Oh, di certo partiamo zoppicando in questa maratona, pensando che i protagonisti di oggi, non solo sono noiosi shinobi, ma sono anche il frutto della tensione che porta la guerra. Non sarebbe dunque meglio, alleviare questo stressante silenzio che precede l'inevitabile tempesta? O meglio, a Konoha, che succede la tempesta..(?) Ma non stiamo a guardare il pelo nell'uovo, anche perchè le uova, non hanno peli! Chi arriva, chi va. Dal pranzo dei Nara, ai passeggio dell'Anulare Sinistro. Tutto in balia del caso. Ma analizziamo questa parola, che spesso e volentieri danza sulle nostre bocche come una foglia dall'effimero significato. Spostiamo le lettere. Caso: Caos. Anagramma interessante, non trovate? Com'è interessante la vista che s'affievolisce. Per le strade di Konoha, come all'interno degli edifici, par la tipica folata di vento che porta briciole di foglie secche ad infastidire gli occhi. E' un attimo, non serve nulla di più. Un attimo in cui chiudete gli occhi, o li strizzate. O vi parate invece la vista, che Konoha, diventa solo l'ombra dell'utopia che vi si para difronte. Non è certo qualcosa che questo strambo periodo "Edo" narutiano ci ha mai regalato. Colori accesi, luci mai viste. E la musica nell'aria, rallegra e incupisce allo stesso tempo. Noi, di certo, da bambini l'abbiamo già visto. Uno spazio chiuso da un tendone enorme e decorato da molteplici striscioline di eguale misura. Verde. Rosso. Rosa. Giallo. Viola. Tutti colori primari che rallegrano e fanno scorrazzare bambini da un lato all'altro di questo spazio. Vi sono ruote della fortuna. Giochi. In un angolo decorato da candele danzanti, addirittura v'è una cartomante. E i pagliacci! Chi non ama i pagliacci? Due s'inseguono, che trambusto, facendosi repentini dispetti. Dall'acqua, alle carte-bomba-scherzo. In uno sfondo di torpido buio, s'accende una scritta dalle lucine al neon "BLACK CIRCU--" Eh, la "S", come arrivate a guardarla, si fulmina cadendo a terra.. MA NON FACCIAMO I CRITICONI E' TUTTA APPARENZA! Ed il mondo è in crisi, anche qui. Non siete i soli, quest'è certo. Vi sono persone e ragazzini. Shinobi, certamente, che giocano e si divertono. Coppie e singoli. Semplicemente voi, siete appena entrati. La cosa divertente è che.. Non c'è nessuna porta dietro alle vostre spalle. L'odor delle mele caramellate. Dei poky e mochi caldi alle bancarelle parallele, ricorda i festival dei tempi, l'ultimo dell'anno. Dove da bambini, pensavate solo a chi avrebbe preso più mele e mangiato più mochi. <OHHHH AH! NARA!!> Furaya, Azrael, Kurako, Hiashi. Tutti si ritrovano li, improvvisamente. In un mondo che sembra non appartenergli più. Troppo lontano, da quel che sono ora. Un ragazzino smilzo, dai capelli disordinati azzurro pastello. Ed un naso arrossato dal freddo. La casacca gialla ed i pantaloni rossi a pois neri, sventola le mani come se vi conoscessse da una vita. <OH OH, sono contentao di vedervivi!> Eh insomma, il modo in cui parla lascia a desiderare. Esilarante, con una camminata che vede le ginocchia spingersi in fuori, goffo. <SISI, ma voi..> .. <Si, che ridere! Siete così diversi, insomma, per esser fratelli. Non ci entrate nientamente!> Se la ride, lui(?), dando una pacca sulla spalla a Hiashi, ovviamente leggera. <Ah tu sei quello..> Si ammutolisce, schiarendosi la voce. S'allontana appena, dando le spalle a Kurako e sussurrandogli -udibile a tutti, in realtà- <Senti Sengiu, questo è quella che non vede le cose..> Stendiamo un velo pietoso, mentre ventola un paio di dita davanti agli occhi dello Hyuga, credendo DAVVERO che sia cieco. <Prendiamolo in giro un po, secondo me ha quella malattia dell'occhiazione. Il catarro, la conosci? Quella degli occhi che non vedono!> Eh, vabbè, se la ride anche da solo, infilandosi le dita a grattar quei capelli sempre più disordinati. Occhi color dell'ametista che s'assottigliano. <SSI SI, Fratelli nara, cieco e Furako! Andate pure a divertirvi e benvenuti eh, benvenuti! Il primo di-di-di-di..> Impallato. <DI MOCHI! Lo offoro io!> [OPEN QUEST GO!][Furaya, Azrael, Kurako, Hiashi - Turnazione libera!]
[Pok - https://33.media.tumblr.com/tumblr_m6ambjYGRH1rqngu2o1_500.gif]
[Centro di Konoha - Black Circus] Non si sa cosa accade e non si sa perché, fatto sta che in pochi, diciamo pure irrisori attimi, tutto cambia. La Konoha che dovrebbe essere in guerra, ferita, ma che continua a combattere, si trasforma in null'altro che un circo scadente, pieno di luci, colori ed odori nauseabondi in quanto troppo dolci e melensi. Rialza la testa quando tutto quello ormai è già accaduto, sbatte le palpebre un paio di volte, incredulo, notando solo ora la presenza degli altri in quel luogo. Ed un presenza estranea che si avvicina troppo. Il busto si inclina lontano dal tocco di quel ragazzino, il volto si contorce in un'espressione di leggero disgusto < Non siamo-- > non dice nulla, perché quel ragazzino non sta fermo e non la smette di parlare nemmeno un attimo < Si chiama cataratta e lui non è cieco. > lo corregge, abbastanza seccato, per non esagerare. Si rivolge ora agli altri, passandosi le mani tra i capelli come se fosse il ragazzo più esasperato del mondo < Non so voi, ma io non ho voglia di giocare. E nemmeno tempo a dire il vero. > dipendesse da lui avrebbe già dato tutto alle fiamme, ma non sarebbe risultato molto gentile. E legale, soprattutto. Sapete no? Quelle leggi contro l'omicidio di massa e sciocchezze del genere. < "Furako" > ripete il nome come a voler canzonare il Senjuu < Spero tu sia del mio stesso avviso, cerchiamo una via d'uscita. > termina, avanzando qualche passo ed assottigliando gli occhi, alla ricerca di qualcosa che potrebbe indicargli la natura di quel luogo o la via più vicina all'uscita. [Tag invariati] [Vicolo destro] Nel suo camminare si ritrova improvvisamente in uno strano posto, entra da non sa dove ritrovandosi all'interno di un circo, gli occhi sono spaesati, non ha la più pallida idea di come ci sia finito li e cosa ancora più strana è la presenza di un circo in un villaggio che sta subendo un attacco, un villaggio in guerra. Il capo viene mosso in tutte le direzioni alla ricerca di qualcosa ed effettivamente trova qualcosa. Gli occhi vanno a focalizzarsi su quelle tre figure ovvero Hiashi, Azrael e <Furaya?>domanda in sua direzione non credendo a quella vista; le braccia si alzano andando ad abbassare il cappuccio così da mostrare il suo viso, pulito e privo di intoppi, un solo cenno del capo in direzione di Azrael, lo Hyuga non viene calcolato di striscio e le gambe si muovono veloci, per quanto la sua schiena possa permetterglielo. Cammina velocemente cercando di giungere vicino alla ragazza, non si ferma e continua fino ad abbracciarla una volta vicino; non parla, non fiata, non fa nessun'altro movimento, l'abbraccia soltanto stringendola contro il di lui petto, è tanto tempo che non la vede e finalmente sono di nuovo insieme. Si gode quel momento fin quando quel tizio non va a disturbarlo, una misera battuta rivolta al suo cognome gli fa storcere il naso ma non può negare un minuscolo sorriso<Si chiama cataratta>in rimando a quell'affermazione sbagliata, catarro, lo schifo più totale ma ecco che nuovamente il suo nome viene sbagliato. Il sopracciglio destro va ad alzarsi<Furako?>oggi è la giornata delle stramberie, prima il sengiu, poi furako, non sa come è arrivato li e non gli interessa, ciò che gli importa e aver ritrovato la jonin ed essergli nuovamente vicino<Furaya, sono tornato, come promesso>ultime parole rivolte in sua direzione. [Chk on][equip in scheda] Da bravo Hyuga vuole dare un aiuto al proprio villaggio per cui solitamente quando se ne va in giro si premura di attivare il Byakugan per controllare le zone più interne di Konohagakure mentre gli altri ninja sensitivi se ne stanno alle torrette ed alle mura. Oramai è già stato dimostrato che non sono infallibili perchè altrimenti l'ospedale ed il monte dei volti di pietra non sarebbero stati attaccati ed è per questo motivo che lui prova ad aiutar nel suo piccolo alla ricerca di possibili minacce interne alle mura. E dopo aver provato ad impastare il poprio chakra sul retro del suo chiosco preferito, avrebbe avuto intenzione di passare al sigilo della tigre per poter controllare le fonti di chakra, ma d'improvviso ciò che c'era intorno a lui si trasforma in un vero e proprio festival. Tendone, bancarelle, odori invitandi, risa, schiamazzi... insomma... diverimento. Ciò lo lascia praticamente inebetito perchè non si capacita di cosa gli stia succedendo, non sa come sia arrivato in quel luogo ma non è da solo. Qualcuno gli si avvicina trattandolo come un nonvedente il che fa corrugare la fronte del ragazzo che si prende anche una pacca sulla spalla <Ma che...> fatica a rendersi conto di ciò che gli accade intorno e solo ora prova a voltarsi. Dovrebbe poter vedere i suoi "compagni d'avventura", tutti volti noti e già incontrati in passato ma che non si aspettava di ritrovarsi li <Salve...> non è chiaramente in confidenza ne con Azrael ne con Kurako [Chakra on?] [Equip: 4 Kunai di cui 2 con carte bomba, 4 shuriken, 1 bomba luce, 5 fumogeni, 1 fuda con tronchetto, 2 fuda vuoti, 1 nylon, 1 nylon conduttore, guanti con placche, avambracci in metallo] [Centro] Cammina, avanza, non si ferma. Strizza gli occhi per quello che potrebbe essere mezzo secondo. Riaprendoli.. non si trova più in mezzo alla strada, bensì in un tendone dove c'è decisamente troppo caos per i propri gusti. Chi non ama i Pagliacci? Furaya, senza dubbio. Dovrebbe essere fuori a difendere il Villaggio. Riaprendo gli occhi, dunque, si guarda attorno. Drizza la schiena, le formicola la nuca per via di un brivido. Gli occhi si sgranano, le sopracciglia si arcuano. <Che diamine..!> Che sia un'Illusione? E' la prima cosa che le si para innanzi alla mente. Osserva un ragazzino avvicinarsi a lei e ad altri presenti. Girandosi, dovrebbe riuscire a notare la figura di Azrael, di Hiashi e soprattutto di Kurako. Sono persone che lei, ormai, conosce fin troppo bene e che, poco prima, non aveva neanche individuato. E' palese come, nella sua testolina, si faccia sempre più spazio l'idea che si tratti di una Illusione. Che siano gli alleati di Papà Ryota che riprendono gli attacchi? Paranoia. La sua è semplice Paranoia. Sono mesi che ne soffre e, finché questa minaccia non verrà estirpata, non riuscirà a togliersela di dosso. Smette di mordicchiarsi il labbro inferiore, ma socchiude le labbra. <Fratelli Nara?> Convinta quasi ci sia anche il suo fratellastro, anch'egli, appunto, Nara. <Kurako!> Esclama, subito dopo, senza ancora avvicinarsi, convinta ancora che stia sognando e che tutto ciò non sia affatto reale. Tuttavia, quell'abbraccio in cui egli la cinge sembra essere reale. Si abbandona contro il di lui petto, allungando le braccia affinché possa stringerlo a sua volta. <Mi sei mancato.> In un sospiro, mentre ignora completamente il ragazzo che pare volerli invitare a giocare, a divertirsi. Ascolta anche le parole di Azrael, verso il quale gira il capo, alla fine. L'idea che sia una Illusione se la tiene, per ora, per sé. Sembrano tutti reali, tutti con la stessa sorpresa per via del fatto che si trovano lì. <Sì. Non abbiamo tempo da perdere qui dentro. Non è veramente il momento.> Si stacca dal Senjuu, restandogli però comunque accanto. [Chakra ON]<Si si, catarataaa!> Pok, il ragazzino che vi trovate di fronte, schiocca le dita come a dar raggione ai gemellini 'so tutto io' della situazione: Kurako ed Azrael, rifilando loro un bel sorriso scintillante. Chiaramente Hiashi può sentir il corretto funzionamento del chakra, che s'attiva senza problemi nel tragitto istantaneo che l'ha condotto in quel.. Circo? Luci e danze che perpetuano, pure quando tutti pensano sia meglio andare via. Ma in vista, non ci sono ne porte, ne finestre. Un tendone chiuso, come se vi fosse cauduto addosso, mettendovi in gabbia come animali. In quel passo goffo, che lo fa allontanare da voi, si gira allargando le mani verso l'esterno, in un cenno di sconforto. <Si si, mica posso ricordarmi il nome di tutti i miei clienti, non credi?> Verso Kurako che replica il suo nome storpiato dal ragazzino dal crine azzurro. Non perde tempo in fiato, tutti se ne vogliono già andare da quell'odorino di dolciumi e risate. Qualcosa che non si possono permettere, o qualcosa che non si vogliono permettere. Le mani si ritirano, andando a sistemare il colletto della blusa. <Eh, va bene, va bene. Potevamo goderci il momento, ma tu signor Nara, sei proprio uno di quelli che va dritti all'uovo sodo! LO CAPISCO EH!> Si si, lui lo capisce e noi lo assicuriamo. Dunque si sposta, veloce e sbrigativo, andando a infilarsi tra Furaya e Kurako, nel cuore di quel gruppetto, insomma. <Eh, niente smancerie per cortesia, sono un bambino, abbiate pietà per i miei occhi.> Andando a simulare il classico cenno di vomito: Due dita in gola e conato. <Anche per gli occhi di Azrael, non lo vedete! E' turbato. E' visibilmente turbolento!> Turbolento o turbato? Non si capisce. Ma ecco che, come i protagonisti comandano, si tira la blusa ed allarga le ginocchia, facendo scoppiare, letteralmente una nube di fumo grigio chiaro, dove tutto si sposta. Compresi voi. Come manichini appesi a delle travi. I quadri su dove poggiate i piedi, divengono pilastri. Niente più bancarelle. Niente più dolci e giochi. Dinamico, vi spostate, guardando il pavimento aprirsi in tasselli e ergendovi, sospesi nel vuoto -altezza non calcolabile- tutti a quattro metri di distanza l'uno dall'altro. <BENEMENTE IL GIOCO GIOCO INIZIA!> La voce di Pok, aleggia nell'aria. Nessuna illusione. L'odore di prima, è ancora qui. Solo, nascosto da qualche parte. Insomma, movimenti meccanici che vi portano ad esser singoli, su piedistalli fatti d'una sola piastrella. Davanti a voi, retto da un braccio meccanico, c'è un cestello di palline colorate e morbide, con un peso minimo all'interno, così da esser facilmente lanciabili. E davanti a voi, appesa ad un muro per corte e ganci di ferro, vi son diverse persone. Azrael, può riconoscere al meglio quella che vi sta di rimpetto. La madre. Colei che ha ucciso. Piange e singhiozza: <Ti prego tesoro, non ancora..> Per Kurako, sarà il padre. In silenzio. E con la solita faccia rigida e fiera. Così come per Furaya, che può veder la madre, uccisa da suo padre. Senza criterio, chi amate ed odiate. Tranne che per lo Hyuga, che può veder un signore di mezz'età, spaesato e confuso. <AH, eccoci qui. Li conoscete tutti, non è così?>..<Forse tu no, ragazzo cieco, lui è.. Come dirtelo..> Mugugna, ci pensa, lo tiene sulle spine. <AH! Lui è quello che ha violentato la tua sorellina. Hai mai saputo niente a riguardo?> Se la ride, battendo furiosamente le mani. <Eh, eh, non importa. Il gioco gioco, prevede due vincitori. Come le freccette, dovete beccare i punti vitali del vostro.. Bersaglio!> Sopra le teste d'ogniuno infatti, un grande contatore segna "500", tondi tondi. <In base al punto beccato, verranno sottratti dei punti a quella cifra, chi lo azzera per primo.. VINCE UNA COSA DIVERTENTE!--- che ovviamente decido io, per me è divertente, magari per voi no, però per me lo è. Si insomma, le cose sono abbastanza soggettive..> Il discorso come al solito si disperde in un ritrovarsi a chiaccherare da solo su cose senza senso, fino a parlare di pony rosa. <Ciuf, ciuf, ciuf.. AH!> Ah si, poi si ricorda di nuovo di voi, è un po distratto, portate pazienza. Il padre di Kurako si sistema sulle spalle, legato come un salame. <Perderai, ritirati, conserva il tuo onore.> Accenna una risata roca, con un sorriso beffardo, graffiante. <Non fai altro che perdere Kurako...> Insomma.. Il gioco ha inizio. O questo. O saltare giù dal piedistallo e atterrare.. Chissà dove.. [OPEN QUEST!][Turnazioni libere: Usate le palline con il criterio "armi da lanciare in un turno". Ogni pallina che lanciate, corrisponde ad un D50: Il risultato va sottratto a 500!]
[Palline a disposizione: 25]
[Circus] Quel ragazzino si mette in mezzo tra lui e Furaya dividendoli<Se non vuoi incontrare il creatore prima del tempo è meglio se non ci riprovi mai più>una minaccia chiara come il sole, non vede Furaya da tanto tempo e mettersi in mezzo tra loro significa morte ma qualcosa succede in quel posto, Il terreno trema, si modifica andando a creare dei piedistalli, uno per uno a 4 metri di distanza<Mh>si guarda intorno osservando la scena, si sta stufando di questa storia ma non è la cosa che più lo turba, davanti, vicino, vi sono delle palle colorate me è sul muro difronte la vera sorpresa, quell'uomo che tanto odia, quel volto che tanto disprezza è proprio li davanti a lui appeso come un salame<Shimici>la rabbia che ha in corpo comincia a farsi sentire, i suoi occhi si infiammano, i muscoli si contraggono e la voglia di ucciderlo è tanta. Odia con tutto se stesso quell'uomo e vorrebbe ucciderlo, buttarsi contro il suo essere e porre fine alla vita di uno sciagurato che ha rovinato la sua infanzia<Perdere?>volta il capo verso il basso, i pugni si stringono sempre di più, muove il corpo all'indietro per poi alzare la testa<PERDERE? ONORE?>grida con tutta la voce che ha in corpo, la rabbia pian piano esce tutta<QUALE ONORE? ME LO HAI GIA' PORTATO VIA LURIDO FIGLIO DI PUTTANA>non riesce a trattenersi, non con lui, non ce la fa. Il sentimento di vendetta che cerca di ripudiare si fa vivo in questo momento<IO TI UCCIDERO' SHIMICI, FOSSE L'ULTIMA COSA CHE FACCIO IN QUESTA VITA. TU MORIRAI>si sfoga e l'unica li in mezzo che può comprendere ciò che dice e prova il Senjuu è la Furaya, solo lei conosce la sua storia. Il braccio si allunga e con la mano va a prendere una pallina da dentro il cesto<Ti dico una cosa bastardo, non sono io quello legato come un salame a un gancio, non sono io che sta guardando il proprio figlio senza poterlo uccidere. In questo momento, non sto perdendo>il braccio viene caricato all'indietro, il busto si gira verso destra con il braccio destro completamente indietro e disteso, la pallina tenuta ben stretta nel palmo della mano. Gli occhi vanno ad incrociare quelli dell'uomo, ucciderlo ma sa che non può. A questo punto cerca di riportare il braccio in avanti alla massima velocità, durante il tragitto andrebbe a piegarsi all'altezza della testa per poi distendersi in avanti una volta superata cercando di aprire il palmo della mano non appena questo sia completamente disteso con il tentativo di lanciare quella pallina per provare a colpire il cuore di Shimici, l'unica zona che vorrebbe davvero colpire al momento. [Chk on][Houjutsu 5][se 1 palla al cuore][equip in scheda] Ancora una volta il ragazzo solleva le braccia per andare ad incrociarle davanti al petto e formare il sigillo della Tigre, indispensabile per attivare il proprio doujutsu ma non ne il tempo perchè... a parte i farneticamenti di Pok che sono decisamente malvisti per uno decisamente più serio e posato come lo hyuga, ecco che tutto nuovamente cambia intorno a loro e lo scenario va a modificarsi lasciando il ragazzo a bocca aperta incapace di reagire in questo momento perchè non è ancora riuscito a fare i conti con il mutamento esterno che si è fatto nuovamente improvviso e completamente surreale con un passaggio di scena che si rivela estremamente "brutale" catapultandoli davanti a quattro dei loro peggiori incubi. O meglio, così è per gli altri tre mentre il genin che guarda quell'uomo di mezza età sembra dubbioso se cominciar a credere a quelle parole oppure no. Sta di fatto che qualcosa lo insospettisce... lui non sa di avere una sorella, tantomeno che qualcuno abbia abusato di lei. Sulla faccia gli si dipinge una specie di "wtf" per l'incredulità. Ora... o decide di attivar il Byakugan o di lanciare, non può far troppe cose contemporaneamente purtroppo <Io non ne so niente... ma ogni colpo a segno tu mi rivelerai qualche particolare in più> non che ne sappia poi molto del proprio passato con diversi punti bui. Cerca quindi di prendere una pallina e si guarda intorno, la mattonella è stretta e da li non si può lanciare con molta forza o si rischia di cadere. Prova comunque a sollevare il braccio destro portando l'arto interamente sopra la saplla, questa viene arretrata ed il braccio mancino viene avanzato a dare equilibrio. Contemporaneamente quindi le due braccia vengono mosse in direzione opposta, il braccio destro viene disteso con accortezza e le dita provano a rilasciar la pallina provando ad indirizzarla verso il "basso ventre" dell'uomo... dato ciò che teoricamente ha compiuto è un punto più che adatto. Il tutto provando a non perdere equlibrio o si rischia grosso [Chakra on 30/30] [Equip: 4 Kunai di cui 2 con carte bomba, 4 shuriken, 1 bomba luce, 5 fumogeni, 1 fuda con tronchetto, 2 fuda vuoti, 1 nylon, 1 nylon conduttore, guanti con placche, avambracci in metallo][Tentativo 1 lancio]Hiashi tira un D50 e fa 41
[Centro] Il ragazzino si pone tra lei e Kurako. Assottiglia lo sguardo e le labbra, come se volesse fulminarlo con gli occhi. <Puoi anche girarti dall'altro lato e non guardare.> Ribatte, schioccando la lingua sul palato. D'un tratto, tutto scompare e si trovano sospesi. Sotto di loro non si capisce cosa ci sia. Non può saltare, rischiando di cadere nel vuoto più totale, finendo chissà dove. Il piccio di compiere il Rilascio Illusorio si fa sempre più spazio dentro di lei. Non ci sono vie di uscita. Non ci sono finestre, ma solo un enorme tendone. <...> Sospira. <...perché siamo costretti a giocare?> Mugugna, rilassando le spalle. Sbatte le ciglia, mantenendo le sopracciglia aggrottate. Si guarda attorno. E' abbastanza distante dagli altri partecipanti. Davanti a sé, nel girarsi, vede qualcosa che non vede da ben dodici anni, poiché defunta. Si pietrifica sul posto. Gli occhi si sgranano ulteriormente, si irrigidisce completamente. Le dita si serrano, facendo sì che formi un pugno con la mano destra. Viene seguita a ruota dalla sinistra, la quale compie il medesimo movimento. Rispetto agli altri, aventi avanti gente che odiano, lei ha davanti qualcuno che ama. <...non può essere reale.> Pronuncia, mantenendo un tono serio, ghiacciato, atono. Osserva Kaneko Uzumaki, sua madre, posta innanzi a sé. Si lascia scivolare una ciocca di capelli lungo la guancia mancina, ma non alza le mani per spostarla. Se si tratta di una Illusione, sembra quasi volerci restare avendo or ora rivisto sua madre. Gli occhi azzurri, infatti, la osservano. Sente, però, le urla di Kurako. Osserva la persona che ha lui davanti a sé. Si mordicchia il labbro inferiore. Non allunga neanche la mano in direzione del cesto con le palline. Kaneko ha già sofferto molto, quand'era in vita. Prendersi gioco del cadavere, o qualsiasi cosa abbia di fronte, non è nei di lei programmi. [Chakra ON]Kurako D50!
Kurako tira un D50 e fa 36
Osserva le dinamiche tra il Senjuu e la Nara, scuotendo leggermente la testa in segno di dissenso < L'amore, mh? > ridacchia sommessamente, ripensando a quanto detto con Mekura poco prima < Piccoletto, se non vuoi vomitare meglio che non ti parli di quel che c'è oltre le effusioni in pubblico. Fidati di me. > e conclude così prima di trovarsi... ovunque sia stato teletrasportato. Di nuovo. La cosa comincia a farsi snervante. < Non ho intenzione di mettermi a giocare! > pronuncia a gran voce, contro quell'etereo parlare di Pak che ormai è lontano alla vista di tutti < MI HAI SENTIT-- eh? > guarda ora davanti a sé. Jun. Sua madre. Il sorriso si allarga a dismisura, la mancina va a coprire la bocca che si esprime in una sonora e fragorosa risata che parte prima piano per poi esplodere sonora e rumorosa, quasi a spezzare il fiato del ragazzo < Ha.. Ha.. Ha.. Hahahahaha... > si piega in avanti, ascoltando la descrizione degli appesi, dei bersagli per le loro munizioni < AHAHAHAHAHAHAHA! > toglie ora la mano, andando a risollevarsi per darsi un tono, anche se ha il fiatone tanto che la risata è stata fragorosa e... diciamocelo, anche un minimo malata. < Chi se ne frega di cosa si vince! > affonda la mano nel cesto, estraendone una pallina < Non ancora, mamma? A me pareva volessi il bis! > carica un grosso grumo di saliva, la mano che regge la sfera da lanciare la fa volare di venti centimetri, per poi riacchiapparla subito dopo, ci sputa sopra, lasciando che il liquido vi formi una grossa chiazza sopra, prima di caricare il braccio all'indietro, non completamente per via della debolezza alla schiena, ma abbastanza da permettere un lancio pulito, sebbene magari non rapidissimo. Le cinque dita avvolgono la pallina, i muscoli del bicipite si contraggono nel momento in cui il braccio torna in avanti a simulare il moto di una catapulta in direzione dello zigomo destro della madre dello Special, o almeno di quella sua illusione fittizia. Perché... andiamo. Quella donna è sepolta sotto terra. Il busto si piega in avanti quando il braccio raggiunge il punto esatto in cui rilasciare la pallina per avere una traiettoria leggermente parabolica, ma che arrivi dritto al punto. Se l'avesse beccata in volto andrebbe ad esclamare < Woh, dritto in faccia. > aggiungendo un sarcastico < ... beh, di nuovo. > cosa avrà mai voluto dire. Fatto sta che rivedere quella donna lo sta facendo uscire davvero di senno. Dunque ripete l'operazione altre due volte, esattamente nello stesso modo, sputo annesso, in altri due diversi punti, interno coscia sinistro e petto, ma non dal lato del cuore, l'opposto.Azrael tira un D50 e fa 12
Azrael tira un D50 e fa 11
Azrael tira un D50 e fa 43
Come tanti modellini, ogniuno sul suo piedistallo. Ogniuno distante da qualcuno che ha già visto. Qualcuno che è morto per mano loro o forse non è realmente morto. Kurako è il primo a partire, a urlare contro la figura del padre illuminata come un attrazione vivente e legata li, contro il muro. Quando lo colpisce, il costato, emana un suono simile a quello d'un vero gioco *DIN!* si libera nell'aria, vibrando per qualche secondo. Il padre colpito, umiliato, ride sprezzante di quelle parole. <Certo, certo, sono io quello legato. E sei tu quello che non ha mai saputo fare niente.> Se la ride Shimici, tendendo i gomiti per riassestarsi sul posto. Per rizzarsi. Come se non l'avesse mai ferito nell'orgoglio. <Non hai saputo neanche difendere tua madre. La donna che ti ha dato la vita. Non ti vergogni di quello che sei?> Gli occhi del padre che si spostano, si posano sul viso dell'Anulare Sinistro. Come s'incontrano, color del prato, nel color del legno. Manda dei flash, s'infilzano come spilli nella mente del Senjuu, facendogli ri-vivere. Quelle volte in cui picchiava la madre. E si prendeva il suo corpo, senza alcuna pietà e dignità per la donna. <AHHAHAAHAH! Riesci a vedere quello che sei, piccolo Kurako? Riesci a vedere, che non hai mai vinto, neanche contro te stesso.>..<Sei solo un reietto. La vergogna del legno!> E ride, sprezzante. Pok in tutto questo, lascia che le presenze reagiscano. Ogniuna a suo modo. Hiashi vuole sapere. Furaya non vuole crederci. Azrael.. Beh lui.. Diciamo che c'è da rivedere questa cosa. Quella donna, Jun, sua madre. Si tira indietro tangendo con la schiena la parete. Capelli come la pece che s'allargano, arruffati. Piange, mentre lui ride e la colpisce. <Ti prego Azrael, ti prego basta!> Il viso rigato, colpito, e quel conta-colpi che suona come una furia. Come la loro furia. <ASCOLTAMI L'HO FATTO PER TE! L'HO FATTO SOLO PER TE!> Urla, fino a graffiarsi la gola, fino a far spegnere quelle parole. <Quella notte..>..<Quella notte non eri in te, non avrei mai voluto che Konohagakure lo sapesse..> Di cosa sta parlando quella donna? In uno sguardo, in questo modo. Rovinata e sgualcita, Azrael fa sorgere un ricordo. Un ricordo rigorosamente cancellato. Sudore. Dolore ai muscoli. La rabbia. La madre. Una notte non certo, con una graziosa donzella come tante. La notte fulminata da amnesia selettiva, un trauma. Come schegge nei timpani, i flash di quella notte. Di lui, Azreal Nara, che violenta sua madre. Che ne abusa, in preda ad una reazione, ad un attacco d'ira.. Così come per lui, qualcosa tocca a Hiashi, curioso di saperne di più. Colpendo quell'uomo, dritto nel petto. <Oh, oh, te la cavi per esser cieco eh..> Pok, dall'alto del suo osservatorio, si rivolge solamente a colui che ha voluto sapere di più. <Bene, prima informazione: Si chiamava Runriko, la sua sorella maggiore. Ti hanno mai parlato di lei, i tuoi genitori?> Quella voce che lo incalza, ma non si ferma affatto. <Ebbene, chiedi a quest'uomo, dov'è ora Runriko. Che fine ha fatto. O se gli è piaciuta, quando aveva dodici anni.>..<E' davvero da disprezzare..Quel corpicino..Una hyuga, credimi, ha il suo fascino. E sul mercato, secondo me, ha fruttato parecchi soldi a tuo padre. Poteva aver più rispetto per la piccola Run.> Così quella che rimane, è solo Furaya. Messa di fronte, al cadavere della madre. Occhi chiari e spenta. Costretta a guardare tre situazioni. Kurako, preso dall'ira. Azrael, preso dall'ira. Hiashi. E' l'unica, ad aver la situazione sotto controllo. E' L'UNICA A NOTARE, che il collo di tutti i componenti della squadra, si sta lentamente rigando di nero. Le vene che s'ingrossano, che strizzano la pelle. KURAKO, nello specifico, arriva a mostrarle fino all'attaccatura della mandibola. Sulle mani. Come se qualcosa.. Li stesse sporcando ed infettando, piano piano, si lasciano corrodere dalla loro rabbia. La testa di quella donna.. Della madre.. Voce spenta, fioca. <Salvali bambina-> Si muove stancamente, mentre tutto attorno.. Sembra incentrarsi su Furaya.. <Salvali da loro stessi.> [GO! Stesse regole!]
Hiashi: 41 - [Vene sul petto]
Kurako: 36 - [Vene su petto - collo - mento]
Azrael: 66 - [Vene su petto - collo]
[LE VENE SONO VISIBILI SOLO DA FURAYA!]
Pessima mossa di Hiashi, lanciare un attacco quando non puoi conoscere la collocazione del tuo nemico. S'estendesse a raggiera, quel cono, sarebbe stato sicuramente più utile. Ma ora, ad innata attiva, potrai vedere oltre le tende del capannone. E non c'è niente.. Tutto sfuocato e scuro, come se stessi osservando assolutamente il nulla. Confuso e sbiadito, come il dolore, una fitta che t'affligge nel tentare di guardare oltre. E' come cercare di guardare il sole. Metter un piede nel vuoto più totale. Le urla di Kurako. Le urla di Furaya, che sostenuta dalla madre, capisce che c'è qualcosa che si nutre delle persone che ama. Azrael che scopre di essere solo lui, la causa di ogni suo male. <AHAHAHAHAH!> La voce di Puk vibra nell'aria, infantile ed eterea, poichè non possiede provenienza. S'allarga sulla cupola appuntita, omogenea. <Ma cosa fai, Hyuga?!> Lo prende in giro, ironico, mentre l'uomo di fronte a lui, sbarra gli occhi appiattendosi di nuovo. Si dimena. <LASCIATEMI ANDARE!> Quelle risate di sottofondo, che aumentano, limpide. <Fa male sapere che il tuo eroe non è un uomo d'onore? Ha venduto tua sorella, Runriko. Perchè la tua famiglia all'epoca, non aveva abbastanza soldi per mantenere due shinobi.> .. <Perchè non lo cerchi, e non lo chiedi a lei?> Ride, ride. E tutto diviene caotico in un secondo soltanto. Kurako corroso dall'odio, quelle vene che d'ingrossano e s'allungano, come rami che corron sulla pelle. Prendono il lato destro del viso, lo spossano, fino a divorarlo. Lasciandogli il senso dell'odio, puro. Puro come l'amore, del resto. KURAKO, come HIASHI e AZRAEL, sentiranno ogni lembo del corpo bruciare, all'improvviso. Quelle vene, come li stessero aprendo a metà. Come lame sulla pelle, stringere organi e muscoli. Un dolore atroce, che si ciba di loro. La Nara ne cerca l'attenzione, ma ha atteso troppo. O forse, i sentimenti del Senjuu -in particolare- come quelli di Azrael, son troppo forti. Per l'ennesima volta, delle ferite s'aprono. HIASHI ED AZRAEL, potranno vedere degli squarci neri, aprire il petto. Come sangue, disegnano un occhio capovolto verso il basso, proprio al centro perfetto. Mentre le vene s'affievoliscono per loro, per Kurako divengono parte integrante della pelle, arrossate. <Ehhhhhhhhh, ragazzi, il gioco è ttterminato!>.. <Ma siete simpatici, siete simpatici, tutti vincono qualcosa. Ma facciamo un altro gioco, questo gioco si chiama.. Indovina cosa hai vinto! HAHAHAHAHAH!> E la risata diviene ovattata, mentre il buio v'inghiotte. Come il peccato primordiale da cui vi siete lasciati affliggere. Come la pece.. E la pioggia. Metallico il sangue del petto dei due vincitori diviene una pozza diluita.. E Kurako, riverso in terra, può sentirsi spezzato in metà. I capelli allungati, come neri come la pece. Il senso di vuoto. Le risate del padre ancora in testa. Lo crede solo un moscerino. Solo un moscerino. Furaya al suo fianco, si risveglia solo ora. L'unica rimasta indenne, con il regalo più prezioso: Il sorriso della madre. Così fiera di lei. Un piccolo gruppo di shinobi corre verso di voi, al centro d'una piazza. <E' tutto okay?!> Sono preoccupati, indubbiamente. Tutti riversi in terra, tra la pioggia ed il fango. Bagnati come se foste li, da tempo. <Vi sentite bene?? Stavate camminando e poi.. Siete svenuti ed avete iniziato a sanguinare..> Una ragazza che s'abbassa su Hiashi, ne tocca il petto, preoccupata. <Vi prego, rispondetemi.. Mi sentite??> Così come un'Ambu, s'inginocchia davanti al generale, urlando. <ABBIAMO BISOGNO DI UOMINI, SVELTI!> .. Insomma, realmente.. Par esser passato meno d'un secondo. Nessuno crederà mai, ai vostri racconti. [I regali si scopriranno in on, per ora son tutte cicatrici molto fike! GAME END!]
VINCITORI: HIASHI E AZRAEL: Possiedono la cicatrice sanguinante d'un occhio capovolto al centro del petto. KURAKO: Subisce una mutazione per quel che riguarda il crine e ha diversi graffi su collo, petto, mento. Deve scoprire in on il resto. FURAYA: Nulla di visibile, ma chi lo sa.