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Esame Pratico: Saru

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con Furaya, Saru

15:06 Saru:
  [Colline] La prima sessione d’esami è andata, riuscendo a cavarsela vistane le sue competenza fruttate in un corso di studi piuttosto intenso. Oggi si darà alla pratica, dovendosi esibire probabilmente al cospetto di tutti quali saranno testimoni delle sue potenzialità. Il giovane deshi avanza, dirigendosi celermente in direzione della collina del villaggio dell’erba, andando incontro a quella corrente che quasi ostacola il suo cammino. Ma pur trattandosi di un effimero spiffero d’aria, potrà godere di quella sensazione di languida rilassatezza, insolita, prima di un esame. Eppure non è affatto ansioso, privo di rigidità compromettente il suo attuale status. L’occhio, constata l’aggregato di deshi che si palesa innanzi, al solo issare delle iridi nell’adiacente linea d’aria. Si affretta, non vuole fare tardi, prologandosi in maniera prettamente negativa sin dall’epilogo di questa suo avventura. Giunge dunque fra le file di allievi che come lui proveranno a passare l’esame divenendo, secondo la prassi, un Genin a tutti gli effetti, dando inizio alla carriera ninja. Dirimpetto vi sarà il sensei, quale sorveglia la zona mettendo sotto l’ala protettiva gli aspiranti Genin. Lui tra questi. Un rapido inchino < Buongiorno Sensei, eccomi > lanciando lui un immediato sorrisetto che sa di misteriosità in quanto costituitone la sua indole di una certa fattura ancora non pervenuta e non del tutto inquadrata. Andrà dunque a prepararsi, cercando di impastare il chakra come da prassi: mani che si giungono, proiettandone indici e medi in verticale, incrociandone le altre falangi così da potersi unire in tutt’una proiezione. Si cimenterà dunque nell’emulazione del sigillo della capra, quello implicato nel procedimento di richiamo di quella fatidica fonte, indi il chakra. Si concentra fino in fondo, mentre una brezza trapasserà il suo corpo, inquadrandone quei due tipi di energia che si distinguono per sua funzionalità e per loro particolarità. Due punti di estrema importanza situati in luoghi diversi all’interno della struttura organica: la prima situata in zona frontale della corteccia cranica, trattandosi dunque dell’energia psichica che arde costantemente, così come la seconda, l’energia fisica, situata in zona esofagea contraddistinto per il suo uso. Tramite una spinta interiore, questi due tipi di energia, saranno indotti all’unione, quale ne darà una soluzione ben precisa e soprattutto sommaria: la formazione del chakra. Avvenuto ciò, il chakra dovrebbe venire a prodursi con immediatezza, divenendo così fatidica fonte da poter utilizzare sul campo di battaglia qualora ci si inoltri verso essa. L’afflusso di chakra si espanderà in tutto il corpo, in tutta la struttura, tramite una rete di collegamenti che si uniscono e si intersecano tramite dei punti chiamati ‘tsubo’ o, meglio, ‘punti di fuga’. Tutto sarà sotto dominio del deshi che mantiene la concentrazione al massimo, mantenendone gli occhi puntati sulla figura del sensei proprio in zona antistante. Dovrà dare il massimo oggi, concretizzando i primi passi verso la sua futura posizione all’interno della società. [Tentativo richiamo chakra ] [ Equipaggiamento: in scheda ]

In quel di Kusagakure, è il momento di prendere parte all'esame Genin. Il primo a provarci sarà proprio Saru. <Avvicinati pure.> Affianco a lei vi è un ragazzino dai capelli chiari. La pelle è diafana, per non dire quasi pallida. Gli occhi sono di un colore scuro. Le spalle sono rilassate, ma comunque pare essere piuttosto allenato per la sua giovane età. Non supererà i quindici, poco ma sicuro. E' alto all'incirca un metro e sessanta. La Sensei, invece, poggia la mano destra sulla spalla mancina altrui, mentre osserva la figura di Saru avvicinarsi. Ha dei capelli arancioni, lunghi fino alla vita. Indossa un kimono dai motivi floreali, con una scollatura non adatta ad un Sensei(?). <Questo qui si chiama Joshi.> Lo presenta, mentre il ragazzino piega il capo di lato con un mezzo sorrisetto. <Ciao!> La Sensei, subito dopo, riprenderebbe la parola. <Bene. Avete tutto questo spazio a disposizione.> Le colline sono 'libere' proprio per via degli esami, nonostante la guerra incombe. <Sono circa venti metri.> Si stringe nelle spalle. Il luogo è circondato da delle transenne di legno, laddove gli altri potranno assistere alla battaglia, senza ovviamente intervenire. <Avete tutto il tempo a vostra disposizione. Vi fermerò io quando lo riterrò opportuno.> Spiega, sbattendo le ciglia. <Oppure quando uno dei due non ce la farà più..> Gesticola con la mano destra. <..oppure se uno dei due si arrende.> La sta prendendo alla lunga. <Oh, insomma, cominciate.> Spinge Joshi in avanti. I due, attualmente si trovano a circa cinque metri frontalmente. Joshi si mette in posizione. Avvicina le gambe, piega il busto in avanti in un inchino. <Buona fortuna.> Sportivo, fortunatamente. Infine, sposta la gamba destra in avanti e la sinistra indietro. Le braccia s'alzano per formar la guardia. Lascia l'iniziativa a Saru. [Esame | CHIUSA][20 MINUTI]

Orario: 15.30.

15:51 Saru:
  [Colline] Si fa avanti allora, il giovane deshi quale dovrà battagliare con Joshi, appena presentato dalla sensei dai capelli arancio. Avrò dunque dirimpetto il suo rivale, godendo di quello spazio che potrebbe esser invaso qualora le danze saranno aperte. Il giovane accademico, indi, godrà di un’ottima visuale, tant’è che gli sarà facile studiare la nemesi che darà lui iniziativa, iniziando così a danzare in balia delle arbitrate ostilità. Sfila dal portaoggetti, una bomba luce avente la forma di una normale palla, così presentandosi agli occhi che eventualmente potranno mettere in allerta il suo rivale qualora la veda. A tal punto, ad accompagnare ciò, la mano mancina si inserirà nell’apposita zona per poter estrarre un kunai, questo dalle normale e consuete proprietà che potranno essere usufruite. Il chakra, aumenterà dunque l’afflusso, anche se pur venendo dominato, tramite un’operazione prettamente introspettiva, sarebbe indi condotto con coadiuvante spinta in un’unica zona: la mano adepta al mantenimento di quella pallina. La palla dunque, in stretto contatto con l’epidermide del giovane deshi e grazie al dirottare di un certo quantitativo di chakra concentrato sulla mano destra, dovrà ricevere un certo quantitativo di chakra grazia al flusso esternato dalla copiosa dose accumulatasi nella stessa mano secondo suo volere. Ed ecco che il chakra prenderà le forme di un vero e proprio convoglio per la bomba quale, verrà scagliata grazie ad un movimento ordinariamente implicato. Piè mancino avanzato rispetto al gemello, rotazione da destra a sinistra del baricentro eretto, con gradazione di 180°, caricandone una certa quantità di energia che servirà lui a potersi cimentare in un lancio rapido verso la nemesi. Quest’ultimo, si verificherebbe tramite una avviluppamento del baricentro, sempre di 180°, verso l’interno, da sinistra a destra, stendendone la leva adepta in avanti. La bomba verrà lanciata, mirandone al centro del campo di battaglia, certando di creare una sconnessione fra le duezone impestate dai rivali. La bomba luce, tramite sue caratteristiche e caratteristiche di innesco, dovrebbe esplodere a sua volta a posteri, nella coincidente misura di innesco. A tal punto, lanciatane la bomba, non gli resterà che far gravitare il baricentro di altri 180°, in modo da riportare l’opposta leva, la mancina, verso le zone antistante con il fine ultimo di produrre un secondo lancio verso la sua nemesi, mirandone, grazie un colpo d’occhio, lo sterno opposto usufruendo di una tattica a distanza, capacita di mettere in difficoltà l’avversario in difesa. Quando la pallina di luce esploderà, il kunai sarà già avanzante verso la sua nemesi, rendendosi invisibile all’opposto occhio. Dovrà dunque portarsi all’attacco in tal modo il giovane accademico. La leva superiore mancina, adepta al lancio del Kunai, rilascerà esso a linea d’aria dello sterno, proprio ove mirato, rilasciando spalancandone il palmo immediatamente, l’arma. [ Chakra: 14/15 ] [ Vista: 10 ] [ Houjutsu: 10 ] [ Lancio Kunai: 1/2 ] [ Bomba luce: 2/2 ] [ Equipaggiamento: in scheda ]

Saru usa Bomba Luce!
Distanza Massima di Lancio Raggiungibile: 7.5 metri

Saru usa Kunai!
Distanza Massima di Lancio Raggiungibile: 7.5 metri

Saru ha l'iniziativa. E parte all'attacco. Fermo sul posto, opta per lanciare una Bomba Luce. Vi infonde correttamente il Chakra, tuttavia, non esplode nel momento stesso in cui arriva presso Joshi. Dovrebbe sapere che le Bombe Luce hanno un'attivazione tardiva, la quale comincia dieci secondi dopo esser lanciata. Non è stata una mossa perfetta, poiché Joshi può rendersi conto sia della Bomba Luce appena lanciata sia del Kunai che gli sta arrivando addosso. Il Genin si sposta verso sinistra, evitando il lancio del Kunai fin troppo lento. Inoltre, non è stato preso alla sprovvista dalla Bomba Luce, poiché non è esplosa affatto. <Ora tocca a me.> Intima, mentre corre in direzione di Saru. Si sposta da destra a sinistra, alternando le inferiori leve, affinché possa giungere a destinazione. Arrivato a circa mezzo metro da Saru, poggia il proprio peso corporeo sulla gamba mancina, mentre solleva la destrorsa. Il movimento sarebbe orizzontale, da destra a sinistra. Essendo frontali, il fianco preso di mira da Joshi è ovviamente il sinistro di Saru. Quest'ultimo, dunque, ha poco tempo per poter evitare quel calcio. La Bomba Luce è ancora a terra, a circa un metro e mezzo da Joshi e due metri da Saru. In tal caso, deve solo capire come evitare il colpo. La distanza, quindi, si è ridotta a mezzo metro. E v'è un calcio da fermare, il quale arriverebbe all'altezza delle costole, qualora non venga fermato. [Esame | Quest][1/4 Difesa]

16:49 Saru:
  [Colline] La bomba inesplosa giace al centro del campo di battaglia, se ne sta li, a rotolare imperterritamente. Joshi evita caparbiamente il Kunai che giunge lui in maniera abbastanza aggraziante per quel che sarà l’altrui difesa. Il giovane dovrà avvedersi di un’altrettanta difesa infima, in quanto il contrattacco giungerà a breve al suo cospetto, in quanto la leva inimica giunga in maniera al quanto rapida per quel che saranno le sue stesse particolarità fisica e le sue abilità. Se la leva altrui, colpirà il suo fianco aprendone le sue difese, per lui saranno danni critici capaci di compromettere il suo status salutare relegato nel durante combattimento ed arbitrata ostilità. Infatti il giovine deshi avrà in mente una tattica evasiva, immediata come lo è il contrattacco inimico. L’adrenalina cresce, fino a fare battere forte il cuore che riecheggia in petto come se volesse sfondare la cassa toracica che s’apre al vertere il tutto assetto verso opposta meta da quel che è l’attacco portato a termine. In rapporto all’adrenalina sarà l’afflusso di chakra che si concentra in tota la struttura organica e metafisica collegata da più punti di fuga chiamati tsubo. Quest’ultimi si dilatano dandone sfogo ad un processo accelerato che si riverserà sul suo parametro prettamente fisico dedito all’evasione dell’offesa altrui.L’afflusso alterato di chakra, darà vita a delle scosse prodotte da una reazione chimica elettrica, capaci di rendere fulmineo il suo prossimo movimento capacità di orientarlo rapidamente verso la zona franca che non troppo dista da lui, anche se relegato negativamente sul fattore di tempistica. Questo rapporto, darà vita all’irrigidimento dei muscoli quali acquisiranno una rigidità capace di gonfiarne ed aumentarne la voluminosità delle sue fasce muscolari. Potrà dunque dar sfogo a quanto dovrebbe essere pattuito dal sistema in netto preparamento all’intervento anormale. Tramite il rapporto fra adrenalina e chakra intriso nella sua muscolatura, quale in incosciente ma notevole sforzo, potrà dunque cimentarsi in uno scatto fulmineo compensato da una flessione rapida delle leve inferiori, comprimendone energia necessaria per lo scatto, quale sprigionata poi e riversata sulla crosta terrestre tramite alla concentrazione che progredisce fin alle punte piegate che manterranno stabile il suo assetto. E orientato alla sua estrema destra, mentre la deflessione darà vita allo scatto rapidissimo ad una velocità triplicata dalla norma, lasciando che il calcio graviti fino a giungere le oramai vuote ore 12, quando lui avrà già raggiunto le ore 3, ad una distanza di un solo metro dalla sua ora nemesi. Questa sarà la sua tattica evasiva dunque, quale dovrebbe orientare il giovane alla sua prossima offesa. [ Chakra: 10/15 ] [ Velocità: x3 ] [ Vista: 10 ] [ Kawarimi no Jutsu II tipo ] [ 1/4 spostamento da ore 12 a ore 3 ] [ Equipaggiamento: in scheda ]

Anche questa tattica non va in atto. La Sostituzione è una tecnica che ha bisogno di un certo lasso di tempo di preparazione (2/4). Pertanto, mentre Saru sta ancora preparando la tecnica, il calcio di Joshi colpisce in pieno il fianco mancino avversario. Le costole si incrinano, procurando un lividone proprio in quella zona e un discreto dolore [-15PV]. Lo spedisce a circa tre metri di distanza, sulla destra di Joshi. Egli si ferma. Sta dando le spalle alla Bomba Luce, ragion per cui quando questa esplode non gli causa alcun malus. Stessa cosa per Saru, per mera fortuna. Nel cadere avrà qualche secondo di confusione, sarà quasi costretto a strizzare gli occhi per via del dolore. Joshi, dal canto proprio, resta fermo sul posto. Gli sta dando nuovamente l'iniziativa, affinché possa fare qualcosa di concreto, utile a colpire il Genin. Finora, non gli ha fatto neanche un graffio, bensì gli ha soltanto permesso di avvicinarsi. Attualmente, quindi, si trovano nuovamente ad una distanza di circa tre metri. Si ritrova sdraiato a terra, pertanto dovrà prima rialzarsi e poi cercare una controffensiva decente da quella distanza. Innanzi a sé, lungo il tragitto che lo condurrebbe tra le braccia di Joshi, non vi è nient'altro che terreno. Nessuna pietra. Semplice sabbiolina. Ha il campo totalmente libero, pertanto è bene che attui qualcosa se non vuole che lo scontro finisca nel giro di poco tempo. Il fianco gli farà giusto un po' male, seppur sia un dolore sopportabile, per il momento. [Esame | Chiusa][20 minuti]

Orario: 17.16

17:37 Saru:
  [Colline] Verrà catapultato a circa 3 metri di distanza, lontano dal punto che lui stesso mirava di raggiungere. Cercherà dunque di rimettersi in piedi, colpito bruscamente da quel calcio che non ha dato scampo al suo tentato jutsu. Si erge indi, portandosi nuovamente dirimpetto rispetto al suo bersaglio, ad una distanza infima quale mirata per il raggiungimento prettamente istantaneo. Le leve si flettono in contemporanea, nell’immediato, raccogliendone un massimale di energia che servirà poi a catapultarlo in avanti, quando il baricentro si inclina di 45° per poter dare proiezione all’eventuale corsa che lo porterà in avanzamento verso il suo bersaglio. La forza peso, ora, si concentrerà sulle punte ambedue piegate per il mantenimento della forza peso che si stabilisce prettamente sulla parte precitata, mentre il corpo si sbilancerà ora, in avanti, dando sfogo all’inerzia immediata. Una corsa rapida verso il suo avversario, cercando di avvicinarsi il più possibile in una ritta traiettoria quale avrà come fronte opposto, il punto geografico occupato da Joshi, scalciando intrepidamente sulla crosta terrestre per mantenere costante la sua accelerazione. Dovrebbe dunque proiettarsi verso le opposte ore 12, in quanto la sua iniziativa sarebbe stata elusa dalle ore 6, recandosi a circa cinquanta centimetri dal suo bersaglio, ove metterà a terra la leva inferiore sinistra fungendone d’appoggio, quando il baricentro ruoterebbe in toto, disegnandone 180° da destra verso sinistra, portandone in zona ritrosa il piè con cui andrebbe ad attaccare. In tal posizione caricherebbe il suo colpo, concentrandone l’energia necessaria persino nella flessione del ginocchio del corrispettivo lato, quale dovrebbe poi essere proiettato verso zone antistante ove, teoricamente, vi sarebbe il suo avversario. Caricata l’energia necessaria per poter mettere in discussione lo status salutare opposto, ruoterebbe ancora una volta di circa 180° il baricentro così come la gamba da sinistra verso destra così da rilasciare il tutto verso la propria nemesi. Durante la rotazione, il ginocchio destro si defletterebbe allungandosi in avanti, concentrando la potenza dell’offesa sul collo del piede quale graviterebbe a frusta. Ruotando dunque, lascerà che la leva adepta andrà ad orientarsi a linea d’aria del costato che gli giunge per primo al contatto, dunque il mancino. La potenza del colpo si rapporterebbe alla velocità di rotazione dell’assetto, tant’è che dovrebbe spaziare di 180°, su tutto il fronte d’attacco contandone sull’estensione della gamba in sommarie lunghezze pari a 100 cm. Dovrebbe così colpire il rivale con un semplice ma al contempo minaccioso calcio. [ Chakra 14/15 ] [ Vista: 10 ] [ Forza: 10 ] [ Taijutsu: 5 ] [ 1/4 rialzo ] [ 1/4 Scatto verso ore 12 ] [ 1/4 Calcio al costato ] [ Equipaggiamento: in scheda ]

C'è da ricordare il fatto che ha davanti a sé un Genin che, da quanto ha potuto vedere, se la cava discretamente nell'utilizzo delle Arti Marziali. Attaccarlo frontalmente senza una giusta tattica non è sempre una buona idea. Lo vede rialzarsi, poiché Saru è destabilizzato dal dolore al fianco. Lo vede altresì correre in sua direzione. E' lento, molto lento. Ha la velocità di un comune civile. Pertanto, viene avvistato e intercettato. Prima ancora che possa avvicinarsi a Joshi, quest'ultimo allunga il braccio destro in avanti. Gli corre in contro, essendo però più veloce di Saru. Il pugno viene diretto verso la bocca dello stomaco altrui. Frontalmente, appunto, nella direzione verso cui lo stesso Saru sta correndo. Il dolore è lancinante anche in quella zona del corpo, tant'è che gli mancherà il respiro per qualche istante. Joshi si ritrae, lasciandolo cadere al suolo, ai propri piedi [-10 PV]. Non è andata esattamente come sperava, ovviamente. Le tattiche non sono state eccelse da portarlo alla vittoria. In quel frangente, però, subentra Yoshi, la Sensei dai capelli arancioni. <Basta così.> Afferma, assottigliando le palpebre. <Un medico!> Esclama, direzionando lo sguardo verso la folla. Quivi, dovrebbe sopraggiungere subito un medico, il quale, assieme ad altri infermieri, si adopererà per portare Saru nell'Ospedale di Kusa, cosicché possa essere sottoposto a delle cure. L'esame, dunque, può ritenersi concluso. [END]

Saru affronta un Genin Taijutser, fallendo.

La prima tattica poteva essere buona, qualora avessi previsto il fatto che la Bomba Luce esploda all'inizio del turno successivo.
Ti ho dato la Difesa da 1/4 e hai fatto la Sostituzione che impiega 2/4.
Alla fine, essendo destabilizzato, hai provato ad attaccare. Tuttavia, attaccare frontalmente un Taijutser, essendo anche lento (Agilità 5), non è una buona idea. Io avrei usato le carte bomba fossi stata in te, onestamente. Sarebbe stata una buona idea.
Le descrizioni sono impeccabili, però. Pulite, precise e chiare.
Non fosse stato per le tattiche e le turnazioni c.c

Per me è no, mi spiace. Ma so che potrai rifarti tranquillamente alla prossima. Il talento c'è v.v

Niente EXP.