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Esame genin Akuma - Teorico

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con Kurako, Chie

19:05 Chie:
  [Aula A3] No vabbè, lo sapeva che sarebbe arrivato questo fatidico giorno, prima o poi. Sperava più prima che poi, a dire il vero, ma non fa niente. Come ha detto il vecchio Izaya, deve dar mostra del suo enorme talento. Perchè, siamo sicuri, ehm, che questo coso, sorta di coso, abbia del talento. Con quella faccia un po ebete, un po da tossico che alle due di pomeriggio si immagina il cenone di natale come se fosse la migliore fantasia erotica di questo mondo. Non voglio assolutamente dire che lui non sia l'incarnarsi della deficenza -dal latino deficere, mancare di qualcosa-. No eh, no. "Ehhhh, la-- oh." Si dai Akuma, ce la facciamo ad articolare una frase? Gli occhi di quel rosso spento, tendente ad un denso rosa, si posano stancamente su una persona che sceglie SAGGIAMENTE di ignorarlo e filare nella sua stanza. Maddai, insomma. A chi frega qualcosa di diventare uno shino-coso. Il paese si deve evolvere! I ninja non passati di moda, lo sanno tutti. Lo sa persino il vecchio Iza quando lo guarda. Così bello.... Così brillante. Coff. Certo. Torniamo al presente che è meglio. Si trascina -perchè di certo questo non è camminare- sul corridoio che porta alla classe dove si terrà l'esame. I capelli bianchi arruffati, avvolto da un maglione verde pisello, che gli fa pressocchè da veste, con un ampio cappuccio che penzola, stanco come quel passo, dalle scapole, scoprendone un collo allungato e fine. Ah si eccoci, dovrebbe esser questa, ma quando varca la soglia, è già troppo tardi."Prrrrrrttt". E' nervoso! E' nervoso dai, poverino, non stiamo a guardarlo di cattiv'occhio. Lo si può vedere in un istante, sbiancar più di quanto non sia già pallido, con le goccioline di sudore freddo che gli imperlano la fronte, mentre passa davanti alla cattedra stringendo le chiappe per far si che la situazione non diventi critica. "T-tuona forte eh, tuona. Va là, che tempo.." eh, vabbè. "Mamma come tuona, mi moriranno tutte le piantine.." Il termine della frase, bofonchiato a labbra strette, mentre una fitta intestinale, gli canta guerra funesta. Si prospetta grigia. Anzi, marrone.

Tempesta, la tempesta si abbatte sul paese del suono, lampi, tuoni e fulmini, tutti se la fanno sotto dalla paura per questa situazione alquanto spiacevole. Nell'aula A-3 vi è seduto, dietro la cattedra un vecchietto con occhiali da sole, una tartaruga dietro la schiena, camicia Hawaiana, sandali aperti di legno e copri fronte di Oto legato sul pube, bastone nella mano sinistra osserva tutti i ragazzini che si muovono e prendono posto dietro i vari banchi; l'aula è composta da 5 file da 10 banchi l'una, difronte hanno la cattedra e dietro la cattedra una lavagna. Le finestre sono chiuse e le luci accese, su ogni banco vi è un foglio capovolto, vi sono le domande scritte li sopra ma ecco che arriva, un odore al quanto insopportabile entra nella stanza; il sensei annusa l'aria circostante riempiendosi i polmoni di quell'aroma<MA CHE SCHIFO, C'E' ODORE DI PUTREFAZIONE QUA DENTRO>grida schifato per poi vedere e sentire il giovane Akuma che va a parlargli<Ragazzo metti un tappo a quel culo marcio che ti ritrovi, santi Kami, qua schiattiamo tutti quanti>impreca per quella puzza assurda ma da notare i vari deshi, tutti quanti con una bandana sul naso, l'odore è forte, troppo da poter resistere<Mamma che schifo, nemmeno il mio cane le fa così>si sente un commento nella stanza. Quando tutti quanti prendono posto il sensei si alza andando a mettersi dinanzi alla cattedra<Non pensate allo schifo e cominciate, le domande sono sul foglio che avete sul banco, avete 30 minuti...>prende fiato<...scusate, vado a vomitare>verde in viso corre al bagno. [Esame genin][Attendere le domande][Non azionare]

19:27 Chie:
  [Aula A3] Sapete no, quando avete qualcosa di importante da fare e improvvisamente sentite quella fitta allo stomaco che vi distrae da tutto e tutti. Infatti, poeticamente parlando, attorno diviene tutto nero, tenendo come perno centrale del momento, proprio quella fitta gastrointestinale."Chiappestrette,testadritta.chiappestrette,testadritta.chiappestrette,chiappestrette,chissenedellatesta." Se lo bofonchia tra se, come una preghiera verso Kami dalle chiappe-strette, colui che veglia e protegge tutti i deshi in questa situazione più che ridicola. In diciottanni di boiate, venir cannato un altra volta all'esame sarebbe veramente epico. Epico o tragico? La destra che rimane posta sul ventre, massaggiando mentre quella cantilena s'amalgama al puzzo di uova marce e alle svariate lamentele che lo fanno bloccare a metà delle cinque file, voltandosi lentamente, moolto lentamente, come chi è stato beccato in flagrante. "eh--eh.." Classico gocciolone di rammarico in stile manca che cade sulla fronte, mentre si drizza sul posto, cercando di fingersi dispiaciuto. "Dovrebbe promuovermi solo per pu-puzzetta no jutsu. E' un art--che??" Si volta verso i compagni, davvero troppo convinto di quel che sta dicendo, allargando le braccia a constarare la veridicità delle sue parole. Che d-dia-diamine! "Ah, che avete nel cervello, i tarli? Non mi credete? E' un arte, un arte ninja come--come--gli Uchiha, gli Aburame, gli Hyuga. Solo che siamo meno famosi, tutto qui!" Si, beh, va bene. S'imbroncia pure, poichè il clan della puzzetta è stato sminuito in questo modo, adagiando le sante natiche sulla sedia e tirando un sospiro di sollievo. "Un fo-fo-fo-glio bianco"..Wow.. Tempo tenta secondi, eccolo disegnare delle pecore sul foglio dimenticando completamente che diamine è venuto a fare in accade--ah no, eccolo, sta ronfando.

19:28, consegna alle 19:58

I ragazzi stanno tutti scrivendo, concentrati sul foglio con le domande o almeno, quasi tutti, il giovane Akuma ronfa sul banco senza pudore, il ragazzo scorreggiane dorme beatamente. L'adorabile vecchietto che hanno come sensei comincia a camminare piano piano all'interno dell'aula fino a giungere al capezzale del giovane, lo guarda dall'alto in basso per poi allungare la destra andando ad afferrargli l'orecchio con tutta la forza di cui dispone, in questo modo oltre a svegliarlo gli fa pure male<Brutto puzzone, vieni qui e dormi eh? Alzati scorreggione patentato>con la forza che ha tira verso l'alto l'orecchio obbligando il giovane ad alzarsi e una volta che questo si sia messo in piedi<Adesso te ne vai fuori da questa aula e non tornerai mai più>praticamente lo lancia fuori dalla porta, lo caccia facendogli abbandonare l'esame e quindi facendoglielo fallire ma può sempre riprovare alla fine. [END]

Akuma svolge la parte teorica del suo esame

Note: Ha risposto a tutte le domande correttamente e per me può passare al pratico. Lascio il giudizio al Cv