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[monti] la prima testa

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con Azrael, Shinsui, Mekura, Ruri

20:59 Mekura:
  [-> verso monti] Questa volta tocca a lei il turno per rimettere a posto i monti, non è un carpentiere, o un'artigiana che possa fare qualcosa per lavorare direttamente sui monti, scavando volti nella roccia, ma è qui per "proteggere e servire" nel vero senso delle parola ed oltre a tenere d'occhio i presenti ed altri attacchi, deve tenere conto di altre carte bomba non esplose, di portare su a sua volta i materiali per la costruzione, o mettere a posto delle impalcature, del resto anche se nuova non possono pretendere di portare su tutto il materiale che gli serve attraverso le scale, oltre a compiere più fatica di quanto non sia già rallenterebbero solo i tempi, la Hyuga pensandoci spera che non abbiano staccato i sostegni delle impalcature nelle scale. Se ne sta vicina al capo cantiere, l'unico che potrebbe capire qualcosa su come si possa costruire una testa gigante e rimarrebbe ad ascoltarlo. Indosso porterebbe gli abiti della divisa da polizia, non quelli per la soppressione che le darebbe solo fastidio e la appesentirebbe soltanto: felpa blu cobalto con collo alto a maniche lunghe, pantaloni bianchi aderenti e stivali neri. Solo questo oltre al solito equipaggiamento di sempre mentre cammina a passo deciso verso i monti guardando verso l'alto. <per prima cosa voglio che mi venga dato un po' di tempo per ispezionare i monti, a quest'ora è difficile vedere anche solo dei difetti nella roccia debole insieme a carte bomba inesplose, se è permesso vorrei rimanere in contatto con voi per seguire le vostre direttive, ma per ora voglio essere sicura che non capito incidenti di troppo> afferma questa aspettando la risposta. [ch on]

21:24 Mekura:
  [monti] Deve andare in fretta, tutti qui hanno una tabella di marcia, ma non può lasciare indietro qualcosa per negligenza, ci vuole metodo <ok signore> annuisce dopo aver sentito il piano per la prima fase. Afferra una ricetrasmittente e la infila mentre continua ad ascoltare la sua parte in tutto questo: come previsto serve segnare i punti in cui la roccia è debole e trovare le carte bomba, disarmarle e stoccarle. Per questo gli verrebbero dati dei guanti di protezione ed una sorta di largo marsupio legato dietro la schiena da una grossa clip e tenuto davanti in modo che non si potesse incagliare da qualche altra parte. Mugugna mentre comporrebbe il sigillo della tigre unendo le mani tra di loro al livello dello sterno e chiuderebbe gli occhi concentrandosi cercando di prendere il controllo sul proprio flusso di energia. Se fosse riuscita a manipolarlo a dovere lo spingerebbe verso l'alto usando i canali del chakra verso i punti di fuga presenti al livello della testa in particolare tempie e occhi. Comprimerebbe, facendo molta attenzione a non eccedere con la quantità di chakra immessa e irradierebbe gli occhi cercando di risvegliare la propria innata. Continuerebbe il processo tanto che attorno agli occhi si creerebbe una sorta di corona ramificata di vene che uscirebbero verso l'esterno diventando tattili sotto la pelle. Aprirebbe gli occhi e guarderebbe il mondo attorno a lei attraverso il byakugan. Se fosse riuscita a richiamarlo a questo punto guarderebbe verso l'alto vicina al costone roccioso in modo da poter individuare da subito i vari problemi. [ch on 78/80 Byakugan liv II]

21:47 Ruri:
 Sbuffa la giovane rosea, facendo roteare gli occhi mentre cammina per le strade del borgo. Tra l’indice e il pollice della mano destra regge una sigaretta, ormai consumata per metà, accesa in precedenza. Il passo è trotterellante anche se l’espressione che ha incorniciata sul volto lascia intendere quanto sia svogliata quel dì. D’altronde, è stato cordialmente chiesto a tutti i cittadini di andare a dare una mano ai volti di pietra per la ricostruzione del monte, quindi, non ha potuto fare altro che obbedire “alla chiamata” e dirigersi verso il sentiero che conduce al fulcro di Konoha. Non ha neanche cenato, in quanto non desiderava appesantirsi, giacché immagina che ci sia tanto lavoro da svolgere. Quel dì sfoggia il seguente look: un paio di leggins bianchi fascianti le affusolate e mingherline gambe, una gonna a balze in pendant con le iridi color cremisi, atta a celare all’occhio esterno le forme al di sotto del basso ventre, una maglia a maniche corte nera, che le lascia scoperta la pancia e, pertanto, mette in risalto il piercing che ha all’ombelico, e ai piedi calza un paio di normalissimi stivaletti, idonei per muoversi e abbastanza comodi. I capelli color del pesco sono rigidamente intrecciati in una lunga treccia, il coprifronte di riconoscimento è ben visibile sulla fronte e le unghie delle dita sono rigorosamente laccate color bordeaux. Non le ci vuole molto per giungere sino a destinazione. Si ferma ai piedi del monte, alzando lo sguardo verso gli appalti, dove vi sono degli operai che stanno attualmente lavorando. Alza gli occhi al cielo, per poi dare un ultimo tiro alla sigaretta e in seguito scagliarla via con un gesto secco del polso verso una direzione imprecisa. Raggiunge alcuni degli operai, che attualmente stanno lavorando, domandando spicciamente come possa rendersi utile in tutto ciò. Se è lì, deve muovere il sederino e far qualcosa, non può di certo cullarsi sugli allori.

21:52 Shinsui:
 Silenzioso è l'Inuzuka mentre avanza in direzione del monte dei volti pietra ormai completamente distrutti che son ben visibili all'orizzonte, seppur questi vengono dimezzati dai passi ben cadenzati delle lunge leve inferiori del genin. Sospira appena in silenzio, non è dell'umore migliore, seppur il tempo sia sereno. Figuriamoci, svariati motivi lo portano ad esserlo, come l'essesima discussone con quell'individuo chiamasi padre, per ciò che gli ha nascosto, oltre ad aver recuperato alcune cose, portate nell'appartamento che condivide con Ruri. Fatto sta che comunque hanno discusso, di brutto. Il giovane si ritrova con il viso nuovamente segnato, per non parlare della schiena. Si sarebbe dovuto passare in ospedale, ma meno ci mette piede li dentro e meglio si sente. Gli passerà, come sono sempre passate da quando era poco più di un soldo di cacio ad ora. Se l'è sempre cavata anche senza di loro. Certo sono rimaste le cicatrici e ne verranno di nuove, ma dagli estranei non si lascia toccare è già tanto che lasci tale permesso a Ruri, senza ritrarsi di scatto. Appunto, lei. Dovrà trovare qualche scusa improvvisata per non farla preoccupare, almeno non troppo. Gli secca che lui sia la causa delle sue preoccupazioni alle volte. Le labbra si umettano appena, ha lasciato a casa il piccolo Kuro che avendo visto ciò che l'ex ninja ha cominciato a fare al figlio, seppur lui stesso si sia ben difeso, il piccolo Kuro come un piccolo ha preso le sue parti come meglio ha potuto, come se fosse un grande cane - lupo. Il suo piccolo orgoglio è quel cucciolo che si è meritato a tutti gli effetti lo stare a casa a riposare, con la ciotola piena di pappa con accanto quella dell'acqua. Silente continua ad avanzare verso i piedi del monte. Ciò che indossa è il solito giubbino di pelle nera, lasciato semi aperto, con legato il coprifronte al bicipite sinistro. Sotto una maglia sul grigio chiaro a collo a v, purtroppo attaccata alla pelle della schiena e sporca, ma dettagli. Le gambe sono fasciate dai jeans scuri cosi come le scarpe che porta ai piedi. I capelli sempre ribelli e arruffati, poco più del solito. Nel raggiungere i piedi del monte scorge la figura di Ruri, che conosce ormai a memoria, affiancandola in silenzio, la osserva con la coda dell'occhio. [ coprifronte konoha: On ]

22:02 Mekura:
  [monti] Mekura è pronta a salire, ma uno degli operai le fa cenno verso la ragazza dai colori improponibili e dall'abbigliamento non troppo consono, ed un'altro ragazzo entrambi muniti di coprifronte. Allungherebbe il passo verso i due, mostrando un sorriso cordiale ma non esagerato, anzi, è appena accennato e formale guardando il duo <siete qui per i lavori?> domanda verso questi in particolare verso la ragazza la quale sembra voler chiedere in giro come rendersi utile <stavamo per iniziare la prima parte della costruzione: bisogna individuare le parti deboli della roccia e cartebomba non ancora esplose o trappole in giro> il byakugan sarebbe attivo e sopratutto per le prime volte darebbe una immagine grottesca della bassa Hyuga. <perciò ho bisogno di gente che sia capace di assistermi o di unirsi alla ricerca insieme a me, per ora abbiamo il settore vicino alle scale da controllare, la testa del primo Hokage> punta il dito verso l'alto in modo da fare un cenno dove dovrebbe trovarsi teoricamente e poi verso questi di nuovo <sono Mekura Hyuga, chiunin del villaggio, in veste di polizia di Konoha, voi?> evidentemente genin, meglio, se sanno camminare sulle superfici verticali allora potranno dividere ulteriormente il settore da controllare in tre nel migliore dei casi. [ch on - byakugan liv II 76/80 ch tot]

22:22 Ruri:
 Istintivamente si volge appena con il capo quando al suo finissimo udito giunge il rumore di un certo scalpiccio contro il terreno. Girandosi nella direzione opposta alla sua, scorgerebbe erigersi dinanzi a sé la figura di Shinsui. Inarca un sopracciglio, stringendosi nelle spalle. < Anche tu qui? > domanda superflua forse, giacché tutti i konohani sono stati chiamati a dare una mano agli operai. Sbatte le palpebre mentre le sue iridi studiano il profilo di Shinsui, che sembrerebbe più malconcio del solito. Aggrotta la fronte, sospettosa. Non lo vedeva ridotto in quel modo dai tempi in cui viveva in casa con quel sadico del padre. < Che hai combinato? > tuona, portandosi le braccia incrociate al petto e lanciandogli contro un’occhiata che non ammette repliche. Shinsui sa bene quanto la rosea possa essere irremovibile su certi fronti, soprattutto quelli riguardanti la sua persona. La situazione non è ancora molto chiara tra i due, ma condividono un passato, difatti vi è un legame abbastanza forte che li unisce. Vi è anche scappato un bacio durante una situazione particolare e stava per esserci il replay qualche sera prima all’accademia, solo che lei ha sviato il tutto, giocandogli un piccolo scherzetto e lasciando il giovane Inuzuka a bocca asciutta. < Parla > aggiunge, soffiando dalle narici con eccessiva irruenza, mentre certi dubbi iniziano a pervaderle la mente. A distrarla dall’amico, nonché coinquilino, è una voce che giunge sino alle sue orecchie e la porta a prestare attenzione verso una donna, che sembra essere la fonte di quella nota vocale. Annuisce alle sue parole, chinando appena il volto in segno di saluto e rispetto in nome del codice che vige tra gli shinobi. Ascolta le sue parole e la sua presentazione senza battere ciglio. < Ruri Nara > risponde alle sue parole, effettuando una leggera riverenza nei confronti di un suo superiore, < genin > s’identifica dichiarando il grado, non specifica il villaggio in quanto sfoggia già il coprifronte. E’ la prima volta che si presenta con il cognome Nara, lentamente vi sta prendendo la mano. Di solito non vi era abituata in quanto non possedeva un nome di famiglia che la contraddistinguesse. A giudicare dalle sue parole sarà necessario l’utilizzo del chakra, giacché vi sarà da ispezionare i volti, pertanto senza perdere tempo in chiacchiere procede con il richiamo dell’energia. Con le mani compone il sigillo della capra, mentre la sua mente visualizza all’altezza del basso ventre due circonferenze, ciascuna di colore differente. Una simboleggia l’energia psichica, fulcro delle emozioni, l’altra l’energia fisica, il centro delle sensazioni fisiche. Piano piano proverebbe a farle ruotare, mantenendo un ritmo lento, successivamente, restando interiormente calma, vi farebbe acquisire maggiore velocità. Se fosse riuscita nella rotazione, proverebbe a far avvicinare le due sfere, in modo che una volta vicine si uniscano per fondersi in un’unica energia che inizierebbe a scorrere all’interno del suo corpicino. Qualora fosse riuscita nell’impresa, avvertirebbe un leggero tepore, segno che il chakra è stato richiamato. [Chakra 20/20]

22:44 Shinsui:
 La osserva ancora per brevi istanti con la coda dell'occhio, prima di spostare le iridi completamente verso i volti degli Hokage distrutti. Alla sua prima domanda annuisce < mh-mh > aggiungedole un verso come semplice risposta all'amica d'infanzia. Cerca di distrarsi, portando la completa attenzione, almeno visiva verso le macerie dei volti. Sospira appena, alla sua domanda, resta silente, lasciandole una fugace occhiata con la coda dell'occhio prima di tornare nuovamente verso i volti distrutti. Non è sua intenzione esitare nel darle una risposta, non vuole proprio dargliela è differente la faccenda. Non vuole che si preoccupi, ma sa da sempre quato sia irrimovibile la giovane. Anche a quella sua irruenza non da molto peso, rispetto a quella dell'Inuzuka la rosata ha ancora molta strada da fare prima di raggiungerlo. Sospira poi appena, sa che non lo lascerà stare se non le risponderà < nulla.. ho messo male un piede e sono ruzzolato.. tutto qui > il tono è piatto, spento per non dir distaccato. Ha qualcosa, che neanche lui sa cosa sia in realtà. Finge semplicemente che sia un caso con il suo umore, nulla di più. Gli occhi si spostano verso la figura di Mekura, ascoltando il suo dire, mostrandole anche il coprifronte legato al bicipite sinistro. Non accenna alcun sorriso verso la nuova conoscenza, non per chissà cosa, non è proprio dell'umore di spargere sorrisi e sorrisetti vari in giro. < Shinsui... Inuzuka > profera, leggermente titubante a quel cognome, ma ha deciso di rompere ogni tipo di legame con quell'uomo. Di consegunza ha adottato quello della madre. < Genin > informa a propria volta la donna, ascoltandola e alternando nuovamente le dorate verso le macerie. Annuisce appena fra se. Intanto comincerebbe a richiamare il chakra, con entrambe le mani andrebbe ad eseguire il sigillo della capra. Nel frattempo, con gli occhi socchiusi, immaginerebbe all’altezza del bassoventre due rotondità di colore differente. Una simboleggia l’energia psichica, il fulcro delle sue emozioni, l’altra rappresenta l’energia fisica, la sede di tutte le sensazioni fisiche. All’inizio proverebbe a far ruotare entrambe le sfere, prima lentamente, successivamente facendo acquistare loro una certa celerità, cosicché prendano ad avvicinarsi tra loro. Mano a mano le distanze si accorciano e le due circonferenze si accosterebbero fra loro, così da fondersi l’una con l’altra. In caso ci fosse riusito nel farle amalgamare in un unica energia, nel corpo del genin percepirebbe un piacevole calore che lo andrebbe a cullare e ad accarezzare. [ Chakra: 20/20 ][ coprifronte konoha: On ]

22:51 Mekura:
 Ascolta i presenti e annuisce alle varie risposte, nulla di che a dire il vero ma conosce entrambi i clan e Ruri a quest'ora della notte senza una buona visibilità non può fare molto, stessa cosa per Shinsui, le sue abilità non sono molto utili al momento, ma un ninja sensitivo in più per monitorare la zona è sempre gradito. Guarda l'uno e l'altro sostano su ognuno diverso tempo cercando di capire se entrambi hanno il chakra attivo , se insomma sono pronti al lavoro, ma vede il gesto e dopo che questi hanno attivato il chakra riprenderebbe la parola <bene, perché siamo in ritardo ed abbiamo molte cose da fare: Ruri, portati a metà della scalinata, Shinsui rimani verso il basso della scalinata, facendo due calcoli abbiamo a che fare con un monte di 250 m pressapoco, su un settore della grandezza di 27m di larghezza a testa dobbiamo occuparci di una ottantina di metri di altezza, sarà lunga, per fortuna anche a quest'ora riesco a vedere bene al buio, avete delle ricetrasmittenti?> domanda la giovane prima di proseguire <qualcuno di vuoi si intende con l'arte della terra?> chiede ancora incrociando le braccia prima di sentire un fischio dal capo cantiere, sospira annuendo e facendo un cenno verso questo <come detto prima siamo in ritardo, se li avete allora basta regolarvi nel canale 4, io mi troverò in alto facendo da apripista, intanto prendente i marsupi da lavoro, un pennello e un secchio di vernice, se trovate una bomba segnalatela e se vedete degli sgretolamenti nella roccia, fate in modo di disegnare una x nella sua estrema vicinanza, nessuna azione eroica e se avete dei problemi chiamatemi immediatamente, avete delle domande o non vi sentite adatti per il lavoro?> chiede questa guardando entrambi incuriosita dalla loro possibile risposta. [Byakugan II 74/80 ch tot]

23:14 Ruri:
 Rimane in silenzio quando Shinsui fa la sua presentazione, mentre pensa che una volta giunti a casa gli farà il terzo grado. Non crede minimamente a ciò che le ha appena detto, ma non è il momento migliore per far domande mirate dinanzi ad un’estranea, per di più con un grado superiore al loro. Inizialmente non vi fa caso, ma sbarra gli occhi, stupita, nell’udire il cognome proferito dal giovane. Gli lancia un’occhiata che può essere interpretata come un misto di stupore e incredulità. Quella è una nuova notizia per lei. Non sapeva che il giovane appartenesse al clan degli Inuzuka. Anche se adesso, però, si spiega la presenza di Kumo in casa. Un adorabile cucciolo di cane lupo con cui la rosea è solita giocare quando è in casa. Focalizza l’attenzione nuovamente sulla donna, quando torno a proferire parola e a dare indicazioni. Ascolta il compito che le viene affidato e annuisce quando le viene chiesto se sia in possesso di un trasmettitore, ma rimane in religioso quando le è chiesto se sia un’esperta dell’arte della terra, così da farle intendere che quello non è il suo campo. Annuisce alle sue parole, facendo celermente guizzare la mano nella sua tasca posteriore per estrarne una ricetrasmittente, che andrebbe a posizionare alle orecchie, sistemandosela meglio sul capo. < Tutto chiaro > risponde alla domanda della donna. Successivamente si munisce di tutto il necessario che le è stato illustrato da Mekura, per poi congedarsi con la donna e, armata di tutto ciò che le occorre, cammina in direzione della scalinata, lanciando un’occhiataccia a Shinsui, che quella sera non gliela racconta per nulla giusta. Soffia dalle narici, aggrottando la fronte mentre raggiunge la parte mediana della scalinata. [Chakra 20/20]

23:31 Shinsui:
 Diciamo che anche lui non ne era assolutamente a conoscenza, della sua appartenenza al clan Inuzuka. Non sapeva che fosse legato tramite linea di sangue a loro, per via di sua madre, mai vista e conosciuta. Ma da quanto il capoclan gli ha detto il giorno succesivo quando trovò Kuro era una brava donna. Forse anche lui ha qualcosa di buono, seppur sia stato allevato come un animale selvatico. Ma dettagli, ormai è così. Percepisce l'occhiata di Ruri voltando il viso verso di lei, la scruta notando quello stupore, che per risposta Shin si limiterebbe in una lieve scrollata di spalle, come per dirle che non lo sapeva neanche lui. Torna nuovamente ad ascoltare Mekura, inarca il sopracciglio destro riguardo se entrambi fossero a conoscenza dell'arte della terra, non risponde si limita semplicemente in quella arcata sopraccigliare repentina. Dalla tasca interna del giubbino estrae la trasmittente, che con gesti spicci l'andrebbe a posizionare al meglio sul capo < ricevuto > si limita nel risponderle. Si sposta poi per prendere l'occorrente elencato dalla donna, marsupio da lavoro che lo lega alla vita, la dritta che afferra il secchio della vernice e la mancina il pennello. Sposta nuovamente lo sguardo verso Ruri, mentre si allontana con la Chunin, prendendosi la sua occhiataccia. Sospira scuotendo il capo per avvicinarsi al basso della scalinata. [ Chakra: 20/20 ][ coprifronte konoha: On | Trasmettitore: on ]

23:52 Mekura:
 La non risposta di Ruri indica un evidente "no" alla sua domanda sulle competenze dell'arte della terra, aspetta anche Shinsui ma sono tutti e due di pochissime parole. Sospira mente vede l'occhiataccia di Shinsui, non ribatte, lo guarda seriamente lasciandolo andare al suo lavoro poi una volta da sola, scuotendo la testa e camminando verso la scalinata cercando poi correre verso l'alto cercando di arrivare fin dove era agevole passare, si concentra solo nel suo compito. A quel punto inizierebbe a concentrare il chakra verso gli arti inferiori cercando di creare al di sotto di se una patina di energia che le permetterebbe di aderire alle superfici verticali, cerchierebbe di comprimerlo cercando di farlo passare verso i punti di fuga sotto i piedi e lo rilascerebbe verso l'esterno. Cercherebbe perciò di concentrare il chakra in modo da riuscire ad espellere verso l'esterno una certa quantità di chakra ne troppo poca ne troppa in generale così da poter creare sotto la suola una patina di energia. A quel punto si appoggerebbe con le mani al rinforzo della scala e solleverebbe le gambe al di sopra del parapetto e avvicinerebbe i piedi alla roccia viva e con il Byakugan si metterebbe ad ispezionare verso il basso. Alla ricerca di carte bomba attive e inattive, entrambe sarebbero potenzialmente pericolose. Camminando con calma sulla superficie della roccia facendo attenzione a dove mette i piedi in modo da non creare delle voragini. Prima si allontanerebbe in orizzontale dalla scalinata in modo da raggiungere la distanza di 27 m all'incirca. quindi scenderebbe di 4m e tornerebbe indietro e procedere così in questo modo da poter avere tutto sotto controllo, nel mentre parlerebbe ai due genin <tenetemi sempre in contatto, non voglio raccogliere i vostri pezzi in giro perché non avete tenuto conto dei rischi> non dovrebbe dirlo ma vuole mettere in chiaro la gravità del lavoro.Continuerebbe così nella raccolta delle carte bomba rimaste e segnando i punti gravosi, nel mentre continuerebbe ad ascoltare il rapporto del capo cantiere [byakugan liv II 72/80 ch tot][trasmettitore on -1 ch][rilascio del chakra avanzato]

23:10 Mekura:
 Sente quello che viene indicato dai due e guarderebbe in direzione prima di Ruri e poi di SHinsui. Rimarrebbe li ad osservare la scena cercando di focalizzarsi con il Byakugan alla ricerca della carte bomba. Quindi parlerebbe attraverso l'auricolare cercando di infondere il chakra all'interno in modo da poter comunicare con i due sul canale 4. <Ruri, è inattiva, puoi prenderla senza danni non vedo chakra concentrato all'interno, non limitarti alla scala hai 27 in larghezza da controllare, guarda anche quelli. Shinsui, non la toccare e fai una x li vicino, insieme ad un cerchio sopra la x, dobbiamo differenziare la natura dei danni> afferma questa mentre continuerebbe a scendere ed a segnare le varie parti danneggiate cercando di battere sulla roccia staccando qualche pezzo, ovviamente SHinsui e Ruri dovrebbero trovarsi lontani dal punto ed ha chiesto espressamente agli operai di non avvicinarsi più di tanto a dove si troverebbero ora. Non batte ciglio e si concentrerebbe di nuovo sul lavoro da fare e nel mentre ascoltare le varie informazioni e necessità dal basso <si signore, non dovremmo metterci troppo> si rivolge al capo cantiere continuando a segnare con il pennello i problemi e raccogliere le carte inesplose

23:12 Mekura:
  [aggiunta] [ch on Byakugan liv II 69/80 -1 ricetrasmittente]

23:19 Azrael:
  [Away > Monte dei Volti] A passo lento si sta dirigendo in direzione del monte dei volti, distrutto a seguito di un attacco di uno dei manipoli di Ryota proprio mentre era sotto la protezione e giurisdizione del Nara. Un fallimento circa su tutta la linea, l’unica cosa che non ha da recriminarsi è l’essere riuscito a salvare Mekura senza che riportasse eccessive ferite. Quantomeno un barlume di riuscita in mezzo a quella misfatta. Non la vede da un bel po’, ma al momento l’unica cosa cui ha da pensare è la guerra e la ricostruzione del monte stesso a partire dalle sue fondamenta, sino ad arrivare a quel volto che forse più degli altri gli interessa: quello del proprio padre. Indosso porta uno dei suoi soliti mantelli scuri, senza però aver poggiato il cappuccio sul crine corvino, semplicemente poggiandolo sulle spalle in modo che copra il resto dell’abbigliamento, formato da una maglia nera a maniche corte, le stesse sono formate da una trama a rete dalla maglia abbastanza fine, un pantalone grigio scuro ed un paio di calzari chiusi, dello stesso colore di mantello e maglia. Il copri fronte di Konoha è attaccato al collo con un nastro di raso bianco il cui nodo poggia delicatamente sulla nuca, mentre la placca metallica è a protezione della gola. Tra le mani regge una scatola di cartone, bianca con alcune decorazioni in rosa, abbastanza femminili, ma si scoprirà a breve il perché. Giunto in posizione, naturalmente con il chakra già attivo, andrà a scrutare i presenti con gli occhi per identificarne due, oltre ad alcuni operai che fermano il loro lavoro giusto per un educato cenno di saluto fatto col capo. Chi attira la propria attenzione sono, però, due ragazze in particolare. Ruri, da poco scoperta sua stessa sorellastra. O sorellina, per togliere ogni nesso dispregiativo al termine. E Mekura. Inutile dire quanto attragga il suo sguardo la Hyuga, alla vista della quale non può fare a meno di esternare un timido sorriso. Giunge ai piedi del cantiere, mantenendo la scatola unicamente con la mancina per sfilarsi il mantello con la destra, piegarlo sommariamente e poggiarlo a terra. Quella stessa mano ora verrebbe portata alla bocca, indice e pollice a formare un cerchietto da porre sotto la lingua. Soffiando ne uscirebbe un forte fischio, atto ad attrarre l’attenzione. Dopodiché andrebbe ad aprire la scatola, contenente, freschi di pasticceria, una serie di dorayaki e altri pasticcini di diversi gusti, con dei fazzoletti poggiati sopra. Un profumo delizioso. < Servitevi pure. > direbbe, mentre qualche operaio andrebbe a fiondarsi sul cibo per ricostituire le energie. Due ne prenderebbe il Nara con altrettanti fazzoletti, prima di accostarsi alla posizione della Hyuga. < Guarda chi si vede… > il tono e calmo, le labbra ora ad esternare un sorriso ancor più sereno < Sempre più bella e sempre più indaffarata, noto. Fermati un attimo e manda giù. > le offre uno dei dolciumi, prima di rivolgersi direttamente a Ruri, adesso < Ehi! Ho portato da mangiare! > ed attenderebbe, senza mai scostare lo sguardo dal volto della ragazza dai capelli viola. [C on]

23:34 Ruri:
 < Sì signora > risponde svelta la giovane rosea, dopo aver ricevuto le disposizioni della senpai, facendo due passi verso l’oggetto. Con le esili dita raccoglie il foglio dalla forma rettangolare, squadrandolo per una manciata di secondi. Aggrotta la fronte, per poi riporla nella tasca posteriore con movimenti spicci. Fa vagare le iridi scarlatte verso il circondario, ritornando in posizione semi eretta e avanzando di qualche metro con prudenza, temendo che il terreno sotto i suoi piedi possa venir meno. Arriccia appena le labbra, quando la pianta del piede destro s’imbatte in una superficie abbastanza incerta. Istintivamente fa un passo indietro e scruta l’area con sguardo sospetto. Si china abbastanza da poter riuscire a toccare con la mano la parte rocciosa, così da tastarne la fragilità. < Zona sdruccevole a pochi metri dalla caduta > annuncia, segnando il punto con una x grazie al pennello che le è stato fornito in dotazione. < Rischio frana > giudica, facendo un altro passo indietro e avanzando maggiormente verso destra così da poter riprendere ad avanzare. Percorre circa cinque metri, stando ben attenta a compiere dei passi sicuri e non calcati, esaminando minuziosamente con gli occhi tutto il perimetro, alla ricerca di possibili carte bomba nelle vicinanze. Com’è prevedibile che sia, scorgerebbe altri due rettangoli poco più a est. Si fa più vicina per verificare che si tratti artiglieria a rischio. Sempre stando attenta a non imbattersi in qualche discesa di massi, si muove con movimenti felini e prudenti, percorrendo circa quattro metri di distanza, giunge dinanzi agli oggetti lì lasciati. Come pensava che fosse, si tratta di bombe. < Altre due carte bomba >. Si trovano circa a due metri da lei. < Zona est > specifica per fare in modo che la donna sappia il punto preciso in cui si trovino i suddetti ordigni. A distrarla dalle carte è un fischio che giunge alle sue orecchie. Volge istintivamente il volto verso sinistra e andrebbe a scorgere il profilo di Azrael, il fratello con cui condivide la medesima genitrice. Accenna un sorriso verso il consaguineo, muovendo lo scarno braccio. < Ciao Azrael > saluterebbe, < grazie, ma sto lavorando > notifica, soffiando dalle narici senza muoversi da quel punto. < Come se avessi accettato > completa la frase, portandosi una ciocca ribelle dietro l’orecchio, per poi far scorrere lo sguardo alla ricerca di Shinsui, chiedendosi cosa stia combinando. [Chakra 19/20] [Trasmettitore: on]

23:41 Ruri:
  [edit] [Chakra 18/20]

23:51 Shinsui:
 Continua ad osservare la carta bomba in silenzio, ascoltando le parole di Mekura attraverso la trasmittente, come da richiesto, con il pennello ancora stretto nella mancina andrebbe a disegnare sopra la x il cerchio come da richiesta < fatto > accerta la donna. Lentamente si sposta indietreggiando di neanche mezzo metro, per osservare la parete rocciosa. Il capo va ad inclinarsi appena, osserva con estrema attenzione le crepe che sono presenti sulla parete rocciosa, le labbra si increspano appena posando le dorate sempre sulla sua sinistra < mh > il capo va ad inclinarsi appena mentre si avvicina maggiormente alla parete a distanza di due metri buoni dalla x cerciata in precedenza, per osservarla < zona est due carte bomba poste fra due crepe preso la parete > le scruta ancora < la distanza fra loro è di un metro e mezzo ciascuna > storce le labbra in una smorfia, andando con movimenti lenti e cauti a dipingere accanto ad entrambe le crepe, ciascuna una x cerchiata, allontanandosi nuovamente, indietreggiando. Sposta l'attenzione al fischio e al seguito alla voce di Azrael, lo scruta come meglio può da quella distanza, soffermandosi anche momentaneamente sulla figura di Ruri, resta in silenzio, risposando l'attenzione alla ricerca di altre carte bomba, stando sempre ben attento anche a dove mette i piedi. Le dorate scrutano sia il terreno alla base della parete rocciosa e sia sulla stessa parete. Di crepe ce ne sono e non poche da dover controllare e accettarsi che dove siano presenti. Sospira appena silenzioso, poggiando nuovamente gli occhi sulla figura di Ruri, incrociandone lo sguardo per distoglierlo in maniera quasi repentina. [ Chakra: 18/20][ Coprifronte Konoha: on | Trasmettitore: on - ch 4]

23:58 Mekura:
 C'è molto da fare, non è neppure a metà, deve fare diverse cose ancora e sente la sua schiena indolenzita. <off manco di allenamento eh?> commenta tra se e se mentre cercherebbe di mantenere stabile la sua posizione sulla parete verticale, cercando così di rimanere in equilibrio mentre si piega con il ginocchio destro cercando di afferrare la cartabomba inesplosa cercando di fare cautela e di staccarla senza romperla <humf> Ce ne sono di più di quanto dovrebbero essercene, probabilmente alcune macerie hanno fatto da isolante ed hanno rotto il collegamento, non ne ha idea, potrebbero esserci molti, troppi motivi per una cosa del genere e per ora le basta questo. Sente il fischio e guarderebbe in direzione di Azrael riconoscendolo quasi subito sopratutto per via del suo chakra. Sorride mentre si metterebbe in piedi sollevando una mano <hei> quando questo arriva nei suoi pressi la giovane verrebbe incontro, correndo verso questo in modo che il nara non dovesse necessariamente spingere il chakra verso la pianta dei piedi per avvicinarsi. Guarda i dolci e sorride gratificata <e anche più grassa se un certo Nara mi vizia così> ironizza mentre allunga la mano per poi esprimere un leggero "grazie" appena afferrerebbe il dolcetto
, ma non si accanirebbe sul cibo, piuttosto si accosterebbe e cercherebbe di abbracciare il capo anbu è una cosa che voleva fare da quando...la statua di suo padre è letteralmente esplosa insieme alle altre. <dopo ti unisci anche tu? probabilmente inizieranno con la prima testa usando le impalcature lasciate per ricostruire la scalinata presto si arriverà anche al sesto Hokage se riusciamo a portare su materiali e creare l'occorrente per gli operai per lavorare> Scioglierebbe l'abbraccio dopo queste informazioni date con trasporto per poi guardare verso il basso di nuovo cercando di comunicare con Ruri <Ottimo lavoro, continua in questo modo, segna le due carte bomba, non le vedo ma se sono vicine lasciale perdere e segnala con una x ed un cerchio sopra per la zona sdruccevole solo una x> afferma andando poi ad addentare il dolcetto dando un morso ampio masticando lentamente.Butta giù degluttendo e risponde anche a SHinsui <segnale come gravità massima, quelle servono per fare una spaccatura laterale per creare frane più grosse e altre zone sdruccevoli, una x e due cerchi> quindi si occupa anche di Az felice di vederlo qui, allontanerebbe il microfono della ricetrasmittente per non farsi sentire <stai bene?> chiede interessata al suo stato d'animo..non è un bel posto per lui. [66/80 ch tot Byakugan II- rilascio del chakra avanzato]

00:26 Azrael:
 Scuote la testa, abbastanza divertito, al rifiuto di Ruri, andando in prima battuta a rispondere a lei, tono di voce alto, per farsi sentire anche a quella distanza < Lavorare a stomaco vuoto influisce sulla qualità del lavoro, sorellina. > pare averla presa bene, la nuova arrivata in famiglia. Come biasimare un simile comportamento da parte di un ragazzo vissuto da sempre senza famiglia, ma così tanto desideroso di affetti che mantengano il suo lato “umano” al sicuro da quello più ferale ed animalesco? Un sorriso sghembo, quasi un ghigno a formarglisi sul volto alla vista di quegli sguardi complici con l’Inuzuka, che quasi totalmente lo ignora. Chissà di chi si tratta. < Tu, laggiù! Niente merenda? > magari così almeno avrà l’accortezza di presentarsi o di salutare o avere una qualunque altra reazione che gli consenta di inquadrarlo come persona e come shinobi. Tornando con lo sguardo sulla Hyuga fa appena in tempo ad accorgersi che gli è praticamente corsa in contro per gettarsi in un abbraccio che ha un effetto quasi lenitivo su tutte le ansie che lo Special si porta dietro < Oh… > sospira, socchiudendo gli occhi e lasciando unicamente che le braccia si chiudano intorno l’esile corpo della ragazza, stringendolo forte al proprio petto quasi a non volerlo lasciare più. Non dice nulla, se non annuendo alla domanda riguardo la propria partecipazione alla ricostruzione di tutto il Monte. Si gode ancora un po’ quella stretta, prima di lasciare che si sciolga senza alcun tipo di fretta, per portare le mani al petto e formare un sigillo particolare, mai visto da quasi nessuno dei presenti, plausibilmente. Indice e medio di entrambe le mani a formare una croce, perpendicolari tra loro e ben 90 globi di chakra a liberarsi dagli tsubo di ogni punto del corpo del giovane Nara. Tali globi verrebbero plasmati ora per prendere forma, altezza e fisicità del giovane, assumendone i medesimi colori ed i medesimi abiti sin nel più piccolo dettaglio, considerando anche le capacità fisiche, forse singolarmente non eccelse, ma sufficienti. Tale esercito prenderebbe quindi ora forma ed andrebbe ad ascoltare le parole del Generale < Utilizzate il rilascio del chakra ed arrampicatevi alla parete per cercare carte bomba inesplose e fragilità nella roccia, segnatele come vi mostrano gli altri. Tre di voi, attaccati alla ragazza dai capelli rosa. > una piccola scorta, non si sa mai < Eseguite qualunque cosa vi chieda, ma non azzardatevi a smettere di tenerla d’occhio. > E così quei 90 nuovi arrivi andranno a portare la loro piccola riserva di chakra al di sotto dei piedi, per formare una patina uniforme ed appiccicosa che li aiuterà nella salita del monte, per eseguire quanto gli è stato ordinato. Così l’esecutore potrà allontanarsi con la Hyuga < Sto meglio, ora che ho il piacere di vederti. > le sorride, il tono di voce è basso, quasi un sussurro, mentre il braccio sinistro si allunga a cingerle le spalle < Mi spiace vedere l’operato di mio padre usurpato in questo modo, ma il suo volto scolpito nella roccia è il suo lascito minore. Quello maggiore è nei libri di storia e nei cuori di tutti i Konohani. > distoglie lo sguardo malinconico appena per un attimo, prima di tornare negli occhi della ragazza < Tu stai bene? > [C 10/100] [Moltiplicazione superiore del corpo x90]

00:34 Ruri:
 Udendo le parole del fratello ridacchia, scuotendo appena il capo. < Ma è anche vero che ti causa l’abbiocco > risponde in tono alto così da farsi sentire dal consanguineo, per poi focalizzarsi su Mekura. < Ricevuto > dichiara al microfono, dopo aver ascoltato gli ordini impartiti dal chunin. Fa un passo in avanti, mantenendosi ben lontana dai rettangolini. Reggendo lo strumento tra indice, medio e pollice, intinge i peli del pennello nel vasetto d’inchiostro, per poi andare a tracciare prima una x e successivamente eseguirebbe con il polso un movimento circolare orario, così da disegnare un cerchio per segnalare le carte bomba, che sicuramente saranno raccolte da chi di dovere. Ritorna in posizione eretta, mantenendo fisso lo sguardo sugli ordigni e muovendo gli arti inferiori lateralmente così da circumnavigarle e di conseguenza evitarle. Non sa se vi sia del chakra in esse e quindi non vuole rischiare la sua nivea pelle. Perde di vista le due bombe, continuando a perlustrare la superficie con cautela e mantenendo lo sguardo piuttosto vigile. Prosegue per i restanti metri, accertandosi che non vi siano altri ordigni disseminati. Si blocca immediatamente quando la punta del piede sfiora una parte rocciosa e delle piccole pietre si distaccano dal terreno e rotolando lungo il precipizio. Storce il labbro, provando a fare un passo indietro, ma sembrerebbero iniziare a ramificarsi delle crepe nella zona circostante. < Merda > imprecherebbe, mordendosi il labbro inferiore con gli incisivi, mentre tenta di fare due passi indietro così da allontanarsi dalle venature che potrebbero far cedere il terreno. Andandosi a posizionare nella zona dove sembra più solida e non vi sono disegni che lascino intuire una possibile frana, agguanta immediatamente un sassolino e indietreggia di almeno un metro. Con un movimento secco del polso lo lancia verso l’estremità dove vi sono le crepe ed ecco che se ne verrebbero giù una buona parte di ciottoli. < Mekura-san > interpellerebbe la donna, parlando al microfono. < Qui la zona è allo stremo. Un singolo passo e potrebbero espandersi le ramificazioni portando al crollo di tutta la zona circostante > spiega, mantenendo fisse le iridi sul perimetro a rischio. < Posso segnare il luogo a rischio solo ad un metro di distanza > avverte, aggrottando la fronte, contrariata, < se mi avvicino di nuovo è probabile che crolli > continua, attendendo che la donna l’autorizzi a segnare un po’ più indietro rispetto al punto specificato. < Per il resto la zona è pulita > tranquillizza, perlustrando con lo sguardo il territorio già controllato in precedenza. < Non ci sono altre carte bomba nella zona est> conferma, sicura di aver esaminato per bene l’area circostante. < Mi dirigo verso ovest > dichiara, ritornando a muoversi lentamente così da ripercorrere il sentiero e dirigersi verso la parte opposta a quella setacciata. [Chakra 17/20] [Trasmettitore: on]

00:47 Shinsui:
 Recepisce silente quanto detto dalla Hyuga, senza darle una risposta, semplicemente torna nuovamente verso le carte bomba segnate in precedenza, aggiungendo a quelle x cerchiate un secondo cerchio come da richiesta, per andarsi nuovamente ad allontanare da quella postazione apparentemente instabile < fatto > profera, con tono ancora piatto e distaccato verso la donna. Purtroppo non è questa la giornata adatta per il giovane Inuzuka, per relazionarsi con il prossimo o con il mondo in generale. Torna cosi nel portare ancora una volta gli occhi verso il terreno alternandosi alla parete. Avanza di un altro metro, niente, zona libera dalle carte bomba sia sul terreno che sulla parete rocciosa, ne alza lo sguardo per osservare se poco più in alto ci siano altre carte bomba, ma seppur sia molto alto il genin visto la fioca luce della sera è alquanto difficoltoso individuarle, si avvicinerebbe maggiormente verso la parete con il naso all'insù da poter magari scorgere qualcosa. Ma no, nessuna carta bomba presente seppur ci siano altre crepe, le osserva con attenzione millimetrica. Nulla. Sospira, indietreggiando di due, tre passi e riprendere ad avanzare sepre verso la sua sinistra, raggiungendo grazie alle lunghe leve inferiori un'altra distanza di cinque metri buoni questa volta, le dorate si posano verso il terreno una carta bomba, che viene accanto segnata con una x e cerchiata. Gli occhi si posano anche verso la parete e le sopracciglia si sollevano appena < cazzo > lieve imprecazione insomma, anche li fra le due nuove crepe che vengono innanzi ai suoi occhi sono presenti delle carte bomba, come in precedenza segna il muro, accanto alle crepe con un x e due cerchietti, indietreggiando < ad est con la distanza di cinque metri, dalla postazione precedente nel terreno è presente una carta bomba alla base della parete e sulla parete > deglutisce appena < ad un mezzo metro verso ovest, due carte bomba nelle crepe > sospira appena < non dovrebbero più esserci qui > afferma, spostando poi l'attenzione verso Az che richiama la sua attenzione, fessurizza appena le palpebre sulla sua figura < non ho fame > risponde, con tono comunque alto per farsi sentire dal Nara, ma privo di sfumature. [ Chakra: 17/20][ Coprifronte Konoha: on | Trasmettitore: on - ch 4]

00:51 Mekura:
 Una ottima risposta, ma anche se è un lascito minore è comunque un simbolo importante per il villaggio, il suo volto insieme agli altri <è vero ma ha fatto del suo meglio per proteggere il paese, quel volto scolpito se lo è meritato sul monte, verrà ancora più bello di prima> SI lascia cingere le spalle praticamente affiancata a questo mentre guarda verso l'alto <...dovevo osservare meglio, non entrare in combattimento, non vi servivo li, dovevo solo indicarvi dove colpire> commenta la donna ancora affranta da quello che è successo in quella occasione < io sto bene....con i sensi di colpa ma sto bene, Ai sta bene...tutti stanno bene, il reverendo sta bene e approva quello che faccio> ma il tono di voce è un po' affranto dalla situazione mentre ritorna seria a guardare verso i due per tenerli comunque d'occhio <erano necessarie tante copie? hai creato un esercito> lo guarderebbe meglio e sussulterebbe vedendo la quantità di chakra così bassa attraverso il byakugan <ma che fai? ma non lo sai che se disperdi così tanta energia di botto rischi di svenire? screanzato!> detto questo cercando di allungare una mano verso l'orecchio di questo lo afferra, senza cercare di fagli troppo male, cercando di abbassargli il capo, nel mentre sentirebbe la chiamata di Ruri e ancora una volta porterebbe avanti le comunicazioni <fai due metri lontano per sicurezza, disegna un segnale X OO e continua così con l'aiuto di Azrael tra poco avremmo concluso e gli operai potranno costruire il primo volto Shinsui..> bel lavoro che ha trovato il genin, un nido di quella roba <segnala, non fare altro aggiungi un'altro cerchio ai simboli, priorità massima e spostati anche tu verso Ovest> [63/80 Byakugan liv II - rilascio del chakra avanzato - ricetrasmittente]

01:03 Azrael:
 Le orecchie sono ben tese a quanto la Hyuga ha da dirgli a proposito delle sue condizioni, ribadendo quanto si senta in colpa, discorso che il Nara va immediatamente a rompere portandosi di fronte a lei, la destrorsa a raggiungere la nuca della ragazza per tirarla, senza alcuna forza o intento violento, verso di sé, col fine di far combaciare le fronti dei due < Ehi. Te lo dico ora e non lo ripeto più. > parole forse un po’ dure, ma pronunciate in tono affettuoso, con un sorriso così colmo di affetto e dolcezza da lasciar intendere a pieno ogni singolo sentimento del giovane < Non è colpa tua, ci siamo coordinati tutti male, ma tutti abbiamo fatto del nostro meglio. E sono contento che tu stia bene, non so cosa avrei fatto se non fossi stato in grado di proteggerti. > Insomma, l’ha portata in spalla lungo tutta la lunghezza del monte, sino a terra, per poi quasi svenire per la fatica. Fatica che si presenta anche ora, a scoppio praticamente ritardato, presentandosi sottoforma di una forte fitta al petto, proprio mentre il Nara sta venendo preso per le orecchie dalla Hyuga, provando ad accennare un tracotante < Ma ti pare che per cos—AH! > le braccia si chiudono al petto, reggendolo come se avesse appena preso una botta molto forte al costato. Un accenno di fiatone si presenta, mentre il giovane si appresta a riprendere il proprio portamento con cautela < Non volevo… farvi stare qui troppo tempo… preferisco che tu vada a casa a riposare… > nel contempo le copie si sono posizionate lungo tutta la superficie del Monte. Non parlano, stanno per un po’ ad osservare ed ascoltare, per poi cominciare a scandagliare tutta la superficie rocciosa, segnalando con una X ogni pericolo e con un O aggiuntivo a seconda della priorità del pericolo da trattare. [Tag invariati]

01:29 Ruri:
 Udendo le parole di Shin, per quanto le sia possibile, si volta nella direzione del giovane. Scuote il capo, contrariata dalla sua risposta, alzando gli occhi al cielo e pensando che sia la solita testa quadra. Una volta a casa le dovrà qualche spiegazioni sul perché abbia assunto quel carattere poco armonioso e sul perché sia ricoperto di lividi sospetti. Già ha un’idea sulla possibile causa e, qualora dovesse essere così, dovrà darle delle spiegazioni ben precise. Senza contare che si è presentato con un cognome diverso dal solito, pertanto dovrà renderle conto anche di quello. Ma quello non è il momento per pensare ai fatti personali. < Va bene > risponde agli ordini della donna, impugnando il pennello e trecciando i segnali di pericolo che le sono stati indicati. Umetta appena le labbra, scostandosi dalla zona a rischio e dirigendosi verso ovest, così da poter verificare quali pericoli costernino quella parte. Si muove lentamente così da poter cercare di evitare qualche possibile pericolo, eseguendo dei piccoli passettini. Fortunatamente il terreno pare sgombro di carte bomba lì intorno, ma subito dopo ecco che la giovane scorge con la coda dell’occhio la piega di un foglio. Lentamente, camminando lateralmente, si avvicina al luogo ma ecco che quando il piede viene a contatto con il terreno delle ramificazioni prendono campo sotto i suoi piedi. Trattiene il respiro, provando a fare due passi indietro e gettando uno sguardo sugli operai che vi sono dei metri più in giù. Senza che lei si muova, i ciottoli iniziano a venire meno al terreno iniziando a sgretolarsi. < FRANA > tuona al microfono cosicché Mekura la senta e possa avvertire gli operai di scostarsi, compreso Shinsui, che si trova pur sempre nei paraggi. Prima che possa fare un altro passo indietro, la roccia viene del tutto a mancare, facendo perdere l’equilibrio ai suoi piedi, causando la caduta della giovine, che imprecherebbe a gran voce: <MERDA>. Socchiude gli occhi, mentre sente il corpicino scendere giù a picco con i massi. [Chakra 16/20] [Trasmettitore: on]

01:42 Shinsui:
 < ricevuto > accenna, avvicinandosi ad aggiungere altri segni di massima allerta, non aggiunge altro nella trasmittente. Si limita unicamente a muovere i primi passi verso ovest come da richiesto dalla Hyuga. E' silente, pensieroso e di pessimo umore, confuso, deluso, dolorante. Troppe emozioni e sensazioni tutte in una sola volta per quanto riguarda il giovane, non è abituato a tutto questo e non vuole di certo cominciare ora. < che palle > sussurra fra se, scuotendo il capo, poteva starsene a casa, questo è il suo pensiero riguardo la sua presenza li al monte. Non è proprio giornata o forse dovremmo dire periodo adatto per il ragazzo. Cerca di drizzarsi come può con la schiena, ma questa è dolorante e una smorfia si dipinge sul viso che repentino cerca di nasconderla < dovevo metterglila su per i- > s'interrompe di colpo quando ode le parole di Ruri via trasmittente e sentiendola imprecare a gran voce. Sgrana gli occhi, lascinado cadere a terra sia il secchio che il pennello, d'impulso si porta sulle quattro " zampe " prendendo a correre su queste, per darsi uno slancio maggiore nella corsa verso la caduta dell'amica d'infanzia. [ Chakra: 16/20][ Coprifronte Konoha: on | Trasmettitore: on - ch 4][ Agilità: 20 ]

01:55 Mekura:
 Sorride osservandolo dal basso con una mano sull'orecchio e l'altra che è finita attorno al braccio di Azrael per contrastare quella sorta di strattone non violento verso se. Sospira e non aggiunge altro se non una risatina bassa seguita da un sussurro <mi hai portato in braccio quasi sempre, anche quando il mondo ci è crollato letteralmente addosso, come non potevi non proteggermi? ero praticamente in bocca al lu..> sgrana gli occhi ma non si agiterebbe più di tanto infatti, allungherebbe le mani attorno alle braccia cercando di sostenerlo ascoltando quello che dice mentre si ricompone <se continui così però sarai tu quello che deve andare a casa a riposare signor Nara> lo prende un po' in giro ma prima di sentire l'urlo sentirebbe il rumore della roccia che si sgretola. con Azrael, Shinsui lei e gli operai nel raggio di azione <STATE TUTTI INDIETRO!> grida la ragazza mentre si lancerebbe a salvare la ragazza cercano di utilizzare la patina sotto i suoi piedi. Se pensa prima alle rocce lascia cadere lei, se va a prendere lei rischia di finire in mezzo alle rocce quindi dovrà per forza occuparsi delle due situazioni insieme. Cercherebbe di correre verso l'alto cercando di fare affidamento sulla aderenza che il suo controllo le avrebbe garantito per salire sulla superficie verticale mentre prenderebbe il controllo del flusso all'interno del proprio corpo cercando di modellarlo e di spingerlo velocemente verso i punti di fuga associati. Comprimerebbe insieme cercando di rendere omogenea la quantità di chakra che avrebbe sospinto verso il braccio destro fino al punto di chakra centrale al palmo e calcolando una certa distanza tra lei e la frana si fermerebbe piegando le gambe ed aprendole in modo da avere un maggiore appoggio sulla superficie e distenderebbe il braccio destro in avanti cercando di rilasciare il chakra verso l'esterno in modo tale da creare una sorta di cono di 4m che dovrebbe deviare la maggior parte dei ciottoli in aria in modo da liberare l'area al di sopra di se. Questa tecnica non dovrebbe ferire in alcun modo Ruri che anzi le cadrebbe direttamente addosso. A quel punto Mekura se fosse riuscita a deviare buona parte della frana cercherebbe con il braccio libero di afferrarla al volo e trattenerla contro il suo petto, abbassandosi sulle ginocchia cercando di resistere alla forza di caduta della suddetta che inevitabilmente aderenza o meno la farebbe strisciare di qualche centimetro verso il basso a quel punto si piegherebbe in avanti attorno a Ruri come protezione e se possibile bloccare la "scivolata" verso il basso [byakugan II -2 - velo -7 ch 54 tot - forza 30 - nin 60 - res 40 - agi 80][movimento + velo]

02:09 Azrael:
 Quasi sta per rispondere alla Hyuga, che è sempre in quel limbo a metà tra il respingerlo e… beh, l’opposto. Ma come comincia a riprendersi, una voce fuoriesce, alta ed acuta, dalla ricetrasmittente della ragazza dai capelli viola. Si volta di scatto, forte della superiorità numerica, essendo lui il primo di 91 ninja dalle spiccate abilità, ma non pensando a nulla, nemmeno all’ordinare ai tre se stessi di acchiappare al volo la Nara, piuttosto urla null’altro che il suo nome, mentre praticamente il corpo già è in corsa verso di lei < RURI! > contrae la mascella, i denti digrignano tra loro. Il movimento delle copie è simultaneo, venti di loro scatteranno in direzione delle macerie, quando Ruri sarà già in caduta, cercando di bloccare le macerie ponendo le mani avanti tutti insieme non per fermare le rocce in modo coercitivo, ma spingendole verso l’esterno, in modo da non capitolare su nessuno dei presenti, ma sacrificando la loro presenza. Intanto l’originale scaricherà tutto il peso sulle leve inferiori, la mancina poco più indietro, a dar la spinta affinché la gamba destra avvii il primo passo. Testa alta, ma busto chino in avanti a trenta gradi rispetto il terreno, ginocchia mai rigide, ma sempre leggermente flesse per favorire una maggiore stabilità, braccia lungo i fianchi, non molli, ma nemmeno in tensione. Corre alla sua massima velocità possibile per posizionarsi nella direzione perpendicolare alla caduta della sua sorellina, corpo leggermente più indietro, in modo che così le braccia poste in avanti possano accogliere tra loro l’esile corpo dalla giovane dai capelli rosa. Dopo la presa andrebbe a guardarla, leggermente sconcertato egli stesso per la foga con la quale si è buttato per salvarla, nemmeno fosse Mekura, con la quale ha un rapporto ben più stretto. < Ehm… > mugugna, lasciando cedere il braccio sinistro e sollevando il destro per permetterle di tornare in piedi < Salva. > le tiene la mano sulla spalla, senza mai lasciarla senza essere sicuro che sarà in grado di reggersi da sola < Va tutto bene? > domanda, con tutta l’apprensione di un fratello maggiore preoccupato dipinta in volto. [Metto i tag perché mi piace fare lo sborone. Mente 125 | Agilità 125]

02:30 Ruri:
 Il vuoto sotto di sé e nessuno appiglio cui appoggiarsi per evitare la caduta verso il basso. Celermente con le mani proverebbe a comporre un sigillo per tentare di scappare da quella massa di pietre e salvarsi la pelle, ma istintivamente le porta al volto per evitare che ciottoli le colpiscano il volto. Socchiude gli occhi, aggrottando la fronte e infossando il collo, mentre cerca di pensare ad una soluzione che le possa evitare di battere contro il suolo e, dunque, lasciarci le penne. Soffia dalle narici, schiudendo le labbra e strizzando le palpebre, cercando di connettere il cervello per trovare una via di fuga da quella rovinosa caduta. Prova a sollevare le ginocchia al petto per assumere la forma di una palla e tentare di ridurre i danni nell’urto, ma, al di là di tutte le sue aspettative, le sue esili e affusolate gambe toccano qualcosa di robusto senza però urtarvi e farsi male. Si sente agguantare anche la schiena, chiedendosi mentalmente se sia già passata a miglior vita e non se ne sia accorta, o ancora meglio qualcuno l’abbia graziata. Scosta appena le mani dal volto, per poi schiudere con incertezza le palpebre così da accertarsi su cosa sia successo. Batterebbe svariate volte le palpebre nel mettere a fuoco la visuale così da poter accorgersi di essere stata appena salvata da niente e poco di meno che suo fratello. Istintivamente porterebbe indietro il capo, totalmente stupita da quel gesto, mentre le labbra si schiuderebbero appena per la sorpresa. Sentendo il braccio mancare sotto le sue gambe, ritornerebbe in piedi, riassumendo la sua stabilità. La sua piccola bocca si forma in una piccola “o” mentre continua a tenere le iridi scarlatte fisse su Azrael, che si trova dinanzi a sé. Non può credere a ciò che è appena successo. Non riesce a realizzarlo. < Tu… > sussurra appena con un filo di voce, mentre fissa Azrael sconvolta. < Mi hai salvato >. Nessuno le aveva mai mostrato tanta gentilezza fino ad allora ad eccezione di Shinsui, che, proprio come Azrael, anni fa si era tuffato proprio per salvarla in una situazione molto diversa da quella. Totalmente diversa. Le sembra di rivivere un déjà-vu, solo che stavolta dinanzi a sé vi è una persona che ha il suo medesimo sangue che scorre nelle vene. Slanciata dalla situazione e dalla prima volta che una persona che non sia Shin s’interessi a lei, con le braccia circonda inconsapevolmente il busto del fratello, facendosi stretta a lui, mentre sul volto vi è ancora un’espressione spaesata. < Grazie > sussurrerebbe con un filo di voce. Ancora non può credere a ciò che ha appena vissuto. Sta per una manciata di secondi in quella posizione, per poi scattare, alzare il capo, sciogliere l’abbraccio e far guizzare lo sguardo verso il circondario. < SHIN > tuonerebbe, temendo che il giovane possa esser rimasto coinvolto nella frana. [Chakra 16/20] //grazie a tutti per esservi prodigati per non farmi fare la fine del topo ç__ç

02:48 Shinsui:
 Corre, corre e corre ancora sulle quattro " zampe " in direzione della ragazza, stringe i denti, vuoi per le ferite incassate ore prima, vuoi che per impeto non ha lasciato irradiare nel corpo l'innata, che gli avrebbe concesso che i muscoli e le ossa più elastici e flessibili di un comune essere umano, il dolre non è comparabile. Stringe ancora i denti in una morsa, non è mai stato un tipo che si lamenta per il dolore o per qualcosa. Si è sempre tenuto tutto dentro, perché mai cambiare simili abitudini? seppur sbagliate? fatto sta che avanza sempre più dandosi slancio anche con gli arti superiori, per spingere aggiomente i piedi per darsi maggior impeto nella corsa. Con la coda dell'occhio mentre corre verso Ruri osserva l'operato di Mekura per attenuare la caduta della rosata, spostando poi le dorate verso l'intervento di Azrael, che riesce a salvarla in tempo. Frena la corsa, sia con i piedi che con le mani, sbuccindole, facendosi si che il basso schiena impatti contro il terreno. Profondi sono i respiri sono i respiri che lascia andare, sentendo il cuore letteralmente in gola. Spostando gli occhi verso la ragazza e il fratello. Deglutisce appena, posando poi lo sguardo su entrambe le mani che aprendole osserva quanto possono essersi sbucciate nella corsa e nel frenarla poi al seguto. Inarca appena il sopracciglio, alzado di colpo il viso alla voce di Ruri che lo richiama, tuonando il suo nome. Con movimeneti cadenzati dal sedere si porta eretto, accenando i primi passi verso la giovane che l'ha chiamato. Nasconde le mani nelle tasche del giubbino di pelle < sono qui Ruri > la tranquillizza, seppur il tono continua a sembrare piatto, lascia andare un sospiro di sollievo, vedendola sana e salva. Lascia anche una fugace occhiata al Nara, per spostare nuovamente l'attenzione visiva su Ruri per il momento. [ Chakra: 16/20][ Coprifronte Konoha: on | Trasmettitore: on - ch 4][ Agilità: 20 ]

03:02 Mekura:
 Prossima volta lascia fare al malaticcio, di salvare genin che cadono da una rupe visto che si muove così in fretta. Sorride comunque felice che sia riuscito a prenderla in tempo e si guarderebbe intorno mentre alcuni operai stanno comunque a buon punto, lavoreranno tutta la sera per finire una parte ella statua, sarà lunga. < Stai bene?> chiede la ragazza guardando in direzione dei due nara incrociando le braccia tra di loro <e dopo questa, direi che abbiamo finto> commenta in questo modo la Hyuga la quale inizierebbe ad avvertire il capo squadra per capire la loro situazione ed informarlo di cosa sia successo sul costone di roccia. Guarda Shinsei e solleva un sopracciglio per poi osservare di nuovo Ruri ed Azrael avvicinandosi a questo <beh, missione conclusa ad ogni modo, la maggior parte delle zone sono segnate e potranno creare delle strutture di appoggio per costruire i vari passaggi della testa del primo hokage, per ora noi possiamo farci solo da parte e no voglio rischiare ulteriormente le vostre vite, di tutti intendo> lo sguardo cade anche verso Azrael stringendo poi le braccia ulteriormente e sollevando le spalle, giusto un poco per poi massaggiarsi le tempie: usare così tanto il byakugan alla lunga è faticoso. [52/80 byakugan liv II]

03:09 Azrael:
 Sorpreso praticamente quanto la sua sorellina se non di più di quanto appena successo, non la lascia andare cercando sempre di mantenere un certo contatto con lei, che sia il ricambiare di quell'abbraccio o un semplice tenerle la mano tra scapole e schiena. Una caduta del genere è facile a destabilizzare l'equilibrio anche dei ninja più esperti, figurarsi di chi non è così pratico del pericolo. < Non ti avrei mai lasciata sola. > mormora in risposta alla sorellina, abbozzando un'espressione alquanto imbarazzata. Non ha avuto nemmeno per un istante l'esitazione e la volontà di lasciarla cadere o lasciare la faccemda in mano ad altri. Un qualcosa che esula dal solito desiderio di aiutare gli altri, sconosciuti o conoscenti che siano, qui c'è in ballo qualcosa di più importante. La famiglia, quella che non ha mai avuto vicino per troppo tempo, che prima era rappresentata da Khalux e... quella donna. E poi dai suoi genitori adottivi, i signori Kazama, il padre violento e la madre che ancora sconta anni di carcere per averlo salvato dall'irruenza del marito ubriaco. Il sopracciglio destro si inarca a quel nome pronunciato con cotanta enfasi, che rivela forse un rapporto più intenso tra lei e quello che si è gettato a quattro zampe per salvarla. Ha visto quella postura decine e decine di volte, tutte provenienti da esponenti di un clan non eccessivamente di spicco a Konoha, ma sicuramente conosciuto e rispettato. < Shin Inuzuka? > azzarda a chiedere, sebbene anche solo il pronunciare "Shin" lo altera fortemente, essendo il nome dell'assassino di suo padre. Lo sguardo verso il ragazzo non è dei più amichevoli, sicuramente diverso da quelli riservati alla sorellina e a Mekura, ma non è ostile. Diciamo che lo tratta come uno sconosciuto che non ha ancora per bene inquadrato. Lui non si presenta, giacché ormai non ha nemmeno bisogno più di annunciarsi al pubblico, ciò di cui ha bisogno invece è dare una risposta alla Hyuga, forse un po' sorpresa o risentita dalla rapidità di quelle operazioni e dall'eccessivo utilizzo dell'innata < Ehi, fai una pausa. > un consiglio bonario e un po' preoccupato < Che ne pensi se ora andiamo a prendere Ai e passi la notte da me? > È confortante avere qualcuno vicino, a prescindere dalla natura del loro rapporto, il calore umano è l'unico in grado di scacciare il freddo non dettato dalla temperatura, ma dalla solitudine. < E tu piccola? Non ho idea di dove dormi, ma se vuoi ho casa in centro, a cinque minuti da qui, puoi stare da me almeno stanotte. Non mi fido a lasciarti sola dopo che ti ho quasi vista morire. > scuote appena la testa, mentre le sue copie cominciano a scendere e a dissolversi, eccezion fatta per le tre che aveva incaricato di proteggere Ruri. [Stessi tag]

03:23 Ruri:
 Nell’udire la voce del giovane irromperle nelle orecchie si volta verso di lui con lo sguardo allarmato. Lo squadra da capo a piedi per controllare che stia bene e non gli sia successo nulla. Lo vede lì in piedi a pochi passi da sé, quindi deduce che stia bene e che non si sia fatto nulla. < Meno male > tira un sospiro di sollievo, guardandolo e accennando un lieve sorriso. Sposta lo sguardo su Mekura, che le ha appena chiesto come stia. Annuisce, mantenendo il sorriso accennato verso la donna. < Sì, grazie > risponde, osservandola. Udendo poi le parole di Azrael, torna a fissarla con la coda dell’occhio, mentre in mente inizia ad immaginare che vi sia un legame tra i due, ma non indaga oltre. Quando si rivolge a lei, prontamente si volta verso il fratello, rimanendo estasiata dalle sue parole. Non è abituata a tante premure, fatta eccezione che da parte di quell’orso di Shinsui, che, pur essendo brusco, la accontenta in ogni suo capriccio e non riesce mai a dirle di no. Scuote appena il capo. < Ti ringrazio > dice con sincerità, continuando a tenere gli angoli delle bocche accennate verso l’alto. < Ma casa mia non è molto lontano da qui > illustra con naturalezza, < e poi… > fa un cenno del capo verso Shin, < non sono sola >. Terminata questa frase, allarga ancor di più il sorriso verso Azrael, verso di cui sembra iniziare a provare sentimenti d’affetto dopo averla trattata con tanta premura e attenzione. < Grazie ancora > dice, sorridendogli spontaneamente, poi volge la testa verso la donna. < Mekura-san > saluta, inclinando il capo in avanti. < Ci vediamo alla magione > dice, indietreggiando di due passi e salutando il fratello con la piccola manina da bambina, facendogli intendere con le sue parole che passerà presto a trovarlo presso la casata principale dei Nara, dove è già stata non molto tempo fa. Poi gira i tacchi e andrebbe ad agguantare Shin per il braccio. < Dai, andiamo a casa > dichiarerebbe ad alta voce, cercando di trascinarlo con sé. < Devi rispondere a qualche domanda > lo informa, rivolgendogli un’occhiata eloquente, mentre proverebbe ad avviarsi verso casa. [End]

03:35 Shinsui:
 Ascolta il dire di Mekura, senza dire una sola parola, restandosene in silenzio, mentre lentamente lascia scemere il chakra. Si osserva per un momento attorno, soffermandosi anche sgli operai presenti, per tornare tornare ad osservare la ragazza, alternando le dorate sul Nara, ascoltando la sua domanda < Shinsui > lo rimbecca freddo, non ama tanta confidenza presa da uno sconosciuto, lo scruta con attezione, inarcando appena il sopracciglio destro < a quanto sembra ... sì > accenna una leggera alzata di spalle, da farlo irrigidire maggiormente per via di quelle ferite incassate nelle ore prima, dal caro paparino. Riporta l'attenzione sia visiva che mentale verso la ragazza e sospira appena < sto bene > inclina appena il capo, si insomma è quello che vuole farle credere non vuole che si preoccupi per lui. Fra i due basta lui ad avere preccupazioni verso la ragazza, non gli va molto che ricambi e che stia troppo in pensiero per lui. Eppure ha cercato in tutti i modi, possibili e immaginabili di abituarla a non preoccuparsi è di coccio! Resta comunque nuovamente in silenzio lasciandola parlare con il fratello, mentre il genin osserva la Hyuga in silenzio per brevi istanti tant'è che Ruri lo indica con il capo limitandosi ad annuire, non stava prestando chissà quale attenzione sinceramente. E' stanco e vuole solamente mettersi a letto. Un cenno del capo verso Mekura e Azrael in un segno di silenzioso saluto, per lasciarsi prendere dalla ragazza per il braccio, la osserva con la coda dell'occhio < vuoi farmi morire > si limita a dirle, è sveglia, anche se non precisa il motivo lei caprà lo stesso ciò che intende dire. O beh almeno si sono sempre capiti il più delle volte. Scuote poi il capo < puoi scordartelo le uniche risposte le darò al mio letto > un fugace occhiolino, non ha proprio intenzione di parlare, Ruri dovrà usare altri sistemi questa volta. Non si sbottonerà tanto facilmente, tant'è che deve ancora realizzare lui stesso ciò che il capoclan gli ha rivelato. Non per i trattamenti eslusivi che riceve dal padre, ormai non gli intressa più da tempo. La lascia un'altra fugace occhiata avviandosi con lei in direzione di casa. [ end ]

03:42 Mekura:
 Chiuderebbe gli occhi e rilascerebbe il chakra in modo da distendere quelle venature e far tornare il suo volto come prima. Rimane così per un po' beandosi dell'aria fresca della serata mentre i suoi nervi si rilassano e così anche il suo corpo: i due genin stanno bene, sopratutto grazie ad Azrael e non può chiedere di meglio <molto bene> annuisce guardando verso Ruri mordicchiandosi il labbro inferiore non appena sente la proposta di Azrael. Rimane un po' in silenzio a pensarci e annuisce <si, si certo, ad Ai farebbe piacere stare con te ed a me fa piacere stare insieme a qualcuno> si sente miserevole a dirlo ma il fatto che non ci sia Daiko, il fatto che Yukio è sempre impegnato a salvare il mondo, attualmente la Hyuga sta passando un piccolo momento di solitudine. Saluta i due sollevando la mano destra cordiale <mi raccomando non fate deviazioni di sorta andate direttamente a casa> arrossisce mentre sente quello che ha detto e si batte la fronte con il palmo della mano destra <...da quando sono diventata una mamma ansiosa? adesso anche con i genin mi comporto così> ci ironizza anche un po' ma non è difficile il motivo per la quale è sempre troppo preoccupata <... quei due....non ti è sembrato che abbiano una..:> non conclude la frase sorride guardando il Nara cercando una conferma, per poi spazzare via il pensiero iniziando a camminare senza lasciare Azrael troppo indietro < andiamo allora, ho un po' di cose da raccontarti> sorride mostrando una fila di denti bianchi piegando la testa di lato in attesa che il nara la raggiunga. [end]

Mekura ed altri due genin vengono mandati ad aiutare gli operai ai monti andando in avanscoperta a cercare i luoghi indeboliti dalle esplosioni e le cartebomba inesplose in modo da creare un percorso di impalcature da installare per la ricostruzione della prima testa.