In quel di Kusagakure, vi è fermento in Ospedale. Dopo l'attacco al Carcere, è normale che vi sia preoccupazione per un'imminente battaglia, la quale non porterà altro che morti. L'infermieria dietro la scrivania, la quale divide Zeero dalla donna, lo osserva dall'alto al basso. <Salve.> Lo saluta, con rispetto. <Vada lungo quel corridoio...> Ne indica uno sulla sinistra dell'uomo. <In fondo, sulla destra c'è un ambulatorio.> Espira, sbattendo le palpebre. <Bussi ed entri. Dovrebbe esserci il Primario. Potrà occuparsi di lei.> Semplici direttive quelle della donna, la quale ricomincia da dove si era interrotta. Dunque, Zeero dovrà semplicemente avviarsi verso quell'ambulatorio. Il corridoio è largo appena due metri e mezzo. E' pieno di persone: anziani, bambini con i genitori al loro fianco. Qualora il ragazzo sia effettivamente arrivato innanzi alla porta e abbia bussato, una voce femminile dall'interno pronuncerà le seguenti parole: <Avanti.> E nient'altro. [Quest di Cura]
Ascolta le parole della infermiera, pacata e seria nel suo lavoro:"Grazie bambolina!" stira un sorrisetto sadico a ammiccandole con l'occhio sinistro, il tono del giovane è alquanto rauco, da uomo maturo. Si avvia dunque verso il corridoio indicatogli, proprio sulla sua destra, voltandosi potrà notare tutta quella quantità innumerevole di gente. Con l'evasione dei prigionieri, vi è un clima di tensione, molte famiglie sono terrorizzate, altrettanto sono la quantità dei feriti che alloggiano in questa struttura. Il giusto clima di terrore che gradisce il genin, mentre avanza lentamente, in volto vi si disegna un ghigno di soddisfazione nello scorrere con lo sguardo, i volti sofferenti di tutta quella povera gente:"Il dolore è una punizione per voi meri mortali!" parla e si atteggia quasi come se fosse un Dio. Il suo obiettivo nella vita è proprio questo, diventare così forte da diventare un Kami sceso in terra, portatore di morte e distruzione, uno Shinigami! Al momento sa qual'è la sua relativa forza, glielo ha fatto ben capire il suo maestro, non ne è ancora all'altezza. Giungerebbe in fondo al corridoio, proprio di fronte a sè vi sarebbe una porta, dovrebbe proprio essere quella stanza, non potrebbe provare nemmeno a bussare, dato che non riuscirebbe ad utilizzare le mani:"Tsk! Dannazione!" quindi opta per un'altra alternativa. Solleva leggermente il piede destro, puntando con la punta dello stivale nella parte bassa della porta, lo carica leggermente inclinando la gamba all'indietro, rimanendo in equilibrio con piede opposto. Terrebbe il piede sollevato di pochi centimetri, riportandolo in avanti violentemente, bussando ripetutamente alla porta con la punta del piede, forza moderata:"C'è permesso?!" una volta che l'altra figura avesse acconsentito, risponde con tono scorbutico:"Sono impossibilitato ad aprire la porta! Mi faccia entrare!" attenderebbe quindi che gli apra la porta, rimanendo con le mani aperte a penzoloni distese verso il basso, di fronte all'uscio della porta. [Chakra off]Il Primario, ovviamente, non è certo a conoscenza del fatto che il giovane abbia i polsi rotti. Per questa ragione, si alza, lievemente infastidita e spingendosi gli occhiali su per il naso. Sono senza montatura. Indossa un camice bianco, gli occhi son di colore azzurro chiaro e i capelli neri sono sollevati in un chignon, dal quale ricadono alcune ciocche lungo il collo. Indossa, ovviamente, un camice di colore bianco. Apre la porta, adocchiando il giovane. Lo scruta dall'alto al basso. <Salve. Entri pure e si accomodi sul lettino.> Pronuncia professionalmente. Si scosta di lato, lasciando che questi si sieda e prenda, dunque, posto. Non appena questi si siede, chiude la porta dietro di sé. Si avvicina, cominciando a richiamare il Chakra Medico attorno alle mani, le quali andrebbero a ricoprirsi di una patina verdognola. <Fammi vedere.> Posiziona le mani al di sopra dei polsi, tenendoli a pochi centimetri di distanza dalla di lui pelle. L'altro dovrebbe cominciare a sentire giusto un lieve sollievo, non del tutto duraturo, dal momento che si trova all'inizio delle cure. <Come ti sei procurato queste ferite?> Chiede, mentre prosegue ancora nella cura, mantenendo lo sguardo fisso sulle evidenti ferite dell'altro. [Quest di Cura]
I suoi modi rozzi di fare risultano essere efficaci. Non poteva far altro in quelle condizioni, non riesce nemmeno a sollevare le mani, figuriamoci se riusciva a girare il pomello della porta. Lentamente la porta si apre, comparendo di fronte a sè una donna in camice bianco, occhi azzuri con una montatura di occhiali, capelli neri tirati all'indietro che la rendono ancora più sexy:"Wow, che schianto di medico!" un commento di poca eleganza che non trattiene, chissà quale reazione potrà suscitare alla donna. Ne rimane alquanto incanto da quella figura, mentre la squadra dall'alto verso il basso inebriandosi del suo profumo, ammirando le sue forme sinuose. Il suo ghigno si stende sempre di più,quasi i suoi occhi iniziano a brillare, non è poi così male andare in ospedale. Si siede sopra il lettino indicatorli dall'infermiera, ancora imbambolato, non pensa più a ciò che gli è successo la sera prima, come se tutto lo avesse dimenticato. Poggia le natiche sul letto, portando i polsi in avanti, mostrandoli belli gonfi:"Fai piano dolcezza, ho i polsi rotti!" sogghigna:"Durante un'allenamento col mio sensei! Stavo provando delle tattiche di combattimento..." mente spudoratamente, o perlomeno ne camuffa la verità.[Chakra off]Dovrebbe sapere che tutti i Medici dell'Ospedale di Kusa sono dei pazzi sclerotici. Difatti, la dottoressa, nel sentire i continui commenti inappropriati del giovane, avvicina la mano destra al polso sinistro. Lo tocca appena ma, conoscendo i punti nevralgici e i tendini del polso, fa provare dolore al giovane. Non è lancinante, ma comunque piuttosto evidente. Sorride, distendendo gli angoli delle labbra. <Mah. Non mi interessa.> Il Chakra Medico continua ad entrare in circolo, cosicché i polsi vengano guariti correttamente. Al termine, quindi, stringendosi un poco nelle spalle, va ad affermare quanto segue: <Evita di usare i polsi per i prossimi due giorni. Le mie cure hanno fatto sì che sistemassi le fratture, ma sei ancora in fase di recupero.> Disattiva il Chakra Medico, cosicché le mani tornino al loro colorito normale. <Puoi anche andare e..> Assottigliando lo sguardo, aggiustandosi gli occhiali per l'ennesima volta. <..puoi aprirti la porta anche da solo.> Lo lascia, infine, andare via. Guarito e senza ferite, ovvio. [END]