Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Uchiha e Senjuu, un destino già scritto. O forse no..

Free

1
0
con Hitomu, Ekazu

01:14 Hitomu:
 La serata volge al termine ormai. La Luna stanotte è coperta da alcune nuvole grigie che trasportano con se pioggia e anche fulmini che disegnano saette sulla volta celeste illuminando il cielo come se all'improvviso il giorno prenderebbe il sopravvento sulla notte. La pioggia batte anche sulla statua distrutta di Hashirama. Solo metà busto è presente ormai, sia del Primo Hokage che di Madara Uchiha, ed è qui che il giovane jinchuuriki è seduto a riflettere su tutto ciò che sta accadendo al Mondo degli shinobi. Glutei appoggiati sulla scultura, gambe incrociate tra loro e avambracci che tendono sopra la coscia. Le iridi azzurre sono coperte in questo momento dalle palpebre chiuse. Il giovane indossa la sua solita divisa composta da una maglia a maniche lunghe di color blu con disegnato sul dorso il simbolo del Villaggio del Vortice, sopra ad esso il giubbotto di color verde con varie tasche ricevuto alla promozione a Chunin; sotto porta, invece, un pantalone lungo fin sopra le caviglie di color blu scuro con una fasciatura bianca stretta attorno alla coscia destra, dove sono tenuti gli oggetti e infine ai piedi un paio di sandali neri da ninja. Sopra a tutto porta sempre l'haori ricevuto alla Cerimonia di investitura da Hokage di colore bianco con dettagli rossi. La sua mente girovaga sulla Guerra in corso causata dalle azioni di Ryota e da Kuugo, rivelatosi suo alleato nell'ultimo periodo. Chissà quanto andrà avanti ancora.. Quante forze avrà l'esercito di Ryota per continuare a combattere contro tutti i Villaggi? Prima o poi, si arriverà allo scontro decisivo e in quel momento sarà importante che tutti gli shinobi dell'Alleanza daranno il 110% delle loro energie per salvaguardare quell'equilibrio che la Storia degli Shinobi non è riuscito a mantenere, se non per poco tempo: la Pace. Esiste davvero la pace in un Mondo del genere? O lo scontro, il sangue, le guerra saranno sempre inevitabili? Queste domande sembrano avere una risposta.. Ma nel jinchuuriki c'è una fiamma accessa che riesce a mantenere la speranza di trovare altre risposte. [chk on]

01:15 Ekazu:
 Il fragore dei tuoni a squarciare quel silenzio. Una pioggia intensa, quasi torrenziale, ad abbattersi sul Paese del Fuoco, amplificando quello scrosciare della oramai vicina Cascata dell'Epilogo. Infatti, il frusciare dell'acqua era l'unico sottofondo a quell'inquietante avanzata tra l'oscurità della vegetazione. Indosso, come sempre la sua armatura di terracotta, identica in ogni punto a quella del più potente degli Uchiha. Al di sotto di essa, delle semplici vesti nere a coprirne la pelle laddove le pieghe delle placche ne avrebbero snudato le carni. Continua ad avanzare. La suola di quei suoi pesanti anfibi neri, ornati da semplicissime placche metalliche sulla punta dei lacci, a saggiare saldamente il terreno. Il tonfo sordo della cotta a scandirsi ad ogni passo,il tutto delineando quella che era una sinfonia ben nota nel Suono, ma oramai sempre più dimenticata.. Al di sopra di tutto, un lungo mantello nero malandato, stracciato in più parti ne ricopre qualsivoglia dettaglio caratteristico.. tranne quel volto, tranne quel volto, completamente visibile e sempre più baciato dal fievole bagliore dei fulmini. La pelle è sempre cadaverica, quasi. Le occhiaie nere, che circondano lo sguardo bicromo, si fondono con il ciondolare del lungo crine nero, zuppo d'acqua. Le labbra sono perennemente socchiuse, in quell'espressione che sarebbe quasi impossibile da decifrare, persino per il più esperto degli ANBU. Avanza, si lascia alle spalle la boschiglia per raggiungere finalmente l'orlo delle Cascate. Il vapore dell'acqua quasi verrebbe ignorato causa lo scrosciare dei rivoli di pioggia sul volto. Le dita, coperte da un paio di guanti in pelle nera, a serrarsi in dei pugni violenti.. ma su quel volto, niente trasparirebbe. " .. finalmente " si, ha viaggiato tanto, veramente tanto.. eppure lì, dinnanzi all'oramai caduta Statua di Madara Uchiha non vi era mai giunto. Riprenderebbe ad avanzare, placido e oramai vuoto di tutto.. E continuerebbe come nulla fosse, se non avesse avvistato una figura seduta sul busto della Statua.. Gli occhietti si serrerebbero appena, così da mettere a fuoco quel che basta da poter leggere i simboli sull'Haori.. " addirittura.. " tenterebbe di raggiungerlo. { Armatura } { Chakra: ON }

01:15 Hitomu:
 Che posto quello in cui si trova ora il giovane Hokage. Qui hanno combattuto i più grandi shinobi della storia. Da Hashirama a Madara, per poi giungere allo scontro tra Naruto e Sasuke che si dice abbia sancito il definitivo tradimento da parte dell'Uchiha. O almeno, queste sono le leggende che narravano i Sensei quando il jinchuuriki era ancora un marmocchio che frequentava l'Accademia. Ahh, che tempi quelli. Tutto sembrava più tranquillo, tutto aveva un sapore diverso in quegli anni. Ma i tempi passano, i giorni trascorrono senza fermarsi mai. E cambiano soprattutto le responsabilità di una persona. Ora il giovane dalle iridi azzurre deve occuparsi di un intero Villaggio e deve proteggere le persone che più ama. E queste persone sono tutte quelle che abitano a Konoha, ne più ne meno. Non potrà scordarsi neanche di uno di loro. Le gocce continuano a bagnare il volto e i capelli dell'Hokage mentre il suo silenzio viene interrotto dal rumore dei tuoni. Kurama avvisa il giovane dell'arrivo di qualcuno che possiede un gran potere e il Kyuubi se ne intende visto che ha vissuto tutto ciò che si poteva vivere sin dall'antichità. Lui ha partecipato alla battaglia tra Hashirama e Madara, ha partecipato alla battaglia tra Naruto e Sasuke. Oltre ad avere un immenso potere, Kurama è anche un bagaglio culturale riguardo tutti gli shinobi delle Terre ninja. Il jinchuuriki non si muove rimanendo nella stessa posizione in attesa. Le sue palpebre si aprono mostrando alla volta celeste le sue iridi color azzurro che fissano con fare deciso la mezza statua di Madara Uchiha mentre crea con la sua immaginazione la metà mancante della statua immaginando dunque di avere il potente ninja davanti a se. Rimane in silenzio aspettando che la persona in arrivo si avvicini a lui e dopo di che capirà di chi si tratta e quali intenzioni ha. Ma per ora rimane calmo, adagiato sulla statua del Primo Hokage a godersi gli ultimi attimi di pace prima di prendere dialogo con il suddetto arrivante. Inspira aria nei polmoni per poi svuotarli in un secondo momenti pochi secondi dopo. Chi è in arrivo? E soprattutto, cosa vuole? In questi tempi dove la Guerra è in corso, arrivare alle spalle non è una buona mossa. [chk on]

01:16 Ekazu:
 Continua ad avanzare. Ovviamente, avrà ben capito di esser già stato avvistato, ma tuttavia il Kage non si smuoverebbe di un passo. Cosa che non farebbe l'Uchiha. I metri tra i due continuano a ridursi. I passi dell'Uchiha ad accostare il bordo del frastagliato burrone. Qualche secondo, e finalmente raggiungerebbe una distanza dall'altro tale da poter parlare tranquillamente.. " oooh.. " sbiascica appena con quella voce metallica, completamente priva di ogni segno d'umanità, quasi distorta. Passerebbe di fianco all'Hokage, eppur non si fermerebbe.. " una bellissima serata.. " aggiungerebbe poco dopo, dando oramai le spalle all'Hokage e procedendo.. verso l'altra statua tagliata a metà, quella stessa statua che sanciva, almeno per lui, l'esistenza di un potere irragiungibile per chiunque. L'incedere continuava persino sull'acqua, scandendo passi che grazie al Chakra concentrato sulla pianta dei piedi gli permetterebbero di sfruttare la cristallina superfice del fiume come una passerella. " oooh si.. una bella serata.. " direbbe, allo schioccare dell'ennesimo fulmine, il quale a tratti illuminerebbe la figura ciondolante ed ipnotica dell'Uchiha, oramai prossimo al mezzobusto di Madara. Le ginocchia a flettersi rapidamente, il busto a seguir quel movimento in uno scattare verso l'altro che porterebbe a compiere un balzo sulla statua, immediatamente difronte all'Hokage.. Rimarrebbe lì per qualche attimo, eretto, immobile.. per poi sedersi all'improvviso, quasi le gambe avrebbero ceduto il peso del corpo.. Le braccia e i piedi a ciondolare nel vuoto, il corpicino leggermente sporto in avanti.. e il musetto appena sollevato verso il biondo " Deja Vù, mh.. " gli occhi bicromi, di quei colori diametralmente opposti tra loro, ad immergersi nelle cerulee di lui.

01:16 Hitomu:
 Le iridi fissano l'orizzonte davanti a lui mentre la sua concentrazione viene portata al massimo dei livelli. L'attenzione dell'udito che percepisce ogni singola goccia che cade sul terreno e inizia a sentire i passi dell'Uchiha che sempre più si avvicinano al jinchuuriki. Le mani si avvicinano tra loro, tra le due ginocchia, con le dita delle mani che vanno ad intrecciarsi e ritornare ferme come precedentemente. La figura del ragazzo passa a fianco dell'Hokage. Subito le iridi azzurre vanno a seguire il movimento dell'Uchiha che, però, sembra non volersi fermare. Ascolte le sue poche parole che alludono ad una bella serata. Sul volto del giovane si disegna una smorfia, come a voler dire 'sì, niente male'. Lo guarda mentre corre sulla superficie dell'acqua e direzionarsi verso il mezzo busto di Madara Uchiha. Giunto verso il suo obiettivo si volta in direzione del jinchuuriki sedendosi anch'egli con i glutei poggiati sul terreno. Le iridi azzurre ora cercherebbero quelle del ragazzo posto davanti a lui mentre un sorriso si disegna sul suo volto, quasi ridendo. Se l'Uchiha volesse scoprirne il motivo, non dovrebbe attendere molto <Sai, quando ero bambino ho sempre sognato di combattere in questo posto contro il mio più grande rivale..> si ferma alcuni attimi scuotendo la testa leggermente <Solo che non so chi tu sia, da dove vieni.. Peccato, avresti potuto realizzare il mio sogno> afferma con tono deciso giusto per farsi sentire dall'Uchiha anche se le frasi del ragazzo sono puramente ironiche. Non avrebbe combattuto mai contro qualcuno che non conosce solo per un suo piccolo sogno nel cassetto. Ma un po' di ironia, di questi tempi poi, non fa mai male. <Peccato che queste due statue siano state distrutte.. Rappresentavano la Storia degli shinobi..> afferma quasi retoricamente il ragazzo come se stesse parlando anche tra se e se. Lo dice mentre i suoi occhi si spostano sulle macerie delle due statue cadute intorno ai busti sopravvissuti. <Il mio nome è Hitomu, comunque> sarà pure l'Hokage, avrà scritto pure sull'haori la dicitura 'Nono Hokage' ma il giovane ha ancora l'umiltà di presentarsi con il suo nome verso qualcuno che non ha mai conosciuto prima d'ora. Un modo anche per mostrare il suo carattere.. Non vuole mostrarsi altezzoso solo per il ruolo che copre. Cosa farà ora il giovane Uchiha? Si presenterà? Il silenzio riprende il sopravvento in quel luogo ora dove solo le gocce d'acqua causano un leggero rumore, anche piacevole a versi. [chk on]

01:17 Ekazu:
 E' oramai seduto. Gli sguardi ad incrociarsi basterebbero per descrivere il passato e la differenza tra quei due Shinobi. Un passato e un destino completamente diverso il loro, eppure entrambi lì, seduti sui busti di quelli che sono stati i più grandi Ninja di sempre. Chissà.. Le gambe penzolano nel vuoto, le braccia seguirebbero quei movimenti quas infantili, scoordinati eppure ipnotici.. La risposta del'altro, ovviamente, non si farebbe attendere.. Una risposta ironica, palesemente ironica; una sfida che Ekazu avrebbe completamente ignorato in qualsiasi contesto, per ora, seppur interessante. " ooh, non sono quel tipo di persona, sai.. " risponderebbe per poi ritornare nel più totale silenzio lasciando proseguire l'Hokage. E' vero. Rappresentavano la storia degli Shinobi, e sotto un certo senso, seppur tagliate a metà, sono ancor di più dei baluardi di una generazione che mai verrà eguagliata. Quasi un fievole barlume gli si sarebbe accesso inquelle iridi corrotte dal Marchio quando le sole parole di Hitomu gli avrebbero portato alla memoria le immagini di quella che probabilmente è stato il più grande duello della Storia; Hashirama Senjuu contro Madara Uchiha. " lo so bene.. " aggiungerebbe alla presentazione di lui " .. io sono il numero 404 dei Laboratori di Oto, ma.. " sospira appena " sono Ekazu Uchiha " frasi sconnesse che dimostrerebbero quanto poco ci sia di stabile in quella testa " ma immagino che il mio nome non sia tanto blasonato come il tuo.. fortunatamente.. " e continuerebbe a fissarlo, morbosamente. Eh già, vecchi abitudini..

01:17 Hitomu:
 <Piacere allora, Ekazu> esclama il giovane marcando per bene il nome dell'Uchiha e sorridendo verso di lui. Altro che numero 404, laboratori. Ogni persona ha il diritto di avere un nome e con quel nome deve essere conosciuto e chiamato in tutte le Terre. E comunque, un altro Uchiha. Sarà il quarto che ha conosciuto nella sua vita. Hanabi, Hitachi, Enma Ai e ora, Ekazu. Le iridi azzurre seguono il fare del ragazzo. Dei quattro che ha conosciuto, Ekazu sembra essere diverso dagli altri. La sicurezza vista nel carattere degli altri tre pare mancare in quel ragazzo. Forse qualcosa gli deve essere successo, o forse, è solamente il suo carattere a renderlo così. Questo non lo può sapere.. Ahw, si Kurama un'altro Uchiha. Ma anche la Volpe sembra essersi ormai abituata ad incontrarne uno ogni volta e neanche direbbe qualcosa in questo caso. Rimarebbe silente e dormiente con il muso poggiato sulle sue zampe anteriori. Il giovane jinchuuriki ascolta l'Uchiha dunque rispondendogli immediatamente <Sai.. Penso che non sia importante quanto il tuo nome sia conosciuto, ma penso conti quanto il tuo nome sia importante per le persone a cui tieni> si ferma provando a spiegare la sua al ragazzo <Per me non è fondamentale essere conosciuto in tutto il Mondo.. Ma è importante che gli abitanti di Konoha possano ritrovare nel mio nome fiducia e sicurezza. E quando i miei giorni termineranno, loro ricorderanno il mio nome associandolo a ciò che ho fatto per loro..> cerca di spiegarsi sperando di esserci riuscito. Forse il giovane Uchiha non comprende le sue parole avendo vissuto una vita diversa. Ma le parole dette dal jinchuuriki sono veramente importanti per lui ed è questo che spera di riuscire a fare durante il suo mandato di Hokage. Ma ora il biondo vuole capire di più sul passato del ragazzo con lo Sharingan. <Raccontami il tuo passato.. Chi è Ekazu Uchiha?> afferma con tono deciso il giovane chiedendo al ragazzo di raccontare in poche parole il suo passato. Magari potrà scoprire di più su di lui e capire cosa lo differenzia dagli altri Uchiha incontrati durante il cammino della sua vita. [chk on]

01:33 Ekazu:
 Rimane in silenzio.. Oh si, lui è molto diverso dagli altri Uchiha. Quel Fuoco che tanto è leggenda negli Uchiha, in lui, è ben celato.. L'animo impulsivo, passionale, quella voglia ardente tipica del suo Clan in lui sembrerebbe completamente assente.. eppure, probabilmente, tra tutti quelli citati lui è colui che di più terrebbe alle sorti del Clan. Non risponde a nessuna parola dell'Hokage, limitandosi dunque solamente ad ascoltare le sue parole.. " ooh.. " sbiascica appena, quando quel '' penso conti quanto il tuo nome sia importante per le persone a cui tieni ''.. frecciata nell'animo, piccola crepa su quella maschera di cera. Hanabi, il Clan, e perchè no.. Eiji, ai suoi tempi. Un passato oscuro, troppo tormentato eppure oramai accettato in quelle tenebre dominanti nella mente del giovane. " ecco perchè ti hanno eletto Hokage.. " aggiungerebbe all'ammirevole discorso del Jinchuuriki, lasciando intuire solamente quella vaga nota ironica, celata perfettamente dalla monotonia del timbro vocale " ironico di come discutiamo di quel che sarà dei nostri nomi, quando siamo seduti proprio qui.. " una rapida occhiata alla pietra sotto di lui per poi sollevare di nuovo gli occhi verso di lui " non c'è molto da dire, in realtà.. " sbiascica schiudendo appena le labbra " vengo da Oto, sono stato allievo di Eiji il Jinchuuriki.. conosci no? oooh, ma certo che lo conosci.. poi Clan, altri Uchiha, Kunimitsu.. un po' una noia.. " sfumerebbe queste ultime parole, quasi volesse evitare il discorso.

02:03 Hitomu:
 Le parole del jinchuuriki colpiscono nell'anima l'Uchiha che rievoca vecchi ricordi del suo passato sulle persone a lui care. Le iridi azzurre tenterrebbero di captare le emozioni del ragazzo, anche se da quella distanza non sarebbe facile. Sorride quando ascolta le parole dell'Uchiha che fanno riferimento al perchè il jinchuuriki sia stato scelto come Hokage. Continua ad ascoltare le parole del Jonin mentre racconta le poche parole riguardanti il suo passato. Oto, Eiji, il suo Clan e infine Kunimitsu.. Nota un particolare nelle parole del ragazzo. Ovvero che dice la parola Clan e poi nuovamente Uchiha. Come se il Clan fosse un momento importante nella storia del ragazzo. <Forse perchè queste due persone hanno il loro nome scolpito nella Storia degli shinobi.. E un po' tutti noi vorremmo essere come loro, o no?> sfida chiunque shinobi a rispondere negativamente alla domanda 'Vorresti diventare come Hashirama o Madara?'. Solo un pazzo risponderebbe di no. <Eiji di Oto? Si, ho sentito il suo nome parecchio volte durante la mia vita. Ma non ho mai incrociato il suo sguardo ne quello del suo cercoterio. Anche se devo ammettere che mi sarebbe piaciuto..> afferma il giovane spiegando come sarebbe stato interessante per l'Hokage conoscere un altro jinchuuriki, anche se magari sarebbero stati avversari sul campo. <Noiosa dici? Per quale motivo? Noi tutti dovremmo avere un obiettivo, uno scopo nella nostra vita.. Il tuo qual è?> chiede il ragazzo cercando nuovamente di capire di più sul ragazzo. Ovviamente tutte queste domande non hanno un secondo fine, ma il giovane jinchuuriki vuole solo comprendere di più il Jonin incontrato questa sera. <Ho sentito molte storie sul Clan Uchiha quando era ancora a Konoha.. Conosco alcuni Uchiha che vorrebbero ritornare nel Villaggio della Foglia, come Hanabi Uchiha, Hitachi Uchiha.. Tu saresti contrario, vero?> chiede al ragazzo ora lasciando poi spazio alle sue parole rimanendo in silenzio. [chk on]

02:21 Ekazu:
 Lascia sfilare la prima del Kage, probabilmente perchè la risposta, almeno per lui, è banale.. e basterebbe che quel mantello mostrasse l'armatura che protegge l'Uchiha per capire quale sia la posizione di Ekazu a riguardo. Ma appunto, lascia sfilare il quesito interessandosi subito di ciò che avrebbe da dire riguardo Eiji.. Oh beh, chi non ha mai sentito parlare del Jinchuuriki del Suono, della caccia del Kage Yakushi e dunque della sua morte. " non era di certo un tipo alla mano.. " ma d'altronde, ad Oto, chi è lo stato veramente? Ma a quanto pare, questa sera, non è lui a fare le domande.. " l'hai detto.. tutti abbiamo uno scopo, persino io.. ma ciò non mi impedisce di definire la mia vita noiosa.. " in realtà non lo pensa davvero, anzi.. chi penserebbe qualcosa del genere conoscendo o magari leggendo (..) la vita dell'Uchiha? Traumatica, difficile, strana, contorta, corrotta.. ma noiosa? " il mio obbiettivo? " lentamente la mano destra andrebbe a slacciare il mantello, che immediatamente prenderebbe il volo e inizierebbe a planare verso il fondo valle. Nessuna stoffa ora a mascherare quella corazza, identica in tutto e per tutto a quella di Madara.. E lui, seduto in quelle vesti, al di sopra di quella Statua, nella Valle dell'Epilogo.. " questo è il mio obbiettivo. " emblematico no? " Madara Uchiha, il più potente Ninja mai esistito. Pura essenza dell'essere Uchiha.. " e finirebbe lì, quasi interrotto da un qualcosa dentro di se, forse il marchio, forse qualcosaltro, o forse semplicemente un non voler esternare troppe cose a qualcuno appena conosciuto " noi non siamo d'accordo.. Ne io, ne Kunimitsu. " aggiunge fine, secco e diretto.

02:52 Hitomu:
 Ascolta le parole del ragazzo mentre piano piano si apre, anche se la corazza dell'anima dell'Uchiha rimane dura da scalfire. Ma rimane soddisfatto del fatto di aver capito di più sul suo carattere. Un Uchiha dall'animo duro ma dal cuore tenero nei confronti del suo Clan. Con tenero si intende il fatto di tenere alle sorti del Clan, al suo futuro e preoccuparsi per tutto ciò che riguarda loro. Lo ascolta mentre si toglie il mantello e lo lancia giù per la Valle mostrando fiero e orgoglioso la sua armatura che riporta alla mente proprio quella indossata da Madara Uchiha. E china la testa più volte sorridendo quando l'Uchiha afferma di essere contrario riguardo all'idea dei due Uchiha di voler venire a Konoha. <Non avevo dubbi, Ekazu. Ma devi sapere che sono stato io il primo a rifiutare queste proposte.. Perchè penso che la Storia ormai è stata vissuta e ha portato il vostro Clan lontano da Konoha. Tornare sui propri passi non sempre può rivelarsi una scelta azzeccata e gli Uchiha ormai sono una realtà del Villaggio del Suono> afferma spiegandosi con il Jonin di Oto. Si alza in piedi facendo leva su entrambi i piedi. La piogga continua a cadere incessante e il vento soffia forte in quella Valle che ha vissuto epiche battaglie. L'aria gelida fa sventolare l'haori dell'Hokage mentre le braccia sono distese lungo i fianchi. Le iridi azzurre sono rivolte sempre verso il ragazzo guardandolo come se volesse fargli capire che il tempo per parlare si è concluso per questa sera. <Continua a seguire il tuo obiettivo, Ekazu. Non fermarti di fronte nessun ostacolo.. E un giorno diventerai ciò che hai sempre voluto> si ferma alcuni secondi prendendosi una pausa. <Ora è tempo di salutarci, è stato un piacere conoscerti.. Torna al Villaggio del Suono e combatti per gli Uchiha in questa guerra dove abbiamo un nemico in comune. Dopo di che, forse, i nostri occhi si incroceranno di nuovo. Buona serata..> si congeda dunque il ragazzo sparendo come un fulmine giallo in mezzo alla tempesta. Amico, nemico, rivale, avversario, alleato.. Nessun di questo termine vige nei rapporti tra il jinchuuriki e il Senjuu. Ma gli augura comunque di raggiungere il suo obiettivo. E un giorno, vicino o lontano che sia, si ricontreranno. E il destino riserverà loro un'altra serata dove saranno le parole a fare da padrona o il rumore delle loro lame a rompere il silenzio in quella Valle dove tutto ebbe inizio e tutto ebbe fine. END

03:03 Ekazu:
 Intanto il mantello si sarebe appoggiato dolcemente giù in valle, quando quei due così diversi Shinobi continuerebbero il loro dire. Si direbbe non sorpreso dalla risposta dell'Uchiha riguardo la migrazione del Clan a Konoha, infondo.. come lo stesso Kage ha ripetuto, oramai gli Uchiha sono parte integrante del Suono. E poi, Kunimitsu non sarebbe molto contenta di ciò.. " Gli Uchiha come li conoscevamo sono morti, tutti.. " gli occhietti che tornano nuovamente sulla statua del Leggendario " .. oramai, come hai detto, siamo una realtà di Oto, e niente e nessuno potrà mai cambiare il passato e ciò che è stato.. " aggiungerebbe poco dopo, per sprofondare nuovamente nel silenzio lasciando che l'altro sia a concludere il tutto. Ed è sorpreso, l'Uchiha. Sembrano parole di un caro, di un amico, di un familiare quasi.. perchè avrebbe detto quelle cose ad uno sconosciuto? Per di più, in quella situazione? Si limiterebbe solamente ad ascoltarlo, seguendo con lo sguardo bicromo ogni suo movimento " sapremo dove incontrarci.. " aggiunge, poco prima di muover la mano destra in chiaro segno di saluto " ciao ciao Hitomu.. " { END }

Hitomu si reca sulla statua di Hashirama per riflettere sulla situazione mondiale mentre fa il suo arrivo Ekazu posizionandosi sulla statua di Madara. I due si conoscono per la prima volta con l'Hokage che cerca di capire di più sull'Uchiha che si mostra diverso rispetto ai membri del Clan che ha conosciuto il jinchuuriki. I loro occhi si incroceranno di nuovo, forse è già scritto nel loro destino..

Finalmente Gian, non vedevo l'ora ♥