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Arrivo al tempio

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con Yukio, Kurona, Rasetsu

16:37 Rasetsu:
 Inarca il sopracciglio destro verso l'alto. Rivolge l'attenzione alla ragazza che sopraggiunge in quell'istante. Lui non richiama ancora l'Innata. Non ne trova la motivazione valida per farlo. Non si sente parte integrante di quella strana famigliola. A malapena sa qual è la ragione che lo spinge ad attivare quella strana Hijutsu. Sa soltanto che è un potere strabiliante e che, proprio perché gli piace così tanto, può usare tranquillamente. Ad ogni modo, prima di fare le apposite domande, sente varie voci provenire da ogni dove nella Cattedrale. Socchiude le labbra, sulle quali, attualmente, non aleggia nessun sorriso. Piuttosto, sul volto del giovane aleggia la perplessità più pura ed è raro vederlo così. <Che diamine sono quei cosi?> Gli viene, infatti, spontaneo chiedere. <"Nostro" mondo?> Incide maggiormente con il timbro vocale sull'aggettivo possessivo. Lui, d'altro canto, non sa quasi niente di quel 'Mondo', come da Yukio stesso definito. <Ehi, ehi.> Indietreggia di un mezzo passo. <L'ultima volta che ci siamo visti, hai cercato di uccidermi, dannazione!> Che poi non sia morto è tutt'altro dettaglio. E' per questo che si trova lì. <Ora, mi richiami per fare cosa? Kokketsu?> E' totalmente all'oscuro. Gli occhi si spostano dall'Arufa, osservando i piccoli esserini. <Sono veramente brutti.> Senza peli sulla lingua. Li scruta. Fa spallucce subito dopo, tornando ad ascoltare quanto egli ha da dire. <Tua figlia, eh?> Nuovamente, riporta gli occhi sulla ragazza. L'angolo destro delle labbra si solleva verso l'alto, con fare lascivo. <...> Sente, però, il modo in cui lo chiama. Sospira. Il braccio si solleva verso l'alto, portando indice e medio a spingere gli occhialini verso l'alto. Il sogghigno scema, mostrando un broncio, come se si fosse offeso. <Voi di Kusa..> Non che lui non lo sia, poi. <..adoperate ancora quel nome.> Sbuffa. Anche Nan lo usava, quando si è presentato a lui come emissario della Yakuza. <Io non dovevo darti un bel niente in cambio! Ero entrato qui dentro e mi hai scaraventato addosso quel pazzo!> Come cominciare bene la giornata se non litigando con un Tessai? Comunque sia, il giovane dai capelli rossi si presenta come il più maleducato del mondo. Non si presenta a dovere, bensì si sta lamentando da quando è entrato nella Cattedrale. <Dovrei collaborare con la bambola al tuo fianco?> La indica con un cenno della mano sinistra. Ha ben poco rispetto per gli altri. <Chunin?> Chiede, piegando le sopracciglia verso il centro della fronte. Si stringe nuovamente nelle spalle, il ché sta ad indicare che tale promozione non gli fa né caldo né freddo. Infine, compirebbe appena qualche passo in avanti, così da giungere a poca distanza da loro, essendosi tenuto a distanza fin quando ne ha avuta l'opportunità. <Non puoi farli star zitti?> Indica gli esserini, digrignando i denti. <Andiamo, avanti. Voglio andarmene di qui prima che mi facciano ammattire.> Peccato che più pazzo di così non possa diventare. Davvero, un peccato. [Chakra: 80/80]

16:48 Kurona:
  [Cattedrale] Gli occhi posati su Yukio, incuriosita dalla sua convocazione, rimangono lì posizionati senza emettere un fiato in presentazione a quella sorta di.. Don-uom-donn-raga. QUELLO. Si schiarisce solamente la voce, nella prima turba mentale del mattino, che la vede spostare gli occhi neri alla ricerca di curve giunoniche di quella cosa che ha davanti e che dovrebbe esser, se tutto coincide con quel che si son detti Yukio e Kurona, suo fratel-sorella. Le palpebre bianche calano, andando a limitare quel color ossidiana-viola che ne esce. Slitta lo sguardo attorno, quegli esserini deformi, così buffi e brutti. Solo potesse, arriverebbe sicuramente a dissanguarsi solo per averne un esercito attorno pressocchè sempre, con cui far baldoria e bere fino a notte tarda. Pochi minuti di distrazione, che le vanno concessi dopo l'ultima battaglia. Ancora, dal carcere alla protezione della cattedrale, neanche un graffio che non si sia inflitta da sola. Non un danno, su quella distesa di pelle bianca. <Ryuuma.> In un filo di voce, abbassa il capo nel classico saluto cortese, rimanendo al fianco dell'Arufa per tanto che questo spiega la procedura e dove devono andare a fare cosa. Il tavolo imbandito è di certo il prossimo obbiettivo. Che oggetti? Il giubbotto di Kusa; no per intenderci, qualcosa che lei non metterà mai e poi mai. Il labbro inferiore tirato nella morsa dei denti, mentre, ancheggiante, si sposta verso il tavolo a vedere cosa potrebbe tornargli utile, oltre le informazioni che Yukio dovrebbe donare ad entrambi prima di scaraventarli da qualche parte, dove forse, probabilmente, ci sono dei banditi. Che poi, boh. Forse no. Forse si. Forse è mistico. Lei almeno sta zitta, mentre la voce del rosso diventa un picchio nell'orecchio di Kurona, che sappiamo tutti essere fin troppo sensibile alla presenza di chi mina alla sua calma e pace interiore -che poi, non ce ne sia mai, non è dato saperlo-. Lo lascia parlare, poichè fa tutto da solo. Domanda, risponde, litiga, si lamenta. Guarda Yukio con la coda dell'occhio, in un'occhiata di quelle che se avrebbero le mani, lui si sentirebbe soffocare piuttosto rapidamente. <Mh.> Pigia solamente le labbra tra loro, limitandosi a catturare tutto quello che può avere e mutar le informazioni in dati da tenere in memoria, come un registratore ambulante. <Chiudi quella fogna e abbassa il capo davanti al Sommo Arufa.> Le labbra che si piegano, piano, l'angolo verso il basso in una smorfietta di stizza e fastidio. Come la perenne e irritante flemma che la caratterizza. <Procediamo. Mi sto annoiando.> Si, andiamo, informazione e via, a secco, senza pietà. Vai Yukio, lanciaci(?).[Innata on][Ck on]

"Oh suvvia, adesso le cose stanno così Ryuuma, se ti da tanto fastidio stare sotto le mie regole e far parte di questa famiglia mi riprendo il sangue, sai che posso? Oh no, vero... Me lo sono dimenticato, fino a prova contraria fai parte dei Kokketsu e quel sangue viene direttamente dal mio, senza di esso tu... Muori" Un sorriso sadico a mostrarsi sulle labbra lasciando che gli occhi dalla sclera nera si posizionino su di lui "Spero che ci siamo intesi e che possiamo.... CHIUDETE LA BOCCA!" Verso i demonietti che si fermano di colpo e si zittiscono iniziando a lavorare immediatamente senza dirsi più una parola fra di loro "Oh scusate" Il palmo sinistro si posizionerebbe vicino ad una navata libera e ancora intatta "Mh" Si concentra, chiudendo per un attimo gli occhi "Ciao Totoro, salve a tutti, iniziate pure a sistemare la cattedrale, i miei sottoposti vi daranno una mano" Riferendosi ai demonietti "Comunque si tratta di liberare la zona da trappole o banditi o tutti e due o nessuno dei due, in poche parole andate a ispezionare la zona, NON entrate dentro la struttura, mi raccomando" La destra schioccherebbe per l'ennesima volta ed ecco che i due membri del clan vengono avvolti lentamente da un turbine di sangue nero, un turbine che prende poco alla volta le sembianze di fumo diventando una sfera che avvolge entrambi. Il palmo destro di Yukio inizia a irrorarsi di viola scuro per poi impattare contro la parete della sfera facendole scomparire "A presto" Inglobate in quella sagoma, inghiottite nell'oscurità. "Tic, tac, tic, tac" Nelle loro teste, il rumore di un orologio.
"Sveglie, sono io, comunico con voi a distanza, vi ho portate nella boscaglia li vicino, fate attenzione..." Il terreno si presenta circolare, al centro questo imponente tempio, distrutto per via del tempo e degli agenti atmosferici ma si può vedere la sua vecchia imponenza, ma non è quello che ci importa, di interessante c'è tutta una arcata che percorre il perimetro circolare della struttura in cui passeggiano delle persone, armate? Eccome... Per altri dettagli sta a voi come comportarvi[GDR GO!][Diametro del territorio privo di alberi: 50 metri/Distanza fra voi e il porticato: 10 metri]

17:36 Kurona:
  [Limitare Alberi] Il succo necessario della missione è arrivato: Non entrare, perlustrare soltanto. Gli occhi si chiudono per un istante, lasciandosi trascinare via da quel turbine dall'odore metallico e dalla voce di Yukio che le guida e richiede informazioni passo dopo passo per tutto il susseguirsi della missione. "Nh." Risponde con un verso d'assenso mentale, in direzione dell'arufa, mentre attende di sbucare dal diramarsi della nebbiolina cupa, assieme al momentaneo compagno di squadra, nonchè fratello o sorella(?) sotto ogni punto di vista. Non un passo viene fatto, dall'ombra del limitare verdeggiante, cercando di tendere la destra verso Ryuuma, per fargli cenno di stare in silenzio. L'indice che si posa davanti alle labbra, sale ad indicare gli occhi e poi il conteggio: Contiamoli, stai attento. Non esce dal limitare oscurato, non ne ha alcuna necessità. Quell'accumulo di chakra violaceo che s'espande, cammina fino al punto d'incontro tra le sopracciglia, poco più su, divenendo un globo vivo, pulsante, lo lascia affluire al massimo delle abilità sbloccate con il tempo. "Ci sono degli uomini armati a pattugliamento. Chi sono?" Domanderebbe, mentalmente, verso Yukio occupato nella ricostruzione della Cattedrale, prima di estender il primo ramo, la prima mano infame, che copre un totale di settant'otto metri, andrebbe ad afferare silenziosamente la barriera psicologica del più distante tra gli uomini a passeggio, contando, bene o male, quanti ne siano in sua prossimità e quanti, siano lungo la circonferenza degli alberi. Insomma, lo sguardo vigile, cercherebbe di mappare il porticato e la circonferenza rasa a cui stanno a limite, mentre sgretola, ed intacca, l'apparato visivo di chi ha risposto al suo Gen. Non ne tiene il contatto visivo, non ne necessita neanche. Quel torrente di rilascio illusivo, scorre fino alla metà opposta, andado a bersagliare il primo sciocco abbastanza lontano, da poter cadere alle tecniche gen di cui dispone. Lascia il tempo a Ryuuma di impastare, contare anche lui, rivolgendogli solo ora gli occhi. <?> Giusto per capire se lui, ha una visuale migliore dalla sua, che minuta e bassa, dovrebbe confondersi nelle ombre molto bene.[Innata Attiva][Chakra on - 44/50][Illusione di un Senso:Vista - Tecnica rallentata, nessuna illusione corrente.][Gen 125]

17:50 Rasetsu:
  [> Dispersi] <Eh?> Biascica, inarcando il sopracciglio destro verso l'alto. <Sommo Arufa?> Non sa neanche cosa diamine voglia dire e, attualmente, non sa di chi stia parlando. <Mah.> Si stringe nelle spalle. Tende quasi ad ignorarla, subito dopo. Riporta lo sguardo verso Yukio, mentre digrigna i denti. <Famiglia? Sappi che non ti chiamerò mai ' Chichi '.> Fa il verso a Kurona, sbuffando. <Oh, certo. L'altra volta ti sei dimenticato di dirmi un bel po' di cose!> Replica, nervoso. Si lascia, quindi, avvolgere da quell'alone, da quella sfera di Sangue Nero. <Tsk.> Fa schioccare la lingua sotto al palato. Le braccia vanno a piegarsi sul petto, aspettando semplicemente di essere scaraventato chissà dove a fare chissà cosa. Però, già il semplice fatto di dover 'fare piazza pulita' non gli dispiace affatto. <...> Non replica all'ultimo saluto dell'Arufa, bensì si concentra. Farebbe in modo che il proprio Sangue Nero vada a mischiarsi con il Chakra Elementale Suiton. Nel frattempo, socchiudendo appena gli occhi, la mano sinistra si avvierebbe verso la tasca del giaccone corrispondente. Quivi, tirerebbe fuori il suo adorato Bisturi. Scopre il polso destrorso, il quale si presenta già pieno di cicatrici, memorie di vecchi tagli, tutti dovuti al richiamo di quella Innata spettacolare. Inciderebbe, infatti, proprio una di quelle cicatrici, affinché il Sangue Nero - qualora venga richiamato correttamente - possa fuoriuscire e circondarlo come uno scudo. Lacrime nere comincerebbero a scendere lungo le guance, fino ad arrivare alla base del mento. Gli occhi si scuriscono, divenendo quasi totalmente neri. All'esterno del proprio corpo, oltre a quelle lacrime e alla ferita che si è auto-inflitto, si andrebbe a propagare l'alone violaceo-nero, il quale potrà venir usato in seguito sia per attaccare che per difendere. Alle estremità di braccia e gambe, infine, dovrebbero altresì crearsi degli schizzi di Sangue. La mano utilizzata per ferirsi viene abbassata, riponendo l'oggetto che ha precedentemente recuperato. <Spettacolare come sempre.> Adora quella sua 'trasformazione'. Dalla prima volta in cui è riuscito ad adoperare il Sangue Nero, sembra essersene innamorato. Un po' come adora l'Anatomia Umana. Quel ticchettare di un orologio nelle orecchie viene accantonato. Non ha bisogno di altre distrazioni. Al termine di quel teletrasporto - o qualsiasi cosa esso sia -, si guarda attorno. Impossibile non notare l'imponente struttura, così come gli astanti armati. Resta vicino all'albero dove è stato mandato, osservando la zona circostante. <Cosa vuoi fare, bambola?> Chiede, poiché sembra sia arrivato il momento di collaborare. Non è solito farlo, questo c'è da dirlo. Ma lo hanno appena minacciato di morte e non è una persona che, attualmente, può affrontare. Inoltre, gli ha concesso di tenere quell'Hijutsu. Un favore per un favore, se vogliamo metterla così. <Mphf.> Un altro sbuffo, mentre assottiglia lo sguardo così da cercare di contare chi ha di fronte, di capire quanti effettivamente ne siano. <...> Tace, assottigliando le palpebre, spostandole da un punto ad un altro e sporgendosi appena soltanto per poter veder meglio. Data l'altezza, però, non dovrebbe essere un problema. Ad ogni modo, opta solo per questo, per ora. Non ha altro da fare se non attaccare a muzzo. [Chakra: 78/80][Tentativo Attivazione Hijutsu Kokketsu][-2PV]

Difronte a voi, nel semi cerchio che vedete, noterete la presenza di due arcieri posizionati in alto, in basso invece la presenza di tre mercenari, lo si vede da come sono vestiti, abiti grezzi, cinturoni con pugnali, delle bombette da quattro soldi e cose simili. I tre sono messi in un ordine rigoroso, uno difronte all'accesso del tempio oscurato dall'ombra del portico e gli altri due ai suoi lati verso l'estremità del semicerchio visibile. Il tempio è fatto unicamente di mattoni neri liscissimi, dentro di essi si notano delle venature violacee che sembran pompare chakra d'innata, come se fosse viva l'intera struttura. Adesso tocca a voi il primo movimento verso i nemici e porre fine alla loro vita per tentare una infiltrazione nella struttura a breve "Ryuuma, lo so bene che è spettacolare, comunque segui i consigli di mia figlia, vi troverete bene in coppia anche se non vi sopportate, fidati... Figliola, quelli comunque sono dei rompi coglioni, vanno uccisi senza problemi, non fatevi scoprire però sennò salta tutto"[FREEZ]

Difronte a voi, nel semi cerchio che vedete nel centro dello spiazzo disboscato, noterete la presenza di due arcieri posizionati in alto alla struttura, celati fra due torrette piccole, alte quanto un uomo di media statura (170 cm) che osservano la zona poco alla volta, si possono notare che vanno all'incontrario, quello alla vostra destra ruota lo sguardo alla vostra sinistra e l'altro fa l'opposto; in basso invece la presenza di tre mercenari, lo si vede da come sono vestiti, abiti grezzi, cinturoni con pugnali, delle bombette da quattro soldi e cose simili attaccati alle fusciacche e alle cinghie. I tre sono messi in un preciso modo, uno difronte all'accesso del tempio oscurato dall'ombra del porticato, visibili sono i luccichii delle sue lame grazie alle luci scure del tempio che emana di propria facoltà e gli altri due ai suoi lati verso l'estremità del semicerchio visibile. Il tempio è fatto unicamente di mattoni neri lisci, dentro di essi si notano delle venature violacee somiglianti al sistema circolatorio del chakra, atte a pompare sangue d'innata come se fosse viva l'intera struttura. Adesso tocca a voi il primo movimento verso i nemici e porre fine alla loro vita per tentare una infiltrazione nella struttura a breve "Ryuuma, lo so bene che è spettacolare, comunque segui i consigli di mia figlia, vi troverete bene in coppia anche se non vi sopportate, fidati... Figliola, quelli comunque sono dei rompi coglioni, vanno uccisi senza problemi, non fatevi scoprire però sennò salta tutto" Esattamente, una delle limitazioni che sta dando Yukio è proprio il SILENZIO.[GDR GO!][Diametro del territorio privo di alberi: 50 metri/Distanza fra voi e il porticato: 10 metri][Distanza precisa fra voi e gli arcieri in diagonale: 11 metri, altezza del tempio: 4.5 metri, distanza dal mercenario difronte al portone: 12 metri (sotto il portico nel centro), mercenario sulla vostra dx 15 metri (sotto il portico), mercenario sulla vostra sx 15 metri (sotto il portico)][Turni: Kurona, Ryuuma]

16:25 Kurona:
  [Limitare del perimetro] "Ai chichi." Il jutsu attivato in precedenza, sotto forma d'un ondata illusiva a vuoto, dovrebbe teoricamente, riportarle sotto forma di "ostacoli" le barriere mentali altrui, le quali non vengono intaccate in alcun modo dal suo volere, fino a questo momento. Il primo torrente, con silente grazia, che parte e si nutre dalla sfera superiore di quel che noi chiamiamo: La nascita del chakra -o impasto-, nonchè sfera visibilmente più potente in questo esserino minuto e immobile al fianco di uno degli alberi della seconda fila a rispetto del perimetro citato. Si dirige, riassestandosi in quel fiumiciattolo invisibile, andando ad intaccare la mente dell'arcere a DESTRA delle due torrette, posizionato in alto, dovrebbe rientrare nel raggio di azione con un'abbondanza di venticinque metri d'estensione -calcolando il perimetro tondeggiante e la distorsione del diametro data dall'altezza del tempio che non dovrebbe esser più alto di venicinque metri, sennò sarebbe un grattacelo-. Sempre che sia consentito abbatter questa barriera mentale, ne prenderebbe possesso, andando ad infettarne la vista, facendone cosa al proprio servizio. Ne va per primo, per semplice gusto e vicinanza, subendo del resto, per primo l'illusione designata a render innocui gli arceri che potrebbero altrimenti, far di lei ed il compagno-a d'azione, semplici bersagli in movimento. Solo per poi [secondo quarto d'azione] andar ad intaccare nello stesso medesimo modo l'altro, compagno di guardia, allungando un nuovo torrente, come una seconda mano pronta a regger nel palmo i sensi d'un altro stolto, caduto in una trappola fatta di silenzio e distante. E se reggerne due, è già difficile così, a levigare la difficoltà vien l'effettiva visione donata agli arceri, in due tempi d'azione di versi che dona a quello di SINISTRA due quarti d'azione di libertà, dove potrebbe, o non potrebbe accorgersi di niente. Cercando dunque, di prender il prima possibile possesso di ambo le menti: Vedrebbero un tondo, dall'aspetto d'un sasso di media grandezza, innalzarsi dal basso verso l'alto, in direzione della parte opposta a quella in cui son celati Ryuuma e Kurona, con sopra un fogliettino svolazzante -un fuda-, ma ecco che come questo sasso s'innalza e loro, hanno giusto il tempo di posarvici gli occhi sopra, esplode provocando l'effetto di una bomba luce. Un immergersi nel bianco immenso, accecante, che non dona alcuna sosta. Non vi sono fiati, tra i mutamenti dell'illusione che, inizialmente replica la realtà -per la metà d'un quarto d'azione- e poi, cattura gli sguardi, senza possibilità alcuna di ritirarsi, in un alternarsi compulsivo di tre specifici colori: Azzurro, bianco, rosso, azzurro, bianco, rosso, azzurro. E così continua, andando a mirare alla fotosensibilità umana e non, presente in grandi o scarse quantità di tutti noi: Invero, da che mondo e mondo, in una foto con il flash tendiamo a chiuder gli occhi. E' un riprodursi repentino di questi flash, che lanciano al lobo temporale imput che esso non può immagazinare e cogliere. Ma il sostenersi di un imput solo che, solitamente ci toglierebbe la vista per pochi secondi, farebbe propagare il "danno" -visto dal cervello come tale- in tutti e due gli emisferi, andando ad intaccarne le capacità e la tensione di qualcosa che possiamo paragonare ad un infezione vera e propria. Che con il corso del Jutsu, dovrebbe portare ad una crisi tonico-clonicale -ultimo stadio dell'epilessia- dovuto proprio, come detto, al persistere di imput non immagazinabili. Ergo covulsioni, irrigidimento dei muscoli, perdita della manualità e del controllo sulla propria muscolatura affetta da spasmi repentini. Possibili risvolti: Soffocamento, collasso del sistema cerebrale, ictus, cecità accompagnata dall'impossibilità di muoversi per del tempo: ovviamente in proporzione alla resistenza degli arceri psico-fisica. Ricordando Kurona stessa -grazie alla dottrina in cui è cresciuta-, che un arcere è solitamente più minuto e agile, di un combattente di prima fila, con una mente solitamente più sviluppata (vista) di quest'ultimi. Ma mente sviluppata o meno, papà Yukio avrà modo di conoscere la nuova potenza di Kurona? -tutta il papà-. [Ck on][Innata On][36/50 | 6 - attivazione| 2 - mantenimento][2/4 jutsu mantenuto sul destro - 2/4 jutsu attivato sul sinistro][Illusione di un senso: Vista | Genjutsu 125][Illsuione: Simulazione della carta bomba per realismo, flash continui per una velocità di 0,001][No equip]

16:28 Rasetsu:
 Limitandosi a guardare, nota il numero totale dei nemici. <Due in alto, tre in basso.> Afferma, mantenendo un tono di voce basso. La di lui innata permarrebbe attiva, la quale lo circonderebbe con il suo alone violaceo. <Pensa a quei due in alto.> Esplica, serio. Nel mentre, però, si sente di già carico. È arrivato il momento di uccidere. Gli angoli delle labbra si sollevano verso l'alto, mostrando le zanne bianche e digrignanti, come se dovesse azzannare la preda da un momento all'altro. Adopera, dunque, il Sangue Nero che ha tutt'attorno a sé. Il braccio destro si distende in avanti, muovendosi celermente da sinistra a destra. In seguito, senza fermarsi, ma cercando d'esser alquanto veloce, lo sposterebbe dall'alto al basso e, poi, in direzione opposta parallela alla prima - destra a sinistra -. L'alone dovrebbe prendere la forma di una sorta di quadrato, la cui larghezza, altezza e lunghezza sarebbero di un metro e mezzo. Cerca di mettersi in una posizione tale che alberi e quant'altro non diano fastidio al suo costrutto. Le gambe si divaricherebbero lievemente, cosicché possa avere un giusto e perfetto equilibrio sul terreno. La colonna vertebrale permarrebbe ben diritta, gli occhi puntati sul primo nemico da voler far fuori. Mira alla sua sinistra, pertanto al tizio che, visto dal punto di vista della Cattedrale, sarebbe alla destra della stessa. Imprimerebbe quanta più forza possiede nel lancio che vorrebbe fare, poiché, non appena il costrutto verrebbe creato, spingerebbe il palmo in avanti, totalmente aperto. E' una cosa del tutto figurativa, dal momento che ha bisogno di controllare semplicemente il Sangue per ordinare al costrutto di spingersi in avanti verso l'uomo preso in considerazione. La tattica è semplice: cercare di spiaccicarlo contro il Muro. Mirerebbe nella zona del busto e del capo, principalmente, lasciando perdere le gambe. Non aspetterebbe altri istanti, poiché andrebbe a creare un altro costrutto. Con la medesima idea precedentemente pensata e attuata, cerca di sfruttare nuovamente il Sangue Nero. Stessi movimenti quelli che verrebbero compiuti dal giovane, il quale formerebbe, infatti, un altro quadrato con le medesime misure. Non mira a quello centrale, bensì all'uomo posizionato sulla di lui destra (sinistra, dal punto di vista della Cattedrale). Mira, quindi, a spiaccicare quei due contro al muro, mirando a capo e busto d'entrambi. Lascia quello centrale per un successivo attacco. Ne può reggere due, attualmente. Non può pretendere di far tutto in un'unica volta. [Chakra: 76/80][2 Costrutti di Sangue Nero | Hijutsu Kokketsu ON][Ninjutsu: 100 | Mente: 60]

"Agh-" Entrambi, in sincronia, gli arcieri iniziano a tremare non riuscendo a mettersi nemmeno le mani sugli occhi, caduti miseramente in una illusione su cui non potevano manco farne a meno, di certo Kurona è aumentata nelle sue abilità, non c'è che dire e... Ryuuma, bhe, complimenti anche a lui. I due arcieri iniziano a rantolare brutalmente, fino alla vostra posizione si sentono quelle sottospecie di rantolii inquietanti che creano un'eco facendo svolazzare alcuni corvi nei dintorni dalle frasche della vegetazione. Ryuuma destreggia bene la sua innata, sangue nero, come mimetizzarlo? Ovviamente nell'oscurità. Non ci vuole molto tempo ed ecco che i due blocchi appena creati vengono letteralmente sparati, data l'elevata velocità in base alle proprie abilità coi ninjutsu, e messi contro i corpi dei due mercenari ai lati del principale, posto difronte al portone. Una sottospecie di tremolio fa smuovere il terreno, debole ma percepibile. La struttura assorbe il sangue di Ryuuma, inglobandolo nelle venature dopo l'impatto, con esso anche i corpi dei due ninja spiaccicati contro il muro lasciando al suolo qualche pezzo di cranio e la parte toracica fino ai piedi. "COSA?!" Il mercenario, salvo per miracolo o per mancanza di tempo meglio dire. Un altro tremolio "GAMUKARU!" Urlerebbe quello in vita per poi venire letteralmente spiaccicato al suolo da un globo nero, schizzi di sangue in ogni dove raggiungendo i cinque metri di distanza concentrica da quella zona imbrattando i muri del tempio e l'esterno. Tutto questo sarà visibile dai due clannati, ma che cosa succede? "[Yukio] Merda...[/]" Una voce che rimbomba nelle loro menti. Il globo lentamente si apre o meglio, si stiracchia. Diametro di quella 'cosa' pari a due metri ma ecco che lentamente si vedono due lembi che si espandono, braccia?! "INTRUSI!" Voce che fa tremare l'intera zona del tempio, compresi gli alberi che rimangono scossi da quell'avvenimento, tremando come ben poche volte è accaduto nel mondo dei ninja "INTRUSI!" Urlerebbe ancora. Striscerebbe sotto quel portico facendosi spazio fra le due colonne indistruttibili della struttura per mettersi difronte al tempio. Un energumeno di tre metri, completamente proporzionato e muscoloso al punto giusto, non eccessivamente "TROVATI!" Nulla. Se non una folata di vento alla sua scomparsa.[GDR GO!][STESSI TURNI!]

https://www.youtube.com/watch?v=5_LxyhCJpsM

17:31 Kurona:
 Gli occhi che, tra le foglie ed i rami, controllavano -o si godevano?- a visuale sugli arceri, slittano come calde coperte di borgia su Ryuuma che ha la genaiale idea di suggerirgli qualcosa che già sta facendo, molto in stile "you don't say?", lasciando che gli Arceri cadano, in preda alle convulsioni, dalle loro torrette, stringendoli in quella morsa proprio come si fa con una fiammella all'ultima sua luce di vita. Lascia che si spengano, lascia che il gen le riporti un feedback vuoto, poichè non ci son più barriere d'abbattere. Muove il primo passo, il secondo, poi qualcosa si muove sullo sfondo, dall'ombra in cui è nascosta, andando a porgerle davanti un energumeno, come l'ultimo abbattuto assieme al vecchio Seiun, Raion. "Il fratello cattivo di Solomon?" verso l'Arufa, storcendo le labbra in una smorfietta disgustata: Ma per chi l'hanno presa? Una cacciatrice di giganti? Si riporta, passo dopo passo, al fianco di Ryuuma, che ha abbattuto gli uomini a terra abilmente, scambiandoci una piena occhiata di disagio. Scomparso. La destra che s'allunga a pigliarne il bicipite fine, ben poco mascolino -ma gli vogliamo bene-, tenendovi una presa leggera, che appare quasi spossata. <Qualsiasi cosa sia, la missione è bonificare il tempio.> Un filo di voce modulato, andando a bypassarne il corpo, girandoci attorno e ponendosi alle spalle dell'altro Ganma, così da avere una copertura di 360 gradi su tutto l'ambiente. <Portiamo a termine la missione.> Fino all'ultimo, un pessimo carattere. Pure quando il padre spiffera quel commento diretto ad ambo le menti, tange quasi la schiena dell'altro, estendendo il chakra, i sensi, amalgamando e condensandolo, convolgendo tutti i sensi possibili. Udito, vista, temico, la percezione di se stessa nel mondo. La linguetta biforcuta che passa sulle labbra, docile. <Gli energumeni di questo genere, sono solitamente o stupidi, o goffi.> A puro scopo informativo, verso Ryuuma, slittando gli occhi su tutto lo scenario, che da all'interno del bosco, alla piazzata antecedente il tempio stesso. Il gomito che sfiora quello di Ryuuma, strofinando sul fianco. [Chakra on][Innata on][36/50]

17:43 Rasetsu:
 I due nemici vengono spiaccicati completamente contro le pareti. Un ghigno di approvazione e puro sadismo si palesa sul volto del giovane, il quale osserva la scena. Sangue, tanto sangue. Non può che fargli piacere. Ne rimane uno soltanto in vita, il quale decide bene di chiamare aiuto.. E che aiuto. Gli occhi si sgranano, il sogghigno sparisce. <Che cazzo è quel coso?> Pronuncia, non avendo mai visto un energumeno del genere. Non ha bisogno di comunicare direttamente con l'Arufa, anche perché utilizzerebbe parole poco genuine nei di lui confronti e, constatando come si sia rivolta la figlia pochi minuti prima, è bene che, per una volta nella sua vita, non dica ciò che pensa con tanta facilità. <Oh, certo, portiamo a termine la missione.> Borbotta, digrignando i denti, ma cercando di tenere un tono piuttosto basso. Viene tirato dalla giovane. Lui, senza alcun dubbio, avrebbe operato in modo diverso, forse portando alla morte entrambi, solo per suo divertimento e per provarne il brivido. Dunque, si fa tirare tranquillamente. Senza dubbio, infatti, il bicipite è sottile. E' magrolino e lo si vede senza alcun problema. Ha la forza di un pesce rosso. Si posizionerebbe, quindi, schiena contro schiena con la giovane Kokketsu. Non ha intenzione alcuna di obiettare, questa volta. Un energumento di tre metri non lo si abbatte con così facilità, soprattutto se quest'ultimo, così come appare, scompare. <E se fosse il contrario di entrambi? Che ne sai tu?> Ribatte, prontamente, lanciandole un'occhiataccia, seppur cerchi a sua volta di guardarsi attorno. Gli occhietti giallo-verdi, da dietro le lenti degli occhiali, saetterebbero a destra e a manca. Aguzzerebbe altresì l'udito, così da captare suoni che potrebbero far presagire un attacco. Sul di lui volto non v'è ombra di ghigno, tant'è che gli angoli delle labbra sarebbero rivolti verso il basso, come se fosse arrabbiato e nervoso. Quest'ultimo, sicuramente. Modererebbe anche il respiro, rilassando le spalle, divaricando le gambe.. ma restando, in ogni caso, con i sensi all'erta: vista e udito, soprattutto. [Chakra: 74/80][Hijutsu Kokketsu ON]

"Hei! Ciao! Non potete stare qui, lo sapete? HAHAHAHAH" La voce, ma da dove viene? Semplice, sotto i loro piedi, un esserino a un metro di distanza da loro, più o meno, si palesa "Adesso vi devo uccidere però. Eh non è giusto infastidire, vi pare?" Un esserino di 60 centimetri, una X sul proprio volto color grigio metallico e due palline poste dentro gli angoli laterali che ne identificano gli occhi, fatti del medesimo colore della x centrale. Dei bracciali spessi e borchiati coprono i propri polsi completamente neri e degli aculei, tre, circondano regolarmente il proprio collo sui lati e dietro. Si possono notare delle sottili sfumatura di nero che ne identificano la muscolatura. Piedini invisibili, sembra una sottospecie di ombre dalla vita in giù non dando l'opportunità di avere nessuna idea di come sia fatto, un restringimento del proprio corpo fino ad essere una punta che sorvola il suolo erboso che levita a pochi centimetri da esso. "[Yukio] MISSIONE FINITA![/]" Un bagliore in mezzo a quella distanza, i due membri Kokketsu potranno vedere la figura di Yukio che tocca loro per dislocarle via ma non è da solo, c'è un altro Yukio con lui (?!) copia o originale? Il palmo sinistro del secondo Yukio che sta contrastando il custode del tempio si apre incanalando tutto il proprio sangue in dei cuscinetti "Ritorna nel tuo tempio" Pochissime parole, tutto in pochi attimi. L'essere completamente nero stava eseguendo un pugno verso la copia ma becca in pieno il palmo aperto di Yukio, al contatto viene sprigionata un'onda di vuoto che fa piegare gli alberi, alcuni spezzati e i più vicini completamente sradicati. L'essere viene scaraventato contro la porta del tempio, inglobato in esso. La dislocazione viene portata a termine dopo questa visione da parte dei due clannati che si ritroveranno nuovamente dentro la cattedrale.
"Ci sono i soldi per la missione sulla panca" Cattedrale completamente ristrutturata in pochi attimi, c'è da pulire qualcosina ma niente di rilevante, strabiliante! Il problema è un altro, delle macchie di sangue che percorrono il corridoio centrale della navata centrale, basta seguirli e si può capire che riconducono a Yukio già nei pressi della cattedrale con l'intero braccio destro staccato e tenuto nella mano sinistra...[END]

Quest in se molto basilare, era facile perchè di trama standard doveva essere strutturata così, ho modificato un po' il contenuto per dare una motivazione in più a proseguire con la saga del Tempio Kokketsu, almeno per provare ad incuriosirvi, spero almeno sia riuscito in questo anche se mi sento di vecchio stampo quando questo, come un professore 60enne che non vuole andarsene in pensione.
Spero sia riuscito almeno a farvi prendere o divertirvi! Bravissime comunque, nulla da dire.