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L'arte del prendersi cura di se stessi

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con Azrael, Shinsui, Kurako, Mekura, Ruri

20:14 Mekura:
  [centro] Ha un aspetto stanco a dire poco. Ormai la routine è la stessa e c'è sempre un sacco di lavoro alla stazione di polizia, tanto che sente la schiena a pezzi. Fortunatamente il suo turno si è concluso e può andare da Ai con la cena. Ormai si sta facendo una certa ora e inevitabilmente da sola in casa non ha nulla da poter cucinare. Uniamoci al fatto che sono praticamente n una condizione da sotto assedio con i ninja pronti a scattare per rispondere ad una qualsiasi azione da parte di Ryota e company. Si massaggia la testa e si sfrega le spalle sul vestito che ha indosso. Pantaloni alti bordò aderenti alle gambe, stivali bassi neri ed una maglia bianco panna con un leggero scollo a U, sopra questo una sciarpa blu cobalto insieme a dei mezzi guanti ninja. Un abito da civile, ma sente il bisogno di cambiarsi d'abito, sia concretamente che "psicologicamente" dopo un turno completo di lavoro di 12 ore, in più la sua espressione anche se stanca è calma, rilassata diciamo, merito della doccia. indosso porta anche l'anello del compagno e la collana del fratello...ancora quella non si è decisa a gettarla da qualche parte. Allunga il passo scuotendo il capo mentre distoglie l'attenzione dalle dita e canticchia tra se e se una certa melodia, per lei non proprio allegra, ma se non si conoscono i retroscena sembrerebbe quasi fiabesca. I capelli sono tenuti corti, neri con ormai solo i riflessi violetti della vecchia tinta piuttosto spettinati ma puliti e lisci che ondeggiano mentre continua la sua marcia verso uno dei chioschi ancora aperti, non chiede molto, solo qualcosa da portare via per questa sera, improvvisamente n un'angolo troverebbe una taverna aperta. Si dirige subito verso questa senza quasi guardarsi intorno, forse per questo non nota subito Kurako.[ch on]

20:29 Kurako:
  [Centro] Quella taverna è aperta e non sa minimamente il perchè con questa guerra, dopotutto sono sempre in pericolo e mandare avanti un attività in questo periodo non è propriamente saggio, si rischia di morire come se niente fosse. Non gli interessa, se è aperta ha deciso di sfruttarla per passare una serata tranquilla, non vede Furaya da tanto, è impegnata con il lavoro di consigliera e lo capisce ma non poterla vedere e starle a fianco lo infastidisce non poco, va bene che vi è la guerra ma adesso possono stare insieme più del dovuto e non sfruttano tale momento; un pensiero da egoisti il suo ma non ci può far niente, è quello che penso e non se lo rimangia. Si avvicina alla porta, il braccio destro si alza per andare a spingerla in dentro quando gira la testa riuscendo a scorgere una figura, si avvicina anch'essa con passi lenti, vestita di bianco, strizza gli occhi per osservarla meglio per poi andare a pronunziare il di lei nome<Mekura>la Hyuga, non la vede da tanto, tantissimo tempo. Hanno combattuto sui volti dei Kage ma non si sono scambiati parola alcuna, non hanno avuto modo di farlo. Un mezzo sorriso in sua direzione, una parte di se è felice di vederla ma l'altra parte indispettita, non si fida più di tanto della giovane e ogni volta che la vede resta con la guardia alta, misura ogni singola parola per evitare dire qualcosa di errato o di far intendere ciò che non vuole, insomma, usa atteggiamenti ponderati e calcolati<Mekura, anche tu qui>ricomincia a parlare senza troppi giri di parole, è evidente che si sta dirigendo alla taverna, la strada è quella. Maggiore forza viene impressa nel braccio spingendo l'anta dell'ingresso per aprirla e una volta fatto<Entra pure>un sorriso tranquillo verso di lei invitandola a entrare. [Chk on][Equip in scheda]

20:40 Mekura:
  [centro] Sentendo la voce Mekura solleva la testa fermando il suo canticchiare <oh> riesce solo a dire sgranando gli occhi e chiudendo la bocca a formare una "o" stretta ma veloce. <Kurako> non lo vede da diverso tempo, s monti ma da allora gli sembra che sia passato così tanto tempo e lei ha avuto così tanto lavoro che sembrano passati mesi, lunghissimi mesi dall'ultima volta <sei ancora qui> effettivamente la sorpresa non era così scontata: conosce la sua considerazione verso Konoha, dall'altro Kuugo ha dei conti in sospeso con tutti qui <ah..scusa per il saluto, sono tornata adesso dal mio turno ed ho dimenticato le buone maniere..buona sera Kurako> ci riprova senza sorrisi di circostanza come se fosse sovra pensiero <grazie> annuisce e questa volta ricambia il sorriso in modo affabile superandolo per entrare dentro, l'aria calda dell'ambiente la avvolge dandole un senso di fiacchezza ma sa che deve andare via se Ai vuole mangiare, poi si accorge del gesto galante, tanto che la farebbe girare la testa in modo da guardarlo un poco..perplessa, ma non dura molto, scuote il capo e allunga il passo verso il bancone. [ch on]

20:56 Kurako:
  [Centro] Osserva il viso della giovane, ne vede la perplessità, forse per l'avergli aperto la porta<Che c'è? Non sono sempre scorbutico>una piccola offesa presa dal giovane ma un nuovo sorrisetto va a crearsi mentre si volta per chiudere la porta ed entrando nel locale. Si guarda intorno notando diversi tavoli liberi, i camerieri vanno di tavolo in tavolo a prendere gli ordini o a portare ciò che hanno ordinato<A questo punto direi di prendere un tavolo per due>guarda qualcuno, gli occhi si spostano su tutti quanti per poi fare cenno a una cameriera che puntualmente si avvicinerebbe<Un tavolo per due>tono tranquillo mentre la donna indicherebbe un tavolino in un angolo del locale abbastanza riservato<Mh>sguardo attonito del Senjuu ma quello gli danno e quello prende. Un sospiro prima di dirigersi in quella direzione, il passo è sempre lento e calmo e con la Hyuga al seguito, si spera<Andiamo, mangiare da soli non ha molto senso, non trovi?>oggi è particolarmente strano, è gentile con la Hyuga, piuttosto affabile si può dire. Non lo sa nemmeno lui perchè però si sente così<E non farti pregare, non ci vediamo da tanto tempo, son passati letteralmente dei mesi>parla ancora in sua direzione mentre dovrebbe essere arrivato al tavolo. Continua a camminare aggirandolo, la mano si posa sullo schienale della sedia tirandolo indietro per poi sedersi, si fa avanti poggiando i gomiti sul tavolo a guardare la giovane, sempre se questa si sia avvicinata con lui. [Chk on][Equip in scheda]

21:12 Mekura:
  [centro] Scuote il capo quando sente quella affermazione <per fortuna> afferma a bassa voce ed a denti stretti mentre girandosi nasconderebbe un sorrisetto divertito, sorrisetto che si trasforma in uno sguardo imbarazzato quando sente quello lanciare l'idea <mi piacerebbe ma..> poi vede come ferma il cameriere senza possibilità di ribattere <Hem Kurako, accetterei volentieri, ma devo tornare a casa, devo badare a Ai> osserva il tavolo in questione stringendo le mani tra loro, mordendosi il labbro inferiore mentre guarda il sejiun <hem...> si arrovella le mani mentre la situazione si fa sempre più strana. Sospira cercando di ribadire il concetto ma vista la sua insistenza annuisce <va bene, ma devo andare via in poco tempo, devo prendere da mangiare anche per Ai e scappare a casa, sono ore che non la vedo e> sorride <potrei non offrire tutta questa compagnia> è distrutta dalla giornata. In ogni caso si mette a sedere di fronte a questo poggiando a sua volta gomiti e sospirare tirandosi dietro la ciocca di capelli aspettando di trovarsi completamente da soli <allora, devo dire che mi hai sorpreso quando ti sei presentato sopra le teste, come stai?> chiede comunque poggiando una mano sul volto ed il gomito sul tavolo mostrando involontariamente l'anello nella mano destra. [ch on]

22:17 Ruri:
 Una volta raggiunta la scala, posiziona l’indice e il medio della mano destra sul rotondino della ricetrasmittente posto all’interno del foro dell’orecchio per sistemarlo meglio. Ascolta le parole di Mekura, mordicchiandosi appena il labbro inferiore. Non ci tiene a divenire poltiglia per gli avvoltoi. E’ troppo magra per essere mangiata da qualche animale. Anche le sue ossa sono talmente sottili che sarebbe insoddisfacente spolparle. A conti fatti la sua scomparsa da quel mondo non gioverebbe neanche agli avvoltoi, quindi, è meglio che si mantiene in vita, o altrimenti chi terrà in riga quella testa quadra che si ritrova per coinquilino? Socchiude le palpebre, facendo un respiro profondo per immagazzinare una parte della brezza che soffia per il villaggio. La visuale non è il massimo e inoltre quasi sicuramente non sarà pagata per svolgere tale lavoro, e intanto le tasse vanno pagate regolarmente senza possibilità di proroga. Alza gli occhi al cielo, storpiando il volto in una smorfia. Con una scrollata di spalle, flette leggermente le gambe, così da oltrepassare la scaletta e avventurarsi con prudenza oltre la superficie. Decide di mantenersi solo nelle zone cui è possibile avere accesso senza che vi sia bisogno dell’aderenza chakra, in quanto la giovane non è ancora capace di eseguirla giacché fresca di accademia. Aguzza la vista, stando bene attenda a mantenere l’equilibrio e a non commettere qualche movimento brusco che le costi le penne. Pur avendo le movenze feline, se cadesse di lì, non avrebbe possibilità di salvezza, allorché le sue mani non sono munite di cuscinetti come le zampe dei gatti. Sfortunatamente niente sette vite per lei. Si accuccia meglio così da poter aumentare la visuale, muovendosi lateralmente così da non distaccarsi troppo dalla scala in caso di frana. Con lo sguardo rosso come il sangue scorgerebbe un rettangolo su cui vi sarebbero disegnati dei colori e dei kanji simili a quelli normalmente raffigurati su una cartabomba. Porterebbe immediatamente le dita al ricetrasmettitore, sintonizzandosi sul canale quattro, indirizzo rilasciato dalla stessa Mekura. < Cartabomba inesplosa a circa un metro dalla scaletta > comunicherebbe senza distogliere lo sguardo dall’oggetto che potrebbe causare la sua fine, o perlomeno privarla di qualche arto o parte del corpo. Inumidisce le labbra, attendendo risposte dalla senpai, di un grado superiore al suo. [Chakra 19/20] [Trasmettitore: on]

22:54 Shinsui:
 In silenzio ascolta le parole della chunin attraverso la trasmittente, annuendo di tanto in tanto in segno di compresione riguardo le direttive date ai due neo genin, scruta con la dovuta attenzione i suoi movimenti, come il destreggiarsi nell'aderenza del chakra verso gli arti inferiori, modo da poter camminare lungo la parete rocciosa, c'è da specificare che se avesse l'innata attiva l'udito diverrebbe maggiormente sviluppato e le parole dette dalla donna potrebbero trapanargli il cervello, vista l'inesperienza. Alterna le dorate verso le proprie gambe e piedi, sollevando appena le sopracciglia. Gli occhi tornano a posarsi sulla figura della chunin, continuando ad osservarla per brevi istanti. Come l'amica d'infanzia anche l'Inuzuka non è ancora in grado di potersi destreggiare a caminare sui muri, un passo alla volta! Comincia a muovere i primi passi verso la propria sinistra percorrendo i primi quattro metri, osservandosi sempre con attenzione alla presenza delle bombe inescate o disinescate. Le palpebre si fessurizzano appena arrestando i propri passi, scrutando dei kanji identici alle carte bombe. Con movimenti fluidi andrebbe a sintonizzare la trasmittente sul canale 4, comunicatogli precedentemente dalla donna < quattro metri ad est della scaletta, una carta bomba ancora inespolsa > comunica con tono sempre piatto, distaccato alle due mentre con sguardo fisso su questa, di lato andrebbe a tracciare con il pennello imbevuto di vernice una bella X. [ Chakra: 19/20][ Coprifronte Konoha: on | Trasmettitore: on - ch 4]

14:44 Mekura:
  [tavolo /centro] Scuote il capo quando sente quella affermazione <per fortuna> afferma a bassa voce ed a denti stretti mentre girandosi nasconderebbe un sorrisetto divertito, sorrisetto che si trasforma in uno sguardo imbarazzato quando sente quello lanciare l'idea <mi piacerebbe ma..> poi vede come ferma il cameriere senza possibilità di ribattere <Hem Kurako, accetterei volentieri, ma devo tornare a casa, devo badare a Ai> osserva il tavolo in questione stringendo le mani tra loro, mordendosi il labbro inferiore mentre guarda il sejiun <hem...> si arrovella le mani mentre la situazione si fa sempre più strana. Sospira cercando di ribadire il concetto ma vista la sua insistenza annuisce <va bene, ma devo andare via in poco tempo, devo prendere da mangiare anche per Ai e scappare a casa, sono ore che non la vedo e> sorride <potrei non offrire tutta questa compagnia> è distrutta dalla giornata. In ogni caso si mette a sedere di fronte a questo poggiando a sua volta gomiti e sospirare tirandosi dietro la ciocca di capelli aspettando di trovarsi completamente da soli <allora, devo dire che mi hai sorpreso quando ti sei presentato sopra le teste, come stai?> chiede comunque poggiando una mano sul volto ed il gomito sul tavolo mostrando involontariamente l'anello nella mano destra. [ch on]

14:56 Kurako:
  [Taverna] <Non accetto no come risposta>deciso con quelle parole il ragazzo, è li adesso, tutto il resto non conta e soprattutto, non la vede da tempo immemore, anche se i loro rapporti si sono un po' incrinati negli ultimi tempi è pur sempre una sua compagna di squadra all'interno dell'Akatsuki. Ne segue le parole su questa Ai, non sa di chi stia parlando, non conosce la bambina e poco gli interessa di conoscerla ma il nome lo incuriosisce, non lo ha mai sentito e questo scuote in lui quella vena investigativa che tanto lo caratterizza<Ai? Chi è?>una semplice domanda, non c'è bisogno di fare l'investigatore alla ricerca di indizi, poche e semplici domande, in questo caso, bastano e avanzano, forse son anche troppe. Il cameriere arriva tranquillo sistemando il tavolo con bicchieri e quant'altro per avere una cena quanto meno degna<Ramen per me>fa il suo ordine per poi ascoltare le parole della Hyuga<Non ci vediamo da tanto, forse troppo tempo e rivederti mi ha fatto piacere, perciò, mi basta>un sorriso in sua direzione ma la domanda è: perchè questo comportamento da parte sua? Cosa vuole ottenere comportandosi in questo modo? Forse niente, forse è solo l'influenza di Furaya che comincia a farsi sentire o forse non vuol far sorgere sospetti di alcun genere, ha già abbastanza grane a cui badare e una altra non serve<Diciamo bene, ho avuto da fare e mi dispiace di non essere arrivato prima e di non esser riuscito a salvare le teste anche se, in fondo, non è una così gran perdita>il suo odio per il villaggio non vene enunciato ma da questa affermazione si può capire quanto non gli interessi<Tu invece? Come stai Mekura>guarda la ragazza negli occhi fissandola intensamente, non si perde nessuno dei suoi movimenti mentre attende una risposta<Come va con Yukio?>ecco un altra domanda particolare. [Chk on]

15:15 Mekura:
  [tavolo /centro] Solleva un sopracciglio quando sente la domanda ma non risponde subito piuttosto unisce la sua ordinazione alla propria <ramen anche per me e perfavore anche un piatto di questo> lo indica con il dito nel menù annuendo ed aggiungendo <ed insieme a questo anche una porzione di ravioli, tutti e due da portare via> solo una volta da soli riprenderebbe il discorso di AI <ti ricordi quando mi hai visto vicino ai confini di Oto?> solleva le spalle <stavo cercando la mia bambina, l'avevano rapita ed ho dato sfoggio di tutto quello che mi passava di mente, quella bambina era Ai, alla fine sono riuscita a riprendermela> spiega la donna incrociando le braccia. <con meno soddisfazione di quanto desiderassi> Pensare che sta parlando con Kurako di queste cose la lascia perplessa ma al momento non le dispiacerebbe neppure tanto. <non dovresti farti sentire così forte, viene considerata comunque una tragedia: per quanto quelle teste si possono ricostruire non saranno mai simili alle precedenti, sopratutto le più antiche> c'è un certo rammarico anche nella sua voce mentre distende la schiena indietro sospirando pesantemente <solo un po' stanca, solo un po'...annoiata dalla routine della situazione> solo un po' sola se non fosse per Azrael, la domanda con Yukio la fa sorride e sbofficchiare <perché lo chiedi?> solleva un sopracciglio divertita ed incuriosita guardando verso Kurako <devi parlare con lui?> effettivamente è strano il comportamento di tutti: la serata con quella donna, Yukio e Akendo e ora questa domanda. <con Yukio...va bene> solleva un sopracciglio guardando verso il basso <non lo vedo spesso ma credo che vada bene> [ch on]

15:39 Kurako:
  [Taverna] Con la mente vaga, si inoltre nei meandri dei ricordi, viaggia fino al periodo indicatogli dalla ragazza<Mi ricordo>vagamente si ricorda di quel momento in cui la giovane ha promesso di fare tutto il male possibile a coloro che gli hanno rapito la bambina. Quel giorno lo stesso Kurako ha incitato Mekura rinnovando il suo interesse per lei, ha capito che anche in quella ragazza vi è una parte oscura che aspetta solo di essere esposta alla luce, di uscire al di fuori di quel piccolo corpo ormai divenuto troppo stretto<Volevi vendetta>comincia a parlare facendo uscire il suo pensiero, le sue parole verso quell'argomento tanto delicato quanto importante<La vendetta, come si suol dire, è un piatto che va servito freddo ma va anche pensata. Se vuoi far soffrire chi ti ha fatto soffrire devi avere il potere di farlo...>tutto si riconduce al potere, esso è sempre il fulcro di ogni cosa, per fare ogni cosa serve il potere e se non lo si ha, non si è nessuno<...e poi devi pensare bene a come muoverti e soprattutto avere il sangue freddo di fare ciò che è necessario>ciò che è necessario è sempre difficile, in pochi ci riescono e ancora meno giungono al culmine di questo percorso<Siamo in democrazia se non sbaglio, non possono impedirmi di esprimere il mio pensiero. Tragedia o meno, questo è quello che penso>non si fa problemi a parlar di questo, preferisce essere schietto<Yukio è l'ultimo dei miei problemi attualmente>osserva la ragazza, la guarda negli occhi cercando il suo pensiero sopito<Tutto va bene? Secondo me no, come fa ad andare bene se non vi vedete spesso? Ti trascura, dico bene?>è sicuro di quello che sta dicendo, fin troppo sicuro, il suo viso lo dice. [Chk on]

15:57 Mekura:
  [tavolo /centro] Continua a guardare verso il tavolo senza pensare troppo a Kurako mentre ricorda quello che stava per succedere ad Ai.. vero, non aveva potere, non sarebbe riuscita a fare nulla senza Azrael, assottiglia le palpebre mentre tutto un piano studiato, pacato e meditato per cercare di uccidere quella donna in un colpo solo è andato a farsi benedire solo perché l'ha sentita all'ultimo mentre stava per sacrificare la sua vittima. <humf..si è uccisa da sola praticamente, non ho avuto modo di prendere la sua testa> guarda verso Kurako <da un lato, mi ha fatto un grosso favore di eliminarsi da sola, non ho dovuto decidere se portarla al villaggio oppure fare quello che pensavo, mi ha dato modo di pensare di più sulla cosa> si scosta una ciocca di capelli massaggiandosi successivamente le mani mentre continua a non capire che cosa sta chiedendo Kurako riferito a Yukio e le ultime parole la fanno stranire ulteriormente. Lo guarda severamente per un attimo e poi scuote il capo <Non si può fare altrimenti, siamo su due fronti differenti, in guerra e tutti e due abbiamo da fare? non lo vedo spesso? si certo, ma non posso chiedere di più> tamburella con le dita sul tavolo aspettando la propria ordinazione. [ch on]

16:15 Kurako:
  [Taverna] Ascolta le parole della ragazza riguardo alla situazione, un piccolo sorrisetto si forma sul suo viso, continua a sentirne le parole per poi, finalmente, concludere quella piccola parentesi<La mancanza di potere ha permesso il suo suicidio>il tono vocale è tranquillo, pacato mentre gli occhi permangono fissi sui suoi<Vedi, avere potere non significa soltanto essere in grado di battere chiunque si voglia o salvare la vita di quelli a cui teniamo. Avere la forza vuol dire poter decidere, poter decidere se salvare o meno una vita, decidere se uno deve morire o meno, questo è il vero potere, il controllo sulla vita degli altri. Se avessi voluto, e sono sicuro che dentro di te hai la forza, potevi salvare la donna e decidere il suo destino, se volevi davvero vendicarti, ci saresti riuscita>un discorso da pazzi il suo ma il pensiero del Senjuu espande in diverse direzioni, il potere è il centro del suo essere e per capire tutto ciò ci ha messo anni, troppi anni spesi nella solitudine<Io ti conosco e dentro di te non lo volevi davvero, ecco perchè gli hai permesso quel gesto, per evitare di doverlo fare tu>già, la ragazza non è cambiata molto, forse si addentra nell'oscurità ma il suo principale essere è quello. Il discorso prende una piega diversa, si parla di Yukio e del loro rapporto, appiglio migliore non può esserci e le sue parole sono le più adatte per un momento del genere<Non puoi chiedere di più?>domanda esterrefatto<Mekura, perchè hai questa sottospecie di bassa autostima? Hai paura di non riuscire a trovare di meglio? Certo che puoi chiedere di più, tu DEVI chiedere di più>sottolinea quella parola in particolare<Non ha un minimo di senso che tu debba stare da sola, non ha senso che tu debba affrontare ogni singolo giorno in solitudine, tu meriti di meglio, meriti di più e volevo dirtelo già tempo fa>un piccolo pensiero che si è sempre tenuto dentro ma ora deve esporlo al grande pubblico. [Chk on]

16:37 Mekura:
  [tavolo] Kurako è sempre ossessionato dal potere, come sempre, non è cambiato molto dal compagno di squadra che in un isola, durante un torneo ha frainteso le sue parole per andare tra le braccia di Akendo, questo però non significa che in parte non abbia ragione: non aveva più interesse se non per Ai, da quando l'hanno rapita ha passato tutte le fasi della disperazione fino a un vuoto interiore, il fatto di dover decidere se seguire la vendetta o la giustizia, alla fine non era pronta per questa scelta. Sospira guardandolo direttamente negli occhi abbastanza seccata quando si parla di Yukio. Stringe i denti e lo guada male stringendo le dita tra di loro piegando la schiena in avanti <non voglio chiedere di più perché per un ninja è assurdo chiedere al compagno di lasciare la guerra per un capriccio personale, non lo fa con me, non lo faccio io con lui, ognuno ha i suoi compiti, quelli che desidera prendere> lo guarda direttamente assottigliando le palpebre incrociando le braccia e le gambe allontanandosi dalla tavola con la schiena poggiandola completamente sullo schienale è seccata ed arrabbiata, ma comunque in qualche modo stanca della situazione. Sente quello che dice sgranando gli occhi scuotendo la testa poi, sbotta in una risata forzata, cattiva e sfinita <ahaha cioè, tu mi stai dicendo questo perché non mi vedi bene con Yukio? tu? puoi dirmi tutto quello che vuoi riguardo al potere ma che tu mi venga a dire una cosa del genere è al di la del paradossale> continua a guardarlo in modo derisorio quasi per poi piegare la testa di lato avvicinandola alla spalla sinistra <ma sentiamo sono curiosa esprimiti liberamente, siamo in democrazia no?> utilizza le sue parole facendo un ampio cenno con la mano aspettando che Kurako si esprima, che sia un tasto caldo è evidente. [ch on]

16:56 Kurako:
  [Taverna] Il discorso la fa innervosire, forse un buon segno o forse no ma ciò non toglie che ha colpito la ragazza, ha centrato il punto altrimenti non si sarebbe innervosita tanto<Io penso che quando si ha qualcuno vicino, va messo al primo posto. Si possono avere tutti gli impegni di questo mondo, ci possono essere milioni di guerre ma il primo posto va sempre a colei che ti è accanto>sente la rabbia della ragazza sulla pelle mentre il cameriere arriva con le portate, il ramen per il Senjuu e il resto dell'ordinazione per la Hyuga<Desiderate altro signori?>chiede il cameriere con tono gentile per ricevere un cenno negativo da parte del giovane facendolo andare via e lasciando i due ragazzi nuovamente soli. Non abbassa lo sguardo, non la sta sfidando ma vuole solo capire cosa si cela dentro il suo essere<Visto che la metti in questo modo, va bene>si schiarisce la voce appoggiano la schiena sullo schienale, si mette comodo continuando a guardarla<Non ti ho mi visto bene con Yukio, fin dal primo giorno ho sempre faticato a capire il vostro legame>comincia il suo discorso, adesso deve riuscire a sfoggiare le sue doti di dialogo nel migliore dei modi<Ti do ragione, non sono la persona più indicata per parlare di questi argomenti, i miei interessi differiscono da certi pensieri però non posso fare a meno di pensare a questa storia quando mi capita. Io rispetto Yukio, nonostante tutto lo rispetto anche se non lo considero propriamente un amico ma non puoi negare che ti ha fatto soffrire più lui che chiunque altro>un sorriso si forma sul suo viso<Ti ricordi quel giorno sui monti ardenti? Yukio si è materializzato sporco di sangue e con una falce in mano, dei banditi ci hanno attaccato e dopo averli uccisi lui ti ha lasciato li da sola, ti ha lasciato andare e io feci la stessa cosa ma mi voltai>se lo ricorda vagamente quel momento ma ne è sicuro<Ero distante ma mi voltai a guardarti, dispiaciuto per una tale situazione che non meritavi e non meriti tutt'ora. Quando Yukio ha attaccato le prigioni Anbu, quanto dolore ti ha procurato quella notizia?>fa leva su tutto quello che ha fatto il Kokketsu in questo ultimo periodo, troppe cose sbagliate<Tu lo hai sempre perdonato ed è questo che non capisco o forse lo capisco ma non comprendo il perchè>può essere davvero innamorata ma oltre un certo limite l'amore passa in secondo piano<Io sono quello che sono Mekura, ciò che è successo mi ha cambiato ma ti voglio ancora bene, fin dal giorno in cui ti ho presa al volo da quel gigante, ti ricordi?>gli rammenta un piccolo evento del passato quando ancora genin ha partecipato alla rivoluzione contro Kuugo<Li ho cominciato a volerti bene perchè ti vedevo indifesa e bisognosa di protezione. Adesso le cose sono certamente cambiate ma sotto sotto ti vedo ancora così e non posso farci niente>forse non è completamente cambiato, forse una parte umana dentro di lui vive ancora ma di rado esce alla luce del sole e ancora più di rado esprime i propri pensieri sopiti. [Chk on]

17:23 Mekura:
  [tavolo] Si vorrebbe avventare sul cibo per sfogare la sua frustrazione, oppure lanciargli la ciotola in faccia ma non fa nessuna delle due cose, prende le bacchette e anche se forzatamente si mette a mangiare i suoi noodles <...> dovrebbe dire che non è così, dovrebbe dire una cosa del genere, ma non riesce a non pensare che sia esattamente come dice Kurako, che dovrebbe pensare? ed è anche vero che Yukio l'ha fatta soffrire in un modo disumano molte volte, che in ogni caso aveva comunque una scusa, che in ogni caso era sempre li a perdonarlo giustificando il perché...è un atteggiamento autolesionista. Ha sentito il colpo è evidente che ci sta pensando mentre succhia il brodo dopo aver portato la ciotola vicino alle labbra gli occhi sembrano persi altrove come se fosse assente, fredda. Appoggia la ciotola sul tavolo scansandola da se prendendo un respiro che appare "ponderato" come se si stesse trattenendo <grazie> dice solo questo <ma appunto mi hai lasciato da sola in un momento del genere se quello che dici è volermi bene allora trovo che uno dei due sia molto confuso sul significato della parola> guarda Kurako sempre con uno sguardo distante mentre ripensa a quel povero gigante e chiude gli occhi, alla fine le viene da sorride <non credere, ti sarò sempre grata di essere stato, per poco tempo, un mio compagno e per avermi protetto, ma l mio rapporto con Yukio è differente> se non lo ha lasciato è perché praticamente ha visto tutto quello che ha passato perché sa quanto è fragile..ma ultimamente sta riconsiderando il fatto di conoscere tutto di lui [ch on]

18:25 Kurako:
  [Taverna] <Non sono confuso, io so benissimo cosa vuol dire tenere a una persona, so cosa vuol dire cercare di proteggerla anche essendo distanti perchè, anche se non sembra, è quello che ho fatto in tutto questo tempo. Mi sono allontanato da tutti perchè era l'unico modo di proteggervi da me e da quello che avrei portato a ogni singola persona che abbia avuto la sfortuna di incontrarmi>abbassa il capo per la prima volta mentre cerca le parole più adatte da pronunciare in questo momento, sa che deve essere deciso, deve far valere le proprie ragioni e le proprie idee<Mi sono unito all'Akatsuki per potere, è vero ma pensa un attimo a cosa sarebbe successo se fossi rimasto a Konoha, pensa se avessi continuato a cercare il potere tra le fila dei ninja della foglia...>prende un lungo respiro per poi ammettere con una strana calma<...mi conosci e sai come sono fatto, se fossi rimasto, a quest'ora sarei tra le fila di Ryota a combattervi. Sarei vostro nemico e molto probabilmente sarei morto>lo dice tranquillamente senza girarci troppo intorno. Questa è la verità e negarla non serve a molto, bisogna saper accettare i propri lati, qualsiasi essi siano. Ancora, insiste ad ascoltarla, gli è grata per essere stato un suo compagno ma questo non provoca altro che una risata nel Senjuu, un piccola risata trattenuta<Non ho mai smesso di essere un tuo compagno, voi non l'avete mai capito; ho cercato di tagliare ogni singolo legame per divenire più forte, eri presente quando ho preso una tale decisione ma, come puoi vedere, non ha funzionato. Sono ancora qui, difronte a te, ti sto parlando, ti sto dicendo che io ci sono ancora ma tu non vuoi vederlo quando io, invece, vedo tutto>una frase particolare la sua<Vedo come ti sta riducendo questa vita, vedo come se afflitta per via di Yukio, della guerra e di tutto il resto. Ho ragione e lo sai anche tu ma ti riesce difficile ammetterlo perchè è stata una tua scelta. Hai scelto di continuare questa vita e so che tornare sui propri passi è difficile ma farlo è una dimostrazione di forza inimmaginabile>sospira pesantemente il giovane e poi, alla fine<Sai, nella mia vita ho avuto 3 cotte, 3 persone che mi hanno fatto vivere>abbassa ancora una volta il capo sospirando per l'ennesima volta<Tu eri una di queste. Quando ti hanno rapito volevo venire personalmente a salvarti, a tirarti fuori da guai ma ero troppo debole, troppo ingenuo, troppo inesperto per tentare una mossa del genere...così sono rimasto in disparte>un altra rivelazione del Senjuu. Non ha mai parlato con nessuno di tale cosa, ha preferito tenere il tutto segreto per evitare di creare casini ma è giusto che, prima o poi, ogni cosa vada rivelata<Non ho mai smesso di proteggere e di pensare ai miei compagni, anche quando ho fatto finta di morire perchè, sotto quella maschera, continuavo a vegliare su di te, su di voi>come un cavaliere oscuro veglia sulla propria città. [Chk on]

18:52 Mekura:
  [tavolo] Ascolta tutto quello che ha da dire, il fatto che per proteggere bisogna stare lontani, il fatto che lo abbiamo sempre frainteso, il fatto che lui è giustificato <forse, forse si, forse no a prescindere dal modo in cui ti fai sedurre da chi ti capita a tiro, non credere anche le persone fedelissime si comportano così> fa un smorfia di commiserazione mentre pensa al fratello e ne tira fuori la collana guardandola attentamente <vedi Daiko..il mio caro fratellino era un maniaco del controllo che alla fine avrebbe fatto di tutto per avere potere per proteggere, come se giustificasse le sue azioni solitarie senza rispetto ne verso di me, ne verso Furaya..ricriminandomi poi di non apprezzare le sue buffonate da prima donna, anche lui proteggeva da lontano, anche lui ha fatto di tutto per il potere mettendo a rischio tutti quanti...e guarda ora> sospira lasciando cadere la collana portandosi indietro i capelli mentre lo ascolta. <doveva essere quello che doveva difendere tutti, la sua ultima azione di valenza è stata quella di fingersi morto senza un valido motivo> lo commisera e molto, come lui la accusa di averlo lasciato da solo allo stesso modo fa lei, entrambi si sentono nel giusto < non sai mai chi sei fino a quando non ti trovi davanti il problema, io non ti ho mai condannato per la scelta della akatsuki, ti ricordi alla cascata? per questo non ti ho strillato addosso come Shusui, l'unica cosa che ho ricriminato è il fatto che non ci hai permesso di aiutarti, in alcun modo> Le sembra di ripetersi con Kurako mentre lo fissa dritto negli occhi lasciando perdere la questione di Yukio quando sente la dichiarazione <cos..> rimane basita mentre lo sente e solleva un sopracciglio quando lo sente si incupisce andando a prendere la bacchetta, una delle due dalla ciotola del ramen e cerca le mani del Senjuu <bugiardo, ricordo chiaramente la sera prima che tu scappassi da Akendo che avevi pensato che mi ero interessata a te e mi avevi rifiutato> ha quasi intenzione di bacchettarlo, nel senso stretto della parola <...in effetti è stato anche buffo ripensandoci> per un attimo la tensione di serietà si fa meno stretta mentre la Hyuga ricorda quel vento in camera di Kurako <eravamo due mocciosi allora> [ch on]

19:12 Kurako:
  [Taverna] Si parla di Daiko e di quello che ha fatto il consigliere ma sa benissimo di essere diverso da lui, non hanno niente in comune, sono due persone completamente diverse, diametralmente opposte in tutti i lati della vita<Io sono diverso da tuo fratello, sono diverso da Daiko. Io non voglio controllare nessuno ma cerco di fare quello che lui non ha mai fatto. Con le sue azioni ha coinvolto sia te che Furaya che tutti quelli intorno a se, per proteggere tutti quanti vi ha sempre messi in pericolo. Ho sempre cercati di evitare tutto questo, ho sempre voluto che foste al sicuro, nel periodo in cui sono scomparso lo siete stati, non sentendo parlare di me, non avendo a che fare con me siete rimasti al sicuro da tutti coloro che mi volevano e mi vogliono morto ma ora sono qui perchè adesso ho la possibilità di fare ciò che è necessario di persona, senza inganni, senza doppia faccia, senza niente di niente, solo io>è tornato oramai da mesi, ha scelto di tornare, forse troppo presto ma adesso ha raggiunto un potere non indifferente, un potere da poter rivaleggiare con una buona fetta di ninja di questo mondo<E' lo stesso discorso, aiutandomi sareste stati in pericolo e non potevo permetterlo>in pericolo si solo che Shusui ci è andato di mezzo, è morto per far si che il potere del ragazzo accrescesse sempre di più, il suo sacrificio ha permesso a Kurako di divenire molto più potente e di questo lo ringrazia anche se maledice l'aver dovuto fare una cosa del genere. Cala per un attimo il silenzio mentre sente la giovane parlare a riguardo della "rivelazione", ne vede il sorrisetto provocando la medesima reazione nel Senjuu<Mekura, tutto si ricollega allo stesso motivo. Cosa dovevo dirti? Cosa dovevo fare? Metterti in pericolo? Non me lo sarei mai potuto perdonare>anche questa volta abbassa leggermente il capo verso il basso<Già, buffo davvero ma io provavo un interesse allora e tu?>un altro sorriso si forma sul viso del giovane<Eravamo davvero due mocciosi ma siamo cresciuti insieme si può dire, abbiamo combattuto, sofferto e riso insieme>la nostalgia prende per un attimo il sopravvento su tutta la situazione, ricordi che riaffiorano con prepotenza e insistenza, vogliono uscire. [Chk on]

19:40 Mekura:
  [tavolo] Non può che rammaricarsi delle scelte di Kurako e di Daiko, che anche se sono diametralmente opposti hanno fatto gli stessi sbagli. Rimane in silenzio per un po' senza sapere cosa dire, guadandosi intorno alla ricerca di qualcosa che segni l'ora per poi sollevarsi in piedi <paghiamo e accompagnami a casa, non mi permetterei mai che Ai non ceni> insomma è anche una "mamma" a tutti gli effetti ora. <così possiamo parlare con più tranquillità, hai dove dormire?> chiede per curiosità guardandolo fisso prima di tornare sul discorso <comunque, tornando a prima, mi sta bene che pensi a noi, a me, ma siamo anche ninja, c'è davvero poco dalla quale possiamo proteggerci alla fine, nessuno ha mai detto che è una vita facile> fa un mezzo sorriso mentre si massaggia le mani tra di loro afferrando le cibarie per la bambina. Rimane a guardalo un po' e se prima pensava che la stesse prendendo un po' in giro questa volta lo guarda seriamente. Leggermente imbarazza le sfugge un colpetto di tosse ed un sorriso scuotendo la testa e sollevando le spalle <io..ti vedevo come una persona da ammirare, forte, da raggiungere e...esemplare, avevo un profondo rispetto per te, ma allora ero ancora più follemente innamorata di Yukio, avevo davvero occhi solo per lui, anche se ci sono stati diversi ad aver avuto delle cotte per me..Shusui allo stesso modo> senza contare Azrael ma..quella è una questione complicata.< eh parli come se fossimo vecchi, siamo un po' meno mocciosi ma io sono ancora giovane> scuote il capo sorridendo verso questo aspettando che decida che cosa fare. [ch on]

19:55 Kurako:
  [Taverna] Si alza dal suo posto a sedere non appena sente la richiesta della giovane<Certo>un cenno del capo mentre si dirige velocemente alla cassa pagando tutto il dovuto, anche quello di Mekura senza nemmeno chiedere per poi tornare da lei ma a quella domanda non sa propriamente cosa rispondere ma forse<La magione dei Senjuu è stata distrutta durante uno degli ultimi attacchi, quindi, no, ci sto ancora pensando>la magione viene effettivamente distrutta ma posti dove andare li ha e solo che non sono di suo interesse questa volta. Continua ad ascoltare le parole di Mekura, non si perde nemmeno una sillaba di ciò che viene detto<L'essere ninja non vuol dire cercare il pericolo, vuol dire scongiurarlo ed è quello che cerco di fare, anche adesso. Forse sono quello che meno di tutti va definito ninja però è così che la penso, se posso tenervi al sicuro lo faccio, senza mezzi termini e non chiedo neanche il permesso>un altro sorriso va a crearsi in viso del Senjuu, quasi una battuta la sua. Lo sguardo serio della Hyuga trasforma anche quello del giovane, smette di scherzare ascoltando con attenzione le di lei parole, ammirazione, forte, esemplare, tutto questo vedeva e quasi lo rimpiange ma è qui che nota il grande potere delle parole. La sua capacità di capire determinate cose lo aiuta immensamente anche in questo caso, per questo le parole sono un arma a doppio tagli e lui le rigira come vuole<Eri ancora più follemente innamorata di Yukio...>ripete solo quella frase anche se, il pensiero che Shusui si sia infatuato di Mekura, una sua parente gli fa un po' di ribrezzo<Vuol dire che qualcosa è cambiato, non è più lo stesso sentimento di una volta, ho ragione?>si avvicina alla ragazza continuando a guardarla negli occhi, non stacca lo sguardo, non stacca la connessione si può dire<Forse quella cotta non mi è mai passata del tutto, forse qualcosa è rimasto e forse, quell'ammirazione può tornare>il tono è basso ma deciso mentre pronuncia quelle frasi, sa cosa vuole in quel preciso momento<Sei ancora molto bella>un piccolo complimento. [Chk on]

14:18 Kurako:
  [Taverna] Si alza dal suo posto a sedere non appena sente la richiesta della giovane<Certo>un cenno del capo mentre si dirige velocemente alla cassa pagando tutto il dovuto, anche quello di Mekura senza nemmeno chiedere per poi tornare da lei ma a quella domanda non sa propriamente cosa rispondere ma forse<La magione dei Senjuu è stata distrutta durante uno degli ultimi attacchi, quindi, no, ci sto ancora pensando>la magione viene effettivamente distrutta ma posti dove andare li ha e solo che non sono di suo interesse questa volta. Continua ad ascoltare le parole di Mekura, non si perde nemmeno una sillaba di ciò che viene detto<L'essere ninja non vuol dire cercare il pericolo, vuol dire scongiurarlo ed è quello che cerco di fare, anche adesso. Forse sono quello che meno di tutti va definito ninja però è così che la penso, se posso tenervi al sicuro lo faccio, senza mezzi termini e non chiedo neanche il permesso>un altro sorriso va a crearsi in viso del Senjuu, quasi una battuta la sua. Lo sguardo serio della Hyuga trasforma anche quello del giovane, smette di scherzare ascoltando con attenzione le di lei parole, ammirazione, forte, esemplare, tutto questo vedeva e quasi lo rimpiange ma è qui che nota il grande potere delle parole. La sua capacità di capire determinate cose lo aiuta immensamente anche in questo caso, per questo le parole sono un arma a doppio tagli e lui le rigira come vuole<Eri ancora più follemente innamorata di Yukio...>ripete solo quella frase anche se, il pensiero che Shusui si sia infatuato di Mekura, una sua parente gli fa un po' di ribrezzo<Vuol dire che qualcosa è cambiato, non è più lo stesso sentimento di una volta, ho ragione?>si avvicina alla ragazza continuando a guardarla negli occhi, non stacca lo sguardo, non stacca la connessione si può dire<Forse quella cotta non mi è mai passata del tutto, forse qualcosa è rimasto e forse, quell'ammirazione può tornare>il tono è basso ma deciso mentre pronuncia quelle frasi, sa cosa vuole in quel preciso momento<Sei ancora molto bella>un piccolo complimento. [Chk on]

14:40 Mekura:
 Sente quello che è successo nei riguardi della magione senjuu, tuttavia lei ha una casa personale ancora in piedi senza contare la magione Hyuga ma li preferisce non andarci, non che abbia nulla contro quelli del suo clan, tutt'altro ma oltre al rischio legittimo di incontrare il fratello non può portare estranei all'interno della magione senza permesso del capoclan. <e chi lo cerca? Nessuno sano di mente lo cercherebbe, tuttavia essere un ninja significa essere costantemente in pericolo, significa far fronte alle proprie paure e alcune volte combattere da solo è vero questo, ma pensare di essere capaci di evitare al mondo o alle persone attorno a te tutto e come chiudere un bambino in una stanza senza fargli affrontare il mondo...c'è sicuramente un senso di protezione in questo, ma non significa che fai il suo bene> Le cose accadono, a prescindere da quanto si è attenti, mutano e si evolvono e se accadono è per un motivo che può anche fuggire alle persone. Al "eri follemente innamorata di Yukio" annuisce e tira fuori i soldi verso il bancone, ma Kurako la precede in un atto di galanteria. Lo guarda pensierosa e ritira i soldi prendendo il cibo tra le mani, quello per Ai. <allora ero una bambina, avevo una idea dettata dai miei genitori affidatari che era calma, tranquilla, stabile e speciale, qualcosa che era indivisibile, non ho mai pensato che ci fosse del sacrificio in questo, ma poi ho capito> sospira <non credere, lo amo e gli voglio bene, non l'ho ancora perdonato del tutto da quello che è successo in passato. il sentimento è cambiato ovviamente, maturato ma anche lui ha sofferto molto> ma non per colpa di Mekura, solo lui che ritorna indietro sui suoi passi. Se prima non ha pensato molto alla vicinanza di Kurako adesso con quel complimento si accorge il suo spazio vitale si sta restringendo.Non sa cosa dire, arrosisce di colpo e abbassa il volto a quel colpo basso del Seijun costringendola a riprendere fiato per via della situazione <se non hai dove dormire per questa sera ti posso offrire asilo, seguimi> non dice neppure un grazie, piuttosto darebbe le spalle per camminare verso la porta del locale. <ch on>

15:00 Kurako:
  [Taverna] Le parole dette dalla ragazza hanno un loro perchè, non sono completamente sbagliate e non lo nega, anzi, annuisce dandogli anche una parte di ragione<Lo so, sapersela cavare con le proprie forze è giusto ed è quello che fai tu ma ciò che cerco di dire è anche quello che non capisci o non vuoi capire>sospira abbassando il capo, guarda il pavimento, gli occhi si spostano da destra verso sinistra mentre fa ordine con il cervello, pensa a cosa o meglio, sa cosa dire ma aspetta il momento adatta per farlo. E' una situazione difficile, si è andato a infilare in un discorso complicato e fare chiarezza diventa quasi impossibile giunti a un certo punto<Sapersela cavare da soli è giusto, ognuno dev'essere autonomo ed essere in grado di difendersi da soli, concordo appieno su questo e volendo si può fare lo stesso discorso con me...>prende se stesso come esempio per evitare di usare sempre la giovane<...me ne sono andato e in quel periodo ho imparato a cavarmela da solo senza l'aiuto di nessuno però, tu e Shusui avete tentato comunque di aiutarmi, avete comunque cercato di riportarmi a casa per evitare che mi cacciassi nei guai, ecco cosa sto dicendo. Anche se...sembra che io non ci sia o non veda niente, in realtà so, ti vedo, sei stanca, sei sola, sei affranta, noto tutto quanto. Sai affrontare il mondo da sola, bene ma perchè devi farlo sempre da sola?>ecco la domanda che a cui cerca risposta ma per il momento non è ancora arrivata e forse ci vuole ancora un po' di tempo prima di averla. Ancora l'ascolta senza ribattere, la lascia parlare, esprimere il suo pensiero sulla questione che si presenta e ancora una volta il Senjuu ha la risposta pronta, sa cosa dire perchè tutto, oramai, gira su quello, su Yukio e su quanto il tessai l'abbia fatta soffrire<Non nego che lui abbia sofferto, non lo nego affatto ma dire che il sentimento è maturato non è giusto. Qualcosa si è rotto, non esiste più il follemente; sei cresciuta, siamo cresciuti e, anche se non lo vuoi ammettere, sai che non vi è più quello di prima. Un torto si può perdonare ma uno perchè lo si fa per amore ma se i torti continuano allora diventa masochismo e non credo che tu lo sia>frasi un po' dure ma necessarie se vuole far emergere il suo pensiero nel modo più chiaro<Quanto tempo ci vorrà prima che commetta un altra sciocchezza? Quanto? E' la sua natura e meglio di me sai che prima o poi ci cascherà nuovamente e tu soffrirai ancora; un ciclo infinito di eventi, lui fa e tu perdoni, lui fa e tu perdoni. Andrà sempre avanti così finchè non viene dato un taglio a tutto questo. E' andata così fino ad ora e continuerà fino alla morte>analizza ciò che vede e ciò che percepisce ma nota come il viso della ragazza abbia assunto un colorito più acceso per via del complimento e della vicinanza del ragazzo, un sorriso si va a formare mentre la segue fuori da locale. I passi sono lenti, decisi nel restarle dietro e una volta fuori<So che ti ha fatto piacere, da quanto non ricevi un complimento sincero Mekura? Perchè vuoi negare tutto ciò? Perchè vuoi farti del male?>allunga il braccio cercando di appoggiare la mano sulla di lei spalla destra per poi tentare di mettersi davanti<Mi farebbe piacere>risponde, con un sorriso mentre continua a guardarla negli occhi, al suo invito di ricevere asilo nella sua abitazione. [Chk on]

15:22 Mekura:
 Kurako ha avuto a che fare con Akendo, è evidente dalla parlantina che sta dimostrando, probabilmente gli ha insegnato qualcosa ed effettivamente è come parlare con lui, solo in un tono più malevolo, diretto. Se con Akendo può duellare, con Kurako le sembra di tenere lo scudo sempre alto. mentre le gira attorno. Supera la porta mentre il jounin le tocca la spalla mentre continua a puntare sul suo punto debole, ancora, ancora ed ancora. A quel punto si ferma e si gira di fronte a questo affrontandolo direttamente <quindi che cosa mi consigli di fare?> afferma a voce alta <di fargliela pagare per i suoi errori tradendolo?> è seria ed arrabbiata nei confronti del Sejun <di mollarlo seduta stante?> fa un'altro passo in avanti sibilano <e con CHI?> rimane a fissarlo con lo sguardo incrocia gli occhi di quel diavolo che si trova davanti con quel sorriso stampato sulle labbra <si, mi fa sempre piacere ricevere complimenti, mi è piaciuto quello che hai detto anche se mi accorgo che è sempre più fuori luogo ma essere appagata o non esserlo non mi giustifica in alcun modo un comportamento del genere> Mekura è sempre stata una persona alla quale una volta donata la propria fedeltà difficilmente ritorna sui propri passi e su argomenti delicati come questi dimostra ancora un certo tipo di insegnamento che viene da lontano. Vero, probabilmente non doveva perdonarlo come ha fatto l'ultima volta, ha giocato tutte le sue carte nella speranza che qualcosa possa cambiare che le sue fatiche fossero ripagate, non butterà lei via quello che ha costruito. [ch on]

15:44 Kurako:
  [Taverna] Almeno è riuscito ad avere una reazione sincera, le domande nella sua testa escono veloci e taglienti come lame ma ora che fare? Cosa fare in questo momento? Continuare a spingere su tutta la questione oppure lasciar perdere fino al loro prossimo incontro? Naturalmente la risposta è scontata, perchè mollare una battaglia che ha vinto? Perchè cedere il passo? Lo vede nel di lei viso, è provata da questa conversazione, ha colpito tutti i suoi punti deboli, ha insinuato ulteriori dubbi nel suo animo ma sono le sue parole che ne fanno capire la reale debolezza della giovane<Cosa ti consiglio di fare?>si allontana distaccandosi da lei, gli da le spalle volgendo il suo sguardo al cielo, pensa, sorride, felice del suo operato di questa sera però, un idea gli balza in testa, una piccola malsana idea arriva al suo cervellino. Kurako è cambiato? Furaya è riuscito a cambiarlo come detto in precedenza? Certo che no, non si può rinnegare se stessi, non può farlo, lui è così, subdolo, doppiogiochista, ogni sua parola ha un secondo fine in ogni situazione, poche volte si dimostra sincero e poche volte fa quello che fa per un fine unico. Si volta di scatto a guardarla, i passi divengono più veloci, cammina verso di lei<Non capisci? Fai ciò che ti rende felice>si ferma dinanzi alla ragazza a una distanza abbastanza esigua continuando a mantenere, come sempre, lo sguardo fisso nei suoi occhi<Hai sempre seguito un pensiero fisso, hai sempre seguito un unica strada e questa, inevitabilmente, ti ha portato a provare una grande quantità di dolore, inimmaginabile; non hai mai deviato dalla strada che ti sei prefissata ma ora te lo chiedo>sospira, pensa e ripensa a cosa dire fino a quando non arriva la cosiddetta illuminazione<Segui l'istinto, avanti, adesso, in questo momento. Fai ciò che ti dice l'istinto per una volta e vedi cosa si prova>una sfida in piena regola quella lanciata dal ragazzo ma la Hyuga ha il coraggio di accettare? Anche questa è una domanda che merita risposta<Oppure hai paura di farlo?>diretto, senza mezzi termini, ecco la sua idea, girare ancora di più il coltello nella piaga e spingendo sempre più affondo. [Chk on]

16:09 Mekura:
 Ha sempre avuto questa debolezza: i ragazzi le piacciono, in modo evidente, la vicinanza con questi al i fuori di un contesto di combattimento o proprio in momenti di crisi è un problema, sopratutto quando il soggetto si comporta in questo modo provocatorio. Si ristringe stringendo le braccia attorno al cibo improvvisamente si sente piccola come un topo facendo un mezzo passo indietro per allontanarsi un po' dal ragazzo mordendosi il labbro inferiore ed infine la provocazione finale. Seguire l'istinto...seguire l'istinto. Chiude gli occhi cercando di calmarsi rimanendo con la testa bassa, si lecca le labbra e prende un ultimo lungo respiro. <paura di farlo> perché no potrebbe farlo. Rimane in silenzio togliendosi una ciocca di capelli dalla fronte, per poi sollevare lo sguardo verso l'alto guardandolo di nuovo <non saprei, non ti piacerebbe uno Juken nei gioielli, non voglio causarti una confusione per il futuro dato che ti mancherebbe fisicamente l'aggettivo alla quale riferirti> afferma cercando di far capire a cosa si stesse riferendo cercando di essere sottile. A quel punto lo scarterebbe di lato e proseguirebbe verso casa. [ch on]

16:21 Azrael:
 Giornata alquanto piacevole per una passeggiata dopo una lunga e fitta chiacchierata avuta poc'anzi in quel di casa proprio con niente di meno che il capo dell'Akatsuki. Una camminata schiarisce sempre un po' le idee, specie per chi, come il Nara, ne ha sempre tante ad infittirgli il cervello. E cosa c'è di meglio per scacciare pensieri troppo invadenti di una bella ciotola di ramen, in una giornata in cui si è persino privato della colazione? La via principale è battuta ed attraversata da più persone, ma nessuna di particolare riguardo, fatta eccezione per... qualcuno che si sta apprestando ad uscire dall'esercizio commerciale che gli interessa al momento. Indosso porta una camicia bianca fresca di bucato, in tessuto sottile e trasparente, forse non adattissimo per il cielo nuvoloso che affligge quest'oggi Konoha, ma per fortuna si tratta di un individuo abbastanza resistente da non patire particolarmente il freddo. Dai pochi raggi di luce che fendono quella camicia si intravede il fitto bendaggio che gli copre bicipiti e pettorali, a nascondere vari segni che porta sulla pelle. Le gambe sono fasciate da un pantalone nero in cotone, tenuto fermo in vita da una cinta in cuoio di ottima fattura, oltre ad un paio di ottime scarpe dello stesso materiale. Le iridi nero pece si fermano sulla figura della Hyuga, al momento in allontanamento dalla struttura, forse con un po' troppa fretta ed un'espressione non propriamente amichevole nei confronti del ragazzo che ha appena "salutato". Scrutandolo bene riconosce anche lui, facendo due più due si potrebbe quasi intuire che le abbia detto qualcosa di offensivo o peggio. La gola gli vibra a causa di un ringhio gutturale scatenato al sol pensiero. A passi rapidissimi si dirige verso di lei, cercando di arrestare la sua camminata ponendolesi davanti. Cerca il suo viso col proprio sguardo, per cercare di capire se ci ha visto bene a proposito delle dinamiche tra i due oppure no < Ehi, è tutto ok? > Da lì vicino dovrebbe notare che in effetti non stavano ridendo e scherzando come due buoni amici di vecchia data, dunque le sue prossime parole sono per il ragazzo dal crine arancio < Kurako, PER CASO c'è qualche problema da risolvere? > il tono non è proprio privo di astio, anzi, il ricalcare quelle due parole in particolare dovrebbe sottintendere una certa minaccia verbale, mentre, se la Hyuga gli fosse rimasta di fronte, la mano destra andrebbe a cercare un contatto con la spalla corrispondente di lei, un piccolo gesto di conforto che, almeno per lui, servirà a qualcosa. [C on]

16:34 Kurako:
  [Centro] La provocazione arriva forte e chiara alla ragazza che per tutta risposta lo minacci di renderlo sterile ma qualcos'altro si cela, afferma ciò che il ragazzo non dovrebbe avere e tutto ciò scade nell'ennesimo sorriso da parte del Senjuu. Sorride da tutta la sera, oramai non fa altro, viene sorpassato ma non la lascia andare via, i volta a guardarla<Allora perchè non lo fai? Mi prendi in giro, mi minacci ma non fai ciò che l'istinto ti dice, resti sempre sulla tua via>resta immobile, non la rincorre, sa benissimo di non averne bisogno perchè gli bastano solo poche e semplici parole per farla fermare e farsi ascoltare, come ha fatto per tutta la sera in pratica. La serata va avanti tranquilla e i discorsi prendono una piega sempre più negativa per la Hyuga ma molto più positiva per il Senjuu, sta pressando la ragazza, ha un fine, questo è certo ma, anche se continua con le sue parole, sa che ci vuole del tempo per lavorare bene il tutto, amalgamare come si deve la questione fino a quando non sente una voce in lontananza fare una domanda. Riconosce la suddetta voce, sa a chi appartiene e qualcosa scatta in lui, un qualcosa che non prova da tanto, tantissimo tempo; muove la testa cercando di spostarla di lato, gli occhi vanno a puntarsi alle di lui spalle notando la figura del Nara in avvicinamento<Buonasera Azrael>tono cordiale, più o meno, non vuole attaccare briga ma sa che lo special non è stupido e sa il fatto suo, sa quanto la sua intelligenza arrivi a livelli elevati ed ecco perchè lo vede come una di quelle poche persone il cui confronto non avviene attraverso il fisico ma attraverso la mente, il puro pensiero e l'intelletto che le parole del Nara scatenando nel Senjuu, un emozione che prova solo in rari casi e fino ad ora solo due persone lo hanno fatto sentire così, Azrael e Akendo. Due ninja dotati di grandi poteri intellettuali che mettono alla prova il completo essere del ragazzo, lo spingono ad essere migliore di se stesso; quel tono usato da Azrael lo capisce e ne vede anche il gesto che esso fa nei confronti della donna, una mano sulla spalla, può avere tanti significati ed è ancora presto per fare delle ipotesi a riguardo ma in quel momento la sua mente elabora le informazioni, le mette insieme aspettando la prova decisiva per arrivare alla soluzione finale dell'enigma, perchè la vita è un enigma continuo, tutto ciò che mette difronte è un indovinello da risolvere<Dipende Azrael, dipende>il tono di voce è basso e amichevole che va a contrapporsi a quello minaccioso del giovane<In effetti c'è un problema ed è quello che sto tentando di risolvere ma evidentemente le barriere sono ancora ben alte. Si parlava di felicità, di prendersi cura di se stessi e di...Yukio>enfatizza in modo particolare il nome del tessai, vuole vedere la reazione del ragazzo nel sentire tutte quelle parole e quel nome, apparentemente senza niente in comune, una di fianco all'altra. Sente già il sangue in movimento, sente un fremito percuotergli il corpo, una nuova sfida è giunta e questa serata sta per avere un senso ancora maggiore del solito. [Chk on]

16:52 Mekura:
 <perché decido di non farlo> risponde seccamente girandosi verso Kurako assottigliando lo sguardo mentre continua a camminare per allontanarsi da lui. <perché sembra che tu ci goda> scuote la testa cercando di allontanarsi e sbiancando quando vede Azrael. prende un lungo respiro felice di vederlo come se vedesse un punto luminoso nella oscurità, ma c'è qualcosa che lo spaventa con quell'altro che chiacchiera. <..si è tutto ok> mente guardando di nuovo verso Kurako cercando di portarsi di fianco al Nara per guardare il Senju <no non c'è nessuno problema da risolvere> afferma questa guardando Azrael rispondendo a Kurako ma ancora una volta si ritrova aggrovigliata a questa rete, non si può più scappare. <non c'è nessun problema con la felicità, del prendermi cura di me stessa e non c'è nessun problema riguardante Yukio> continua a rispondere a Kurako cercando di tagliare il discorso cercando di non mettere in mezzo anche Azrael in questa questione. Stringe i denti guardando verso il compagno di Akatsuki quasi gli stesse chiedendo di non farlo, implorandolo e maledicendolo al tempo stesso e nella stessa speranza spera che Azrael si tenga a distanza da questa storia. Continua a stringere il cibo tra le braccia e la sua mente va ad Ai: come ha permesso che succedesse una cosa del genere? come può essere una "madre" così irresponsabile da farsi coinvolgere in questo casino? [ch on]

17:07 Azrael:
 Ascolta in silenzio lo scambio di battute tra i due. Sembra ci sia qualcosa di molto grosso da nascondere. Probabilmente è solo che Mekura ha paura di lasciar trapelare i trascorsi tra loro due, data la conoscenza di Kurako con Yukio, è comprensibile, ma... può essere un vantaggio, per il giovane Special Jonin che ha già avuto in passato a che fare con Kurako, quando ancora si faceva chiamare Nan, e che pochi altri ha conosciuto di una così spiccata intelligenza, seppur non asservita alla legalità? Sarebbe davvero così infame da lasciar trapelare qualche dettaglio, in modo da mettere zizzania nella coppia Tessai-Hyuga? Ci sta pensando sul serio. Sarebbe facile come bere un bicchiere d'acqua, ma no. Non in maniera volontaria, almeno. Non ha la benché minima intenzione di nuocere così tanto alla giovane che ha giurato di proteggere e di cui tanto si è fidato in passato e continua a farlo. E si sa che la fiducia del Nara è un bene così prezioso e così dedito a poche persone, che di certo la Hyuga non avrà nulla da temere, riguardo la sua discrezione. < Mekura, non mi hai mai mentito e cominci a farlo adesso? > le mormora, perché evidentemente c'è qualcosa che non va. E comunque vuole aiutarla, magari spostando l'attenzione su di sé, ragion per cui cerca di scomporsi il meno possibile all'udire il nome di Yukio, sebbene non possa risparmiarsi di alzare gli occhi al cielo e contrarre involontariamente i muscoli attorno al naso, sintomo di una rabbia celata. < Non ti facevo così generoso, Kurako. > ripete il suo nome, sfilando il braccio dalle spalle della giovane, per avvicinarsi a lui e parlargli naso a naso, lento e quasi a voler incutere timore con la propria figura, ma senza intenti bellicosi < E come mai un membro dell’Akatsuki perde il proprio tempo nel fare da consulente matrimoniale ad una Konohana? > china il capo sulla destra, non alza troppo il tono di voce, magari il Senju vuole mantenere una certa discrezione riguardo la propria corporazione. È convinto che lui la stia minacciando, che stia minando la sicurezza della Hyuga ed è per questo che lei sembra quasi spaventata, nemmeno si immagina cosa c'è dietro.

17:18 Kurako:
  [Centro] Le parole di Mekura passano completamente in secondo piano, l'arrivo di Azrael ha stravolto completamente la serata, tutto prende una piega diversa da questo punto in poi, adesso tutto può diventare più divertente, migliore in ogni angolo possibile. Vede già il preludio di quello che può rivelarsi essere una delle serate migliori passate nel villaggio della foglia, la mente già pensa a ogni possibile soluzione, a cosa il Nara possa dire a come può reagire alle sue provocazioni, vedere se riesce a leggergli la mente così da capire i suoi veri intenti. Il cuore batte a mille, il petto sta per essere letteralmente sfondato tanta è l'emozione che prova in quel momento; il suo viso naturalmente non lo da a vedere, resta impassibile davanti ai due ragazzi ma con la mente ripercorre il passato ritornando al primo incontro con Azrael nei panni di Nan, quel giorno due cervelli sono entrati in contatto l'uno con l'altro, un esperienza più unica che rara che difficilmente si può ripetere ma oggi, forse, può avere nuovamente un assaggio di quella volta, può vedere nuovamente il vero essere di Azrael. Per il momento si limita ad osservare il comportamento di Mekura e di Azrael, le risposte della Hyuga e poi<Esatto, non gli hai mai mentito e cominci a farlo? Andiamo, si vede da lontano che vi conoscete piuttosto bene ma nemmeno a lui hai detto che sei infelice con Yukio, non gli hai detto che sei stressata>infierisce ancora e ancora, una vipera velenosa si sta dimostrando, un ragazzo che di cambiato ha solo il colore dei capelli, adesso neri come la pece in sintonia con gli occhi, il resto è tutto oscuro, quasi malvagio se non fosse per una parte di se che ancora resiste a cedere completamente se stesso ma non bisogna mettere fretta al tempo, tutto deve avvenire con la più assoluta calma<Hai visto? Non si conosce mai abbastanza una persona>risponde con ironia alla sua frase anche se sa dove vuole andare a parare e ottiene esattamente ciò che vuole, il Nara vicino. Adesso sono uno difronte all'altro, naso contro naso, lo guarda dal basso verso l'alto per via dell'altezza ma non si sente inferiore, al contrario, non si è mai sentito così pari a qualcuno in vita sua<Ex Konohana semmai>ribadisce questo piccolo particolare che Akendo ha sottolineato più volte, una volta nell'Akatsuki si perde qualsiasi diritto di cittadinanza con il proprio villaggio<E poi, come, dopo Akendo, sono il membro più vecchio all'interno dell'Akatsuki e preoccuparmi di una mia compagna, dell'indice destro...>sottolinea queste due parole, ricalca l'appartenenza di Mekura all'Akatsuki e non più a Konoha<...è mio compito. Una volta dentro l'Akatsuki si perde qualsiasi privilegio legato al villaggio, anche l'appellativo>riferendosi al "Konohana", è fiero di far parte dell'organizzazione e dalla sua voce lo si capisce. [Chk on]

17:33 Mekura:
 La risposta di Azrael la fa vergognare, di se stessa e della situazione e di come male la stia gestendo. Scuote il capo quando diventa evidente il conflitto verbale tra Azrael e Kurako. Guarda quest'ultimo amaramente quando lo sente rispondere, risentita non solo per la questione di Yukio ma anche per aver mandato a quel paese la sua copertura. Azrael sa già qualcosa di più, non glielo ha mai detto direttamente lo sa ma è terribile che sia un suo compagno a tradirla apertamente in questo modo. Stringe il labbro mentre guarda Kurako con una sensazione impotente che si concentra al livello del petto e quasi le fa tremare le gambe. Vorrebbe insultarlo ma non sa più come prenderlo, non è un combattimento che può affrontare, la cosa tremenda è che a suo modo gli ha reso il gioco semplice <che ne sai cosa dico alle altre persone o cosa non gli dico? non si conosce mai abbastanza di una persona lo hai detto tu..a meno che non si riveli per quello che è> afferma guardando Kurako dritto in faccia ed è evidentemente che qualsiasi cosa gli stia dicendo in silenzio non è lusinghiera. [ch on]

17:54 Azrael:
 Quel confronto faccia a faccia con il Senjuu non lo spaventa, anzi lo stimola. Tuttavia, per quel che gli dice, resta praticamente traumatizzato. Tutto scompare per un lasso di tempo che pare non infinito, ma statico. Nulla più si muove, persino gli uccellini smettono di volare. Gli occhi gli si sgranano, quelle pozze color pece che solitamente lasciano intravedere una certa profondità, ora diventano vitree per un attimo, prima che le palpebre vadano, incredule, a sbattere tra di loro. Scuote appena la testa, la Hyuga non smentisce nulla, anzi. E forse ecco cosa voleva nascondere. < No... > questo proprio no, non dopo che lui le ha confidato tutto della propria vita, i dettagli riguardo sua madre, il suo ruolo a Konoha, dopo che le ha confidato di voler accedere alla corporazione di cui stanno parlando ora, per liberarsi di un peso e quasi chiederle scusa perché si sentiva di farle un torto. E lei non gli ha detto niente. NIENTE. Tutte cose che gli causano uno sfrigolare al petto, sia a causa di quello strano segno spuntato fuori dopo la propria visita al circo degli orrori, sia per il marchio, che si fa via via più scuro, quasi a volersi far vedere da sotto le bende, brillando di una fioca luce propria, violacea, che però non traspare per ovvi motivi < Ngh-- > si porta la destra al petto, serrando la mascella e digrignando i denti. Si volta, ormai la sua attenzione non è più per Kurako, ma unicamente verso la Hyuga, verso la quale si è appena girato, ma senza avvicinarsi < Non si conosce... mai abbastanza una persona... a meno che non si riveli per quello che è, o non lo faccia qualcun altro. > la guarda negli occhi, forse un po' sofferente sia fisicamente che per quanto riguarda lo spirito, prima di avanzare verso di lei a passo lento, buio in volto. Si pone di fronte a lei, contrae le labbra come se volesse dire qualcosa, per poi distorcerle come se volesse sputare in terra, ma non fa nessuna delle due cose. Semplicemente la aggira, fermandosi sulla sua sinistra, sollevando la mancina in segno di saluto verso lei ed il Senju < È sempre bello scoprire di chi potersi e non potersi fidare, Kurako. Sei benvenuto in casa mia, in caso volessi chiacchierare un po', fattela indicare da Mekura, se non dovessi ricordartela, lei di certo saprà indirizzarti. > ghigna amaramente, un luccichio si mostra nel suo occhio sinistro, una lacrima che non accenna ad uscire < Oh e non preoccuparti di lei e Yukio, ognuno è libero di scegliersi il letto dove dormire, se lei ha scelto le spine, perché impegnarsi tanto. > e detto ciò va via, consapevole di aver dato ad entrambi un po' di cose su cui riflettere. [END]

18:14 Kurako:
  [Centro] Piccoli altarini vengono a galla, ha rivelato qualcosa di nascosto senza volerlo, gli occhi si illuminano, non avrebbe mai pensato che la ragazza omettesse un tale particolare, specialmente con uno con cui ha un legame abbastanza forte. Osserva la reazione di Azrael visivamente turbato dalla cosa, la mano va a toccarsi il petto ed è questo particolare che non gli sfugge, si tocca il pettorale sinistro, forse soffre di problemi di cuore e questa notizia lo fa soffrire talmente tanto da provocargli una simile reazione<E così non gli hai detto niente Mekura>una serpe, questo è riconducibile il ragazzo al momento, spinge quel coltello<Tu ti sei rivelata per quello che sei allora...una bugiarda e poi vieni a criticare me>un sorriso sul volto del ragazzo, soddisfatto, adesso può veramente dire di avere la ragazza in pugno, adesso è sua e può giocarsela come vuole in qualsiasi situazione e momento ma ciò che fa più male non è il Senjuu ma il Nara nei confronti della ragazza. Osserva tutto in religioso silenzio, ascolta lo special parlare, ne ode le parole<Non mancherò di certo, grazie per l'invito, amico mio>sottolinea le ultime due parole ma perchè lo fa? Un simbolo, Kurako ha guadagnato un amico e Mekura ne ha perso uno, un piccolo affronto verso la ragazza che ora si trova ancora più sola. Tutto quello che ha detto in precedenza si avvera in questo momento, Mekura è sola, sola come un cane e non può nemmeno contare sull'aiuto di Yukio per cavarsela ma i sentimenti di Azrael si rivelano con quell'ultima frase, divengono chiari e limpidi come il cielo<Capisco>si volta dando le spalle alla ragazza e cominciando a camminare per poi fermarsi<Ti piace proseguire su questa via Mekura? Continua così, oggi ti ho dimostrato quanto rimarrai sola ma tu non vuoi darmi ascolto. Continua la tua vita in questo modo oppure impara e comincia ad agire per il tuo interesse, è così che sono riuscito a conquistare il cuore di Furaya ed è così che è cominciata la nostra relazione. Ho agito in modo libero e le ho dato ciò che tuo fratello non è stato in grado di darle>ultime parole e rivelazioni prima di andare via lasciandola da sola. [END]

18:27 Mekura:
 Si sente morire appena sente quello che le dice Azrael, si gira verso questo come avesse perso anche quel appoggio, in un solo momento anche l'unica persona che poteva tenerla in piedi, l'unica della quale potesse realmente fidarsi, la tratta così, la lascia a se stessa, la abbandona con quel tono con quello sguardo <Azrael!> lo chiama sussultato mentre vede le lacrime quella espressione. La aggira e lei rimane allibita a guardare il vuoto, non lo vede neppure andarsene, basta quello che dice, con il magone alla gola sente le gambe tremare ulteriormente dopo la pugnalata alle spalle da parte del Jounin. Lui, solo lui gli toglie anche un solo interesse a rispondere a Kurako o di reagire, l'ha colpita così forte che ad un certo punto gli sembra di ritornare in mezzo ai monti, con Yukio con quella falce, lasciata a se stessa con il suo dolore. Altro sangue gronda, un'altra volta, un'altra volta dopo essersi promessa di non rimanere così male, che quel dolore non lo avrebbe più affrontato, invece eccola li. sconfitta. Ovviamente è colpa sua, non è solo colpa del jounin, occhio per occhio è la legge del taglione che rende il mondo cieco: non dicendogli questa cosa direttamente ha perso, ha perso e la cosa più ingiusta è che Kurako ha vinto. Rimane ferma con la testa rivolta verso il basso in piedi come un cadavere impiccato sentendo quello che sta dicendo Kurako <ipocrita> gli sibila addosso guardandolo come poche volte ha guardato una persona. Sente tutto il resto, come ha conquistato quell'altra e come lui ribatte inferendo sulla sua figura. Si morde la lingua così tanto che sanguina mentre lo fissa ed afferma in modo scandito <tu ha tutto il mio odio> lapidari, prende un lungo respiro sentendo il sapore ferroso rimanendo di nuovo da sola. Non si muove ancora come se l'avessero paralizzata solo dopo un po' sente le gambe farle male <perché...> bisbiglia piegando le gambe ed accucciandosi <basta..basta...perché sono sempre io? Dio perché?> le sfugge a denti stretti. Si trattiene dall'esplodere strisciando verso casa dove c'è Ai da accudire, ha fatto tardi e sarà affamata, lo fa canticchiando a tono basso lento e dolorante singhizzando dopo questa batosta. [end]

Mekura e Kurako si incontrano in un locale ancora aperto in periodo di guerra, il secondo insiste per mangiare insieme alla Hyuga che accetta anche se con la clausola di fare in fretta perché ha altre cose da fare.
Ne nasce una discussione accesa insieme a Kurako il quale si conclude con la comparsa di Azrael il quale abbandona a se stessa Mekura dopo che il compagno della akatsuki rivela la appartenenza della ragazza al suddetto gruppo.