepararmi bene> una maniera anche per scherzare e rilassate l'atmosfera perennemente cupa di Konoha. [ Hijutsu Nara lv 1 chakra 6/10]

02:49 Furaya:
  [Centro] <Devi ancora affrontare l'Esame Genin?> E quale esame, altrimenti? Quello del Sangue? Domande stupide ed inutili quelle che vengono poste dalla Nara, per quanto stia soltanto cercando di attaccar bottone con qualcuno. <Nessuno è inutile se ha la voglia di mettersi in gioco e di darsi da fare.> Replica in sua direzione, poiché è totalmente contraria a quanto appena pronunciato dal biondino. Le spalle restano rilassate, mentre il suo corpo permane a circa due metri dal muretto sul quale si trova Datsu e laddove l'Ombra di Takasugi sta salendo. <Beh..> Riferendosi all'essere pronta ad ogni cosa. <..Sì.> Effettivamente lo è. Si porta dietro un intero arsenale di armi, accompagnate da tecniche che ha appreso nel corso della propria carriera ninja e che sfodera quando vi si presenta l'occasione di farlo. Ad ogni modo, la mano sinistra viene stretta ulteriormente attorno al manico. Con un gesto secco del braccio, il quale viene spostato prima verso l'alto, così da staccar la spada dal suolo, la estrae dallo stesso. Successivamente, va a piegare il gomito, permettendo alla stessa Zanbato di frapporsi tra lei e il muretto, dal quale dista appena un metro e mezzo. La punta della stessa arma viene rivolta verso il terreno. Le labbra vanno a socchiudersi, lasciando cader sul volto la classica "Maschera di Ghiaccio" che è solita adoperare affinché possa nascondere le proprie reali emozioni. Non dovrebbe ''utilizzarla''. Per quanto utile in determinate circostanze - come questa, poiché potrebbe scoppiare a ridere da un momento all'altro -, è qualcosa che Ryota stesso le ha insegnato, in quegli anni durante i quali s'è preso cura di lei sotto mentite spoglie, costringendola ad allenamenti anche fin troppi intensivi per una bambina. <..lo credevo anche io.> Afferma verso Datsu, piegando un poco la testolina verso destra, come se effettivamente non capisse neanche lei. I lineamenti del volto, però, vengono tenuti rilassati, calmi. <Ohw.. Va bene..> Le labbra si piegano in un piccolo sorriso. <Buona-> Ma non ha il tempo materiale per dire qualcos'altro. Scrolla le spalle, girando, successivamente, il busto e lo sguardo verso Takasugi. <Hai usato l'Ombra in modo esemplare.> Ridacchia sommessamente, avvicinandosi al muretto. Contro lo stesso, andrebbe a poggiarvi la Zanbato, lasciandola lievemente in obliquo, cosicché si regga in piedi. Si sfila il Fuda in cui precedentemente era sigillata, poggiandolo sulla superficie del muretto. <Si nota.> Riferendosi al fatto che ormai egli si senta un tutt'uno con la Kagemane. <Ed era ciò a cui dovevi aspirare fin dall'inizio. L'Ombra, appunto, è come una tua prolungazione. Fa parte di te.> Poggia la mano destra sul Fuda, tenendo la sinistra contro la Spada stessa. Il Chakra, richiamato dal centro del petto, verrebbe diretto verso le braccia, spinto verso le mani. Quivi, fuoriuscendo fuori dagli tsubo, dovrebbe andare ad incanalarsi sia nella Zanbato che nel Fuda. Quasi fosse tornata in Accademia, l'arma dovrebbe venir, senza indugio, sigillata nel piccolo foglietto con un semplice "Puff". La sinistra, attualmente, dovrebbe toccar il vuoto. S'avvicina, dunque, al Fuda che, in quanto a consistenza e peso, non è cambiato affatto. Lo ''allaccia'' al polso, coprendolo infine con la manica. <Non è recitazione. Per essere un Ninja, devi anche saper fingere, senza mostrare le tue reali emozioni.> Indirettamente.. ha parlato come fece il suo Eroe di tanti, tanti anni or sono. [Chakra: 99/100]

03:16 Takasugi:
  [Centro] Il sorriso si fa più vivo dopo il complimento della Jonin, in realtà una constatazione. < Di solito non cerco complimenti, non mi servono, ma sentire quest'osservazione da parte della mia Sensei mi rinfranca...anche se> scende dai barili con un piccolo saltello sgranchendosi la schiena. <Non dubitavo di farcela> è sicuro di sè ma non nella maniera fallace degli egocentrici, bensì perchè consapevole delle sue capacità, confidente il giusto. <Credo che sia solo l'inizio....> aggiunge poi spostando gli occhi sulla strada. <Chissà se quel ragazzo resterà traumatizzato!> un ragazzo con cui avrà presto a che fare, anche se per ora ne è inconsapevole. La Zanbato vien dunque fatta sparire, prova delle abilità della Nara che esclama un'ulteriore consiglio. <O magari..mostrarne di false. Chissà, ho sempre pensato che in battaglia a volte emerga la vera indole delle persone, seppur di batteglie...non posso dire di averne viste> alza le spalle. <Ad ogni modo è tardo, mi incammino Sensei, domani verrò nella Dimora> quella del clan. Passo dopo passo, stanco e assonnato, si dirigerà altrove, così come probabilmente farà Furaya. [ End]

Takasugi vede Datsu seduto su un muretto e si nasconde nelle vicinanze. Furaya giunge poco dopo incominciando a parlare del più e del meno col Deshi, mentre il giovane Nara si allena con l'innata prendendo di mira Datsu ed usando l'ombra, allenandosi al contempo con essa con fantasia, per fargli uno scherzo.