Voci del Passato
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Giocata dal 12/01/2016 23:10 al 13/01/2016 01:22 nella chat "Sorgente"
Kiri un posto magnifico, le strutture e le fontane richiamano spesso la tua attenzione ,forse non te ne stai neanche accorgendo ma una delle tante farfalle che svolazzano sul tuo sentiero, s’è appena poggiata sulla spalla. Una strana risata , una bambina ride divertita , un suono al quanto inquietante dovrebbe attirare la tua attenzione. Qualche secondo di silenzio poi e la voce si paleserà di nuovo. “ Vai dov’è l’acqua non dev’esser sporcata… Ora che sei grande dovresti conoscere qualcuno…” qualunque sia la tua reazione …la farfalla volerà via verso la sorgente di uzu no kuni, la sorgente maledetta.
[--->Sorgente] Notte sulle terre dell’acqua, la luna a contaminar quello spoglio cielo, illuminando a chiazze il cammino, cammino intrapreso dal Rikudo Sennin che lo ha portato lontano dalla sua meta, lontano dai due membri dell’Akatsuki che lo stanno accompagnando a Kiri. Una farfalla leggiadra ha avuto l’ardire di posarsi sul Seiun, leggiadra quanto bella, il viola spento delle iridi di Akendo la seguirebbe, portando dunque il proprio sguardo sulla farfalla…d’un tratto una voce…una risata, giovane, fanciullesca, raggiungere il Rikudo Sennin, stranito da tale voce quanto curioso per la situazione, attenderebbe che una figura si mostri o nuove parole lo raggiungano…pochi secondi prima che uno dei suoi desideri si avveri, nuovamente la stessa voce lo raggiungerebbe, poche parole ma ben chiare, pur non conoscendo l’esatta locazione di ogni posto nel paese dell’acqua, i principali luoghi nonché mete altrui sono più che conosciuti. Eccolo li dunque, il cappello di paglia dai drappi bianchi posto sul capo a nasconderne in parte il volto, tunica nera macchiata da nuvole cremisi, coprirne il busto e con esso l’armatura di terracotta, le due else visibili appena da sotto il manto scuro, ai piedi dei semplici sandali….più importante di tutto, l’anello posto sul pollice destro, simbolo di appartenenza ed importanza all’interno dell’organizzazione. Lenti i passi come il respiro, ogni senso pronto all’azione e tenuto all’erta, chiamate del genere hanno sempre un perché è mai sono dettate dal caso, stelle le fanciullesche parole ne hanno dato conferma…<qualcuno da incontrare..> andrebbe a ribadire a bassa voce, flebile sussurro in quelle sorgenti deserte dato il tardo orario. Pochi passi prima di arrestare il proprio passo, scostare leggermente verso l’altro il cappello e dare così una squadrata veloce all’intero loco, alla ricerca di una qualche figura, per quanto stranito da tale richiamo, i sensi sono vigili…pronto ad ogni possibilità. [chakra on] [Ama Mabushi equip] [Izanami & Izanagi equip] [tonici equip] [vesti Akatsuki equip] [Sorgente] Nessun suono nella sacra sorgente, nessuno forse andrebbe li visto l’orario .. la pace regna sovrana, il suono è lontano ma no il canto celestiale della sorgente maledetta.. poco prima dello sbocco delle acque si può intravedere facilmente una figura celata da un manto scuro con una nota viola stampata all’altezza della schiena, circondata da uno stormo di piccole farfalle , solo chi ha vissuto la storia può sapere il significato di tali abiti, cosa rappresentano, non basta studiarla ma bisogna vivere il passato… Non sempre quello che viene scritto o raccontato è la verità… il nero cappuccio come il cielo che ricopre il santuario, nasconde il viso del Chunin del Suono non sarà facile riconoscerlo … lui non dovrebbe neanche trovarsi li , ma nessuno noterà la sua assenza al villaggio visto le ricostruzioni in corso… e poi lui è un fantasma… in pochi sanno della sua esistenza ancora. Un leggero tocco di vento agita il manto, il silenzio è cosi potente che si può sentire chiaramente il Canto di Vento… ma un suono di passi interrompe il concerto di Gaia… forse il suo ospite è finalmente arrivato. << Sei arrivato finalmente?>> domanderebbe senza voltarsi, una voce asessuata e fredda,simile a quella del loro sensei dovrebbe risuonare alle sveglie orecchie del leader della nuvola rossa. I due si conoscono di vista, ma erano solo dei deshi , destinati a diventare armi della pace…chissà se si ricorderanno uno del altro un giorno [Chakra Off] [nessuna arma] [Maschera da bambola non indossata] [--->Sorgente] Fermo ed immobile in quel solenne loco, meta di molti pellegrini anche solo per ristorare le proprie membra, tenderebbe le orecchie, volte a captare ogni singolo suono presente nell’aria e attorno a se stesso, ma lo scroscio dell’acqua a quanto pare…..è l’unica cosa udibile. Questo parrebbe, scostando leggermente il cappello di paglia verso l’alto, finché, dove l’acqua ha origine, una figura in lontananza si renderebbe visibile agli occhi del Rikudo Sennin…figura nera avvolta in un manto del medesimo colore, attorno ad essa stormo di farfalle, abiti che richiamerebbero alla memoria un giovane Akendo, lontano è il tempo poiché molte lune sono passate dalla sua giovane età, affinché riesca a ricordarsi invece di provare nient’altro che alcune sensazioni alla vista di quella figura e del vestiario. Tocco vellutato del vento che andrebbe a smuovere le rispettive vesti dei due poi d’un tratto quel silenzio spezzato successivamente dalle parole della misteriosa figura<….> vorrebbe schiudere le labbra per dar voce ai propri pensieri, ma silente rimane affinché possa comprendere meglio la figura che gli si para d’innanzi, agile la mente del Seiun, analizzando ogni suo dato a disposizione, formulando ogni possibile scenario. Lo guarderebbe di sottecchi, abbassando leggermente le palpebre, nessun rumore, nessun pensiero reso reale, pochi passi, lenti, con estrema cautela in direzione della misteriosa figura verrebbero fatti, ad ogni passo nella sua direzione la voce appena udita richiamerebbe nuovamente altre sensazioni, qualcosa di già udito, vissuto e rivisto gli si para d’innanzi e quella voce, molte le sensazioni che percepirebbe ma nulla ancora attua risvegliare ricordi vividi nella mente del Rikudo Sennin [chakra on] [Ama Mabushi equip] [Izanami & Izanagi equip] [tonici equip] [vesti Akatsuki equip] [Sorgente] Ancora silenzio, chissà se si tratta di Akendo o qualcuno li ha scoperti, ma non corre nessun pericolo, quel territorio è neutro per sua fortuna. Lentamente il capo si volta, seguito da suo corpo che adesso si trova perfettamente parallelo a quello del Seiun. Occhi violacei si poggiano su di lui,anzi sul suo anello. Akendo è arrivato finalmente, ma come il Chunin non è un tipo di molte parole. Volete un consiglio? Se volete organizzare un party , non fate molto affidamento su di loro. Di certo non saranno le anime della festa. Lenta la mano mancina dovrebbe alzarsi adesso, fino all’altezza della fronte stringendo nel pungo il cappuccio che dovrebbe essere abbassato di conseguenza. <<… è da mesi che devo avvicinarmi a te ma non m’è stato possibile. Il nostro Sensei ti manda i suoi saluti. >> Replicherebbe freddo mostrandosi allo shinobi. Capelli di platino cadono lunghi nella spalla, pelle bianca dai tratti femminei , simili a quelli di una bambola, ma i lineamenti sembrano appartenere a un uomo. Lobi leggermente dilatati da due piatti di cristallo nei lobi. Una figura elegante ma sembra non temere il potere smisurato dello shinobi che si trova avanti a se. Anzi sembra quasi che il pensiero non l’intimorisca nemmeno. Spavaldo? No per niente , non è li per combattere, ma solo per compiere la sua missione. << Lo ricordi molto sai?>> Domanderebbe ancora senza smuoversi dal suo posto, fissandolo ancora con l’iridi di diamante, vuoti proprio come il calore delle sue parole. [Sorgente] Fermo e sicuro nella sua posizione di stallo neutrale, il Rikudo Sennin arresterebbe il proprio passo una volta trovatosi a pochi metri dalla figura misteriosa, cauti entrambi in ogni singolo movimento, senza sbilanciarsi ne mostrare debolezze all’altro. Un gioco di sguardi e movenze, ormai pochi metri a distanziarli, la figura sollevare lentamente la mano, seguito ogni gesto dalle iridi viola concentriche di Akendo, impassibile, calmo, non percependo alcuna intenzione negativa, lasciando che la figura mostri al Rikudo Sennin il proprio volto. Lunghi capelli argentei, pelle bianco neve, delicata come essa, tratti morbidi…quasi androgino ma chiaramente si tratta di un ragazzo, mentre le di lui parole raggiungerebbero il Seiun, sempre più stranito e sorpreso finché la parola sensei non lo raggiungerebbe, facendolo capitolare in un baratro senza fine, nei meandri della propria mente. Attimi che durerebbero anni, mentre pensieri verrebbero revocati ora più di prima alla vista del volto del ragazzo….<sensei?> occhi sgranati leggermente per quanto quel viso che tanto somiglia al fu Madara gli concede….<sensei…> sempre più basso il tono come ultimo respiro agonizzante di un vecchio morente, mentre la mente continuerebbe a viaggiare, la strada è piena di ricordi alcuni difficili da rammentare, ma di sensei…ne ha solo avuti due è solo il primo può veramente chiamare sensei se non una figura di riferimento superiore per quei suoi anni pieni di dolore, sofferenza e sacrificio. La mente si rifiuta ma, nuove parole, rivolte dallo stesso ragazzo, lo raggiungerebbero nuovamente come a confermare il tutto, la mente si rifiuta eppure molte sono le incognite di quel giorno di molte lune fa, venuto a sapere della dipartita di Kenji, molte incognite e poche risposte che potessero accertare la cosa, eppure ignaro di tutto si era quasi convinto che per il suo sensei non ci fosse stata salvezza ed ora…a distanza di anni eccolo li, sbattuto contro la certezza a quanto pare che il suo sensei gli porti i propri saluti, somigliandolo addirittura…questo è certo molte volontà dello stesso Kenji sono passate ad Akendo, eredità millenaria….<questo non è possibile> non cerca tanto di negare quel che sente bensì cercare un ulteriore prova eppure vociando quelle semplici parole, il ricordo di quelle farfalle, un legame indissolubile con la bambola di porcellana…tutto diviene più chiaro….<portami da lui> non attenderebbe dunque prova bensì vorrebbe semplicemente constatare con i propri occhi. Ed è li che la razionalità quasi vacillerebbe chiedendo forse qualcosa che non è attuabile in questo momento, nonostante ciò ecco che lo desidera anche solo per un istante. [chakra on] [Ama Mabushi equip] [Izanami & Izanagi equip] [tonici equip] [vesti Akatsuki equip] [Sorgente/Uscita] Ed ecco che le sue parole arrivano chiare a quelle del leggendario, può vedere nelle sue espressioni che la freccia è arrivata e ha investito la mela frattumandola, forse è stato troppo diretto? Si, ma non hanno tempo per perdersi in stupide presentazioni , non loro , non sono stati creati per questo. Il capo si china leggermente di lato, le palpebre non si abbracciano mai, sembra una marionetta una bellissima marionetta mossa da un artista invisibile. << Perché cosi incredulo? Pensavi che uno shinobi qualche con due ninjustu poteva uccidere il nostro sensei? Mi deludi cosi..>> Il finto sorriso muore veloce sulle labbra di luna,ascoltando la sua richiesta per poi socchiudere le palpebre per un istante e scuotere il capo in segno di negazione. <<Non posso farlo, almeno non per ora. Devi continuare la tua missione come io sto continuando la mia… Ma non disperare. Lui ti osserva , lui non ci ha mai lasciati da soli… >> Prende una piccola pausa rialzando la mancina che va a catturare il cappuccio ricoprendo il capo. << Ha preferito farti sapere che lui è ancora vivo per mano sua. A quanto pare molti hanno stretto accordi con lui, presto lui tornerà… E questa volta non lascerà scoperta Amegakure.. Anche la Pioggia si merità la Pace adesso. Non lo dimenticare…>> Inizierebbe a muovere i primi passi verso l’uscita. Per poi muoversi verso il “fratello” e fermarsi al suo fianco. << Per qualsiasi cosa mi trovi a Otogakure… Utako Tsuki, sarà al tuo servizio per qualsiasi cosa per ordine di nostro padre. Basta che non metti in pericolo il Suono. A presto. >> Si allontanerà dalla sorgente se Akendo lo permetterà subito dopo. [Chakra Off] [nessuna arma] [Maschera da bambola non indossata] [Sorgente] Mosso da sconforto e poco raziocino, una richiesta importante verrebbe posta ad Utaku, il desiderio di poter rivedere dunque il suo sensei, pur sapendo bene che richiesta egoista e priva di razionalità possa essere, come promesse di un bambino o richieste di un marmocchio che non verranno mai esaudite. L’attesa e lunga, il silenzio altrettanto che infine verrebbe spezzato dalla marionetta di porcellana, poche parole ma chiare, dirette…nemmeno il tempo di continuare che Akendo subito ribattere….<è dunque dov’era quando tutto e tutti mi hanno abbandonato? Perché non portarmi con se? Perché non portarmi….> ultime parole che si sparpaglierebbero nel nulla, nell’aria fredda, prese e portate via dal vento e per quanto mosso da ira, dolore e dubbi sul perché non sia stato scelto dall’unico senpai, dall’unica vera Bambola di porcellana, ecco che le novelle parole spiegherebbero seppur in parte i dubbi del Rikudo Sennin che d’innanzi a tale affermazioni tornerebbe quel semplice ragazzo, al fianco del suo senpai aggrappato a lui, sempre al suo fianco. Parole precisi, nulla lasciato al caso, parole che sanno di verità, le percepisce...è vivo e sta tornando….<non ci ha mai lasciati> andrebbe a ribadire come sussurro, solo in quel frangente ricorderebbe qualche frammento, ricordo perduto ad Oto di piccoli deshi, le iridi si poserebbero nuovamente su quel volto, mentre ultime parole verrebbero spese….<Ame, una pace duratura> una pace desiderata da Kenji a lungo e forse mai ottenuto realmente. La destra si leverebbe al capo, scostando il cappello come cenno di saluto, congedando così Utaku, avendo appreso l’ubicazione di quest’ultimo ed un suo possibile aiuto…<Le mie intenzioni sono ben lontane dalle lande del suono> a confermare così le parole e gli avvertimenti appena uditi. Zittendosi infine, lascerebbe che il Chunin di Oto si congedi, scomparendo in pochi secondi, il capo alzarsi verso il cielo, un sospiro, inspirando l’aria pura della sorgente, i violacei occhi sulla luna…<Senpai> nulla più…un sussurro urlato nel vento…sta tornando.END