Tempesta, la tempesta si abbatte sul paese del suono, lampi, tuoni e fulmini, tutti se la fanno sotto dalla paura per questa situazione alquanto spiacevole. Nell'aula A-3 vi è seduto, dietro la cattedra un vecchietto con occhiali da sole, una tartaruga dietro la schiena, camicia Hawaiana, sandali aperti di legno e copri fronte di Oto legato sul pube, bastone nella mano sinistra osserva tutti i ragazzini che si muovono e prendono posto dietro i vari banchi; l'aula è composta da 5 file da 10 banchi l'una, difronte hanno la cattedra e dietro la cattedra una lavagna. Le finestre sono chiuse e le luci accese, su ogni banco vi è un foglio capovolto, vi sono le domande scritte li sopra ma ecco che arriva, un odore al quanto insopportabile entra nella stanza; il sensei annusa l'aria circostante riempiendosi i polmoni di quell'aroma<MA CHE SCHIFO, C'E' ODORE DI PUTREFAZIONE QUA DENTRO>grida schifato per poi vedere e sentire il giovane Akuma che va a parlargli<Ragazzo metti un tappo a quel culo marcio che ti ritrovi, santi Kami, qua schiattiamo tutti quanti>impreca per quella puzza assurda ma da notare i vari deshi, tutti quanti con una bandana sul naso, l'odore è forte, troppo da poter resistere<Mamma che schifo, nemmeno il mio cane le fa così>si sente un commento nella stanza. Quando tutti quanti prendono posto il sensei si alza andando a mettersi dinanzi alla cattedra<Non pensate allo schifo e cominciate, le domande sono sul foglio che avete sul banco, avete 30 minuti...>prende fiato<...scusate, vado a vomitare>verde in viso corre al bagno. [Esame genin][Attendere le domande][Non azionare]
[Aula A3] Sapete no, quando avete qualcosa di importante da fare e improvvisamente sentite quella fitta allo stomaco che vi distrae da tutto e tutti. Infatti, poeticamente parlando, attorno diviene tutto nero, tenendo come perno centrale del momento, proprio quella fitta gastrointestinale."Chiappestrette,testadritta.chiappestrette,testadritta.chiappestrette,chiappestrette,chissenedellatesta." Se lo bofonchia tra se, come una preghiera verso Kami dalle chiappe-strette, colui che veglia e protegge tutti i deshi in questa situazione più che ridicola. In diciottanni di boiate, venir cannato un altra volta all'esame sarebbe veramente epico. Epico o tragico? La destra che rimane posta sul ventre, massaggiando mentre quella cantilena s'amalgama al puzzo di uova marce e alle svariate lamentele che lo fanno bloccare a metà delle cinque file, voltandosi lentamente, moolto lentamente, come chi è stato beccato in flagrante. "eh--eh.." Classico gocciolone di rammarico in stile manca che cade sulla fronte, mentre si drizza sul posto, cercando di fingersi dispiaciuto. "Dovrebbe promuovermi solo per pu-puzzetta no jutsu. E' un art--che??" Si volta verso i compagni, davvero troppo convinto di quel che sta dicendo, allargando le braccia a constarare la veridicità delle sue parole. Che d-dia-diamine! "Ah, che avete nel cervello, i tarli? Non mi credete? E' un arte, un arte ninja come--come--gli Uchiha, gli Aburame, gli Hyuga. Solo che siamo meno famosi, tutto qui!" Si, beh, va bene. S'imbroncia pure, poichè il clan della puzzetta è stato sminuito in questo modo, adagiando le sante natiche sulla sedia e tirando un sospiro di sollievo. "Un fo-fo-fo-glio bianco"..Wow.. Tempo tenta secondi, eccolo disegnare delle pecore sul foglio dimenticando completamente che diamine è venuto a fare in accade--ah no, eccolo, sta ronfando.19:28, consegna alle 19:58
I ragazzi stanno tutti scrivendo, concentrati sul foglio con le domande o almeno, quasi tutti, il giovane Akuma ronfa sul banco senza pudore, il ragazzo scorreggiane dorme beatamente. L'adorabile vecchietto che hanno come sensei comincia a camminare piano piano all'interno dell'aula fino a giungere al capezzale del giovane, lo guarda dall'alto in basso per poi allungare la destra andando ad afferrargli l'orecchio con tutta la forza di cui dispone, in questo modo oltre a svegliarlo gli fa pure male<Brutto puzzone, vieni qui e dormi eh? Alzati scorreggione patentato>con la forza che ha tira verso l'alto l'orecchio obbligando il giovane ad alzarsi e una volta che questo si sia messo in piedi<Adesso te ne vai fuori da questa aula e non tornerai mai più>praticamente lo lancia fuori dalla porta, lo caccia facendogli abbandonare l'esame e quindi facendoglielo fallire ma può sempre riprovare alla fine. [END]