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Lavoro per Yukio

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con Yukio, Inazuma

15:08 Yukio:
  [Strada Principale] Annoiato come sempre, ormai non ha più niente da fare, vive unicamente di rendita e si diletta ogni tanto a farsi i propri vestiti anche se non ha le strumentazioni e tutta quella bravura da conciatore. Ormai è un suo vizio quello di farsi le maschere, l'ha sempre fatto e lo farà sempre, cambiare maschera ogni volta in base alle circostanze, si usa anche nella vita quotidiana del resto, no? L'abbigliamento odierno è composto da un semplice paio di pantaloni a cavallo basso, elastici e aderenti di colore nero che tengono scoperte le caviglie, sandali shinobistici ai piedi del medesimo colore e per finire una maglietta smanicata con una felpa lunga nera lasciata aperta avente il cappuccio lasciato però scendere lungo la schiena. Capelli come sempre rasati e portati dal lato destro mostrando i vari piercing e orecchini sul proprio volto con tanto di tatuaggi sulle mani e sul collo, lenti a contatto a sclera che ornano come sempre quei suoi occhi e niente di più. Cammina spensierato per la strada principale del centro di kusa soffermandosi sui negozi di abbigliamento, sopratutto in uno che sembra alquanto esoterico con svariate maschere esposte.[ck on]

Giornata tranquilla nel villaggio di Kusagakure, dove molte persone sono in giro per comprare vestiti, cose per la casa o altro ancora, approfittando degli ultimi sconti di stagione. Regna la tranquillità al momento in questo paese, dove ha ospitato moltissimi shinobi dell'alleanza per fare la grande festa di fine anno. Tra le strade, troviamo molti shinobi che camminano, chi è li per fare un giro di ronda, chi invece per mangiare e c'è chi invece e li solamente come passeggiare. Come Yukio ad esempio. Quest'ultimo per adesso si trova per le vie del centro, soffermandosi davanti un negozio, iniziando a guardare probabilmente cosa ha da offrirgli. Il povero shinobi però, non si accorge che si è messo davanti l'ingresso, non lasciando passar nessuno. Così ad un tratto sentirebbe da dietro una voce che gli direbbe con tono un pò arrabbiato <Scusi, mi fa passare?> Direbbe quell'uomo avendo in mano un gran scatolo pieno di vestiti. Se Yukio lo farebbe passare, il signore con lo scatolo in mano entrerebbe nel suo negozio e andrebbe dietro la cassa, iniziando a parlare con un suo operaio. L'animo dell'uomo si scalderebbe per bene, così andrebbe a dire gridando <MA è MAI POSSIBILE CHE QUI NON C'è MAI UNA ATTIMO DI SERENITà?????????> Direbbe l'uomo, mentre Yukio, potrebbe assistere a tutta la scena.

15:38 Yukio:
  [Strada Principale] Gli occhietti sbatterebbero un paio di volte prima di accorgersi della presenza della persona alle sue spalle, spalanca per un attimo gli occhi cadendo dalle nubi per poi muoversi di lato e lasciar passare l'uomo senza guardarlo mentre passa ma solo quando entra nella sua bottega "uhm..." Mugugna appena mordendosi il labbro inferiore. Ode le parole all'interno e in un certo senso ci rimane male, ma perchè mai? Del resto non ha fatto niente di grave. Entrerebbe nell'emporio di profilo chiudendo la porta con calma ma senza far vedere il proprio volto, inizierebbe a vedere più che altro gli oggetti sulle pareti non volendo farsi riconoscere dai due mercanti ascoltando ancora le ultime parole per poi commentare "Giornata storta..? Uhm?" Sospirando pesantemente "Posso essere d'aiuto in qualche modo, per caso?" Sempre di spalle, non volendo farsi vedere. Quelle parole ben piazzate servirebbero appunto per capire la circostanza in cui essi si trovano ed il motivo di quel tono alto da parte dell'eventuale padrone della locanda, così pare almeno.[ck on]

Yukio farebbe entrare il proprietario del negozio, dove quest'ultimo è arrabbiatissimo per il momento visto che le cose non andrebbero per il verso giusto. Così il kokketsu entra nel negozio per ascoltare quello che dicono, per poi chiedergli se hanno bisogno di aiuto. Il proprietario andrebbe a guardarlo, ma non lo riconosce visto che è ancora di spalle al momento, così ancora più arrabbiato il proprietario andrebbe a dire <MA TU CHE VUOI, EH? VUOI SAPERE SE MI PUOI AIUTARE? DAVVERO? BEH NON PUOI.> Direbbe con voce sempre più nervosa e gridando, mente il suo operaio andrebbe a dire <Mi scusi signore, ma anche se il nostro acconciatore è andato via, possiamo sempre prenderne un altro non crede? Dopotutto, i suoi lavori e tutti i suoi studi li abbiamo ancora sotto in laboratorio. Quindi chiunque potrebbe imparare a fare questo mestiere con i suoi appunti non le pare?> Chiederebbe con gentilezza l'operaio, mentre il suo proprietario andrebbe a rispondere come sempre arrabbiato e nervoso <E DOVE CAVOLO LO TROVIAMO UNO CHE SIA BRAVO QUANTO LUI? DOVE? LUI ERA L'UNICO, GLI HO INSEGNATO TUTTO IO!!! E LUI MI HA RIPAGATO COSì. NON DARò PIù INSEGNAMENTI A NESSUNO, A MENO CHE NON SI LEGHI A ME PER LA VITA.> Direbbe il titolare, più arrabbiato che mai.

16:05 Yukio:
  [Strada Principale] La mano sinistra si poserebbe sulla propria nuca iniziando a massaggiarsela con calma "Uff... Che cosa sgarbata trattare così un cliente, non vi pare signore?" Ruotando lentamente la propria testa verso di loro mantenendo però sempre il corpo rivolto verso il muro. Squadrerebbe i due per qualche attimo restando in un rigoroso silenzio. Muoverebbe i primi passi verso di loro inserendo le mani nelle tasche dei pantaloni larghi arrivando nei pressi del bancone continuando a guardarsi attorno "Quindi vi manca il vostro conciatore... Uhm?" Domanda retorica ovviamente "Bhe... Io so lavorare le pelli per quel poco di esperienza da autodidatta, fate conto che posso sfruttare sei mani per lavorare..." Sollevando il sopracciglio destro, questo non è un dato da sapere per come possa sfruttare sei arti "E poi mi basta poco per imparare, le cose basta che le vedo una volta e le apprendo..." Mugugnando appena fra se e se qualcosa di insensato "Sono disoccupato... Avreste tutto il mio tempo a disposizione..." Sollevando nuovamente la destra per massaggiarsi la nuca facendola poi scivolare lungo il proprio profilo della testa fino a posarsi attorno al collo coprendo in parte la scritta che gira attorno alla propria pelle. "Valutate voi la cosa... Potreste anche mettermi alla prova... Che ne dite?" Domanda lui, punzecchiando più che altro il proprietario dandogli quel poco di curiosità che servirebbe per farlo almeno un poco ragionare.[Mente: 125 per dialogare][ck on]

Dopo che i due hanno finito il loro batti becco, Yukio farebbe la sua mossa, cercando di parlare con i due, tentando così di farsi ingaggiare da loro per imparare le loro arti del lavoro. Una volta che abbia finito di parlare, l'operaio andrebbe a rivolgersi verso il padrone dicendogli <Beh, che ne dice lei Signore? Secondo me può essere affidabile e sembra che abbia anche la voglia di lavorare.... Non so come usa sei mani lui, ma sinceramente ne bastano anche due veloci per come la vedo io.> Direbbe l'operaio, cercando di aiutare il suo capo. Il titolare, sentirebbe prima le parole del kokketsu, per poi continuare a sentire quelle del suo operaio, dopodiché, starebbe in silenzio un paio di secondi pensando a cosa sia meglio per tutti. Così andrebbe a dire con molta calma questa volta: <Beh... Se davvero vuoi lavorare qui, devi prima fare una piccola prova.... Non è molto difficile, devi solamente aggiustare questi piccoli capi, mettendo bottoni e accorciandoli di lunghezza. Ma sta attento, è pelle pregiata, se fallirai, pagherai il danno fatto.> Direbbe così da dargli due paia di pantaloni in pelle, in uno vi manca un bottone, nell'altro invece, bisogna accorciarli. Sarà capace il nostro Kokketsu di riuscire in quest'impresa? <So che non sono lavori di alto livello ragazzo, ma se ri riuscirai, ti farò accedere al laboratorio, e li abbiamo moltissime cose con cui giocare e creare nuovi tessuti... Quindi fammi vedere che sai fare. E.... Buona fortuna.> Direbbe il titolare, aspettando che Yukio si dia da fare.

16:39 Yukio:
  [Strada Principale] Resta in un rigoroso silenzio aspettando che i due finiscano di discutere fra di loro per mettersi d'accordo. Solo dopo andrebbe a posare un cenno con il busto ai due "Grazie per la vostra disponibilità, vi farò vedere che posso fare..." Sollevando la propria schiena, una delle poche volte in cui è lui che si scompone per rispetto verso altre persone, di norma è sempre stato il contrario. "Ok questi devono essere tagliati quindi, faccio prima questi e poi passo ai bottoni..." Porgendo un cenno di capo ai due iniziando ad avvicinarsi ancora di più al bancone. Cercherebbe prima di tutto ago e filo e un paio di forbici. Impugnerebbe prima di tutto quest'ultime nella destra, le aprirebbe e conficcherebbe la punta di una delle due lame sul suo avambraccio sinistro tagliandolo dall'alto al basso facendo fuoriuscire del sangue, a questo viene applicato del chakra Suiton come di consuetudine per attivare la propria innata. Il sangue difatti non sporcherebbe ma si avvolgerebbe da quella patina invisibile che lo rende a tutti gli effetti un vero e proprio materiale. Quattro sottospecie di tentacoli si creerebbero partendo dall'unione delle proprie scapole. un tentacolo si fletterebbe e modellerebbe per creare una sottospecie di sedia così che possa accomodarsi e sollevarsi di quel che basta per avere una buona visione sul bancone. La mano destra che impugnava la forbice viene posizionata sui pantaloni da accorciare, prenderebbe il paio e lo piegherebbe a metà, verifica quanto c'è da tagliare chiedendo le adeguate informazioni per poi creare segnare i punti con un gessetto trovato sul bancone tratteggiando la zona, lascerebbe un centimetro e mezzo in eccesso oltre la misura esatta. Piegando i pantaloni la sinistra andrebbe a tenere ferme le due gambe dei pantaloni mentre la destra aprirebbe le forbici iniziando a tagliare nel punto appena segnato proseguendo diritto avendo l'aiuto della gemella nel tener fermo il tessuto. Nel mentre altri due tentacoli afferrerebbero ago e filo adeguati, senza prendere la macchina da cucito, iniziando ad infilare la punta del filo nel foro dell'ago da cucito adatto a quella tipologia di tessuto e di lavoro che deve fare, così come anche il filo è quello indicato per cucire questa tipologia di un colore che non stoni ma che non sia nemmeno invisibile, giusto per risaltare il bordo. Il centimetro e mezzo in eccesso verrebbe arrotolato all'interno e utilizzato come rinforzo così che non possa sciogliersi. Adesso che l'ago è pronto, uno dei due tentacoli precedentemente usati inizierebbe a conficcarsi dentro al primo punto dell'orlo creato mentre il secondo tentacolo allargherebbero la gamba del pantaloni per permettere al primo tentacolo di lavorare senza problemi seguendo lui stesso l'ago dato che riesce a mutare come vuole la propria forma diventando ancor più sottile del diametro di un ago simile essendo alla fine liquido. Continua quel procedimento sia con la prima gamba che con la seconda compiendo poi alla fine un nodo adeguato a bloccare tutto e fare ad un certo punto un secondo ripasso per poi fermarsi. Mentre i due tentacoli lavorerebbero le mani, nuovamente libere, prenderebbero una altro ago e un altro filo di colore sempre adeguato all'altro, non si farebbe aiutare dal tentacolo a manovrare gli oggetti ma applicherebbe semplicemente del sangue sui propri polpastrelli per non ferirsi con l'ago. Inizierebbe a sollevare la parte del bottone interessata cercando di capire i punti in cui deve essere posizionato, una volta capito ciò posizionerebbe il bottone sopra dal verso giusto e con la destra inizierebbe a far passare l'ago nei buchi in maniera alternata così da formare una croce, arrivato al punto giusto di rinforzo con il filo eseguirebbe un nodo normalissimo che si fa con ago e filo per i bottoni per poi chiuderlo andando a mordicchiarlo appena con i propri canini e rifinirlo con un colpo di forbice per accorciarlo e renderlo invisibile. Già ora i propri tentacoli dovrebbero aver finito con gli altri pantaloni. Il tentacolo che lo sorreggeva si muove, inclinandosi in avanti per far mettere in piedi Yukio che finisce di mettere al loro posto gli oggetti appena utilizzati "Bha, dovrei aver finito..." Guardando i sue due lavoretti, qualche secondo per poi sollevare lo sguardo attendendo un loro responso.[ck on][Innata: stat riportate nella tecnica]

Dopo che i due si son decisi a dargli una possibilità, il Kokketsu, andrebbe immediatamente a mettersi al lavoro. Innanzi tutto andrebbe a prendere forbici, aghi e tutto l'occorrente che serve per riparare e aggiustare i pantaloni. Dopodiché, andrebbe a prendere le forbici per ferirsi al braccio richiamando la sua innata. Quando i due vedrebbero una cosa del genere andrebbero a dire <Fermo!!!!!!!!!!!!!! Sei per caso pazzo?> andrebbero ad esclamare. Ovviamente a loro sembrava uno scherzo che Yukio potesse usare ben 6 arti.... Ma ritorniamo nel piccolo negozio, dove il kokketsu dopo aver richiamato la sua innata, andrebbe dunque ad accorciare i pantaloni inizialmente, facendo anche un gran bel lavoro. Una volta finiti, andrebbe a mettere i bottoni nell'altro pantalone, facendo anche qui un gran bel lavoro. Una volta finiti, i due andrebbero a guardare se il tutto è fatto con una gran precisione. Così andrebbero a dire <Beh, sembrano buoni questi, anche se c'è qualche difettuccio ancora... tu che ne pensi?> Chiederebbe il titolare all'operaio, dove questo andrebbe a rispondergli <Beh Signore, la penso come lei... Però può anche lavorare con 6 mani, e se lei andrebbe a dargli qualche consiglio, sono sicuro che saremo tranquilli.> Così il titolare andrebbe a dire <Sei disposto a lavorare per noi allora? Ricordati se dirai di si, io ti insegnerò i miei trucchi. Ma guai a te se mi tradirai... Siamo intesi?> Direbbe il titolare, aspettando una risposta dal kokketsu. Qualora dovesse essere positiva, allora inizierebbe a lavorare immediatamente. [End se accetti di lavorare e non c'è altro che vuoi dire]