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Spada contro Spada [Allenamento]

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con Furaya

15:25 Furaya:
  [> Dojo] Si sta avviando verso il Dojo, in casa di Yaran. Deve allenarsi con la Katana o, comunque, così si è pensato di fare, affinché possa affinare le proprie doti di Houjutser. Non è portatissima o, ad ogni modo, non si è allenata così tanto come ha fatto per le Arti Magiche, per le quali era sicuramente portatissima. Indossa un paio di pantaloncini di colore nero, una canotta del medesimo colore aderente al busto. E' scalza, ovviamente, trovandosi all'interno di un Dojo con il pavimento ricoperto dal tatami. Nella mano destra, sorregge la Katana dall'elsa nera e rossa, chiusa nell'adeguato fodero nero. I capelli rosei sono raccolti in una piccola codina alta, cosicché non le diano alcun fastidio. Il coprifronte, assieme agli altri oggetti di cui non ha bisogno, sono stati lasciati in uno Spogliatoio o in qualcosa in cui poterli lasciare al sicuro. Attorno al bicipite destro, vi è una fascia bianca lungo tutta la spalla, affinché il tatuaggio degli Anbu resti coperto e invisibile ad occhi indiscreti. Sopraggiunta nel luogo, inclina il capo verso la propria destra. <Allora?> Chiede, sbattendo le palpebre, mantenendo il braccio destro rivolto verso il basso. Ancora non estrae. Le spalle sarebbero rilassate, le gambe lievemente divaricate per mantenere l'equilibrio. [Chakra ON][Katana]

15:57 Furaya:
  [> Dojo] Adocchia Yaran. Lo scruta. Resta perfettamente seria. Adopera quella sorta di ''Maschera'', con la quale dovrebbe riuscire a mascherare ogni sua emozione contrastante con la battaglia. I lineamenti del viso sarebbero perfettamente calmi, come gli occhi che osservano l'avversario. Non si lascia abbindolare dal corpo perfetto di Yaran, per quanto, in circostanze normali, un'occhiata più mirata non le avrebbe fatto di certo schifo. Aggrotta lievemente le sopracciglia, lasciandolo parlare. <Come vuoi e non preoccuparti per la Rabbia.> Chiosa, facendo spallucce. Subito dopo, sposterebbe la gamba sinistra indietro, portando la destra un poco più avanti. La mano sinistra si avvicina all'elsa della Katana, estraendola. Si ritrova a circa cinque metri, frontalmente, ragion per cui dovrebbe adottare la Misura Larga. Ossia, avvicinarsi. Impugnerebbe la Katana con entrambe le mani, irrigidendo lievemente la muscolatura sia degli arti inferiori che di quelli superiori. Rivolge al ragazzo il piatto della lama, poiché è con esso che dovrebbe andare a colpire. Comincerebbe a correre in sua direzione, brandendo la spada con entrambe le mani. La innalzerebbe verso l'alto, tentando di effettuare un semplice Sgualembro. Mirerebbe alla spalla destrorsa altrui e, infatti, qualora fosse riuscita ad arrivare in sua direzione, la Spada verrebbe mossa dall'alto al basso, lungo la destra e quindi la sinistra della Consigliera. Le spalle si muoverebbero, facendo sì che le braccia vengano sollevate. In esse incanalerebbe tutta la forza di cui dispone. La schiena sarebbe ben diritta, seppur lievemente piegata in avanti. Le gambe, una volta giunta a circa un metro e mezzo da lui, sarebbero come prima: sinistra un poco piegata indietro e la destra avanti, cosicché possa molleggiare su entrambe. In tal modo, dovrebbe infatti tentare di colpire la spalla e, scendendo, il fianco e il braccio. Il tutto, ovviamente, soltanto se l'altro non abbia intercettato per primo il colpo. In fondo, conosce benissimo i suoi limiti. [1/4 Avvicinamento | 1/4 Attacco Semplice][Houjutsu: 55 | Agilità: 55 | Forza: 35][Chakra ON]

23:34 Furaya:
 Para il primo colpo, poiché più forte di lei in quest'ambito. Tuttavia, tenta un colpo che vada verso il basso, mirando alle gambe della giovane. Però, mentre egli dovrebbe parare e avvicinarsi, lei stessa andrebbe a compiere qualche passettino all'indietro, affinché possa distanziarsi dal giovane. Gamba destra e mancina che si alternerebbero velocemente, portando la schiena ad irrigidirsi. Si distanzierebbe di circa due metri scarsi dalla figura del ragazzo. Le spalle sarebbero rilassate, ma cerca di sorreggere l'arma. Ne dovrebbe vedere l'avvicinarsi e, quindi nel veder muovere le di lui braccia, tenta altresì di intercettare il colpo altrui, il quale sarebbe diretto verso le di lei gambe. Le gambe stesse sarebbero lievemente divaricate e, nel notar l'attacco altrui, cerca di portar il braccio destro a far muovere la spada verso il basso. La posizionerebbe in diagonale, perciò con l'elsa verso destra - in alto - e la punta verso sinistra - in basso. Il braccio sinistro, al contempo, cerca di andare in aiuto della gemella. Manterrebbe la spada con forza, cercando di opporsi con quanta forza possiede a quella immessa dal ragazzo. Digrigna i denti, mentre andrebbe ad irrigidire la muscolatura delle spalle, degli arti superiori e inferiori. La gamba sinistra si sposterebbe in avanti, rispetto alla gemella che sarebbe posta un poco più indietro. La schiena si arcuerebbe un poco, cosicché possa imprimere la forza sopracitata. Spingerebbe le braccia in avanti, incanalando tale energia e forza all'interno dei polsi e degli avambracci. Le dita sarebbero serrate attorno all'elsa. La Katana, ovviamente, sarebbe rivolta all'avverso tramite il piatto. Il tentativo ultimo, quindi, oltre a quello di difendersi le inferiori leve, sarebbe anche quello di portare l'arma stessa verso l'alto. Praticamente, cerca di compiere praticamente un Ridoppio. Non sta cercando di disarmarlo totalmente, poiché comprende il fatto di essere troppo debole per riuscire a fare qualcosa del genere. <...> Il respiro, ovviamente, verrebbe regolarizzato, senza strafare ulteriormente. [Houjutsu: 55 | Agilità: 85 | Forza: 35 | Chakra ON][Katana]

00:24 Furaya:
 Si ritrova a circa tre metri di distanza, successivamente. L'altro le si allontana, ma l'avvisa che sta per attaccare. Assottiglia le palpebre, cercando di tenerlo sott'occhio. La gamba sinistra sarebbe posta in avanti, lievemente piegata, andando a formare quasi un angolo di novanta gradi. La gamba gemella, invece, sarebbe flessa un poco indietro, così da mantenere saldamente l'equilibrio. La schiena sarebbe ben diritta, le spalle altresì rilassate, ma al contempo tese e pronte a scattare. Le braccia si piegherebbero appena nella zona del gomito, così da sorreggere adeguatamente la Katana, distribuendo il peso e la forza in entrambe le spalle, bicipiti, polsi e mani. Ovviamente, la destrorsa sarebbe un poco più sopra del pomolo del manico, affinché il braccio non portante sia più in basso. La spada sarebbe posta innanzi al di lei busto, frontale, come se le tagliasse a metà il viso. Inoltre, è il piatto che sarebbe rivolto verso il ragazzo e non l'unico filo ch'essa possiede. Nel vederlo attaccare, dunque, cerca di individuarne la mossa. E' decisamente veloce, pertanto andrebbe ad imprimere forza particolarmente nelle inferiori leve. Con una lieve torsione del busto verso la spalla presa di mira - per cui, la destra -, facendo sì che le braccia e la stessa spada ne segua il movimento, tenta di frapporre il piatto tra il punto da colpire e l'arma con cui farlo. Sarebbe, dunque, posta lievemente in obliquo. Ritraerebbe altresì un poco la spalla all'indietro, quasi a volerla staccare, qualora vi sia comunque un contraccolpo che costringa la lama della Consigliera a tornare indietro. Si piegherebbe ulteriormente sulle inferiori leve, appunto, dal momento che dovrebbe andare a compiere una ''battaglia di forza'', qualora riesca a fermare ovviamente il colpo. E, infatti, qualora questo fosse riuscito, non vorrebbe che la disarmasse. Nel momento in cui Yaran dovrebbe imporre ulteriore forza - nel caso in cui voglia spingerla indietro o continuare l'offensiva -, con la forza impressa nelle inferiori leve così da provare a non indietreggiare, dovrebbe riuscire a stare ferma. Infine, il tentativo ultimo, oltre a quello di non indietreggiare e non farsi colpire, sarebbe anche quello di spingere l'altrui arma in avanti, lontana dal proprio corpo. [Houjutsu: 55 | Mente: 85 | Agilità: 85 | Forza: 35 | Chakra ON]

01:08 Furaya:
 Già a conoscenza del fatto d'essere più debole, non si soprende del fatto che non riesca a compiere ciò che vuole. Nonostante imprima forza nel corpo, per poter mantenere una salda stabilità col terreno, avrebbe quantomeno avuto bisogno del Rilascio del Chakra. Una patina azzurrognola sotto i piedi, però, sarebbe stata ben vista e sarebbe stato sleale. Pertanto, non riesce a sopportare più di qualche secondo la forza e la potenza con cui egli si impone sulla di lei arma. Non riesce a disarmarla, tant'è che le dita si stringerebbero ancora saldamente attorno all'elsa della Katana. Pertanto, perde semplicemente l'equilibrio. La pianta del piede, vuoi per il sudore, vuoi perché perde totalmente presa con il terreno, slitta. La manda letteralmente a gambe all'aria, poiché l'altro la spingerebbe con la forza indietro. <NGH-> Stringe i denti, sgranando gli occhi e, istintivamente, la mano destra permane attorno all'elsa, mentre la sinistra la lascia andare. Si distende in avanti, alla ricerca di un qualsivoglia tipo di appiglio. Le dita e la relativa mano si stringono e, teoricamente, dovrebbero trovare soltanto il braccio del ragazzo o i pantaloncini, se proprio vogliamo esagerare. Infine, quindi, dovrebbe cadere al suolo, schiantandosi di schiena e col capo. <Ahi, porca pu- miseria.> Si corregge, non volendo apparire scurrile agli occhi altrui. Insomma, si potrebbe dire che il combattimento non sia andato come sperato, dal momento che, non solo si è fatta atterrare, ma si è anche fatta male. Il tatami sarà anche divers dal pavimento normale o dal terreno esterno alla struttura, ma cadere a peso morto all'indietro, pur aggrappandosi al giovane, non migliora la situazione. Dolorante, mugugna ancora qualcosa. Mugugnii di dolore, senza dubbio. Dovrebbe trovarsi ancora a terra, dunque, a meno che Yaran non le sia caduto letteralmente addosso nel tentativo di aggrapparsi a qualcosa per evitare di cadere e rompersi l'osso del collo, in direttissima. [Chakra ON]

01:49 Furaya:
 Fortunatamente, non lo lascia in mutande. Cade al suolo, trascinandoselo dietro. Ha l'accortezza di metterla una mano sotto la nuca, cosicché, nel cadere, non sbatta violentemente la testa. Stringe gli occhi, strizzandoli, per poi rendersi conto che il colore viene accusato soltanto al livello della schiena. Riapre lentamente l'occhio destro, rendendosi conto del fatto ch'egli le ricade praticamente addosso. Sgrana gli occhi, arrossendo giusto un po', nel trovarselo così vicino. Si toglie praticamente subito da sopra la donna, per fortuna. Quest'ultima, infatti, raddrizza la colonna vertebrale, avvicinando le gambe al busto, così da piegarle a mo' di indiano anch'essa. La spada viene avvicinata e posata, in orizzontale, sulle proprie gambe. <Mhh..> Mugugna, piegando il capo di lato e osservandone la lama totalmente nera. Passa un dito sul piatto della lama, da un punto ad un altro, espirando. E' stanca, senza dubbio. <Non l'ho fatto apposta.> Mormora, sbattendo le ciglia e sollevando lo sguardo in sua direzione. <E' stato un gesto istintivo, dal momento che stavo cadendo.> Aggiunge, mantenendo un tono assolutamente neutrale e tranquillo. <Sta di fatto..> Espira, riprendendo successivamente fiato. <..che sarebbe meglio se mi concentrassi sull'uso delle Arti Magiche in battaglia. Non sono ottima nell'uso delle armi. Ho molte pecche.> Afferma, le quali trattano sicuramente la velocità di attacco e/o difesa. <Non sono diventata più brava. Ho solo fatto come mi avete detto tutti: nascondere le emozioni in battaglia.> Su una cosa suo padre aveva ragione e, indubbiamente, è quella che ha appena annunciato. In seguito, quindi, si ergerebbe in piedi, avvicinandosi al fodero della Katana buttato a terra, vicino all'ingresso. La rinfodera, per poi cominciare ad avviarsi verso l'uscita del Dojo. <Vado a darmi una lavata.> Ha sudato, del resto. <Grazie per l'allenamento. Mi è servito.> Per capire le sue debolezze, sicuramente. Non accenna ad alcun sorriso. Il tono è assolutamente neutro, anche quando gli lancia un'ultima occhiata e va via. [END]

Semplice allenamento.